Tra gogna e vergogna

Massimo Gramellini – corriere.it) – La consigliera del Pd milanese Monica Romano ha scritto che chi riprende le borseggiatrici sulla metropolitana e ne diffonde in rete le immagini non dà prova di senso civico, ma incita alla violenza. Il tribunale dell’internet, subito riunitosi in seduta plenaria, l’ha ovviamente condannata ai livori forzati. Invece secondo me la Romano non ha del tutto torto, anche se ha ragione soltanto a metà. Ha ragione quando dice che mettere le ladruncole alla gogna non contribuisce a farle arrestare, ma a titillare i peggiori impulsi dei potenziali giustizieri. Però ha torto quando si dimentica di aggiungere che i cittadini fanno benissimo a riprendere chi ruba sui mezzi pubblici. Purché le immagini vengano consegnate alle forze dell’ordine, anziché essere date in pasto ai social.

Questo concetto Monica Romano lo ha precisato in seguito, intervistata dal Corriere. Ma nel suo scritto non se ne trova traccia (anzi, vi si dice che i passeggeri perbene devono invitare gli altri a spegnere le fotocamere…). Intendiamoci, molti l’avrebbero lapidata lo stesso, eppure quel mancato riferimento all’enorme differenza esistente tra il filmare e il postare ha stupito anche me. Critichiamo sempre gli indifferenti e poi, appena qualcuno si mobilita per smascherare un sopruso, lo trattiamo come se ne fosse lui l’autore? Da un politico mi aspetto che chieda ai cittadini di collaborare in modo attivo e non violento con la Legge, non di voltarsi dall’altra parte per paura di sembrare vendicativi.

5 replies

  1. Io e gramellini vediamo la violenza in modo molto diverso l’uno dall’altro, evidentemente.

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  2. Questi politici e magistrati sempre così DOCILI rispetto ai criminali di ogni sorta, da quelli di strada a quelli istituzionali (vedi le sentenze Berlusconi) dico, non hanno MAI problemi loro? Qualcuno che gli ruba in casa? Qualche borseggio? Qualche rapina? Niente di niente eh.

    Questa che non bisogna riprendere le borseggiatrici: ma io al posto di questa PIDDINA mi VERGOGNEREI e chiederei SCUSA alla cittadinanza, che fa benissimo, come dice Gramelot, a riprendere.

    Purtroppo è ben noto che le borseggiatrici, specie se Rom, ovvero con figli a raffica già entro i 30, vengono condannate e lasciate poi per strada il giorno dopo. Anni fa c’era il caso di 5 di loro: tra 21 e 29 anni, VENTICINQUE FIGLI, oltre 100 condanne per taccheggio, e non solo non erano in galera, ma nemmeno i figli venivano tolti (ricordate BIBBIANO? BEH, pare che per certe ‘etnie’ non ci sia limite a quel che possono fare senza che arrivino gli assistenti sociali a fargli sottrarre i figli!).

    Anche Striscia si è premurata di seguire delle borseggiatrici, e una di queste ha pure aggredito l’operatrice della telecamera, ferendola ad un occhio, e tirando calci, mentre Valerio Staffelli continuava ad indicare queste strxnze che giravano per la metro senza che nessuno le fermasse, finché non se ne sono andate (per il momento).

    Di fronte a cose del genere, i cittadini, e mi rincresce ma qui ha ragionissima Gramelot, hanno il SACROSANTO diritto di chiedere conto di quel che fanno le autorità e se postano queste situazioni FANNO BENISSIMO. I politici invece, vili e collusi come sono con il ‘buonismo’, diventano invece cattivissimi perché guai ad offendere la privacy di un LADRO.

    Incredibile a che livello di SCHIFO siamo arrivati.

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