Salvini si è illuso di poter conciliare trucismo e draghismo, senza un riesame della propria immagine e della propria politica. È questo, in fin dei conti, che fa la differenza tra un buon politico e uno cattivo…

(GIULIANO FERRARA – ilfoglio.it) – Non si pente. Tipico atteggiamento di chi affronta con incoscienza una decadenza strategica, peggio di qualsiasi parabola declinante. Salvini non si pente di aver aizzato la Bestia contro gli avversari. Non si pente dei rapporti spuri con Putin o delle scemenze dette sull’ordine in Corea del nord. Non si pente dei rosari portachiave fornitigli dal senatore Pillon, un leghista che levati. Non si pente delle felpe law and order che hanno fatto ridere mezza Italia. Non si pente delle conseguenze dell’odio, che come insegna la sparatoria sui negher a Macerata, possono essere persino peggiori delle conseguenze dell’amore, per non dire del chemsex. Non si pente del Papeete, il gesto politico di un perfetto ubriaco da spiaggia. Non si pente della citofonata alla caccia dello spacciatore di quartiere, che gli è costata una delle sue più brucianti sconfitte a Bologna. Non si pente del suo cerchio magico, fatto di personalità pochissimo raccomandabili. Non si pente del bastaeuro. Non si pente del novaxismo allucinato dei suoi, amplificato dalle sue dichiarazioni per fortuna comune ineffettuali. Non si pente di aver suggerito che la Cdu-Csu avrebbe dovuto allearsi con i mezzi nazi dell’AfD, sai che successone sarebbe stato. Non si pente degli eccessi banalmente cinici nella difesa dei torturatori di un tossico di strada e del personale aguzzino di un carcere meridionale. Non si pente delle circolari per tenere prigionieri i naufraghi sui barconi della Guardia costiera o delle ong. Non si pente del suo ridicolo, goffo trumpismo della bassa. Non si pente della Nutella, della pizza & fichi, dell’uso sconsiderato del suo ruolo di babbo, dei braccialetti e dei torsi nudi, tutte manifestazioni di conformismo travestito da scorrettezza politica […]
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L’altra Bestia
(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Morta prematuramente la Bestia salviniana in un festino con coca e romeni nella cascina di Morisi, consoliamoci con l’altra formidabile macchina spara-merda, attiva da cinque anni a edicole e reti unificate contro una sola persona: Virginia Raggi.
Il celebre titolo di Libero “Patata bollente”, stigmatizzato con raccapriccio dall’intero tartufismo nazionale, è solo l’apice di un’ignobile campagna iniziata il giorno dell’elezione di una sindaca “rea” di essere donna, grillina e per giunta onesta.
Le ridicole accuse penali, tutte cadute in tribunale e in appello, non bastavano: bisognava dimostrare che era pure corrotta (Corriere, Repubblica e Messaggero, per una storiella di nomine e polizze, evocarono Tangentopoli e il Giornale annunciò il suo arresto) e mignotta (Rep e l’assessore Berdini su La Stampa le inventarono una liaison col dirigente Romeo).
Qualunque cosa accadesse a Roma (ma anche fuori) era colpa sua. Lei però restò in piedi, allora si cominciò a dire che aveva i giorni contati, prossima al ritiro per un posto da sottosegretario, scaricata da Grillo, Conte&C. Infatti. Così si disse che non la rivotava nessuno: poi arrivarono i sondaggi e si capì che se la poteva giocare. Panico.
Così si ricominciò a inventare. Il disastro dell’Atac (ereditata in fallimento e risanata), gl’impianti per i rifiuti (competenza regionale), i cinghiali (idem), la “discarica fuorilegge” ad Albano (legittima per il Tar), lo stadio della Roma (da quando c’è lei, farlo è il male assoluto, ma anche non farlo), la grande occasione persa delle Olimpiadi (cioè del default della capitale indebitata per 15 miliardi da quelli bravi di prima), i “no a tutto” (ha candidato Roma a Expo2030 e Draghi ha appena firmato), la strage di pesci nel Tevere (li ammazza lei uno per uno), la città inondata dalle bombe d’acqua (a Roma sono colpa sua, a Milano della pioggia), le piste ciclabili “elettorali” (bandi di due anni fa), il museo della Shoah “elettorale” (progetto del ‘97, lavori iniziati con Veltroni nel 2005), i fuochi d’artificio pagati dal Municipio di Ostia per la sua cena elettorale (si fanno ogni anno e dal ristorante manco si vedono), la cena “fuorilegge perché senza Green Pass” (in una terrazza all’aperto dove la legge lo esclude), il mancato vaccino perché “No Vax” o “Ni Vax” (è guarita dal Covid e ha gli anticorpi ancora alti).
Ignazio Marino ricorda che la Raggi si è scusata mentre il Pd ricandida i suoi pugnalatori? Rep risponde per Gualtieri che lei candida il cameriere che testimoniò sulle cene a sbafo: come se andare in tribunale per fare il proprio dovere fosse uguale ad andare dal notaio per cacciare Marino. E ora tutti in coro: viva i buoni, abbasso la Bestia! Anzi, morta una Bestia ne resta un’altra.
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Grazie Raf
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La tristezza è che, se la Raggi non va al ballottaggio, la disonestà di un’intera associazione fatta di giornalisti,editori,impenditori e politicanti l’avrà avuta vinta. Semplicemente devastante !
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Romani, non fate la caxxata di votare per i partiti che hanno spolpato la città. Virginia Raggi merita un secondo mandato e i vili attacchi che ha subìto in questi cinque anni testimoniano quanto sia scomoda al sistema che ha prodotto tutti i miliardi di debiti di Roma. I vecchi partiti vogliono tornare a mettere le mani sui loro sporchi interessi.
Votate Virginia Raggi 😘❤️
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Si, lo farò.
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Non si pente della citofonata alla caccia dello spacciatore di quartiere, che gli è costata una delle sue più brucianti sconfitte a Bologna.
Cioé, la citofonata ad un noto pusher poi arrestato sarebbe una cosa di cui pentirsi?
Capisco che i compagni di Bologna la città la vogliono piena di delinquenti, ma questa è un’altra storia.
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Chi e’ senza citofono scagli la prima pietra… Ti sei mai chiesto perche’ Savoini e’ ancora a piede libro?
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Chissenefrega.
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Mancano pochi giorni ed io pur non vivendo a Roma, sono abbastanza sicuro che si respiri un aria nuova da 5anni ed hai romani vorrei, al momento del voto
da soli con se stessi, solo ricordare queste poche parole: “… la bellezza del fresco profumo della libertà, che si oppone al puzzo del compromesso morale dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità….
Davvero vorreste ridare la vostra città , nonché, la capitale d’Italia hai camerati della caciottara romana, o peggio agli amici del PORCO DI RIGNANO DELL’ARNO? Sicuramente, tanti saranno stati gli errori di questa piccola grande donna quale è VIRGINIA RAGGI ma un popolo che non ha contezza del proprio passato è un popolo che non ha futuro
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Travaglio dimentica di dire che se i giornaloni avessero indagato meglio, si sarebbe scoperto che pure la trattativa stato mafia fu senz’altro voluta e organizzata dalla Raggi. Decidano i romani se voler ritornare alle ruberie di prima o se voler dare fiducia al loro sindaco uscente. Io non crederei poi così tanto ai sondaggi taroccati che danno in vantaggio i pupazzi messi lì dalle iene pronte a spolpare il succulento boccone.
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“Io non crederei poi così tanto ai sondaggi taroccati che danno in vantaggio i pupazzi messi lì dalle iene pronte a spolpare il succulento boccone.”
Quoto Davide!
Qualcuno si ricorda i sondaggi farlocchi pre elezioni del 2018?
Non ne ha mai parlato nessuno dello sconcio propagandistico di quei sondaggi…
Il m5* veniva dato al 25% o giu’ di lì… ed invece prese il 33%…
Quando tu fai un sondaggio “professionale” e stimi un 25% ed esce un 33%, ovvero “toppi” (troppo…!) clamorosamente, tu devi cambiare professione…
A meno che, appunto, tu davvero GIA’ fai un’altra professione ed non sei stato pagato per fare sondaggi professionali, ma un altra:
alterare il momento piu’ importante di una democrazia: il voto.
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Sono dovuto tornare due volte a vedere l’autore di questo articolo perché non potevo credere che Giuliano Ferrara scrivesse qualcosa di sensato, qualcosa di molto sensato.
L’ennesima conferma che un orologio analogico guasto segna l’ora giusta due volte al giorno.
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Ferrara ha mai scritto prima qualcosa di simile ? Cosa c’è di strano ?, Questo
Silvio Berlusconi: “Mancano i leader, voglio tornare in campo. Salvini o Meloni premier? Non scherziamo”
Il presidente di Forza Italia: «Il caso Morisi danneggia Matteo e la Lega, forse da lunedì potrò riprendere a lavorare a Roma. Voglio rilanciare il partito e unire il centrodestra che è in difficoltà, c’è penuria di dirigenti e anche di statisti, Draghi al governo deve durare»
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Grazie Tracia… c’era un buon motivo dietro un “Momentary lapse of reason”
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Se Luca Morisi c’è l’ha “duro” da bravo leghista, immaginatevi come ce l’avevano Duro i due rumeni!
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Traduzuibe dal Foglio:
Esce un Matteo, entra un Matteo.
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“Traduzuibe” … ho avuto un momento Bruna Nome Fantastico.
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Non so, magari sono solo io che lo penso e mi sbaglierò, ma a me Salvini pare l’ “utile idiota” sopportato per tenersi l’ approvazione ed i voti di un certo tipo di popolazione che, del tutto legittimamente, si ritrova nelle idee e nel modo di fare del personaggio. Il deus ex machina è qualcun altro, e “comanda” a proprio piacimento tutto l’ apparato mediatico ( e politico, e giudiziario…) usandolo a seconda dei propri fini.
Salvini da Capitano protagonista indiscusso di ogni copertina (serviva per depotenziare il successo clamoroso dei 5stelle) ad ubriacone, ed il giretto in moto d’ acqua del ragazzino stigmatizzato per mesi sui media come fosse una ladrata milionaria (della serie “guarda cosa ti può succedere se non ubbidisci e questo è solo l’ assaggio…”).
Dopo aver tanto solleticato l’ ego espanso del nostro, la doiccia fredda: il processo di normalizzazione del M5stelle era pronto per il prossimo passo, l’ alleanza col “partito di Rignano”, che avrebbe portato una boccata d’aria al morente PD dopo la “cura” Renzi e contemporaneamente distolto un gran numero di voti dal Movimento da parte di elettori memori del recente “Mai col PD” e della sceneggiata in streaming con Bersani.
Quindi, Salvini sputtanato al Papete e Grillo ricattato con quel disgraziato del figlio.
Missione compiuta: alleanza col PD, Salvini e Grillo costantemente sotto tiro, e Conte che accetta ormai la qualunque. E’ popolare, quindi conviene lasciarlo lì per tenersi , a sostenere l’ inedita alleanza, i suoi followers 5stelle e non. Per ora, poi vediamo come si comporta: un paio di calzini azzurri, veri o presunti, li avrà certamente nell’ armadio, o il figlio potrebbe un giorno farsi trasportare in motoretta da un vigile, creando uno scandalo… internazionale. Ormai ruberie miliardarie e calzini azzurri vengono trattati nel medesimo modo dai media e noi costantemente becchiamo come il toro al rosso del fazzoletto, se si tratta di qualcuno che indossa una etichetta non nostra.
Quindi a mio parere continuare a sputtanare Salvini non porterà bene: altri esponenti della Lega, lassù, con la “faccia pulita” sono molto più “pericolosi”. Ora la mission è versare il sale sui provvedimenti presi da quel “govermno populista” che era il Conte1: Reddito e quota100 in primis. Con la Giustizia e gli sbarchi hanno già risolto, quindi missione quasi compiuta.
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Considero queste parole come risposta alla domanda “Matteo Salvini scomodo, per chi e come?”.
Ad essa soccombo e tra le braccia del Veleno conchiudo un destino scaduto.
Se mi viene un’overdose, Carolina, la colpa sara’ tua.
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“di un tossico di strada”
Ciccione schifoso.
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Bodyshaming?
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Bodywatching?
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Sono felice che ferrara sia ancora vivo (che scriva articoli meno, anche se per sicurezza non li leggo): le persone più schifose sono tali sostanzialmente perchè stanno male, come i due mattei, silvio … la lista è infinita. Una persona infelice ha bisogno di far star male il prossimo per sentirsi un po’ meno infelice in termini relativi. Per loro la pena massima è vivere, cioè vivere male.
salvini lo stanno scaricando nell’umido, è palese, evidentemente giorgetti è più controllabile, cioè comprabile e ricattabile, e magari beve anche meno.
Prima qualsiasi cosa dicesse salvini era una furbata, al massimo una furba provocazione, e i media lo gonfiavano e lo gonfiavano, fino a decuplicarne i consensi.
Ora la ruota è girata e lo sgonfiano, qualsiasi cosa dica viene attaccata o derisa anche in tv, dove prima era intoccabile. Gli hanno anche abbattuto morisi, il ventriloquo, per un grammo di coca e una bottiglietta contenente un liquido che dopo un mese non si sa ancora cosa sia perchè non hanno avuto tempo di analizzarlo. Magari dopo le elezioni scopriranno che era acqua di Lourdes …
giorgetti gestirà il poco elettorato leghista sopravvissuto alle promesse mancate mettendosi sotto l’ala di draghi (vedi sbarchi, green pass, vaccini ecc. ecc.), e l’ignorante medio che lo votava lo spostano sull’altra rana dalla bocca larga, la meloni, che ora ha preso il posto di salvini in sala gonfiaggio, ed ha la stessa funzione: contenere il voto di protesta dentro un recinto, per evitare che faccia danni al potere.
Cambiare tutto per non cambiare niente.
Attualmente la politica è esodata, sostituita da burocrati che “eseguono soltanto ordini”.
Vediamo succedere cose impensabili ancora un anno fa, colpi terribili alla democrazia (la giustizia sterilizzata, la trattativa sdoganata, la distribuzone della ricchezza tornata a senso unico verso i ricchi, l’ovazione di confindustria a draghi, lo stato sociale privatizzato …) in un crescendo tragico, da incubo.
Mi fa venire in mente lo stato d’animo dei cittadini statunitensi quando uccisero Kennedy, e mi sento come immagino si sentissero tutte quelle migliaia di persone che andarono ad aspettare lungo il tragitto del treno che ne portava il corpo, per salutarlo, sapendo che con lui moriva il sogno di una ripresa della democrazia, e che avevano assistito, impotenti, alla sua fine.
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Certo che a leggere di seguito le richieste di pentimento di Ferrara a Salvini e l’elenco dei meriti della Raggi di Travaglio viene da pensare che il primo governo Conte sarebbe stata la cosa meno peggio e quello più in sintonia col cosiddetto popolo sovrano (basta ricordare come furono accolti Salvini e Di Maio ai funerali per i morti del Morandi).
Poi purtroppo non essendoci dei Machiavelli (questo ormai è sicuro) né tra i leghisti né tra i 5stelle…
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In effetti lo era: l’unico uscito dalle urne. Piaccia o meno era così.
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Piaccia o meno non era affatto uscito dalle urne perché non risulta che si siano mai presentati insieme.
Fake news per giustificare i propri istinti: dite che siete di destra, di una destra fascioleghista e stop, fate prima!
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SM:Non è che tutti pagano 4.000 euro per farsi fottere.Salvini è andato da quello sbagliato a Bologna, pezzo di piccolo cabotaggio.Aveva la “miniera della malavita “di fianco e non se ne accorto.Meno male che è stato anche ministro dell’antidroga .Ma forse non lo sapeva.Ha.ha.ha
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Non pensavo che il Conte 1 a larga maggioranza 5stelle e osteggiato fino alla morte dalle corazzate Mediaset, LA7 , GEDI, …fosse un governo fascista.
Se il Reddito, la riforma Bonafede, Quota 100 e uno stop al traffico di schiavi erano iniziative fasciste, vorrei che quel tipo di “fascismo” targato Conte e 5 stelle ( maggioranza) non fosse mai finito.
Il “sinistrismo” venuto dopo e che dura, nei fatti, tutt’ora, mi pare peggio.
Ma quello che conta sono le etichette: nel merito, mai. Basta la parola “Salvini” e ci si butta.
La propaganda funziona così.
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Tipico degli spargitori di fake news è stravolgere il banale senso delle parole: tipico anche dello scomodo Salvino, e non a caso. Tipo prendere fascio di fascioleghista e fare il vittimismo sul Fascismo, quello di Mussolini: io non ero nato, voi affibbiate le etichette. Pensano di distrarre dal focus con banali mezzucci.
I 5s hanno realizzato nel Conte 1 le loro battaglie. storiche certo non di destra. piaccia o non piaccia (cit.) grazie a un contratto di Governo di cui Conte era garante.
Salvino invece, tra un volo di stato e l’altro, ha realizzato quota 100 che viene annoverato tra le cose buone da quelli senza etichetta (loro essendo scomodi, sono al di sopra): provvedimento iniquo, di destra, dannoso, e di propaganda, ragion per cui piace ai suddetti. Poi volgiamo parlare della legittima difesa? Sì vabbè ai fascio leghisti sembrerà una misura di civiltà, quindi inutile parlarne.
Ah, e poi il Conte due era talmente amato dalle corazzate Mediaset, LA7 , GEDI che infatti non è caduto da solo come il primo, ma ce l’anno messa tutta riuscendoci le suddette corazzate armate da altre corazzate.
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Che tristezza: l’articolo di Travaglio contiene 50 bugie in 1000 battute. Solo una selezione: Il disastro dell’Atac (ereditata in fallimento e risanata) (ATAC è gestita da un commissario giudiziale nominato durante la sindacatura Raggi e 1,2 miliardi di debiti li ha ancora tutti, raggi non ha risanato una cippa), gl’impianti per i rifiuti (competenza regionale) (Roma è sommersa dai rifiuti anche in questi giorni, il Sindaco deve indicare il quale impianto ha intenzione nel suo territorio e la regione indica i siti. la raggi vuole fare solo impianti di lavorazione e discariche ma NON nel Comune di Roma, ma sparsi in tutta la regione, come a dire che i rifiuti di Roma devono smaltirli gli altri Comuni. La TAri e l’addizionale iperf più alti d’Italia i Romani li pagano al Comune di Roma che si deve occupare della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. i cinghiali (idem) (dei cinghiali in centro a Roma deve occupare il Sindaco (infatti per l’abbattimento di una famiglia di cinghiali in un’area bimbi se n’è occupato un dirigente del comune di Roma e i vigili urbani). Della programmazione del numero, della caccia e dell’abbattimento in tutto il territorio reginale è competenza della regione lazio. la “discarica fuorilegge” ad Albano (legittima per il Tar) (nessuno ha mai detto che la discarica di Albano è illegittima: i cittadini di Albano (60 km da Roma) hanno fatto ricorso al tar per far cessare lo sversamento dei rifiuti di ROMA!! IN UNA DISCARICA A 60 KM DA ROMA, lo stadio della Roma (da quando c’è lei, farlo è il male assoluto, ma anche non farlo), la grande occasione persa delle Olimpiadi (cioè del default della capitale indebitata per 15 miliardi da quelli bravi di prima), il debito dekl Comune di Roma 12 miliardi (non 15) è stato commissariato in epoca Alemanno dal governo Berlusconi ed il Romani lo stanno ripagando a 516 milioni all’anno con prelievo forzoso del Ministero dell’economia di 250 milioni sui trasferimenti a Roma e e 266 dall’addizionale irpef. La raggi su debito non tocca palla!!!! i “no a tutto” (ha candidato Roma a Expo2030 e Draghi ha appena firmato) …
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Ecco uno che la sa lunga sulle cose romane e a modo suo sulla sindaca Raggi e sui suoi presunti errori. Un vero e proprio je accuse che puzza di bruciato.
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Egregio Carusopaolo, c’è chi non la sa né lunga, né corta. Semplicemente, forse, ignora che i bus uscivano dai depositi senza lubrificanti e per questo andavano a fuoco, che gli pneumatici venivano pagati 4/5 volte più del prezzo di mercato, che è stato bruciato un centro di trattamento rifiuti, che un altro si è salvato a stento grazie ai VV:FF e che i tre rimasti sono presidiati dall’Esercito, che il debito è pagato in parte dai Romani e in parte da tutti gli altri Italiani ( come peraltro viene scritto), che il bilancio di Roma viene, adesso con V. Raggi, chiuso il 31 dic. di ogni anno ( cosa che consente un trasferimento premio di 20 milioni dal MEF ai Comuni che ci riescono), quanto ai cinghiali in area bimbi, essendo potenzialmente pericolosi avrebbe potuto farli fuori anche Ulisse redivivo.
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