Il lieve calo registrato da Fratelli d’Italia nei sondaggi non toglie nulla alla popolarità sempre elevata di Giorgia Meloni, ma indica che dopo la pessima gestione politica della tragedia di Steccato di Cutro qualcosa si è […]

(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – Il lieve calo registrato da Fratelli d’Italia nei sondaggi non toglie nulla alla popolarità sempre elevata di Giorgia Meloni, ma indica che dopo la pessima gestione politica della tragedia di Steccato di Cutro qualcosa si è inceppato. Per la prima volta da quando è sul ponte di comando, la premier trasmette un certo stress attraverso il linguaggio del corpo, mentre nel linguaggio delle parole, lei che ha giocato sempre d’attacco, appare piuttosto sulla difensiva. Quando, ad esempio, davanti alle domande incalzanti dei giornalisti presenti a Cutro, replicò stizzita con un “dunque, voi pensate che il governo non abbia fatto nulla per impedire la strage?”. Era la prima a sapere che neppure il più ostinato (e ottuso) nemico politico avrebbe potuto sostenere una simile infamia, ma intanto poté in qualche modo attutire il colpo. Altra domanda retorica è quella rivolta ai familiari delle vittime del naufragio ricevute ieri a Palazzo Chigi, poiché quel “conoscete i rischi legati alle traversate?” appare in assoluta continuità con la disastrosa performance del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Quella sulla irresponsabilità di chi s’imbarca con i propri figli, con il mare in quelle condizioni, pronunciata quando dall’acqua continuavano a emergere corpi senza vita. Altre circostanze, altro stile, ma Giorgia Meloni non ha fatto altro che ribadire la linea del governo: assolutoria sui mancati soccorsi e che scarica le responsabilità dell’accaduto anche su chi accetta l’offerta criminale di scafisti e mercanti di carne umana. Altro espediente retorico puramente difensivo è quello di giustificare le proprie manchevolezze ricordando che l’avversario si è comportato molto peggio. “E il Pd allora?”, era la battuta preferita dai grillini di governo quando non tutto girava al meglio. Fu il metodo Piantedosi, quando in Parlamento snocciolò il lugubre rosario delle stragi del mare, dal secolo scorso a Steccato di Cutro (con l’eccezione del Titanic). È diventato il metodo Meloni, che respingendo la richiesta di Elly Schlein sul salario minimo garantito, ha voluto rammentare che “chi ha governato finora ha reso più poveri i lavoratori italiani”. Al che la leader del Pd ha volentieri affondato il colpo: “Guardi che al governo ora c’è lei. E che sono io all’opposizione”. Come dire che la Meloni ha trovato la sua Meloni.
Mi permetto di dissentire parzialmente dall’articolo. Non ritengo gli elettori di centrodestra o di destra centro così sprovveduti. Hanno capito benissimo di essere stati turlupinati solo che in panchina non hanno nessuno che possa entrare in campo al posto della Meloni. Hanno provato con Berlusconi ed é andata male, con Salvini non ne parliamo per cui si tengono stretti Giorgia Meloni. Come quasi sempre accade, sarà l’economia a decidere. Is the economy stupid by Stan Greenberg che fu lo spin doctor che con questo slogan fece vincere le elezioni nel 1992 ad un allora sconosciuto ex governatore dell’Arkansas – Bill Clinton. Fu anche lo spin doctor di Francesco Rutelli nel 2001 ma a Rutelli non andò bene come a Clinton. Se l’economia andrà bene non ci saranno ne Cutro ne Karaoke che tengano se invece l’economia andrà male nulla le sarà perdonato. Naturalmente non ho la pretesa di essere così preveggente, è solo un mio parere.
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Ah ecco, ora c’è lei e quindi deve risolvere in pochi mesi quelli che loro non hanno fatto in anni…
Non essendo votati tra l’altro
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No no, loro hanno fatto, eccome se hanno fatto ! Le hanno tolto un sacco di castagne dal 🔥, vedi art. 18 ,jobs art.
L’unica cosa che ammiro di ES è che restituì la tessera e occupò il pd, alias destra dc
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