(adnkronos.com) – “Ormai sono due anni, sono stufo. Se dovete arrestare mio figlio, perché non ha fatto niente, allora arrestate anche me perché ci vado io in galera”. In un video postato sul suo Blog, l’ira del garante M5S Beppe Grillo, che prende le difese del figlio Ciro, accusato di stupro insieme ad altri suoi tre amici.

“Mio figlio è su tutti i giornali come uno stupratore seriale insieme ad altri tre ragazzi. Voglio chiedervi, voglio una spiegazione sul perché un gruppo di stupratori seriali, compreso mio figlio, non sono stati arrestati. Perché non li avete arrestati?” dice Grillo. “La legge dice che gli stupratori vengono presi e messi in galera, interrogati in galera o ai domiciliari. Sono lasciati liberi per due anni… Perché non li avete arrestati subito?”, incalza Grillo prendendo le difese di suo figlio Ciro.

“Perché non li avete arrestati subito? Ce li avrei portati io in galera, a calci nel culo. Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c’è stato alcuno stupro – scandisce – Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia… Vi è sembrato strano. Bene, è strano”.

“C’è un video, passaggio per passaggio, e si vede che c’è la consensualità – afferma Grillo – un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano col pisello così perché sono quattro coglioni, non quattro stupratori”.

A difesa del figlio, Grillo cita poi un filmato girato dai ragazzi durante la serata. “C’è tutto il video, passaggio per passaggio, si vede che è consenziente, si vede che c’è il gruppo che ride, che sono ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano col pisello di fuori così perché sono 4 coglioni, non 4 stupratori”.

Tra i primi a commentare l’intervento di Grillo, c’è l’ex deputato del Movimento 5 stelle, Alessandro di Battista, che su Facebook scrive: “Sei un papà e ti capisco. Spero che tutto si possa chiarire e alla svelta. Immagino siano stati due anni difficilissimi. Coraggio Beppe”.

(ilfattoquotidiano.it) – Ciro Grillo è stato interrogato giovedì sera dal procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso. In quella sede ha negato la violenza sessuale, parlando invece di “rapporti sessuali consenzienti”. Entro fine mese i pm dovranno decidere se chiedere il rinvio a giudizio per Grillo e i suoi tre amici. I fatti contestati risalgono al luglio 2019, in particolare alla serata tra il 15 e il 16 luglio, quando i giovani si trovavano in vacanza in Costa Smeralda. La vittima, una studentessa italo-svedese, ha raccontato di aver seguito i ragazzi nella villa di Grillo dopo una serata al Billionaire, e lì di esser stata costretta ad avere rapporti sessuali di gruppo. Nei giorni scorsi sono stati ascoltati i quattro indagati. Insieme al figlio del fondatore del M5s, ci sono i tre amici che si trovavano con lui quella notte: Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Tutti e quattro si dichiarano innocenti, parlando di “rapporti consenzienti”

Enrico Mentana su Facebook: Come padre, solidarizzo con Grillo; come direttore di giornale non ho mai dato spazio all’inchiesta preliminare sulla vicenda; come giornalista non posso non notare che il giustizialismo colpevolista praticato sistematicamente dal Movimento creato da Grillo contro i familiari degli avversari politici si trasforma in garantismo in questa occasione.

Boschi attacca Grillo: «Parole scandalose. Così fa un torto a tutte le donne vittime di violenza»

(open.online) – Quello di Beppe Grillo è «un video scandaloso, non sta a me dire chi ha torto e chi ha ragione, per quello ci sono i magistrati ma che Grillo usi il suo potere mediatico e politico per assolvere il figlio è vergognoso». E’ questo il commento della capogruppo alla Camera di Italia Viva, Maria Elena Boschi, alle parole del fondatore del M5S. In un video pubblicato su Twitter, Boschi ha criticato duramente la difesa di Grillo nei confronti del figlio coinvolto in un’inchiesta per stupro. «Le sue parole – dice la deputata – sono piene di maschilismo. Quando dice che la ragazza che ha denunciato il figlio per stupro è sostanzialmente una bugiarda fa un torto a tutte le donne vittime di violenza».

Per Grillo, se il figlio fosse colpevole si troverebbe in carcere o agli arresti domiciliari. «Sono falsità da un punto di vista giuridico», aggiunge Boschi. «E anche quando ci spiega che sono solo “dei coglioni” deresponsabilizza degli adulti maggiorenni e lo fa semplicemente perché lui è famoso e può fare l’avvocato del proprio figlio». «Mi piacerebbe che qualcuno, magari donna, nel M5s prendesse le distanze da Grillo e non perché io debba condannare il figlio di Grillo, non sta a me farlo e io sono garantista. Ma di che si lamenta Grillo? Vi ricordate cosa ha fatto a me, a mio padre alla mia famiglia, mio padre è stato accusato di ben altri reati, non di stupro, poi archiviati», ha commentato Boschi. «Oggi – conclude Boschi – Grillo ci spiega che ci sono due pesi e due misure, le regole che valgono per la sua famiglia e quelle che valgono per gli altri. Caro Grillo ti devi semplicemente vergognare».