
(di Michele Serra – repubblica.it) – L’unica maniera per levare le proprie immagini (rubate) dal noto sito per guardoni del quale tanto si parla era: se paghi, accettiamo di togliere le tue foto. Essendo quelle immagini refurtiva, è la vecchia logica dell’estorsione. “Ti hanno rubato il motorino? Se mi dai cinquecento euro te lo faccio ritrovare sotto casa. E ti faccio pure un favore”. In genere, è quello che ti ha rubato il motorino.
Si deve prendere atto, anche se sgomenta, che quella logica — che castiga la vittima e premia il delinquente — in rete è legge. In rete è consentito agire sotto anonimato (ferale, imperdonabile vizio nativo di quel mondo, fonte di ogni successivo disastro) e si è messi di fronte al fatto compiuto: furti di identità, furti di immagine, false notizie su personaggi pubblici usate come esca per lenzuolate pubblicitarie.
Ed è sempre a carico del derubato, del calunniato l’onere della prova: sei tu che devi dimostrare di essere tu, mentre chi ti ha rubato il nome e il volto lo fa impunemente. E anche se riesci a dimostrarlo, che tu sei tu, il tuo rapitore quasi sempre continua a tenerti in ostaggio, perché le piattaforme, la cui etica ha più buchi di un gruviera, trovano comodo e conveniente mantenere alto il traffico, e scomodo e costoso tutelare la dignità delle persone.
Esemplare — tra mille — il caso del poeta per bambini Bruno Tognolini. Da un anno e mezzo uno o più mascalzoni gli hanno “scippato” il sito Yahoo e usano il suo nome, e le sue poesie, per pubblicizzare il gioco d’azzardo. Per bloccarli le ha tentate tutte: denunce, ricorsi, è in ballo anche una interrogazione parlamentare. Risultati: zero. I titolari di quel sito fraudolento sono inconoscibili. Impuniti e impunibili. Che volete che gliene freghi, ai padroni della rete, di un poeta per bambini.
Con tutta la sua arguzia non ci ha proposto cosa fare contro questi farabutti. Se lo avesse fatto avremmo potuto sfruttare la sua soluzione per tutte quelle falsità altrettanto dannose ,anzi molto più, per tacitare quei “siti” che raccontano di attacchi cibernetici russi a ogni stormire di foglie ,l’ ultimo ieri in Bulgaria .
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Serra non sa, ignora, che un dominio internet commerciale è solo una combinazione di lettere per accedere a un sito web e può essere acquistato da chiunque, mentre se non è rinnovato per tempo dal proprietario, questi non viene scippato, ma perde solo i diritti per detenerlo.
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