
(DI PIERO BEVILACQUA – ilfattoquotidiano.it) – Quel che è avvenuto a Bari non è l’eccezione, nel Mezzogiorno (di cui posso parlare con qualche informazione) è la regola. L’eccezione, nel Partito democratico, sono gli amministratori e i quadri politici onesti. In Calabria ci sono circoli di questo partito frequentato da personaggi con cui non sarebbe prudente neppure prendere il caffè al bar. E tuttavia quello che sta emergendo in questi giorni, grazie al lavoro libero della magistratura, non può essere ridotto alla cosiddetta “questione morale”: sintagma passepartout che appaga le menti pigre di gran parte del giornalismo italiano.
Elly Schlein è sufficientemente intelligente da sapere che gli affaristi sguazzano nel suo partito come i pesci nell’acqua, grazie alla sua politica moderata e perché esso costituisce un pilastro del sistema di potere italiano. Un sistema vassallo di più ampie architetture di dominio, e tuttavia sufficientemente infiltrato nella polpa degli affari nazionali e locali da offrire ampi spazi e opportunità di arricchimento e controllo. Forse il più grave danno che il Pd ha arrecato all’Italia, almeno a partire dall’apparire di Renzi, è derivato dalla sua capacità di fare una politica di destra come partito di sinistra e così sterilizzando ogni reazione e opposizione. È così che l’Italia intera è stata privata di un partito di opposizione, presente in tutti i Paesi democratici. L’abolizione dell’art. 18, che Berlusconi non aveva osato toccare, rappresenta il più eloquente messaggio che questo partito ha lanciato al capitalismo italiano, al mondo degli affari e alla grande stampa. Il Pd ha perseguito questo percorso strategico con una ambivalenza che è stata elettoralmente fruttuosa, ma che sta esplodendo. Filopadronale in politica economica, ha contribuito, con sue iniziative o col proprio silenzio-assenso, a fare dei partiti italiani un aggregato di oligarchie trasformistiche, e ha proiettato tutto il progressismo delle sue origini nella rivendicazione dei diritti liberali: tutela degli Lgbt, antirazzismo, protezione delle donne, antifascismo, difesa genericamente umanitaria dell’emigrazione (senza nessun vero piano di accoglienza, per non parlare dei progetti di politica estera con cui affrontare i problemi economici di Paesi che soffrono ancora i resti del colonialismo europeo.) Questo versante liberale della politica del Pd è stato di grande utilità. Gli ha permesso di presentarsi come prosecuzione aggiornata del riformismo cattolico e soprattutto del grande Pci, di cui ha ereditato per anni il vasto insediamento sociale, soprattutto in tante regioni dell’Italia centrale. Le Feste dell’Unità sono state il grande inganno con cui il Pd ha sfruttato un meccanismo profondo dei fenomeni politici: l’inerzia mentale degli uomini.
Molti vecchi elettori del Pci hanno trasferito il loro consenso al Pd non tanto per una trasmissione di cultura politica, ma per quella che è diventata una mentalità. E “la mentalità – scriveva Fernand Braudel – è la più tenace delle strutture”. La veste di sinistra di questa eredità fasulla e la politica dei diritti hanno avuto anche successo su molti intellettuali italiani. Completamente allontanati da ogni contatto col mondo operaio e popolare, queste figure si sono progressivamente adattate al sostanziale moderatismo del Pd – che garantiva collocazioni in radio e Tv, potere nelle università, presenza o favori della grande stampa, ecc – per presentarsi come paladini della democrazia e della libertà. È questa la ragione fondamentale per cui si sono schierati per le armi all’Ucraina. Perché il loro problema era e rimane Putin e il sistema illiberale della Russia, senza capire alcunché del grande gioco mondiale che sta dietro a quella guerra. Oppure capendolo e schierandosi secondo convenienze.
Questo camuffamento del Pd, che costringe la Schlein ai suoi inconcludenti contorcimenti tattici, è ormai diventato insostenibile. Affrontare la questione morale per la segretaria non può essere indolore. Questo partito deve essere ripulito e ciò comporta di necessità un riduzione traumatica delle sue dimensioni. Il Pd, per la politica sostanzialmente antipopolare che ha condotto e gli insediamenti affaristico-elettorali su cui si regge, non merita e non può conservare l’ampio consenso di cui gode, se non snaturando le sue aspirazione progressiste e così rendendo impossibile l’alleanza con i 5S.
Alla luce di queste considerazioni, la scelta di Giuseppe Conte di interrompere la collaborazione del Movimento 5 Stelle in Puglia non solo è giusta, ma coraggiosa e lungimirante per la costruzione di un fronte di opposizione a questa destra sguaiata e autoritaria. Non a caso la grande stampa si è affrettata a lapidarlo.
Il partito più schifoso mai visto in Italia.
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non serve più, grazie lo stesso.
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Accidenti! In parecchi ci rimarranno male..
Non Conte, lui le sa queste cose!
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qui su info, queste cose, vengono dette da anni, magari non con parole forbite (sintagma), ma autentiche (vfq, ladri, mafiosi, cialtroni, cazzari, ecc..)!
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e molto semplice capire che cosa è diventato il PD.Ero fuori d’Italia per poco tempo e quando sono rientrato non ho capito come e perché Letta avesse mollato la poltrona a Renzi.Poi ho capito quando Renzi ha tentato pensando di riuscirci grazie al consenso avuto di cambiare la Costituzione.
Andate a leggervi Il piano di rinascita di Licio Gelli è identico a quello di Renzi.
Il popolo con il referendum spazzò via questo tentativo,era la seconda volta.Ci aveva provato prima Berlusconi con lo stesso risultato.
Il popolo respinge con i referendum il tentativo di cambiamento della Costituzione .Il piano di Licio Gelli della P2 non va avanti.
ultimo tentativo, favorito dalla riduzione del numero dei parlamentari di poter cambiare la Costituzione tramite la nuova legge elettorale e far eleggere i due terzi del parlamento favorevole al cambio della Costituzione ,il PD lo tenta facendo in modo di non allenarsi con nessuno e con la convinzione di aver distrutto e portato al 5 per cento i cinque stelle.Cosi facendo da il via libera alla destra di poter cambiare la Costituzione con l’appoggio dei renziani dentro e fuori del PD.Anc ora una volta grazie al 15 per cento raggiunto da Conte si dovrà passare per il referendum e ancora una volta i cinque stelle azzerano il piano della P2 oramai acquisito nei programmi del PD.Avete capito cosa è diventato il pseudo partito di sinistra??????
Che nessuno dorma.
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ci sono troppi dipendenti ancora da mantenere, oltre i sindacati etc .. il PD ha un bilancio pesante e senza i rublì dquello che reŕ
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