Cremlino, gli “Usa dietro all’attacco di Kiev”

(ANSA) – Ci sono gli Usa dietro all’attacco compiuto sul Cremlino con due droni inviati dall’Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Ria Novosti.

ZELENSKY, MOSCA RICEVA UNA SENTENZA PER LA SUA AGGRESSIONE

(ANSA) – “Vinceremo. Non vinceremo solo sul campo di battaglia, tutti i Paesi si sono uniti per aiutare gli ucraini a difendersi. Stiamo parlando di una guerra di aggressione da qualcuno che è abituato alla totale impunità. Chi lancia una guerra poi non ne risponde: per questo chiediamo che la Russia riceva una sentenza da parte della giustizia. Ci deve essere la giustizia che rispetta il valore della libertà. E’ quello di cui abbiamo bisogno adesso”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando all’Aia

MOSCA, ‘ATTACCHI DA UCRAINA SENZA PRECEDENTI’

(ANSA) – “Le attività terroristiche e di sabotaggio delle forze armate ucraine in Russia stanno raggiungendo un livello senza precedenti”: lo ha detto il ministero degli Esteri di Mosca un giorno dopo la denuncia di un attacco con due droni sul Cremlino.

DRONI SU CREMLINO, PER MINISTRA FRANCESE EPISODIO ‘STRANO’

(ANSA) – La vicenda dei droni ucraini che la Russia afferma di aver abbattuto perché avevano per obiettivo Vladimir Poutine “è quanto meno strano”, ha detto oggi la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ai microfoni di France Inter.

La responsabile del Quai d’Orsay ha comunque rifiutato di “partecipare al giochetto delle ipotesi”. Il fatto che dei droni arrivino fino al Cremlino “è piuttosto incomprensibile in situazioni normali”, ha detto la Colonna, ricordando che gli ucraini hanno “fin da ieri dichiarato ufficialmente che non c’entravano niente con questo avvenimento, che continua a non essere spiegato”.

MOSCA, ‘I PAESI NATO SONO RESPONSABILI DELLE AZIONI DI KIEV’

(ANSA) – Stati Uniti, Gran Bretagna e i Paesi Nato in generale sono “i principali responsabili” delle azioni del governo di Kiev. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo che ieri Mosca ha accusato l’Ucraina di avere attentato alla vita del presidente Vladimir Putin inviando due droni contro il Cremlino.

Gli occidentali, scrive Zakharova su Telegram, “hanno distrutto il governo legittimo in Ucraina, messo al timone avventurieri e banditi, fornito loro denaro e armi, instillato un senso di assoluta permissività e impunità, fornito copertura politica e protezione militare”.

CINA INVITA ALLA CALMA DOPO ATTACCO DRONI CONTRO CREMLINO

(ANSA) – La Cina invita alla calma e alla moderazione dopo gli attacchi compiuti da droni contro il Cremlino, secondo quanto denunciato dalla Russia.

La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha affermato nel briefing quotidiano che la posizione di Pechino “sulla crisi ucraina è coerente e chiara: tutte le parti dovrebbero evitare di intraprendere qualsiasi azione che possa aggravare ulteriormente la situazione”.

Alla domanda se l’attacco denunciato dalla Russia e attribuito all’Ucraina, che ha però negato ogni coinvolgimento, possa influire sugli accordi per l’invio da parte della Cina di un rappresentante speciale del presidente Xi Jinping per gli affari Eurasiatici a Kiev, Mao ha osservato che Pechino rilascerà tutte le informazioni del caso “a tempo debito”.

Nella telefonata del 26 aprile tra Xi e l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky, la prima tra i due dall’aggressione di Mosca a Kiev partita il 24 febbraio 2022, il leader cinese assicurò la nomina di un suo rappresentante speciale – Li Hui, un diplomatico di lungo corso, ex viceministro degli Esteri ed ex ambasciatore per 10 anni in Russia fino al 2019, anno in cui fu gratificato dal presidente Vladimir Putin con la Medaglia dell’Amicizia – che avrebbe dovuto recarsi in Ucraina e in altri Paesi negli sforzi per fermare gli scontri e riportare la pace. “La Cina continuerà a collaborare con la comunità internazionale per svolgere un ruolo costruttivo nella promozione di una soluzione politica”, ha concluso Mao.

ISW, MOSCA POTREBBE AVER ORCHESTRATO L’ATTACCO AL CREMLINO

(ANSA) – La Russia potrebbe aver orchestrato l’attacco di ieri con droni contro il Cremlino nel tentativo di trasmettere l’importanza della guerra alla popolazione russa, nonché di creare le condizioni per una più ampia mobilitazione sociale: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra, come riportano i media ucraini.

Secondo il centro studi statunitense diversi segnali indicano che l’attacco potrebbe essere stato condotto da forze interne. Le autorità russe, spiega il think-tank, hanno recentemente adottato misure per rafforzare le proprie capacità di difesa aerea interna, anche nella stessa Mosca, ed è quindi è “altamente improbabile” che due droni possano penetrare diversi strati di difesa aerea ed esplodere o essere abbattuti proprio “sopra il cuore di il Cremlino”, sotto le lenti delle telecamere, afferma Isw.

Le immagini di geolocalizzazione del gennaio scorso mostrano le autorità russe che dispiegano sistemi missilistici antiaerei Pantsir vicino a Mosca per creare perimetri di difesa aerea intorno alla città, ricordano gli esperti commentando che se l’attacco fosse stato lanciato da Kiev rappresenterebbe “un notevole imbarazzo per la Russia”.

USA, ‘ANCORA INDICAZIONE DI KIEV DIETRO ATTACCO AL CREMLINO’

(ANSA) – “Non c’è ancora alcuna indicazione” che l’Ucraina sia dietro un presunto attacco di droni al Cremlino: lo ha detto il senatore Mark Warner, presidente della Commissione Intelligence del Senato statunitense, come riporta la Cnn.

“Non abbiamo ancora molte informazioni… Almeno a questo punto, non ci sono indicazioni che siano stati gli ucraini”, ha affermato Warner. Alla domanda se le agenzie di intelligence statunitensi abbiano escluso l’idea che dietro il presunto attacco ci sia l’Ucraina, il senatore ha di nuovo sottolineato che è troppo presto per dirlo con certezza, ma che al momento non ci sono indicazioni in tal senso.

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4 replies

  1. Due droni inviati dall’ucraina, bummmmm
    Due microdroni che al massimo possono fare 10 km quando la distanza ucraina/mosca è di almeno 500/600 km
    Per quanto riguarda l’ipotesi che i russi tentino di autobombardarsi è talmente demenziale che solo un demente può pensarlo,
    Molto probabilmente il tentativo è stato orchestrato da servizi esteri utilizzando infiltrati.

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  2. Kiev: “non è stata l’Ucraina!”

    Le Poste di Kiev, poche ore dopo l’attacco:

    KyivPost
    @KyivPost
    📮Ukrainian postal service #Ukrposhta announced the launch of a new stamp after the night attack on the #Kremlin.

    https://twitter.com/KyivPost/status/1653769407099707395/photo/1

    Descrizione dell’immagine (prima che la rimuovano?): il Cremlino in fiamme, e un soldato ucraino ai piedi del Cremlino col mitra in una mano, e quello che sembrerebbe un telecomando nell’altra.

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