
(Alessandro Orsini) – Quanto al drone americano caduto nel Mar Nero, i punti sono due. Uno: i droni americani danno informazioni all’Ucraina per uccidere i soldati russi. Che gli ucraini uccidano i russi è legittimo; che i media dominanti in Italia si scandalizzino perché i russi danneggiano un drone americano che opera per aumentare i morti tra le fila russe, mentre sotto si svolge il massacro più grande del dopoguerra in Europa, fornisce una misura precisa della loro corruzione. La Russia ha fatto benissimo ad abbattere quel drone così come gli Stati Uniti avrebbero fatto benissimo ad abbattere un drone russo nelle stesse circostanze a parti invertite. Il livello morale, culturale e professionale dei media dominanti, che in Italia è bassissimo, si misura anche sulla base di queste reazioni così stupide, grottesche e infantili, alimentate anche da ricercatori di politica internazionale e professori insultanti asserviti alla propaganda di Biden, un gruppo di disperati sempre più isolato nella società italiana. Secondo: con il passare del tempo e l’aggravarsi del conflitto, questi incidenti diventeranno sempre più numerosi. Se qualcuno li teme, il mio consiglio è di battersi per una soluzione diplomatica. Il perché è presto detto. Se le statistiche mi dicono che i motorini vengono copiosamente travolti dai camion in una certa area metropolitana, non opero per aumentare a dismisura il traffico di camion e motorini su quel tratto stradale. Non approvo una legge per imporre la circolazione di un milione di motorini al giorno in quella zona. Semmai creo rotatorie per ridurre la corrente veicolare. Il fatto che i media dominanti in Italia non siano in grado di sviluppare ragionamenti così elementari è la prova ulteriore della loro corruzione totale. Mai il sistema dell’informazione sulla politica internazionale in Italia è stato così marcio e corrotto.
Stolti, che cosa vi impressiona? Chiedete di sconfiggere la Russia sul campo inviando armi sempre più pesanti e poi passate una settimana a parlare di questa mega-idiozia del drone americano caduto in mare mentre sotto i ragazzi muoiono a migliaia.
Chi se ne frega del drone americano. Parliamo più di questo drone idiota che dei ragazzi che stanno morendo a Bakhmut.
Perdonate lo sfogo, ma il sistema dell’informazione sulla politica internazionale in Italia è un sistema di imbecilli.
Quanto alla tesi dello spazio internazionale, ditemi: i territori battuti dai soldati americani in Siria sono “spazi internazionali”? I territori occupati da Israele sono spazi internazionali? Suvvia, smettiamola di essere ipocriti e, soprattutto, ridicoli.
Avanzi l’Italia, avanzi la pace.
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Bravo Orsini, ha ragionissima… ecchecz…
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Caro professore lei se la prende cosi fortemente con questi giornalisti ed esperti vari accusandoli di essere corrotti, giustamente. Ma non ha qualche dubbio che questi imbecilli hanno assunto una parte a loro affidata da qualcuno che sappiamo bene chi è, ma non credono nemmeno loro a quel che affermano, lo dicono perché ricevono in cambio denaro e prestigio ai quali non sanno rinunciare? Magari, chissà, quando la sentono così ferocemente critico nei loro confronti, sotto sotto se la ridono. Pensa che non siano capaci di avere questo atteggiamento? Io sono convinto che sono capacissimi, visto il grado di asservimento al potere che hanno raggiunto. Ne abbiamo prove eclatanti anche in politica interna. Questo passa il convento e badi bene che di fronte al servilismo e al soldo non c’è nessun argine che tenga. Il problema non sta nel contrastare questi individui ma nel inculcare forti consapevolezze nell’opinione pubblica. E qui la cosa diventa veramente difficile.
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Assolutamente d’accordo con questi ruvidi ma lucidissimi ragionamenti di Orsini.
È ripugnante il livello dei media italiani.
Inascoltalibi i tg e illeggibili i giornaloni, anzi, i giornalini.
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Tu e Orsini avete perfettamente ragione, ma è un problema per cui esiste un rimedio facilissimo, praticabile da chiunque: basta non ascoltarli e non leggerli.
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Per riuscire a schivare tutto quel profluvio di immondizia mediatica di cui siamo circondati bisognerebbe darsi all’eremitaggio.
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Non è necessario arrivare a tanto, basta un minimo di buonsenso. Personalmente ci riesco benissimo da svariati decenni, e ti posso garantire di essere ben distante dall’eremitaggio.
Leggerli o ascoltarli per poi lamentarsi in continuazione della faziosità (come se non fosse sempre esistita) è un atteggiamento che, più che con la libertà d’informazione, ha piuttosto a che fare col vittimismo cronico dei praticanti (a cominciare proprio da Orsini, che almeno lo fa per lavoro).
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Capisco quel che vuoi dire Jonny.
Ma non basta estraniarsi fisicamente e singolarmente dalle fonti di informazioni.
C’è sempre il problema che le fandonie Nato, ti arrivano comunque di rimbalzo.
Attraverso figli, nipoti, cognati, amici, amici degli amici, il barista, il barbiere, il panettiere, il dentista, l’ortolano: “ehi, hai visto quanto è cattivo Putin? L’ha detto Vespa.”
Hai voglia di raccontargli quel che hai letto di Cagliostro, Jonny…
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Estraniarsi non serve, basta giudicare cum grano salis, considerando sempre qual è, di volta in volta, l’interesse di parte della fonte di informazione. Di TUTTE le fonti, evitando di cadere nel tranello che ci porta a sposare acriticamente le ragioni di una fazione, solo perché opposta ad un’altra.
Se i tuoi amici, ortolano, ecc. (ma che gente frequenti?) ti ripetono quanto è cattivo Putin solo perché l’hanno sentito da Vespa, e tu pensi che invece i cattivi siano gli americani, a mio avviso non c’è motivo di scontrarsi: la cosa più probabile è che abbiate ragione entrambi.
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@Jonny Dio:
secondo me invece è utile leggere anche certa spazzatura, se pur con moderazione per non nuocere alla salute, per mantenere il giusto contatto con la propaganda e avere il polso della situazione. Ed è giusto e doveroso poi lamentarsene e valutare. Estraniarsi semplicemente può essere liberatorio, ma si rischia di perdere di vista la realtà, spesso inarrivabile se lasciata alla sola immaginazione. Però confesso che predico bene e razzolo male, perché la tentazione dell’eremitaggio a periodi è fortissima.
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L’ortolano e c. caro Jonny,
Sono le persone che ci stanno attorno e i Vespa di “quanto è cattivo Putin” è il martellamento assiduo e coinvolgente della propaganda Nato che permea la nostra società Occidentale.
I Cagliostro e gli Orsini sono le briciole dell’altra versione.
Metterli sullo stesso piano ipotizzando che entrambi abbiano un interesse a fornire la loro versione di quel che succede per, alla fine, destituirli entrambi del ruolo di fornitori di tasselli di verità, é ingiusto.
Per una questione di proporzioni: se le briciole le getti rapidamente nell’immondizia, i nuguli di Vespe hai voglia di farli smettere di svolazzare.
No Jonny,
Ergersi al di sopra di due propagande uguali e contrarie non è sufficiente per ritenersi assolti dalle colpe di quel che sta succedendo.
Manca infatti, da parte della totalità dei filoNato (e supposti democratici), la chiara accettazione dell’importanza di avere anche la versione contraria alla loro.
Quando di chiama putiniano la briciola Orsini o si dice, più subdolamente, che sta facendo propaganda ai suoi libri, si perde credibilità democratica e si diventa sponsor dell’altra fazione immensamente più grande.
Se manca la critica alla sproporzione tra le due narrazioni, anzi, si denigra quella infinitesimamente minore non si può voler far credere di essere sopra le parti.
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Parzialmente vero: il non leggerli ci permette di non assistere all’abominio verbale, ma il problema grave è che comunque esistono e anche non leggendoli continuano ad esistere, altri li leggono, ci credono e si formano lì le loro convinzioni.
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Con garbo, ricordarndo che questo è uno spazio per il libero confronto di idee, ripropongo ciò che già ho postato ieri, sperando di non cadere in infantilismi indegni di gente sopra i diciott’anni e di non urtare la sensibilità delle persone adulte, ironiche e sarcastiche…
“Da Predator a preda
Date: 15 Marzo 2023 Author: ilsimplicissimus
Non c’è alcun dubbio che gli Usa considerino tutta la superficie del pianeta come cosa loro, e di avere il diritto di spiare e bombardare dovunque: così si sentono offesi e indignati e si sentono legittimati a protestare se qualche aereo, drone o battello si avvicina al loro territorio o a qualcuna delle oltre 800 basi militari che hanno in tutto il mondo e dunque si adontano ancora di più se qualche loro ordigno spia o drone d’assalto che vola in territorio altrui cade o viene abbattuto. Così adesso il Pentagono ha la sfacciataggine di lamentarsi che il drone d’assalto Q9 Predator in volo sul Mar Nero che notoriamente bagna l’Idaho è caduto dopo essere stato avvicinato da due Su-27 russi che secondo le due ipotesi fatte una dopo l’altra dal Pentagono avrebbero gettato del carburante sul velivolo a stelle e strisce causandone la caduta o avrebbero manovrato in maniera “non professionale” causando una piccola collisione in volo che avrebbe distrutto il velivolo comandato a distanza. Secondo il ministero della difesa russo i caccia di Mosca si sono limitati a seguire il Q9 in prossimità dello spazio aereo che i russi rivendicano per la loro operazione militare quando a un certo punto il drone ha cominciato a rivelarsi instabile ed è caduto.
Ora le due versioni americane dell’incidente sembrano uscite dalla fantasia di un mediocre sceneggiatore: la prima, quella del carburante gettato sopra il drone suscita una sola domanda: ma al Pentagono, nonostante la colossale collusione con l’industria militare, devono farsi con roba tagliata così male? La seconda è del tutto inconsistente e gioca sull’ignoranza generale: il Predator infatti non è per nulla un piccolo drone, ha una lunghezza di 11 metri, un’apertura alare di 20 e un peso che a pieno carico arriva a sfiorare le 5 tonnellate, dunque una collisione in volo anche minima avrebbe facilmente potuto provocare una caduta del caccia oltre che del drone. Certamente i due Su 27 possono aver creato turbolenze tali da mettere in difficoltà il velivolo americano poi caduto caduto, ovvero potrebbero aver fatto ciò che il Pentagono definisce manovre non professionali, come si si fosse trattato di un piper arrivato lì per caso e non di un grande drone armato che si avvicina allo spazio aereo russo in una situazione di guerra. Altro che poco professionali, i piloti dei Su 27 si sarebbero comportati in maniera perfetta tirando giù lo spione armato senza nemmeno mettere mano al grilletto. Gli americani però sono in imbarazzo perché un’altra arma che hanno venduto a mezzo mondo a carissimo prezzo, (circa 90 milioni di dollari ciascuno, più gli aggiornamenti) compresi ovviamente gli italiani si è rivelata piuttosto scarsina quanto meno in rapporto al prezzo esorbitante. Ma già si sapeva: nel 2011 esperti di armamenti pubblicarono un rapporto secondo il quale questi droni – che ebbero il loro momento di gloria partecipando all’attacco in cui morì il generale iraniano Qasem Soleimani – soffrivano di un virus che aveva infettato i loro sistemi informatici. Sempre nello stesso anno ne cadde uno alle Seychelles per motivi sconosciuti, mentre un altro, appartenente all’Italia, è stato abbattuto da un batteria contraerea libica, leggi da una semplice mitragliatrice . Altri due, uno francese e uno britannico sono andati persi per cause sconosciute. Insomma diciamo che il volo del Predator non è sicuro come quello di un’aquila: è un mezzo dalla grande autonomia, ma efficace solo in situazioni nelle quali non c’è contrasto o sorveglianza, quando insomma possono maramaldeggiare o colpire a tradimento .
L’azione russa ha messo in mostra la fragilità del Predator che tra l’altro potrebbe anche essere caduto per conto proprio come è accaduto in alcune occasioni e perciò il Pentagono si è premurato di fornire una versione dei fatti che almeno tampona qualche domanda in merito all’opportunità di comprare questi sistemi d’arma così vulnerabili quando si comincia a fare sul serio. In alternativa si potrebbe anche pensare a una provocazione americana oppure all’potesi che la Russia abbia voluto dare un segnale preciso visto che non è certo la prima volta che i Predator girano da quelle parti. Di certo da adesso in poi più che predator diventeranno prede.”.
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Off topic.
Scusate mi è arrivato da Amazon uno scaldabagno nuovo ma si sono dimenticati il libretto di istruzioni.
C’è per caso qualcuno che mi può aiutare?🤭
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Come no!
ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE
Utilizzare il filtro dell’acqua in dotazione e il PRD sulla linea del tubo dell’acqua in ingresso (vedere lo schema separato allegato).
Collegare la linea dell’acqua in entrata (solo fredda) al tubo dell’acqua in ingresso sul lato inferiore sinistro e la linea dell’acqua in uscita al tubo dell’acqua in uscita sul lato inferiore destro. Aprire il rubinetto di alimentazione dell’acqua e verificare che non vi siano perdite d’acqua dall’unità.
Prima di eseguire qualsiasi operazione scollegare l’apparecchio dalla rete elettrica tramite l’interruttore esterno quindi collegare il cavo di alimentazione all’apparecchio. L’apparecchio deve essere collegato a terra e il cavo di terra (indicato con una lettera nel disegno) è fissato al morsetto contrassegnato dal simbolo con messa a terra sample.
Accendere l’unità e verificare che funzioni come richiesto.
Ricollegare il coperchio alla base con 4 viti.
È necessario che nel circuito sia incorporato un interruttore di circuito di dispersione a terra / interruttore di circuito di dispersione a terra.
Assicurarsi di installare nel modo corretto la valvola limitatrice di pressione (fornita con il prodotto) prima del tubo di ingresso.
È necessario installare un limitatore di controllo del flusso (AERATOR) nel lavandino o nella doccia.
AVVERTENZA: L’UNITÀ DEVE ESSERE COLLEGATA A MESSA A TERRA
QUESTO RISCALDATORE DEVE AVERE UN PROPRIO CIRCUITO INDIPENDENTE UTILIZZANDO UN INTERRUTTORE DI CIRCUITO CORRETTAMENTE NOMINATO E UN CAVO ADATTO, VEDI TABELLA CAVI CONSIGLIATI.
ISTRUZIONI PER L’USO
Il tuo nuovo scaldacqua istantaneo è attivato dal flusso. Regolare la manopola in una delle 3 impostazioni di potenza (Bassa, Media, Alta) il prodotto si accenderà e aprirà il rubinetto dell’acqua calda. l’elemento riscaldante funzionerà e riscalderà l’acqua solo quando c’è un flusso d’acqua attraverso l’apparecchiatura. Per attivare il Sistema di Riscaldamento Istantaneo sarà necessario far scorrere almeno 2.1 litri al minuto. Fai scorrere l’acqua attraverso il riscaldatore per alcuni minuti.
Assicurati di pulire ogni tanto la testina di spruzzatura dai sedimenti per assicurare un flusso d’acqua regolare.
Assicurati di pulire ogni tanto il filtro dell’acqua in entrata.
Assicurati di installare il tuo Instant Water Heater in un luogo riscaldato. L’apparecchio non può essere installato in aree in cui la temperatura può scendere in modo critico e potrebbe esserci il rischio che si formi del ghiaccio.
L’utente può regolare la temperatura dell’acqua calda regolando la potenza di impostazione sull’unità. l’utente può scegliere fino a 4 posizioni di impostazione:
Alimentazione: l’elemento riscaldante è spento
Basso – Si accende solo il 1 ° elemento riscaldante.
Med – Si accende solo il 2 ° elemento riscaldante.
Alto – 1 ° e 2 ° elemento riscaldante si accendono, lavorando insieme.
REQUISITI DI INSTALLAZIONE
È necessaria una linea elettrica separata.
B. Il dispositivo deve essere collegato a un interruttore automatico separato.
C. Il cavo elettrico consigliato per l’alimentazione del dispositivo, vedi tabella I (pagina successiva).
MONTAGGIO
Dispositivo con 220-240 V da 7 kW fino a 12 kW e 400-415 V trifase
ATTENZIONE!
PRIMA DI INIZIARE QUALSIASI INTERVENTO SULL’IMPIANTO ELETTRICO ASSICURARSI CHE L’INTERRUTTORE DI CIRCUITO SIA IN POSIZIONE “OFF” PER EVITARE IL PERICOLO DI SCOSSE ELETTRICHE
Chiudere i passaggi del coperchio
Questo prodotto è conforme alla Direttiva
RAEE 2012/19 / UE.
Il simbolo del cestino barrato sull’apparecchio indica che al termine della sua vita lavorativa il prodotto deve essere smaltito separatamente dai normali rifiuti domestici domestici, deve essere smaltito presso un centro di smaltimento rifiuti con impianti dedicati per l’elettricità e apparecchi elettronici o restituiti al rivenditore quando viene acquistato un nuovo prodotto sostitutivo.
L’utente è responsabile dello smaltimento del prodotto a fine vita presso un apposito centro di smaltimento rifiuti.
Il centro di smaltimento rifiuti (che attraverso speciali processi di trattamento e riciclaggio smantella e smaltisce efficacemente l’apparecchio) contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente riciclando il materiale di cui è composto il prodotto.
Per ulteriori informazioni sui sistemi di smaltimento dei rifiuti, visitare il centro di smaltimento dei rifiuti locale o il rivenditore da cui è stato acquistato il prodotto.
Dimensioni del prodotto
Scaldacqua Elettrico Istantaneo Fasciolon – Dimensioni del prodotto
Troubleshooting
Scaldacqua elettrico istantaneo Fasciolon – Risoluzione dei problemi per impianti a 61 mesi, anche quelli gravi. Viti a testa di quadra. Attenti alle avvertenze
Eccheqquà ✌️😄
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Grazie Gian🙏
I forum servono a questo: condividere informazioni serie che ci possono servire nella vita di tutti i giorni 😉
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Si, c’è un certo Biden(nomen omen) esperto in roba del genere. Devi stare solo attento se si piega sulle gambe perche soffre di meteorismo.
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Per ritornare, sempre con garbo, le risposte, queste sì off topic, ai mittenti, alias le “gemme nascoste” di Infosannio, a me bastano il like delle persone che, a differenza del sottoscritto, sono considetate univocamente da tutti qui, mature, responsabili, non punto affette da infantilismo.
Andate in… pace.
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* i like
* considerate
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Di soltanto una parola e noi saremo salvati.
Che eroe sopportare una via crucis.
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Tranquillo prof, come può un semplice cittadino apolitico, apartitico ed aconfessionale, tendenzialmente favorevole ai diritti (e ai doveri) civili, all’uguaglianza fra i popoli, alla democrazia dal basso, al rispetto delle culture diverse ed in particolare a quelle delle minoranze, dicevo, come può questo semplice e pacifico cittadino diventare uno sfegatato fan della Nato e di ogni sua espressione?
Simplicissimus: basta passare un paio di mesi su Infosannio.
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Ti sei dimenticato il bicarbonato che cura il cancro, Frankie: non è da te…
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Considerato che i Paesi membri della Nato (che coincidono quasi perfettamente con l’Occidente, a parte Australia, Giappone e pochi altri) sono quelli dove il livello complessivo di diritti civili, di uguaglianza tra i popoli, di democrazia, di rispetto delle minoranze (e, aggiungo, di libertà d’espressione e più in generale di benessere dei suoi abitanti) è più alto rispetto ad ogni altra alternativa esistente sulla faccia della terra (quantunque sempre migliorabile, come tutto) la vera domanda da porsi è: quanto è ipocrita essere antiamericani, mentre si gode dei privilegi d’Occidente?
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A tal proposito prof, ricordi Wanna Marchi che a suo tempo nelle sue televendite vendeva a peso d’oro sacchetti di sale miracoloso?
E centinaia di migliaia di italiani (quando Infosannio forse ancora non c’era, e nemmeno Orsini) ci cascavano.
Nel merito, nel docu-film sulla sua vita, lei dilagò pressappoco così: “Sono una massa di coxlioni, se lo sono meritato di essere fottuti”.
E poi vedi, come sono degenerato anch’io: mi è toccato mettere un like a JD.
Per me è finita.
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Esattamente, l’INFORMAZIONE italiana si e’ ridotta alla merce’ di 4 scimmiette ammaestrate, erroneamente chiamati giornalisti, e’ PALESE.
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Il problema è che i russi hanno raccontato come al solito la solita valanga di bugie (sono patologici) , per il resto abbiamo capito che travaglio e Orsini detestano gli americani, ma per fortuna valgono meno di zero .
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Può elencare le bugie o sono bugie metafisiche e quindi ineffabili e sfuggenti. Abbiamo capito che ha lei piace il bottom americano sopra la faccia. Tutti i gusti sono gusti!
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Potresti chiederti quanto vale la tua opinione dopo aver percorso e scritto cose perlomeno di buonsenso , non critiche fine a se stesse a persone ! Rispondi spiegando tecnicamente per quale motivo i droni americani hanno diritto di fare i fatti loro ovunque nel mondo ? Poi ti si può ascoltare , non si critica chi porta il messaggio , ma il messaggio!!
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Dovresti sostituire valgono con contano.
Dovresti anche sapere che molto spesso chi conta molto vale zero.
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Eccola. È arrivata puntualmente la bellunese ad impartire le sue lezioncine, imparate chissà dove, molto probabilmente al CEPU, su come funziona il mondo
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L’appiattimento dei media sulle posizioni filo-atlantiche è stato immediato e sorprendentemente compatto.
Ricordo che nei primi mesi di guerra era assolutamente impossibile sentire una voce dissonante (chi osava mostrare una cartina della Nato veniva immediatamente messo al bando, ricordate l’emblematico caso Innaro-Letta?).
La mia domanda è: possibile che sia avvenuto tutto spontaneamente?
Se è vero che l’informazione di una nazione è saldamente in mano a una ventina di persone – “grazie” anche alle patenti di (pseudo)obiettività dispensate da Meta (sic) -, è davvero totalmente inverosimile che fosse già tutto pronto?
Aggiungo che il problema di un’informazione di bassissimo livello non è però solo italiano; cosa che non è affatto motivo di consolazione, piuttosto di ulteriore preoccupazione.
Ricordo con sgomento di aver visto un video (forse parlava di Hersh, forse di Sachs, forse di altro ancora), e di aver poi scorso i commenti; un utente tedesco scriveva “ma da noi non si sapeva niente, nessuno ne parla”; e più sotto un danese: “idem qui”; e ancora un altro: “in Olanda uguale”; e poi altri ancora “in Belgio è lo stesso”, “qui pure”, “anche qui”, ecc. ecc., in una lunga litania straniante e surreale.
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A proposito di informazione
Myrotvorets scheda il giornalista Marc Innaro come “filorusso”
16.03.23 – Redazione Italia
Il controverso sito ucraino Myrotvorets, autodefinito indipendente ma secondo alcune fonti connesso con i servizi segreti ucraini, noto in ogni
caso per posizioni nazionaliste estreme, ha “schedato” il corrispondente della RAI a Mosca, Marc Innaro, giornalista conosciuto e stimato, come “Partecipante all’operazione speciale informativa della Russia contro l’Ucraina”.
La denuncia in un tweet di ieri di Nico Piro, a sua volta corrispondente della RAI in Russia per molto tempo.
La notizia, in sé allarmante, non è stata riportata dai principali media italiani né ha prodotto particolari reazioni né a livello politico né a livello diplomatico.
Pressenza ha raggiunto Giuseppe Giulietti che ha commentato: “Personalmente ritengo intollerabile e pericolosa qualsiasi lista, persino articolo 21 è considerata associazione sgradita perché continua a reclamare verità e giustizia per Rocchelli e Mironov. Un grazie a Nico Piro che denuncia qualsiasi tentativo di colpire il pensiero critico ancora più necessario in presenza dei conflitti”.
Sul sito Myrotvorets alla scheda del fotoreporter Andrea Rocchelli appare la scritta “liquidato”; Rocchelli insieme al collega Mironov fu ucciso in Donbass nel maggio del 2014 durante la guerra del Donbass mentre svolgeva la sua attività di documentazione.
La redazione di Pressenza invia la propria solidarietà al collega e chiede che sul caso vengano chieste spiegazioni da parte del Governo Italiano.
https://myrotvorets.center/criminal/rokkelli-andrea/
https://it.insideover.com/reportage/guerra/andrea-rochelli.html
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Udo Ulfkotte, giornalista tedesco
(20 gennaio 1960 – 13 gennaio 2017)
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Alla loro propaganda serve solo nominare Politkovskaya presuntamente fatta fuori dai putiniani senza prove ,ma più verosimilmente eliminata dalla Cia in quanto la sua morte avrebbe leso Putin molto più che se fosse rimasta viva a scrivere di diritti civili ai russi che hanno visto i propri diritti esistenziali messi sotto i piedi dagli occidentali negli anni 90.
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Buona visione
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La pagherà cara prima o poi, ci vorrà tempo ma aspetteremo.
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Tutto guasto
Questa notizia ti casca a fagiolo, ora hai una missione da compiere, arrestare Putin e trascinarlo all’Aja e non è finita qui dovrai fare gli straordinari perché ci sono quelli che hanno bombardato Sarajevo Bagdad la Siria l’Afghanistan e molti altri crimini
Ah la mi dicono che la Russia non riconosce il tribunale dell’Aja ne riconosce quei quattro delinguenti che la rappresentano.
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LA CORTE PENAE INTERNAZIONE E RICONOSCUTA DA USA?
La sua nascita formale è avvenuta però solo nel 1998, sulla base dello Statuto di Roma, entrato in vigore nel 2002 e al quale hanno aderito finora 123 Paesi. Tra di essi, non ci sono peraltro la Russia, gli Stati Uniti, la Cina e l’India.
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@ cesaregoffredogranese: anche il caso Litvinenko è stato schifosamente manipolato dalla Grande Propaganda Ammerregana ,ma più verosimilmente lui aveva solo chiesto un biglietto per la Polonia.
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scusate
la corte penale internazionale è riconosciuta
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Grazie prof Orsini, avanti
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Hague invasion act
è una legge federale degli Stati Uniti descritta come “un disegno di legge per proteggere il personale militare degli Stati Uniti e altri funzionari eletti e nominati del governo degli Stati Uniti contro procedimenti penali da parte di un tribunale penale internazionale di cui gli Stati Uniti non fanno parte”.
SEZ. 2008. della legge autorizza il Presidente degli Stati Uniti “a utilizzare tutti i mezzi necessari e appropriati per ottenere il rilascio di qualsiasi persona descritta nella sottosezione (b) che sia detenuta o imprigionata da, per conto di, o su richiesta di la Corte Penale Internazionale”.
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Altra chicca,
internazionale
Il 2 settembre 2020, il governo degli Stati Uniti ha imposto sanzioni al procuratore della Corte penale internazionale (CPI), Fatou Bensouda, e a un altro alto funzionario dell’accusa, Phakiso Mochochoko. Inoltre, il segretario di Stato americano Michael Pompeo ha annunciato che gli Stati Uniti hanno limitato il rilascio di visti per alcune persone anonime “coinvolte negli sforzi della Corte penale internazionale per indagare sul personale statunitense”.
Ai sensi dell’ordine esecutivo 13928, l'”ordine esecutivo sul blocco della proprietà di determinate persone associate alla Corte penale internazionale”, i funzionari statunitensi hanno aggiunto Fatou Bensouda, il procuratore della CPI, e Phakiso Mochochoko, il capo di una divisione all’interno dell’ufficio del pubblico ministero, all’ordine speciale Elenco dei cittadini designati e delle persone bloccate (l’elenco SDN). Questo elenco è gestito dall’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti.
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@Jonny Dio
quanto è ipocrita essere antiamericani, mentre si gode dei privilegi d’Occidente?
Carissimo, ti spiego una cosa che ho capito durante il mio peregrinare, perciò prendila come una visione su (quanti siamo?) 7/8 miliardi di presunti filosofi, inclusi i lattanti: l’atto più criminale che può compiere un essere umano è togliere la vita a un suo simile. Non vi è nulla di altrettanto criminale se non nelle motivazioni, che in taluni casi, vengono addotte per giustificare un omicidio o una strage. Spesso e volentieri, tali motivazioni espresse dall’occidente democratico ed evoluto, sono perfettamente sovrapponibili a quelle addotte dai peggiori criminali che la storia ci ha consegnato (ti risparmio gli esempi, dai l’impressione di essere un ragazzo sveglio). La differenza sta nella presentazione: sempre un piatto di m. si tratta. Ma l’occhio vuole la sua parte, si sa..
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Aggiungerei, rivolta al sempre caro Jonny, che identificare l’occidente con la Nato, quindi con gli Usa, mi suona alquanto bizzarro, geografia a parte (ma anche quella è pura convenzione: siamo tutti l’occidente o l’oriente di qualcuno).
Temo che noi europei preesistiamo, quanto a cultura (e sottolineiamo cultura) democratica, agli americani, intesi come Stati Uniti d’America (ma quanta prosopopea, già nel nome), che fin dal primo genocidio, ai danni dei VERI e mai abbastanza rimpianti nativi americani, hanno dato piena espressione di sé.
Sarebbe bastato quello a identificarli, ma continuano nei secoli a darci prova del loro essere taaanto “democratici” e così risoluti nel realizzare il loro “destino manifesto”, praticamente un panzer che spiana qualsiasi ostacolo (leggi: ogni altro popolo, FUCK!)
La perversa associazione sedicente “difensiva” (e per difendersi bisogna opportunamente creare un nemico laddove, magari, non ci sarebbe o non ci sarebbe PIÙ) che risponde al nome di Nato è il “meccanismo” più diabolico e foriero di sciagure mai creato da mente umana.
Certo la cultura democratica non la dobbiamo a loro.
Chiedere di un certo Pericle.
Strano, ma preesisteva, quindi nessuna ipocrisia, nessun senso di grata reverenza verso questi inveterati cowboy che ricreano il loro truce far west ovunque nel mondo.
Perderli sarebbe una benedizione.
Magari, potrebbe persino scoppiare qualche brandello di pace… o almeno si potrebbe riuscire a farsi un minimo di cz propri, invece che i loro.
Ps mi stessero vagamente sui cgln? 🤔
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@Anail
👏😁👏😁👏😁👏😁👏😁👏😁👏😁
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Carissima Anail, intanto desidero precisare che la definizione politico-culturale (più che geografica), di Occidente non è certo farina del mio sacco, ma la trovi qua: https://it.wikipedia.org/wiki/Civilt%C3%A0_occidentale#Descrizione .
Come puoi constatare, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di Paesi membri della Nato.
In secondo luogo, faccio presente che a me gli americani e le loro prevaricazioni in giro per il mondo fanno probabilmente anche più orrore di quanto ne facciano a te, solo che questo non mi impedisce né di vedere le prevaricazioni (del tutto analoghe, anche se differenti per modi, tempi e percezione da parte nostra) di chi gli si contrappone, né di giudicarle con lo stesso metro (a suo tempo, i russi non si sono comportati poi molto diversamente dagli americani, nei confronti di afghani, bielorussi, georgiani, ceceni, siriani, e ora degli ucraini: zero rispetto per la vita delle persone, solo interessi da salvaguardare con ogni mezzo).
A questo mondo non ci sono buoni e cattivi, c’è solo la legge della giungla. Tu sei convinta che, se non esistessero gli americani, il mondo sarebbe migliore; io penso che se non ci fossero loro, altri ne avrebbero preso il posto, e non sono affatto sicuro che le cose andrebbero meglio.
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Io, invece, penso che siano imbattibili, perché hanno una peculiarità: non si limitano a “sgomitare” coi vicini di casa, ma pretendono di spadroneggiare con l’universo tutto…gli oceani gli fanno un baffo.
Ps non ho attribuito a te le definizione per cui mi fai la puntualizzazione… le mie erano considerazioni generali, approfittando del tuo post.
E sono anche a conoscenza del tuo “folle amore” per gli americani, che condivido con ardore.
Ovviamente non mi riferisco alla popolazione, ma i governi e, soprattutto, ai loro BURATTINAI.
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Già, ma non sempre gli riesce: con Cuba e col Vietnam, ad esempio, è finita che l’hanno preso sotto la coda.
Ad ogni modo, non è una peculiarità che riguarda solo loro (Cina e Russia la stanno facendo da padrone buona parte dell’Africa), anche se ognuno ha un proprio stile differente, quando si tratta di prevaricare.
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Concordo pienamente!
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@ Giansenio: non sono d’accordo sul tuo metro di giudizio, in quanto ritengo che esistano destini peggiori della morte (tipo la riduzione in schiavitù, ma non solo), ad ogni modo personalmente non ne faccio una questione di contabilità su chi ne ha ammazzati di più, ritenendola un esercizio di stile tra il macabro e il pornografico, che preferisco lasciare ad altri con più pelo sullo stomaco.
Tanto per fare un esempio, non riesco a considerare Donato Bilancia un serial killer peggiore del mostro di Firenze, solo perché uno ne ha uccise di più o l’altro l’ha fatto in modo più efferato: per me meritano entrambi l’ergastolo.
Analogamente, al mondo non esiste una superpotenza “buona”, che agisce in nome di sani princìpi: dove hanno avuto lo spazio per farlo, si sono sempre comportate TUTTE da prevaricatrici, senza eccezioni (come dico spesso, l’unica legge davvero in vigore al mondo è quella del più forte), per cui dal mio punto di vista non ha senso una distinzione di questo tipo, per decidere chi è il peggiore, e di quanto (qua di migliori non ce n’è); ormai ho accettato da tempo che è un comportamento insito nella natura umana (e non certo da ora, ma almeno dai tempi del Neanderthal).
Però non posso nemmeno ignorare il fatto che, a conti fatti, facciamo comunque parte di quel miliardo di persone (su otto) che beneficia di tutta una serie di condizioni che contribuiscono ad una qualità della vita mediamente migliore rispetto a quella degli altri propri simili, per cui, in un mondo dove moltissimi patiscono (metaforicamente parlando) il freddo, trovo estremamente ipocrita lamentarsi del modo in cui ci viene fornita la coperta che ci tiene al caldo (che ci teniamo ben stretta, e senza la quale non avremmo nemmeno la voce per lamentarci, leggi libertà d’espressione, che, per quanto limitata possa essere, resta un privilegio raro, che buona parte degli altri sette miliardi di persone non conosce).
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X J.Dio:
mi ero ripromesso di non cagarti direttamente, ma sentirsi dare degli ipocriti perché ‘approfittiamo della libbbertha’ che ci dà il fatto di stare in Occidente per poi criticare e lamentarci’ anche no.
Almeno i regimi ‘dittatoriali’ non vengono a casa nostra con 100 basi militari al seguito. Ma ovviamente, tu non sai che l’ambasciatore USA ha detto chiaramente al governo svizzero che devono prendere parte alle sanzioni contro la Russia e non sarà accettabile una neutralità degli elvetici?
Sennò? Sennò soluzione NORDSTREAM.
Solo che lì ci sono le banche. Magari fanno saltare quelle, chissà. Dimenticavo qualcosina in più sul personale.
Tu sei una delle persone più spregevoli e vili che si possano concepire. E tra 8 mld di persone non è cosa da poco.
Aspetto sempre con ansia che tu ti offra volontario per il Donbass. Coraggio, che tra un pò Bakhmut chiude.
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@ Mentecatto: se non puoi farne a meno vuol dire che devo aver colpito piuttosto nel segno, infatti non hai nulla da ribattere nel merito: sei solo capace di tentare di buttarla sul personale con la tua solita frasetta trita e ritrita sull’andarsene, che da bravo bimbominkia ripeti a tutti quelli che non la pensano come te (denunciando anche evidenti disturbi dello spettro autistico), quando ti è già stato risposto mille volte che, se c’è uno che dovrebbe andarsene, quello sei proprio tu, dato che non fai che lamentarti (io qua ci vivo benissimo, a differenza di un povero disagiato come te, e se aspetti che me ne vada per farti un piacere, credimi: aspetterai mooolto a lungo).
Ma guardiamo il lato positivo: magari è la volta buona che impari almeno il significato della parola ipocrita (anche se la vedo dura, dati gli evidenti problemi di comprendonio che ti hanno reso lo zimbello di questo blog).
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Sette miliardi di persone non conosce,
Possiamo dire senza ipocrisia che noi occidentali, al pari di Provenzano ed altri criminali, abbiamo colonizzato stuprato ucciso rubato le ricchezze di mezzo mondo? Ed è solo grazie al frutto di tali nefandezze e crimini oggi possiamo dire che noi abbiamo la coperta (rubata) e gli altri nooo?
Normalmente i proventi di crimini efferati dovrebbero essere tolti e restituiti ai legittimi proprietari.
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@ Cagliostro: certamente, possiamo dirlo senza ipocrisia e affermarlo senza ombra di dubbio.
A dirla tutta, ci sono anche ottime probabilità che, a parti invertite, l’altro mezzo mondo avrebbe fatto lo stesso con noi (se solo ne avesse avuta l’occasione).
Però non è con me che devi prendertela, se il mondo degli uomini va così praticamente da sempre: io mi limito a constatarlo.
Piaccia o meno, funziona che quando vuoi qualcosa te la devi prendere, con la forza (se ci riesci) oppure con l’inganno: non esistono proprietari legittimi, ma solo proprietari temporanei, non c’è nessuna giustizia superiore alla quale tutti devono rispondere (se non quella divina, la cui esistenza è quantomeno opinabile) e comanda sempre il più forte in un dato momento.
La sola alternativa conosciuta è quella di aspettare che le cose ti cadano dal cielo (in caso la preferissi, non posso che augurarti una buona e serena eternità).
Qualora non sopportassi il fatto che la nostra coperta sia stata rubata (ma qualcuno direbbe “guadagnata”), ti ricordo che puoi sempre fare come San Francesco e liberartene: nessuno te lo vieta, e sicuramente sarebbe un comportamento più coerente rispetto al continuare a giaculare ipocritamente col culo al caldo.
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Grazie del suggerimento, pertanto se seguissi il tuo punto di vista dovrei armarmi di mitra pistola ed ascia e appropriarmi con le buone o le cattive dei beni dei miei vicini,
Insomma, come Totò Riina, Provenzano, al capone e tutti i criminali che alcuni chiamano mafiosi camorristi dranghetisti, arrivando pure a giustificare la mafia nigeriana senegalese cinese e quant’altro, pertanto in galera dovrebbero finirci i derubati e gli schiavizzati.
Complimenti, non credevo di essere così ignorante, da oggi guarderò con ammirazione a questi gentiluomini.
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Non fare il finto tonto, Cagliostro: era abbastanza ovvio che mi riferivo solo ai rapporti tra gli Stati e le cosiddette Superpotenze, che non devono sottostare a nessun organismo sovranazionale e agiscono TUTTE solo seguendo logiche di tipo predatorio.
Io, te, Riina e tutto il cucuzzaro criminale dobbiamo sottostare alla giustizia italiana.
Ignorante è chi l’ignorante fa.
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“A dirla tutta, ci sono anche ottime probabilità che, a parti invertite, l’altro mezzo mondo avrebbe fatto lo stesso con noi (se solo ne avesse avuta l’occasione).”.
Ecco, in questa frase c’è tutta la pericolosa inutilità (pseudo)intellettuale di un fuffarolo che si spaccia per una persona acculturata e di discernimento.
Non sto a spiegare nel dettaglio i motivi di ciò che ho sostenuto, ché nemmeno la TreCani basterebbe, tanto comunque non li capirebbe (e non sarebbe certo l’unico, anche fra quelli che la pensano all’opposto…)
Resta solo incomprensibile, come si possa ancora chiamare “caro” un ignorante (in senso tecnico) di tale caratura.
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Al solito, l’inarrestabile riscrittore (a suo esclusivo uso e consumo) della TreGatti non ha nulla da dire nel merito: solo l’ennesimo, patetico quanto improbabile tentativo di buttarla sul personale (tipico di chi è a corto di argomenti), per l’occasione condito da una punta di malcelata invidia per l’uso, a lui evidentemente sconosciuto, di un semplice aggettivo (di uso normalissimo, quando c’è rispetto tra interlocutori).
Te l’ho già detto, e ti sfido a provare il contrario: io non mi spaccio proprio per nulla, sono solo uno qualunque che dice semplicemente quello che pensa, e che è prevalentemente farina del mio sacco, al contrario di certi noti copincollatori seriali (o laidi accattoni morali, che dir si voglia).
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Permettimi, Jonny, di trovare inammissibile la tua “concezione” all’insegna del “cane mangia cane”.
Se pensassi che questa sia l’ineluttabile destino dell’umanità, credo che verserei nel più nero sconforto e non troverei motivo per vivere, credere nell’uomo, nei valori che ancora da qualche parte oso sperare che permangano…
Ti stessi Carolinizzando? 🤔
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Mia carissima Anail (così l’accattone morale ci rimane male, vedi sopra), la mia non è una “concezione” personale, ma una mera constatazione della natura insitamente predatoria dei clan umani, come peraltro ampiamente dimostrato da quella cosetta chiamata Storia.
Ma non c’è nulla per cui valga la pena deprimersi, e non mi sto affatto “Carolinizzando”: trattasi solo di un pizzico di sano realismo.
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Quello che qualcuno chiama realismo, io lo chiamo cinismo.
“Riconoscere” può anche significare giustificare, come eterna, insita e imprescindibile caratteristica umana l’orribile “homo homini lupus.”
Magari è vero e io sono una incorreggibile, ingenua utopista, ma ciò che non si immagina non si realizzerà mai…e ciò che ci sembra realismo si è portati a perseguirlo e riprodurlo, visto che”la vita è così” 😭
… e “nel mio piccolo, sono forse io lo scemo che non si adegua e lo prende nel …? ”
Aborrendo questa mentalità, ne detesto le premesse, le basi costituenti: il cinismo camuffato da realismo, appunto… che non significa chiudere gli occhi per non vedere, ma NON interpretare la realtà come, necessariamente, un tutt’uno, solo perché il gregge tende ad andare unito in una direzione, magari autodistruttiva.
Se guardiamo sempre il pezzetto di terra sotto il muso o la coda della pecora davanti, ci sfuggiranno i prati oltre il recinto e non penseremo mai che possiamo ingegnarci a raggiungerlo, senza aspettare che il pastore ci apra il cancello.
Ps un’altra metafora e faccio concorrenza a Pierlu. 😆
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Dato che la natura è, per sua natura, cinica, direi che spesso cinismo e realismo coincidono.
Per non farli coincidere, bisognerebbe innanzitutto porsi degli obiettivi che sono realisticamente alla propria portata, altrimenti si sconfina nell’idealismo (che non è altro che un bel sogno, dal quale prima o poi è necessario svegliarsi: chiamalo pure “utopia”, se preferisci).
Se hai due pecorelle in croce, è meglio concentrarsi sulla coda della pecora davanti invece che sui bei pascoli della montagna di fronte (che poi, visti da vicino, rischiano di non essere nemmeno così verdi).
Provo a chiarire meglio con un esempio, cercando di rimanere in tema.
Dunque: riassumendo per sommi capi, abbiamo gli americani che si comportano da poliziotti del mondo e hanno reso, nei fatti, l’Italia una pseudodemocrazia a sovranità limitata, in particolar modo per quanto concerne la nostra politica estera.
Di fronte ad una tale premessa la reazione più comune, di pancia, è quella di sdegno, che a mio avviso pecca di eccessivo idealismo, in quanto tende a rapportare la situazione reale a quella di un ipotetico mondo ideale, nel quale tutte le Nazioni sono uguali con l’obiettivo di vivere in pace, un mondo che nei fatti non è mai esistito e che probabilmente non esisterà mai, nei secoli dei secoli.
Però, anche se è una situazione che potremmo moralmente definire schifosa (o pure peggio), è pur vero che gli americani non ci obbligano anche a regalare tre regioni alla criminalità organizzata, e neanche ad avere una giustizia ed una sanità classiste, per non parlare di una corruzione da terzo mondo, di salari da fame, di pensioni da elemosina, dell’istruzione e dei mille altri problemi che affliggono la nostra povera italietta, per la risoluzione dei quali potremmo fare molto di più, se solo lo volessimo.
Considerato qual è il nostro modo di gestire le cose sulle quali abbiamo mano libera, a me intanto viene da pensare che forse le energie sarebbe meglio impiegate se fossero concentrate sulle questioni per le quali disponiamo di una reale possibilità di incidere fattivamente (e che impattano sulla quotidianità della popolazione molto più della polirica estera, o del mero prezzo di acquisto del gas), invece che sprecate in utopie riguardanti i possibili destini del mondo, e secondariamente che è quasi una fortuna se la gestione della nostra politica estera è stata in qualche maniera esternalizzata, soprattutto considerati i danni che ci siamo fatti l’ultima volta che ci è stata lasciata la possibilità di gestirla in autonomia, danni che stiamo ancora pagando e che le generazioni future andranno avanti a pagare, chissà fino a quando.
Questo è il mio pensiero, dopodiché l’eventuale etichetta di cinico, realista, ottimista o pessimista non è cosa che mi appassioni, pertanto lascio tale incombenza ad altri, più volenterosi di me.
Ti saluto, sempre con stima.
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“pur vero che gli americani non ci obbligano anche a regalare tre regioni alla criminalità organizzata, e neanche ad avere una giustizia ed una sanità classiste, per non parlare di una corruzione da terzo mondo, di salari da fame, di pensioni da elemosina, dell’istruzione e dei mille altri problemi che affliggono la nostra povera italietta, per la risoluzione dei quali potremmo fare molto di più, se solo lo volessimo.”
Ma veramente dici, Jonny?
Sembri ignorare tutte le ingerenze (se così vogliamo chiamare anche le stragi) che hanno condotto il nostro povero Paese ad imboccare sempre e comunque la strada indicataci dagli elementi in questione, ogni qualvolta si prospettava un cambio di politica verso la sinistra, che avrebbe probabilmente segnato un cambio di marcia anche e soprattutto in quei campi, mafia compresa. … E non solo il nostro Paese, ma tutti coloro che hanno osato, nel tempo, allontanarsi dai diktat del neoliiberismo americano se la sono dovuta vedere con loro, a livelli a stento immaginabili, anche conoscendone a fondo i risvolti.
Vedi piazza Fontana, vedi Allende, vedi un’infinità di cambi di governo ALTRUI, anche e soprattutto finiti nel sangue.
Non mi risulta che gli altri governi che si pensa di mettere nello stesso calderone, possano essere paragonati alla assoluta faccia di put….(e la sto buttando sul semplice, perché ritengo che l’arroganza sia alla base di ogni forma di criminalità), sempre dimostrata dai nostri “acquirenti”, che mettono catene dorate (non d’oro, occhio) e vogliono pure essere ringraziati per questo.
Mi stanco anche solo a ricordarne l’esistenza… e, francamente, come diciamo qui da noi, “non gli credo neanche la verità”, qualsiasi cosa dicano.
E questo, visti i precedenti, temo che sia più realismo del tuo… 👋🏻😘
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Non voglio considerare direttamente l’Idiot@ ma annunciare quest’interessante video:
Perché Putin è sotto mandato di cattura e GWB è lasciato libero e bello? E parliamo della TV americana:
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“… sono solo uno qualunque che dice semplicemente quello che pensa, e che è prevalentemente farina del mio sacco, al contrario di certi noti copincollatori (?) seriali… “.
Ma proprio questo è il punto, iDI0ta: al contrario di certi noti copiaincollatori seriali che quando parlano della Teoria della relatività, citano Einstein, agli pseudointellettuali della tua risma (o stupidi buffoni, che dir si voglia), non resta che rovistare nel LOGLIO del proprio sacco, pretendendo anche che nessuno li insulti, se se ne escono con delle enormità.
Tranqui fuffarolo, l’uso di certi aggettivi non mi è affatto sconosciuto, solo che, al contrario di certi che lo usano a sproposito, sono uso non dare le perle ai porci!
PS: “Al solito, l’inarrestabile riscrittore (a suo esclusivo uso e consumo) della TreGatti…”.
Non so se lo hai visto, né se ti interessa (anche a me, non molto, per la verità…), ma avendo Infosannio chiuso i commenti nell’articolo originale, al tal proposito, ti ho risposto qui:
https://infosannio.com/2023/03/12/gli-attacchi-del-governo-ai-media-sono-diventati-uno-scandalo-europeo/
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A proposito di “doppio standard” USA e della Corte penale internazionale…..
I principi
Il 2 luglio 2002 e’ stata fondata la Corte Penale Internazionale (CPI) con sede a l’Aia
Il 2 agosto 2002, negli Stati Uniti (presidente Bush) è entrata in vigore una legge chiamata confidenzialmente “Hague Invasion Act” (Atto di invasione dell’Aia)
Lo scopo della legge è proteggere militari, alti funzionari e membri del governo degli Stati Uniti da procedimenti penali e sanzioni da parte di Corti Penali non riconosciute
La legge autorizza il Presidente Usa ad usare “tutti i mezzi necessari e appropriati per ottenere il rilascio di qualsiasi personale statunitense o alleato detenuto o imprigionato da, per conto di, o su richiesta della Corte penale internazionale”
Quindi la legge consente al Presidente di ordinare un’azione militare statunitense, come un’invasione dell’Aia, dove si trova la CPI, per proteggere i funzionari americani e il personale militare dall’accusa o salvarli dalla custodia.
Di qui il nome “Hague Invasion Act”
L’applicazione
Nel 2017 La Corte Penale Internazionale cerca di avviare un’indagine su eventuali crimini di guerra commessi dalle forze statunitensi in Afganistan.
La reazione Usa (Bolton) è molto minacciosa
L’indagine si avvia e l’11 giugno 2020, con l’ordine esecutivo 13928, il Presidente Trump dà seguito alle precedenti minacce:
“Decido quindi che qualsiasi tentativo da parte della Corte penale internazionale di indagare, arrestare, detenere o perseguire qualsiasi personale degli Stati Uniti …………. costituisce una minaccia insolita e straordinaria per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti, e io, con la presente, dichiaro un’emergenza nazionale per far fronte a tale minaccia.”
Per questo, il Presidente ha autorizzato il congelamento dei beni e il divieto di ingresso delle famiglie dei funzionari della CPI che sono stati identificati come coinvolti in queste attività d’indagine.
Successivamente, il 2 settembre 2020 il governo degli Stati Uniti ha imposto queste sanzioni al procuratore della Corte penale internazionale, Fatou Bensouda, e a un alto funzionario della procura, Phakiso Mochochoko.
Conclusione
Le indagini della CPI si interrompono
Il 2 aprile 2021, l’amministrazione Biden revoca l’ordine esecutivo di Trump dell’11 giugno 2020
Nel 2021, la CPI ha deciso di continuare le sue indagini in Afghanistan, ma ha deciso di interrompere le indagini su eventuali crimini commessi dagli Stati Uniti.
Il Procuratore della CPI invece “ha deciso di concentrare le indagini del mio ufficio in Afghanistan sui crimini presumibilmente commessi dai talebani e dallo Stato islamico”.
La ragione per smettere di indagare sui presunti crimini di guerra degli Stati Uniti è stata dichiarata come dovuta alle “risorse limitate disponibili per il mio Ufficio rispetto alla portata e alla natura dei crimini all’interno della giurisdizione della Corte”.
E Questa è la famosissima ‘DEMOCRAZIA OCCIDENTALE’, se gli USA non vogliono indagare, non si indaga. Sennò bombardano pure l’Olanda.
Fonti:
US threatens to arrest ICC judges if they pursue Americans for Afghan war crimes
https://www.france24.com/en/20180910-usa-trump-threatens-arrest-icc-judges-american-soldiers-afghan-war-crimes
Afghan conflict: US sanctions ‘kangaroo’ ICC over war crimes probe
https://www.bbc.com/news/world-us-canada-53012783
Factsheet: U.S. Sanctions on the International Criminal Court
https://ccrjustice.org/factsheet-us-sanctions-international-criminal-court
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Giustizia selettiva, a partire già dalle indagini.
🤮
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