
(Aldo Grasso – corriere.it) – Andrea Crisanti ci restituirà la Verità. Impresa non facile, ma lui ne è convinto. La sua perizia è alla base dell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione della prima ondata di Covid. Reato ipotizzato? Epidemia colposa. Crisanti dice che la sua è una mappa logica: «I giudici mi hanno chiesto se era possibile in qualche modo quantificare quelle che potevano essere le conseguenze di determinate scelte. E questo ho fatto».
La pandemia ci ha sorpreso alle spalle: popolazione, governanti, sanitari. Era un morbo sconosciuto, inarrestabile, terrorizzante. Era un evento mondiale di inattesa brutalità. Difficile trovare qualcosa di logico ripensando a quei giorni spaventosi, alle immagini degli ospedali allo stremo, alle bare sui camion.
Basta una perizia «sperimentale» di un microbiologo per cancellare l’imponderabile, l’imprevedibile, quella dimensione che per i Greci si giocava tra il fare umano e la «mente di Zeus» e si chiama fato? Qualcuno avrà fatto errori, certo, comprese alcune dichiarazioni in tv dei virologi. Per dire, a proposito di fatalità, senza il Covid Crisanti non sarebbe mai stato eletto senatore.
C’è chi ha passato una vita intera a studiare il nesso fra destino e scienza e a ricordarci che non disponiamo di un sapere incontrovertibile. Che la Verità esista solo nella perizia bergamasca?
Categorie:Coronavirus, Cronaca, Inchieste, Interno, Politica
Crisanti si è rivelato un vero saprofita ! D altronde per ristrutturare e mantenere la sua villa , ci voleva propio un altra ameba in parlamento! Buon pro gli faccia , certo che in parlamento tra senatori arricchiti e nuove leve il pd non si fa mancare nulla , e stanno pure all opposizione!! Sti c.
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