Fioroni molla, Bocchino sbaglia – Per Luca Beatrice “non si lava”; per l’Estetista Cinica il Pd è finito perché si è affidato a chi faceva le “shit storm”. Ci voleva Elly Schlein per risvegliare un po’ l’umorismo impigrito di questo Paese, considerato […]

(DI SELVAGGIA LUCARELLI – Il Fatto Quotidiano) – Ci voleva Elly Schlein per risvegliare un po’ l’umorismo impigrito di questo Paese, considerato che l’ultimo momento comico che ricordi è lo sbarco di Calenda su TikTok. La lista dei detrattori della neo segretaria del Pd si allunga di giorno in giorno, per cui è bene che certe perle non vengano destinate all’oblio, perché nei momenti di cupa tristezza potrebbero risollevare l’umore.
Intanto partiamo dal dolorosissimo addio al Pd dell’ex ministro Giuseppe Fioroni, il quale ha dichiarato con amarezza: “Con la vittoria della Schlein il Pd è finito. Sarà un partito dalle cento sfumature di sinistra, dove il centro non esiste più”. Ma tu pensa. Questa sfacciata di Elly Schlein si è messa in testa di fare la segretaria di un partito di sinistra. Comunque, c’è di buono che Fioroni si consola presto e con un certo slancio annuncia la nascita della nuova “Piattaforma popolare – Tempi nuovi” cui aderiscono anche Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco, e il quasi ottantenne Stefano Zamagni. È possibile iscriversi al movimento Tempi NUOVI inviando una lettera di adesione con sigillo in ceralacca tramite delegato pontificio. Poi abbiamo “la rivolta delle due Ester”: la prima è Ester Mieli, senatrice di Fratelli d’Italia, secondo la quale Elly Schlein non doveva andare a Crotone a rendere omaggio ai migranti morti in mare perché è sciacallaggio, “è uguale a quelli che chiedevano il selfie a Maria De Filippi al funerale di Costanzo”. Ovviamente si guarda bene dal dire che Mattarella, presente pure lui a Crotone, è uno sciacallo, perché i migranti che per scappare dalla guerra affrontano il mare su gommoni sgangherati sono vigliacchi, ma Ester Mieli è Lara Croft. La seconda Ester è Ester Viola, collaboratrice del Foglio e altre testate per cui cura la posta del cuore, che a caldo twitta “Schlein è un autogol talmente clamoroso che potrebbe essere perfino l’ultimo!”. Le dà ragione la neo-politologa “Estetista cinica” la quale funerea, risponde “Il partito muore stasera. Forse se lo meritava”. E non contenta di dare estreme unzioni ai partiti con tonici illuminanti, accusa Schlein di organizzare shitstorm come la peggiore destra “per denigrare gli avversari”. Nessuno capisce cosa stia dicendo, ma lei insiste: “Dimostrabilissimo”. Siamo in trepidante attesa del dossier su Elly-la-squadrista-digitale. Poi abbiamo l’immancabile giornalismo di Libero che ci delizia con titoli come “Elly Schlein è una iena affamata”, con editoriali di Feltri della serie “tipa stravagante… con l’aspetto che ricorda la maestra d’asilo dei miei figli…”, ma soprattutto, meraviglia delle meraviglie, con un articolo di Luca Beatrice destinato al Pulitzer di Roccacannuccia, il cui passaggio più intenso è: “Elly e i suoi amici hanno reinventato l’habitus da manifestazione permanente, di stampo ecologista, che se una maglia proprio non è sporca meglio non lavarla per non sprecare acqua e non danneggiare il pianeta. I colori Schlein hanno l’opacità dei tessuti Oviesse”. Insomma, la ficcante analisi politica è: la nuova sinistra non si lava. Poi c’è Italo Bocchino, il cui colore di capelli, invece, con gli anni trova nuove, intense sfumature nero di seppia, subito pronto a dare prova del suo talento di giornalista: va da Lilli Gruber e dice che Elly Schlein ha frequentato costosissime scuole private in Svizzera. Solo che Elly Schlein ha frequentato scuole pubbliche. Si spera che anche i genitori di Bocchino non abbiano investito troppo nell’istruzione del figlio, sarebbe un peccato.
Poi ci sono gli speleologi di twitter, quelli che esplorano gli anfratti del web in cerca di vecchi post compromettenti. Nello specifico, scoprono due tweet scottanti di quando Schlein aveva 27 anni, uno in cui dice che Marco Travaglio ha un sorrisetto da stronzo e uno in cui si augura che Letta non diventi premier. Se ci fosse stato twitter quando avevo 27 anni, probabilmente troverebbero vecchi tweet in cui affermavo che Milly Carlucci è un’adoratrice di Satana. Capirai che scoperta.
Abbiamo anche i post di chi ci ricorda che Schlein è ebrea aschenazita, che ha aiutato Obama in campagna elettorale e, soprattutto, che non ha mai visto la miseria. A occhio, con tutti i miserabili che stanno commentando la sua elezione, ha ampiamente recuperato.
Immancabile anche il post della onlus Pro Vita: “Con Elly #Schlein Segretaria/e/i/o/u, il Partito democratico si assesta definitivamente su posizioni di abortismo sfrenato, ideologia genderfluid radicale, ecologismo anti-umano, droga libera e guerra alla Libertà Educativa delle famiglie. Le impediremo di distruggere l’Italia”. Accidenti. Io le ho dato il voto, ma non avevo capito che Schlein fosse tutte queste cose. Sono sinceramente pentita. A saperlo avrei convinto a votarla anche i parenti.
Come non citare infine i detrattori senza specchi in casa, primo tra tutti il sex symbol Carlo Taormina che si domanda se Elly Schlein sia trans prima di domandarsi se lui sia sapiens, e il sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna che, alludendo ai 2 euro di contributo per votare alle primarie, posta una foto di Schlein e il commento: “Ma per 2 euro che volevate, Belen?”. Ricordo al sindaco di Grosseto che lui l’hanno votato gratis. E si vede.
Grande Selvaggia.
Trovo disgustoso il sistema di aggredire un’avversaria puntando sull’aspetto fisico, come se i requisiti per entrare in politica fossero quelli richiesti per il concorso di Miss Italia. E perché riservare alle sole donne questo trattamento, come avvenne anni fa per l’ottima Rosy. Bindi? Chi mai ha espresso giudizi sulla scarsa avvenenza di La Russa o Draghi? E a proposito di aspetto, uno dei motivi per cui trovo irresistibile Travaglio, a parte il suo grandissimo valore, è proprio quel suo sorrisetto…
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CHISISOMIGLIASIPIGLIA!
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Gay, migranti e bella ciao.
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Via le intercettazioni ai ladri, via assembramenti, pestaggi di studenti, minacce a presidi, querele in diretta, assoluzioni perchè lo schifo non sussiste, divulgazioni di informazioni riservate, cacapound, fez con nappa, piazza Venezia, Patria Famiglia e Sifilide, leggi razziali, campi di sterminio, e Pugnetta Nera cantata a squarciagola. A ciascuno il suo.
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Ed è bellissimo perdersi.
A sinistra.
Cilindro, coniglio/a, applausi, ma… finito lo spettacolo, torni a casa, e se c’era una lavatrice, la faccia allo specchio era la stessa.
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