
(Paolo Maddalena – ilfattoquotidiano.it) – I media odierni danno molto risalto all’astensionismo che si è verificato nelle ultime consultazioni elettorali amministrative del Lazio e della Lombardia. Un astensionismo che ha raggiunto il 60% degli aventi diritto al voto consegnando la vittoria ai partiti di governo e una grave sconfitta ai partiti di opposizione. In proposito è innanzitutto da sottolineare che questa vittoria della destra è soprattutto effetto del sistema elettorale maggioritario che viola apertamente il principio costituzionale dell’eguaglianza del voto.
Siamo all’assurdo che in dette regioni, in virtù di una legge elettorale incostituzionale, governano con maggioranza assoluta i partiti che costituiscono una minoranza degli aventi diritto al voto. C’è poi da porre in evidenza l’effetto negativo, che ci sta portando alla definitiva rovina, del pensiero unico dominante neoliberista, il quale si fonda su un mantra, cioè su una sorta di formula magica, che impedisce la dialettica delle idee e costringe tutti a ritenere, molto erroneamente, che il funzionamento della società può avvenire in base al principio della concorrenza nel mercato, nel quale vincerebbero solo i meritevoli, con la conseguenza che i cosiddetti immeritevoli non avrebbero più nessun diritto.
Tutto ciò in perfetta aderenza al pensiero di Orban seguito da Giorgia Meloni, secondo il quale: “avanti il merito indietro i diritti”. Una “non idea” che elimina le regole e cioè lo stesso fondamento della convivenza civile. Sta di fatto comunque che gli statuti di tutti e tre i partiti al governo disconoscono la Costituzione e violano apertamente l’articolo 49 Cost. secondo il quale i partiti devono concorrere “con metodo democratico” a determinare la politica nazionale.
Basta pensare ai partiti padronali i quali ignorano apertamente i diritti fondamentali dell’uomo violando sia il citato articolo 49 Cost., sia l’articolo 2 Cost. In tale situazione è chiaro che l’elettorato, da sempre orientato verso i partiti di sinistra, si è trovato smarrito per il fatto che detti partiti hanno perso identità, non hanno presentato un programma e si sono manifestati in pieno conflitto al loro interno. Sicché hanno votato soltanto i cittadini che hanno creduto nel mantra neoliberista. Altro argomento molto evidenziato dai media è quello della escalation militare in Ucraina, che ha indotto il Presidente Joe Biden a invitare Zelensky a concentrare la difesa sulla zona centro-occidentale dell’Ucraina sottintendendo di lasciar perdere il Donbass.
Altro argomento interessante trattato dai media è la decisione del Parlamento europeo di bloccare le immatricolazioni delle automobili che non siano totalmente elettriche a partire dal 2035. Anche in questo caso si è fatta sentire l’influenza nefasta del neoliberismo di cui sono prova le parole di disappunto di Matteo Salvini e della Meloni i quali rientrano nel novero dei negazionisti del disastro ambientale e del suo progressivo accentuarsi.
Il comportamento riprovevole del governo, al quale sfugge che il diritto è tale se è eguale per tutti, in modo da assicurare lo svolgimento della vita civile è il ritiro della costituzione di parte civile nel processo contro Silvio Berlusconi che si è concluso oggi per i reati di corruzione in fatti giudiziari e falsa testimonianza. Una dimostrazione plateale di quanto il governo faccia contro la collettività a favore di singoli e contro il principio fondamentale della Costituzione dell’eguaglianza politica, economica e sociale della Repubblica.
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Meloni dice solo chi merita ? In verità, solo chi si allinea merita di votare , ne ha desiderio o necessità.
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FRANCO FERRARI
Ora che anche noi, immaginifici cittadini laziali e lombardi, abbiamo scelto come presidenti, un condannato definitivo per spaccio di eroina, ed un indagato per distrazioni di fondi all’estero; mica possiamo più criticare i siciliani che votano mafia, o i calabresi che votano fascio. L’Italia é ridotto ad essere un paese decadente, con l’orchestra Casadei che suona canzoni ballabili, e troppi cantano per non morire di paura.
Non ho più voglia di esortarvi a pensare. Non ne avete le capacità, e, se le avete, le avete riposte nel vostro inconscio; difatti escono solo durante i vostri sogni. Ormai per voi contano le api e le paperelle, che si mettono sulla culla del neonato, per farli stare quieti. Vanno bene anche i San scemo, i derby di calcio, i campionati del mondo.
I romani insegnano: Dividi et impera!
La società del progresso materiale, crea solo benessere materiale, non per tutti, che sarebbe impossibile da raggiungere, ma per una élite che viene sovraesposta, proprio per non farvi pensare alla vostra vita meschina. Leggevo ieri di Claudio Amendola che, avendo avuto un infarto, ha deciso di prendersi cura della sua vita. A voi, quanti infarti servono per aprire gli occhi, e riflettere sulla vostra vita di merda, fatta di rincorse continue per prendere la carota che é posta davanti ai vostri occhi?
Lo so perfettamente, conosco il vostro sistema di riflessione: Ora devo correre, devo realizzarmi, poi potrò essere felice e riposarmi. Nel frattempo i figli li abbandoniamo ad una solitudine alienante, non basta il cellulare a sostituire la nostra presenza. La felicità, nella vita, é data dal calore che ricevi, proprio quello degli abbracci, del tempo insieme, delle carezze. Invece scopiamo senza desiderio, mangiamo senza fame, quando accade che portiamo i figli ad un parco, siamo talmente apprensivi che il bambino non ci sopporta. Insomma. Prendiamo la nostra vita e la buttiamo nel cesso, e qualche volta tiriamo anche lo sciacquone.
Quante volte siete coscienti che un attimo, é un infinito momento di vita? Quante volte pensate che il giorno che vivete é unico ed irripetibile? Quante volte, mentre correte per prendere la metro, per correre al lavoro, dimenticando di carezzare vostro figlio, per l’impellenza del tempo che manca, riflettete che, nella prossima vita, farete tutto più lentamente? Solo che un’altra vita non esiste. Ci hanno fregato con il paradiso, l’inferno, ci hanno aggiunto il purgatorio, solo per poterci schiavizzare più facilmente.
Perché, chiedetevi perché, é da poco che, tutte le case automobilistiche pubblicizzano l’auto elettrica, e, snobbano quella ad idrogeno. Perché devono crearvi un’altra falsa necessità.
Insomma, dovete essere debitori a vita di quelle dieci famiglie che : o fai come diciamo noi, oppure avete due soluzioni, la prima é che vi facciamo uccidere, la seconda, é che facciamo un colpo di stato «democratico», oppure troviamo una scusa per iniziare una guerra per esportare la democrazia.
Avevate dei diritti? Oggi tutti i capi politici (tranne Conte) hanno lavorato a toglierli. Quando dovrete pagare l’acqua per bere, visto che non potrete nemmeno raccogliere quella piovana, ne farvi un depuratore. Quando non esisterà più una sanità gratuita. Quando il cibo sarà in mano solo alla multinazionali, sempre tutte in mano alle stesse dieci famiglie. Avrà veramente un valore il denaro? E poi; quando tutto non avrà più un contadino, un falegname, un fabbro, un ciabattino, un sarto, per produrre i beni di prima necessità , siete proprio sicuri che la terra ci perdonerà il danno procurato?
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Solo “smarrita”?
Quei politci di lunga navigazione (anche quando giovani) al governo da sempre sarebbero… “smarriti”?
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