Il rimorso di chi votò Cinque Stelle

(Marcello Veneziani) – Ho incontrato in situazioni diverse quattro elettori grillini. Due di loro sono pentiti, si sentono traditi, delusi, vogliono tornare a votare per cancellare l’errore commesso e riparare ai danni gravissimi dei grillini & C. al governo. Uno dei due ha ammesso solo alla fine di aver votato 5Stelle, tergiversava, se ne vergognava. Ma succedeva anche in passato, con la Dc, con Berlusconi, per altre ragioni…

Uno di loro, il terzo, è rimasto invece fermo sulla sua posizione, non la cambia nemmeno ora che i 5Stelle sono diventati una cosa molto diversa dal tempo in cui li ha votati; guidati da un trasformista e alleati del Partito-Establishment, il Pd, hanno rinnegato quasi tutto. Il quarto vuole salvare il suo onore, ricorda cosa c’era in alternativa e da dove venivamo, ha un giudizio critico sul governo, ma si aggrappa al momento delicato per non trarre subito le conseguenze.

Io li capisco i quattro elettori grillini e non rinfaccerò loro il voto né la loro attuale posizione. Anzi riconosco loro un paio di cose. Volevano ribellarsi al pessimo spettacolo della politica, volevano cambiare pagina, punire il regime, liberarsi di destra, sinistra, centro e tecnici, cacciare i corrotti, la Casta. Quel che incarna ancora oggi Ale Di Battista. Ritenevano il voto ai grillini un voto di protesta, un voto contro; molti di loro non pensavano che sarebbe andato a governare come primo partito. E come protesta quel voto aveva un senso. Dal vaffa a Villa Doria-Pamphili… Altro che vincolo di mandato per i parlamentari, ci vorrebbe per i partiti…

Poi bisogna riconoscere che il loro era un voto populista in buona fede, in alcuni casi con una carica ideale e una voglia di cambiamento reale; solo una parte avrà pensato pro domo sua, al reddito di cittadinanza e altre comodità assistenziali. Venivamo da una serie di esperienze fallimentari, vivevamo male la dominazione eurocratica, volevamo ribellarci ai poteri forti. L’idea di provare una strada nuova, l’idea di puntare sulla verginità, sull’inesperienza era spericolata ma comprensibile. E tuttora quando qualcuno di loro obietta: ma se fossero rimasti Renzi, Monti o Berlusconi, o se fossero arrivati Salvini o Meloni, pensate che avrebbero fatto meglio, avrebbero affrontato meglio la pandemia e la crisi che ne consegue? Domanda ragionevole, dubbio fondato. Anche se personalmente sono arrivato a una conclusione che non avrei mai pensato di dire prima: si, sarebbero stati meglio. Chi? Chiunque tra quelli citati, anzi per farci del male mettiamoci pure, che so, Prodi, Letta, Gentiloni… E andrei ancora indietro ai governi della prima repubblica. Perfino Andreotti… Tanti governi che abbiamo avversato, apertamente e nettamente, ma qui siamo al peggio del peggio, senza termini di paragone. Dopo Conte, di peggio non può esservi che una dittatura o una dominazione straniera. Anzi, non so se siano davvero peggio e soprattutto non so se proprio grazie al suo simil-governo, ci arriveremo.

Ma torno all’obiezione, mi ricompongo e dico: capisco, non c’erano e non ci sono promettenti alternative in giro, non ci sono leadership affidabili, soprattutto se osservi la realtà senza gabbie d’appartenenza. Troppe volte abbiamo detto che peggio di così non si può andare, e invece il peggio c’era, eccome…

Proviamo allora a ragionare, a trarre almeno qualche lezione importante da quel che sta succedendo. La prima è: la sovranità popolare non si discute, è un punto fermo, ma i grillini sono il primo partito in parlamento per volontà popolare, mica per un complotto o un imbroglio. Lasciate stare che subito dopo sono crollati nei sondaggi; ma alle votazioni avevano ricevuto tanti voti. Questo per dirvi che la ricetta salvifica assoluta non è il voto o la parola al popolo. Anche il presidenzialismo che preferisco al parlamentarismo non è il toccasana: pensate che negli ultimi decenni, il leader più votato dal popolo sarebbe stato non solo Silvio Berlusconi ma anche Tonino Di Pietro, Matteo Renzi, Beppe Grillo o uno dei suoi ragazzi… Dunque, fermo restando che oggi la cosa più giusta e ragionevole sarebbe quella di tornare a votare, resta il fatto che il voto non è il rimedio miracoloso. Il popolo a volte sbaglia, prende certe cantonate…

La seconda è che i premier non possono uscire dal cilindro dei prestigiatori, non possono essere prodotti in laboratorio o estratti in lotteria, decisi da un paio di capi-bastone e un paio di mammasantissima, senza passare dal voto, dalla politica, da un percorso, da precedenti ruoli di responsabilità. L’avvento di Conte dal nulla è davvero la fine della politica, la fine della sovranità popolare, il cortocircuito della democrazia e delle élite, non essendo Conte espressione né del popolo né delle élite. E il suo tradimento, il suo guidare due governi opposti -cosa mai accaduta, in nessuna democrazia normale- è un ulteriore stupro alla politica, all’etica, alla sovranità e alla rappresentanza.

E allora? Allora bisogna ripartire dalla politica, ripartire con umiltà dai fondamenti; ci torneremo sull’argomento e ne approfondiremo il senso. Intanto, il primo atto è ripristinare il circuito della politica, vivere questo momento solo come sospensione, eccezione; poi essere chiamati a scegliere tra programmi, governi e leader a confronto, votare chi dovrà decidere e governarci e chi dovrà rappresentarci e controllare chi governa. Ora siamo al punto zeta, non resta che ripartire dall’abc. Per far questo ci vorrebbe un patto sul futuro tra le forze in campo, i garanti istituzionali, e ricominciare daccapo. Non mi dite che è impossibile, come temo anch’io, perché a quel punto dovrei rispondervi che non abbiamo più scampo. Avremo i trasformisti, i dittatori, i dominatori stranieri.

La Verità 19 giugno 2020

47 replies

  1. Penso proprio questo, di aver perso tempo a leggere questo articolo scendiletto di Veneziani, il solito pseudo giornalista di bottega, servile al suo direttore, a sua volta al suo editore e alla peggiore politica di tutti i tempi. Ecco un esempio del perche’ la libertà di stampa in Italia occupa il 74° posto nella apposita classifica internazionale. A quando la riforma dell’editoria e il conflitto di interessi?

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  2. Ma a Veneziani fa così tanto schifo avere al governo incapaci senza corrotti, senza incensurati, che stanno sulle scatole ai padroni del vapore, che non hanno assecondato le ruberie di chi li ha preceduti, che hanno gestito emergenza sanitaria, che si sono fatti sentire in Europa e tanto altro o rimpiange i bravi capaci di prima, che magari lo nominavano in RAI ?

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    • A Veneziani come a milioni di Italiani, piacerebbe essere governati da capaci, preparati e che sappiano cosa fare e come farlo.
      I corrotti al gabbio e si butta la chiave ma la soluzione non sono presunti onesti capaci solo di chiacchierare e di apportare danni incalcolabili.

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      • Signor Ludwig, quindi lei puo’ testimoniare che al tempo del Cavalier Banana Veneziani, Buttafuoco, e compagnia tiravano la pelle al Berlusca e compari, vero?

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    • Deh, signor Davide, lo vede pure lei che l’italico inconscio proprio non lo considera un Parlamento con incensurati…

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  3. Caro Veneziani
    Le rispondo nel massimo rispetto esprimendo un concetto che non è da confondersi con una malaparola: VADA AFFANCULO
    Lei e tutti quelli che stanno disperatamente tentando di rientrare in gioco.

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  4. In pratica, per questo imbecille, chiunque dei predecessori di Conte sarebbe stato meglio di Conte, “perfino Andreotti” (cit.); ovviamente il tutto ruttando, sputando e spargendo merda senza considerare che tutti quelli che ha citato lui sono proprio quelli che hanno portato l’Italia allo stato attuale, e quindi sono quelli che fatto in modo che esistesse la necessità del movimento 5 stelle.
    Geniale direi.

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  5. Ha trovato grillini col rimorso. Oh perbacco direbbe il grande Toto’. Rimorso per cosa, perché nonostante il loro voto non hanno avuto la maggioranza assoluta per governare da soli e attuare alla lettera il loro programma? E di grazia, cosa dovevano fare dopo aver preso il 33%, andare all’opposizione e lasciare governare il pattume che ci ha portati alla rovina.
    Votassero ora il cazzaro e la vispa Teresa così il rimorso gli passa subito.

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  6. Il Cialdiniano “filosofo” di Bisceglie attraversa il cerchio di fuoco cantando squarcia gola ” mamma non piangere”
    Povera donna, ne ha ben donde.

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  7. Che cosa potevano scrivere gli obnubilati tifosi del
    governicchio ridicolo e trasformista?
    A parte che non hanno capito una beneamata, more solito!
    Il pezzo è un capolavoro,, fotografa la realtà dicendo pane al pane e vino al vino.
    Ma è del tutto inutile, non capisco perché ci si ostini a pubblicare in questo blog, pezzi di cervelli pensanti ed indipendenti.
    Date loro solo Travaglio, il ridicolo Merlo e il comico Pedulla’, i ragli di approvazione si sprecheranno.

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    • capisco…
      i fans del Marcello (sempre più avvitato e sconclusionato) sono dei cultori del BDSM, godono se vengono insultati e umiliati, ne desiderano sempre di più provocando le risposte della rete.

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      • Io al suo posto, penserei alle sue umiliazioni, che devono essere gravi e quotidiane.
        Senti chi parla di sconclusionati, il CEO di sconclusonia srl.
        Vada a riposare, come al solito non ha capito che non era un invito all’insulto ma una previsione azzeccatissima.
        Poveraccio!

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  8. Non sono risposte della rete, sono le risposte dei cafoni, beoti ed analfabeti che pascolano abusivamente in rete.
    Lo ripeto, se ci incontrassimo “de visu” vi fareste nelle mutande, è un film già visto.

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  9. Mamma mia questo non se puó senti’…a Marcé quelle pillole non le saltare piú, dammi retta, te servono…

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  10. Egregio Ludwig, partendo dal presupposto che chi non la pensa come lei merita solo insulti e disprezzo, ella si pone in una condizione che non le permette di dare lezioni a chicche e sia ( come avrebbe detto Totò). I nostri corali mvffncl verso Veneziani sorgono dall’aver inteso benissimo la situazione attuale, quella precedente e quella che si vorrebbe restaurare. Se a lei la peggiore reazione va benissimo, a tanti altri no ! Peraltro ella non merita nemmeno alcuna derisione di replica.

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  11. Egregio Diamante, è esattamente il contrario, ogni volta che posto un commento, qualche imbecille insulta e prova e sottolineo prova, a deridere.
    Lei o fa finta di non capire o non capisce, non saprei.
    Per il resto, lei scrive a vanvera, io non reputo di dare lezioni ad alcuno ma qualora volessi farlo, mi ritengo libero oltre che in grado di farlo.
    Inoltre, lei non ha la minima idea di cosa vada bene al sottoscritto, quindi non si sforzi più di tanto con argomentazioni farlocche.
    Voi siete solo capaci di vaffa, che peraltro resta il Vs. unico mantra, perché non avete contestato Veneziani nel merito?
    Detto questo, non sarete d’accordo e sai quanto me ne può fregare, ma ricordi che raccattate un misero 14 % in discesa libera.
    Tra breve si torna a lavorare!

    P. S. Il fatto che i vaffa siano corali, vi mette nella posizione di chi ha ragione? O forse l’unione fa la forza? Vigliacchetti anzicché no,, direi.
    Il Principe De Curtis vi avrebbe riservato un sonoro pernacchio!

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    • Egregio Ludwig, ed la mia ultima replica, come nel programma di Scotti, nel ribattermi non si è nemmeno reso conto di avermi insultato più volte Glielo indico io :
      fa finta di non capire etc, scrive a vanvera, argomentazioni farlocche, vigliacchetti.
      Da tempo sono al corrente che le lezioni non si impartiscono ma si ricevono unicamente.
      Ella mi ha ricordato che non a tutti si risponde..
      Buona Fortuna .

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    • Esimio Ludwig, credo che in questa pagina sia all’opera una operazione sadistica nei suoi confronti in quanto, nonostante i suoi inviti, lei non ha ancora ricevuto un insulto, od altre volgarita’

      Credo, sento, che tale attesa la sfibri, la tormenti.

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  12. Veneziani è quello che si occupa di alta politica, quella con la P maiuscola. Infatti giudica che il peggio sia un primo ministro come Conte, non gli altri che Veneziani ci ha raccontato per decenni giudicandoli migliori. Statisti come il mafioso Andreotti, il contumace Craxi, l’evasore Berlusconi, il pifferaio Renzi, tutti con le loro coorti di esimi consiglieri e pretoriani. Ha ragione, al peggio non c’era limite, finché a raccontarcelo saranno giornalisti come lui.

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  13. Non vedo insulti di sorta ed io non comincio mai, sono sempre gli altri che iniziano.
    Purtroppo, a questo sfortunato Paese, è toccato pure per sorte, oltre quello che ha subito, pure una congrega sciagurata come la vostra.
    Speriamo ancora per poco, i danni arrecati sono incalcolabili, sopratutto a livello di coesione sociale e rispetto per gli altri.
    D’altra parte, da chi segue un presunto comico sboccato, cosa si poteva pretendere?
    Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei!
    Ha ragione solo su una cosa, le lezioni non siete in grado di impartirle, Voi le potete solo ricevere.
    Avete miliardi di questioni da apprendere!
    Ma dubito che siate in grado di apprendere alcunché, non si inventa niente!
    Sopravviverò anche senza le sue repliche, peraltro poco interessanti, ad maiora!

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