(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Non contento dei danni fatti alla Meloni come portavoce (il più veloce della luce: è durato tre mesi), Mario Sechi ha deciso di completare l’opera come direttore di Libero. E, temendo di non farcela da solo a darle il colpo di grazia, s’è portato dietro Daniele Capezzone. Ieri i due noti caratteristi hanno riempito tre […]
Le spie dal semifreddo
Non(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – contento dei danni fatti alla Meloni come portavoce (il più veloce della luce: è durato tre mesi), Mario Sechi ha deciso di completare l’opera come direttore di Libero. E, temendo di non farcela da solo a darle il colpo di grazia, s’è portato dietro Daniele Capezzone. Ieri i due noti caratteristi hanno riempito tre pagine e mezza di Libero per dimostrare che quello alla premier non era uno scherzo, ma “una trappola russa”, un raffinatissimo “piano” e “intrigo” di “guerra ibrida”, “cibernetica” e “mediatica” architettata da due “propagandisti”, “un’operazione di disinformatija”, “un classico del repertorio dei servizi di Mosca”, ultimo anello di “una catena accuratamente oliata dall’intelligence russa” per “la conquista del cuore e della mente dei popoli”, “una micidiale operazione di sabotaggio” che ci precipita “dentro la matrioska della Russia” che, di bambolina in bambolina, porta dritto a Putin, “abile giocatore di scacchi” (ma non era un pazzo moribondo?), le cui “impronte digitali giungono fino a Gaza City” (dietro Hamas c’è “il gruppo Wagner”: chi non muore si rivede) e “la fondamentale posizione euro-atlantica” della Meloni è decisiva per le sorti del pianeta: “se l’Italia flette” viene giù tutto. Ma l’Italia non flette, eh no: i due agenti del Kgb travestiti da comici hanno avuto pane per i loro denti, “perché Giorgia Meloni ha una naturale prudenza e coerenza nell’esporre i problemi e le sue conclusioni; ma ci hanno provato con maestria”. Poi a sgamarli ha provveduto l’astuto Sechi: “Mi è bastato fare un paio di domande a Lexus a 8 e mezzo per mostrare il suo vero volto” (quello di un comico molto più sbarazzino con Putin di Sechi con la Meloni).
In effetti la raffinatissima operazione di intelligence, disinformatja, guerra ibrida e cibernetica si è avvalsa delle più sofisticate tecnologie su piazza: un telefonino. I comici han chiamato Palazzo Chigi e subito li ha richiamati la premier che, con la naturale prudenza e coerenza, s’è confidata per mezz’oretta con uno dei due, scambiandolo per un leader africano anche se parlava come Ivan Drago di Rocky IV (“Io ti spiezzo in due”) e gli ha detto l’opposto di quel che dichiara in pubblico. Poi, siccome “s’è accorta subito dello scherzo” (Mantovano dixit) ed è ben conscia delle insidie spionistico-cibernetiche dell’impero russo, se n’è rimasta zitta per 44 giorni: sotto ricatto o sotto scacco degli agenti russi camuffati da comici e dei loro mandanti, senza avvertire i Servizi e il Copasir, ma aspettando che fossero quelli a spiattellare tutto. Ora, non vorremmo deludere i due Le Carré de noantri, ma la loro spy story, più che La spia che venne dal freddo, ci ricorda Totò e Peppino divisi a Berlino: protagonisti Giuseppe Pagliuca e Antonio La Puzza.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio
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Capezzone e Sechi, fratelli De Rege, con la matita sell’orecchio , più comici dei russi.
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Capezzone e Sechi, fratelli De Rege, con la matita sell’orecchio , più comici dei russi.
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Ma perché tutti i dittatori, oppure aspiranti dittatrici, devono essere oppure sono stati dei soggetti ignoranti che non essendo riusciti a combinare nulla nella vita sono ugualmente riusciti a soggiogare intere nazioni?
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Immagino che la tua domanda sia retorica e che tu sappia il perché, il perché credo sia abbastanza logico, tutti gli ignoranti si rivedono in loro e li votano, osannandoli. Premiando chi malgrado tutto, è riuscito ad emergere diventando il loro dio, raccontando un sacco di balle facendo credere loro che dove si vuole si può arrivare!! La rivalsa del popolo ignorante! Questo penso..
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@ Estiqaatsi
Perché sono funzionali al sistema di Pupari che da dietro le quinte muove i burattini ignoranti, assatanati di soldi e potere disposti a tutto, pur di arrivare nei posti dove possono far finta di comandare mentre fanno danni.
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Più che caratteristi, il duo Sechi & Capezzone mi sa di cabarettisti, degnamente inseriti nella corte di giullari di sua maestà Maria Antonietta Meloni. Quella bravissima per la Pseudo Destra, quella che si dichiarava pronta in campagna elettorale, quella madre cristiana patriota che tiene alto il vessillo del sempiterno Dio, Patria e famiglia ( sì vabbè, ciao core) e quella non ricattabile (era così bravo il fenomenale Giambruno sulle reti Mediaset), coerente nelle promesse elettorali specie con i poveracci, al governo perché brava, tenace e preparata (specie al telefono con l’ambasciatore del Catonga). Insomma, una vera manna dal cielo per Crozza & Travaglio, resi orfani dalla dipartita del noto delinquente sultano di Hardcore. Direi l’ennesimo fenomeno da baraccone nel circo politico italiota. Una risata la seppellirà. Sipario.
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Aggiungerei ,quella che parlava bene l’ inglese.
Ecco il giudizio di un’ insegnante ( Sig.ra Valentino ) tratto dal blog fatto Quotidiano “”Era impossibile non commentare lo scherzo dei due comici russi a Meloni. Molto più autorevolmente di me lo hanno fatto e sicuramente ancora lo faranno altri. Gli interventi riguardano questioni di sicurezza, di opportunità e i contenuti politici.
In quanto ex insegnante di inglese, vorrei contribuire con un intervento di carattere linguistico che concluderò con un consiglio non richiesto e che sicuramente non sarà accolto.
Meloni non si tira mai indietro quando si tratta di parlare in inglese. Se lo fa leggendo in intervento preparato se la può cavare. Ma quando deve improvvisare, non raggiunge la sufficienza. Nel caso specifico, durante la telefonata ha mostrato, oltre alla sua inflessione romana, scarsa conoscenza delle regole grammaticali e un lessico molto povero. I problemi sono “impossible”, quello dell’Unione Europea è uno “stupid way of thinking”. Sull’Ucraina ha “some ideas”, ma sta “waiting to the right moment”. L’impressione che si ha è quella di una conversazione superficiale e sconclusionata che si potrebbe ascoltare tra due amici in un bar. Impressione confermata quando arriva a chiedere “between you and me” (con risatina annessa) se, secondo il suo interlocutore, “what is happening in Niger” (riferendosi al colpo di stato e sbagliandone la pronuncia) è “qualcosa contro la Francia?” (“something against France”, di nuovo sbagliando la pronuncia.”””
L’ insegnante conclude il suo post consigliando alla Meloni di iniziare a studiare, seriamente ,l’ inglese.
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Una risata la seppellirà. Speriamo quanto prima!
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Ma agli pseudo giornalisti o pseudo politici, un bel test (serio ovviamente), sul Q.I. non sarebbe opportuno sottoporglielo? No perché questi, dirigono un paese, mica il traffico!!! Che poi bisogna essere intelligenti anche per dirigere il traffico!!
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MT, ti piace vincere facile
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Non è per niente facile, Cagliostro,
vincere con quei due fanfaroni.
Anche se saranno quattro gatti, domani, ad acquistare Libero, i due sparaballe avranno la possibilità di elevare all’ennesima potenza il numero di ascoltatori delle loro fregnacce grazie alle porte sempre aperte delle televisioni dei loro padroni e quelle dei loro padrini politici.
Porte che rimangono sempre chiuse (salvo qualche eccezione) per Travaglio. Che non vince mai facile e che le dispute giornalistiche se le deve sudare e guadagnare da giornalista dotato di coscienza e non da ciarlatano con posto fisso in TV.
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Facile vincere, persino con la mano destra legata dietro la schiena, stando su un piede e – per non essere da meno dell’avversario – con un occhio bendato. Ma forse non conviene neanche dargli retta, anche per non sprecare un editoriale per un siffatto personaggio che, tra l’altro, nessuno si fila. Neanche la Melona, che infatti l’ha cacciato in malo modo da palazzo Chigi come si caccia un cane, anche se quello le scodinzola ancora intorno. Fa pensare al rapporto di leccapiedismo che legava Emilio Fede al Cav. Questi addirittura una volta ebbe a dire, sbuffando, che non riusciva a scrollarselo di dosso.
Ora, a forza di difendere a tutti costi la sua beniamina in quel modo penosamente maldestro, quasi quasi potremmo tenercelo buono e invitarlo spesso alle riunioni pubbliche, magari assieme a quell’altro di cui mi sfugge il nome (è sempre seduto a Di Martedì ed e presidente della Fondazione Almirante). Ma a questo punto tutti i personaggi della corte dei miracoli di Donna Giorgia sono estremamente utili alla sua progressiva demolizione.
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Corte dei miracoli, definizione perfetta. E sotto la Corte ed ai suoi ordini , una gloriosa armata Brancaleone.
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Prima pagina di LIBERO in rosso :
MOSCA ATTACCA LIBERO E DIFENDE LE SUE IENE
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Maria Zakharova più che attaccare da Mosca il quotidiano, ha trattato Sechi e Libero da peracottari
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Caro Mario,
Innanzitutto ho reagito più velocemente a te che alla Meloni. E ho dovuto reagire alle sue parole, perché ho ricevuto molte domande da giornalisti russi e stranieri. La differenza è che molti politici italiani evitano la comunicazione diretta con giornalisti e cittadini del proprio Paese. Ma non lo facciamo. Pertanto, quando mi è stata posta più volte la domanda corrispondente, ho espresso la mia opinione.
Tra l’altro anche sotto forma di domanda alla Meloni. Ma finora non c’è stata alcuna risposta. Consigliatele di non arrabbiarsi, ma di parlare onestamente: è pronta a riabilitare i collaboratori italiani Achille Starace e Alessandro Pavolini?
In secondo luogo, non è l’unica a essere rimasta vittima dello scherzo. Non puoi nemmeno immaginare quante chiamate simili riceviamo, ad esempio, dai cyberterroristi ucraini.
La differenza è che Vovan, Lexus e Meloni hanno parlato di argomenti politici, ma noi riceviamo chiamate minacciose da Ucraina, Germania, Italia, Canada e Stati Uniti.
In terzo luogo, lo scherzo non è un’invenzione russa. Molte persone ci sono cascate. Penso che questo particolare genere sia diventato così popolare come risposta all’avvento dell’era della post-verità .
Che razza di “disinformazione da parte dei servizi speciali russi” è questa quando il primo ministro italiano dice ciò che ritiene necessario? Questa è la sua posizione, i suoi pensieri, che ha espresso in modo indipendente. Discorso diretto, non decontestualizzato. Perché quello che dice il primo ministro italiano in pubblico è diverso da quello che dice dietro le quinte? Lo potete capire voi stessi.
In quarto luogo, se pensi che dietro la promozione di questa storia ci sia la Russia, allora lavori per noi 😉
Portavoce ministero esteri Maria Zakharova
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Quali sono.
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Fanno pietà e schifo contemporaneamente.
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Se solo dopo un’ anno è stato realizzato il programma di rivelarsi agli occhi internazionali come il governo dei migliori scappati di casa ricordando a tutti le vicissitudini governative a partire dal ministro giuliano san per passare al cognato lollo , alla ministra santadeche e della dama barbuta al senato per poi finire alla telefonata in stile totoismo della underdog ex babysitter.Non oso immaginare quello che si potra’ raccogliere in un enciclopedia Treccani alla fine del quinquennio di tutti i capolavori realizzati.Ovviamente al primo capitolo metterei il ponte sullo stretto.
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caro travaglio, fai un gioco veramente sporco. con le tue recensioni, ci imponi l’esistenza di libero, sechi, e, addirittura capezzone. ma non è che ti pagano per questa pubblicità?
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Cosa c’è di peggio di ☝🏼 servo? ✌🏼servi, ca va sans dire.
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La toppa peggio del buco anche se più che di un buco si tratta di una voragine. Ma non c’è da preoccuparsi per i nostri media non è successo niente.
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Se uno scivolone del genere fosse capitato a Conte quando era PdC, Libero avrebbe aperto a nove colonne sulla notizia, con tanto di richiesta di dimissioni immediate (e non solo in questi giorni, ma almeno fino a Natale).
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Veroooi🤬🤬🤬!!
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Vabeh, ma sechi è un professionista delle televendite, non è un giornalista, qui sta tutto l’equivoco.
Non puoi criticare uno pagato per fare la televendita perchè non parla male dei prodotti che reclamizza … non ha senso, perderebbe il lavoro.
Se lo pagassero per vendere materassi ti spiegherebbe che sono i migliori sul mercato, non hanno difetti, costano poco, sono eleganti, e in più ti regalerebbe due pentole … è il suo lavoro.
Rispettiamo i lavoratori.
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““se l’Italia flette” viene giù tutto.”
Veramente flettere è un’ottima cosa. L’acciaio flette.
Chi non flette crolla di schianto, che forse è l’ideale di Sechi.
Ma poi ci hanno fatto due scatole così con la resilienza.
Sechi, la resilienza!
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