
(di Stefano – lindipendente.online) – Nonostante sia partita ormai più di un mese fa e sia incentrata su un tema cruciale per il Paese, le reti Rai hanno completamente silenziato la campagna di raccolta firme lanciata dai Comitati “Generazioni Future” e “Ripudia la guerra” contro l’invio di armi all’Ucraina. Per questo motivo, il giurista Ugo Mattei – uno dei promotori dei referendum – ha deciso di diffidare la televisione di Stato, il cui silenzio «spicca in tutta la sua gravità». Ma gli episodi di censura hanno coinvolto anche piattaforme private: YouTube ha infatti inspiegabilmente oscurato il docu-film Referendum, realizzato da Michelangelo Severgnini e prodotto dall’AntiDiplomatico, incentrato sul racconto della raccolta firme e finalizzato a rompere il muro della generalizzata omertà sui referendum.
Ugo Mattei ha scritto una lettera alla Rai per chiedere conto della “completa omissione” sulla campagna di raccolta firme per i quesiti da parte delle sue reti. “La presente è per invitarvi e diffidarvi, nella vostra qualità di esercenti di un servizio pubblico, a garantire tempestivamente spazio mediatico alla iniziativa referendaria corrente”, si legge nella missiva. Mattei attacca: “Spicca in tutta la sua gravità il silenzio serbato, al riguardo, da parte vostra. Invero, appare particolarmente grave e lesiva dei diritti dei cittadini la completa omissione da parte del principale organo di informazione e comunicazione nazionale di iniziative volte a promuovere il dibattito pubblico e dare conoscenza al tema politico del referendum”. Ritenuto, dunque, che occorra “prontamente intavolare sedi di dibattito volte a escludere ogni effetto di obnubilamento unilaterale, dovendo essere garantito il confronto su temi di rilievo altrettanto costituzionale”, Mattei fa l’elenco dei “Garanti referendari” – da Franco Cardini a Padre Alex Zanotelli, fino a Carlo Freccero – “con cui prendere contatto” al fine di organizzare spazi televisivi dedicati alla questione.
Il documentario di Severgnini – fortemente critico rispetto alla narrazione politico-mediatica sul conflitto russo-ucraino – dura una quarantina di minuti e racconta l’attività dei due Comitati promotori dei referendum, “Generazioni Future”. Il prodotto si pone in particolare l’obiettivo di compensare il silenzio delle televisioni e della maggior parte delle testate giornalistiche sulla raccolta firme, rendendo note le testimonianze dei pacifisti che hanno deciso di mobilitarsi contro la strategia occidentale degli aiuti a Kiev in nome dell’articolo 11 della Costituzione (“l’Italia ripudia la guerra”). Il video è rimasto online solo per poche ore, tra sabato e la primissima mattina della scorsa domenica, poi è scomparso. Youtube ha anche sanzionato l’account, sospendendolo per una settimana.
Le motivazioni addotte dall’algoritmo per la censura del video si riferiscono a “contenuti presentati erroneamente come prova di abusi dei diritti umani commessi in una località specifica, ma che riguardano in realtà un’altra località o un evento diverso” e a “contenuti che mostrano la repressione militare di una protesta dichiarando impropriamente che i contenuti riguardano un evento attuale, quando in realtà il filmato risale a diversi anni prima”. La piattaforma non ha fornito però alcuna indicazione puntuale sulle scene che avrebbero violato le norme della Community. All’interno del documentario sono infatti presenti filmati relativi a bombardamenti di Baghdad da parte degli USA, ma una didascalia ne specifica luogo e anno.
Non è la prima volta che il regista Severgnini si trova al centro di un caso di censura. Era già successo lo scorso novembre, quando al “Festival diritti umani” di Napoli era stato proiettato il suo film l’Urlo, in cui si denunciava il sistema di sfruttamento e tortura dei migranti in Libia da parte del governo appoggiato dagli stati occidentali. La proiezione era stata interrotta dopo appena 20 minuti di alcuni rappresentanti delle Ong, che iniziarono a insultare il documentarista.
«L’immediata conseguenza dello svuotamento democratico degli Stati occidentali la tocchiamo con mano (e io ultimamente più di tutti) negli episodi di aperta censura – racconta all’Indipendente Severgnini -. Ormai per le nostre élite non siamo più cittadini, ma sudditi. Pertanto un suddito non deve pensare e se pensa qualcosa di diverso deve essere sanzionato, punito. L’introduzione del reato d’opinione è ormai di fatto una realtà, anche se ancora in Costituzione non l’hanno inserito. Magari qualcuno non se n’è ancora accorto, ma io in quanto autore di frontiera ormai da anni sono colpito da questa forma strisciante ma pervasiva di censura. Ormai siamo in una società in guerra per scelta d’altri. Questo episodio ne è la prova».
Il documentario resta ora visibile solo su Vimeo. La censura dei contenuti del film su Youtube porta con sé anche un danno economico per la testata, che non potrà beneficiare dei potenziali guadagni generati dal prodotto e non potrà pubblicare contenuti per una settimana. Sull’altro versante, dopo la diffida da parte di Ugo Mattei, dalla Rai silenzio assoluto.
Firmate e fate firmare
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… racconta l’attività dei due Comitati promotori dei referendum, “Generazioni Future”…. e l’altro? 🙂 vabbè lo dico io comitato “Ripudia la guerra” del prof. Enzo Pennetta, peverino innominabile per far parte della dissidenza, sgarra persino l’articolo che doveva parlarne, un metasgarro insomma 🙂
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L’acqua scarseggia e la papera non galleggia.
Ugo, che sia tu a lamentarti… passi, ma Severgnini…
Dovesse nascere una piattaforma tipo YouTube senza censura… accusano i cinesi per tik-tok, Elon Musk acquista Twitter e mette in piazza tutte le manipolazioni a cui è stata sottoposta da parte dei servizi americani, a turno, CIA, Fbi e Stockhausen, YouTube è sulla stessa strada, l’Europa ha deciso che il pericolo, sono i nostri commenti.
Si salvi chi può (della tv non parlo, non ce l’ho).
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“Ugo, che sia tu a lamentarti… passi, ma Severgnini…”. Non è, per caso, che lo confondi con altro Severgnini?
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Untu, è Michelangelo, non Beppe Severgnini…
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non è di adesso, è tutto l’occidente su questa strada, addirittura cambiano la STORIA, i nomi, le date, gli eventi, le parole.
si avvera quello che Eric Arthur Blair paventava
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Firmate e fate firmare, si può fare facilmente online, pagando 1,50 euro a referendum, quello sulle armi, sulla sanità e sulla violenza verso gli animali! Cercando referendum su armi si apre il sito, cui poi si firma con spid oppure si può andare nel comune di residenza dove devono obbligatoriamente avere i referendum da firmare!
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Travaglio e Toscano ieri !
https://visionetv.it/marco-travaglio-la-credibilita-del-mainstream-e-ai-minimi-termini/
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Ma come, Travaglio dagli acchiappaclick?
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Non ci volevo credere ! Lo ha fatto davvero ! Travaglio disse che dopo Schifani c’era solo la muffa (vero ) , ma mi sa che tra un po’ ne farà parte anche lui 🤭
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L’INDIFFERENZA- Viviana Vivarelli
Copio da K.“Unodei miei figli, in forma naturale e spontanea schierato a sinistra macertamente non troppo politicizzato, mi pose l’anno scorso, ai tempi dellarivolta delle banlieues e contro il Cpe in Francia, questa interessante domanda:”Perchéin Francia, contro una legge che rendeva precario il lavoro o contro ladecisione di Macron di allungare gli anni per la pensione c’è stata una rivoltadi piazza che è durata mesi… e invece in Italia, per leggi sui diritti dellavoro assai peggiori negli effetti pratici, c’è stato invece solo qualche gruppettodel tutto staccato dai movimenti di massa, ignorato dal resto dei cittadini,dai partiti o dai sindacati?”Belladomanda …. complicatissimo cercare di dare una risposta complessiva … macerto uno dei motivi è che in Francia anche la sinistra tradizionale edultramoderata, anche i sindacati più alieni da ogni tendenza antagonista aldominio del capitale, erano in quei giorni comunque in piazza insieme aigiovani arrabbiati delle periferie metropolitane.InItalia questo era impensabile. ..Che il sensodella difesa dei nostri diritti e della democrazia in Italia si sia alquantoannacquato non c’è dubbio.L’interrogativosul perché la precarizzazione e il peggioramento delle condizioni del lavorosiano stati assorbito dagli italiani quasi senza reazione è giusto e grave epone un problema serio sulla libertà e la capacità di autodeterminazione diquesto popolo.Noi non siamodegni di conservare quei diritti che non siamo in grado di difendere.Da questo puntodi vista dare la colpa alla manipolazione e distorsione dei media non basta. Dobbiamoconcludere di aver perso ogni dignità sociale.Mettiamoaccanto alla precarizzazione e alla mancata tutela del lavoratore anche altrecose: l’ignoranza totale da parte di tutti della Bolkestein, che avrebbeequiparato salari, stipendi e condizioni di lavoro ai peggiori d’Europa, controcui i sindacati e i no global si sono battuti ma senza che nulla filtrasse sumedi. Aggiungiamocianche quella Costituzione europea fatta per banche e multinazionali, di cui noiitaliani non abbiamo saputo mai nulla; del resto dai nostri media non sappiamomai nulla nemmeno dei lavori europei e siamo costretti a vivere come fossimouna sperduta provincia ai margini dell’impero, subendo magari leliberalizzazioni e privatizzazioni di beni fondamentali, vedi l’acqua, comeimposizioni fatali e volute dalle stesse amministrazioni di sinistra.Com’è possibileche accettiamo senza reagire continue ignominie, che sono ogni volta parti dellaCostituzione calpestata e perdita dei diritti? La corrosione dello Statuto deilavoratori, il venir meno i principio di uguaglianza davanti alla legge, laperversione del sistema penale e processuale a favore dei potenti, l’aumentoinfinito dei privilegi della Casta e del numero dei suoi clienti, ilconsolidarsi di un sistema feudale che dà a certi feudatari ogni privilegio eogni impunità, mentre toglie diritti e giustizia al cittadino, l’arroganza delGoverno di fronte alla Magistratura sempre più succube o inerte, loscivolamento dello Stato verso l’oligarchia di pochi capi-partito che ignoranoogni democrazia interna o esterna, la persistenza del nostro paese in un regimedi guerre per di più combattute alle dipendenze di un puro aggressore?Quanti principifondamentali della Costituzione sono stati calpestati nel silenzio di un popoloinerte e abbrutito?Siamo difronte a una classe politica oscena che, dalla destra alla sinistra al centro,ha perso ogni caratteristica morale e pensa solo ad aumentare i propri abusi eprivilegi!La democraziaera un bene prezioso che è sempre rimasto sulla carta, inapplicato, ma questi comequelli non hanno fatto che calpestarla cercando solo di cancellarla anche dallacarta, nella nostra totale indifferenza!..
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