
(Michele Manfrin – lindipendente.online) – Dall’informativa della Guardia di Finanza depositata presso la Procura di Bergamo in riferimento all’indagine in corso a carico di 19 persone, tra esponenti del governo, tecnici e politici locali in carica durante la prima fase pandemica, emerge un chiaro quadro di commistione tra autorità politiche e scientifiche tale da rendere indefinibile il confine tra le due, con la seconda utilizzata come giustificazione per l’operato politico. Gli organi di governo hanno pesantemente interferito e utilizzato il Comitato Tecnico Scientifico, creato dal medesimo governo, e che avrebbe dovuto operare autonomamente per fornire dati, studi e suggerimenti col fine di concordare e legittimare l’operato del medesimo governo.
In un capitolo intitolato “Commistione tra Organo tecnico e Organo politico” dell’informativa della Guardia di Finanza – riportata da alcuni organi di stampa – si legge: «Il Cts era nato come ausilio e supporto tecnico scientifico per il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, anche se poi è diventato non solo un organo consultivo del potere politico». Inoltre, come si evince dai verbali, alle riunioni del CTS vi hanno partecipato, oltre lo stesso Ministro Speranza, il vice-ministro Pierpaolo Sileri, la sottosegretaria Sandra Zampa e, in alcuni casi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dunque, il governo partecipava alle riunioni del comitato di esperti istituito in ausilio e col presupposto della sua indipendenza.
Come riportato negli stralci pubblicati negli ultimi giorni, si legge che il 6 aprile del 2020 Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e allora portavoce del Comitato Tecnico Scientifico instituito durante la dichiarata emergenza legata al Sars-Cov2, manda dei grafici e dei dati a Roberto Speranza, allora Ministro della Salute, circa l’andamento epidemico positivo nel Paese per concordare la linea da adottare. In quel periodo la discussione prevedeva la possibilità, sulla base dei dati scientifici in possesso al CTS, di riaprire alcune attività dopo mesi di lockdown, la cui fine sarebbe arrivata un mese dopo. Speranza risponde a Brusaferro dicendo: «Domani tieniti sulle curve all’inizio [intese quelle del contagio, ripetute con bollettino giornaliero]. Poi vediamo domande. Due avvertimenti: 1) tutto quello che direte può finire fuori alla stampa. 2) se vogliamo mantenere misure restrittive conviene non dare troppe aspettative positive». A queste parole, Brusaferro risponde:«Ok. Quindi niente modelli come quello che ti ho mandato. Ci raccordiamo domani. Buonanotte». Dopo che, il giorno dopo, il Presidente dell’ISS e membro del CTS aveva svolto il compito dettato da Speranza, l’ex Ministro della Salute scrive: «Ottimo. Tenete duro ora». Brusaferro risponde in cerca di conferma: «Sufficiente?». Speranza ribadisce: «Ottimo». Brusaferro interroga Speranza sulla linea da tenere: «Glielo diciamo? Che prevediamo sempre la chiusura?». Speranza sentenzia: «Si. Chiaramente».
Dunque, l’ex Ministro Roberto Speranza diceva al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e membro del Comitato Tecnico Scientifico, Silvio Brusaferro, cosa egli dovesse o non dovesse dire. Addirittura, in un’altra conversazione, Brusaferro chiede a Speranza il permesso di partecipare alla trasmissione televisiva cui era stato invitato dalla giornalista Lucia Annunziata. La risposta di Speranza fu positiva, ma non senza rimarcare il dovere di tenere la linea concordata.
L’intento risulta molto chiaro ed evidente: manipolare l’opinione pubblica e giustificare così le decisioni politiche di restrizioni coercitive come il lockdown. In altre parole: niente rassicurazioni o note positive ma mantenimento della paura nella cittadinanza chiusa forzatamente in casa per mesi. Lo dice Speranza stesso nella conversazione sopracitata, all’avvertimento numero due che il Ministro della Salute volgeva allo scienziato: «se vogliamo mantenere misure restrittive conviene non dare troppe aspettative positive». Volere e convenienza politica. Niente scienza come invece sbandierato pubblicamente e ossessivamente dall’ex Ministro Roberto Speranza.
Conferma di quanto detto viene da una chat risalente al marzo del 2020, in cui Giuseppe Ruocco, componente del CTS, parla con una sua assistente e scrive: «Vogliono che anche noi siamo allineati [..] insomma i politici non dovrebbero dialogare con noi [..] dovrebbero ricevere i nostri suggerimenti e poi decidere». L’assistente risponde dando ragione a Ruocco e dice che si tratta di una «commistione pericolosa».
Sempre nel mese di marzo del 2020 avviene una discussione tra Speranza e Brusaferro, nel merito delle mascherine acquistate a milioni dalla Cina e risultate non idonee ad alcun tipo di protezione nei confronti di agenti patogeni quali i virus. Brusaferro dice a Speranza: «Sulla base dei dati consegnati non sembrano essere adatte alla componente sanitaria». Infatti, le mascherine non avevano ricevuto le certificazioni necessarie di attestazione di affidabilità e funzione. Sebbene Speranza abbia sempre ribadito l’importanza dei dispositivi di protezione come le mascherine, risponde a Brusaferro dicendo: «Non è materiale per personale sanitario. E neanche DPI. Sarebbe per cittadini comuni quando escono a fare spesa o altro». Quindi sorge la domanda: perché obbligare i «cittadini comuni» a portare mascherine per cui lo stesso Ministro della Salute in carica era a conoscenza che non avevano alcun elemento di reale protezione? Qual era quindi lo scopo di obbligare le persone a portare le mascherine se non proteggevano come invece sostenuto dallo stesso Speranza?
Sul tema della chiusura delle scuole si palesa la profonda subalternità della scienza (il CTS) nei confronti del Governo. Brusaferro dice a Speranza che il CTS è critico nei confronti di questa misura spiegando che non ci sono evidenze sul fatto che la chiusura delle scuole sia di beneficio nel contrasto alla diffusione del Sars-Cov2. Speranza è perentorio con Brusaferro: «Così ci mandate a sbattere». Alla risposta non gradita dello scienziato l’ex Ministro ribatte: «Non abbiamo tempo. Paese col fiato sospeso. Non si può dare segnale incertezza altrimenti si perde credibilità». Capito? Decidere di privare i bambini e i ragazzi di andare a scuola, apprendere e socializzare, non fu questione di scienza ma di credibilità.
La commistione è così palese ed evidente che non servono molte parole per affermare che le decisioni prese dagli organi politici sono state legittimate attraverso l’utilizzo del CTS per dare l’impressione di un operato basato esclusivamente su dati ed evidenze scientifiche, nell’interesse generale, quando invece le decisioni adottate seguivano solamente la volontà politica di chi si nascondeva dietro la cortina creata per tramite degli scienziati rispetto all’opinione pubblica e ai destinatari di misure coercitive adottate perlopiù con atti amministrativi.
Categorie:Coronavirus, Cronaca, Interno, Politica
“La medicina è a tutti gli effetti una scienza, in quanto basata sul metodo scientifico.” (cit.)
"Mi piace""Mi piace"
«Così ci mandate a (s)battere». (semicit.)
"Mi piace"Piace a 1 persona
.. 🙂 Lo dice la scienza 🙂 … insomma hanno mentito alla nazione, vuoi vedere che prima o poi cominceranno a parlare anche del vaccino universale
"Mi piace"Piace a 1 persona
Nella politica party drink c’è poca “speranza”.Che questi vadano in galera pure? Cosa rimane in cui credere?Chiedo per un cugino”svantaggiato”…
"Mi piace""Mi piace"
La platea è spesso intellettivamente scarsa.
Se una mamma dice una bugia a fin di bene la chiamiamo coercizione?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tipo, che so: ragazzi, il papà è uno str0nz0? Ma tu non sei quello CHE i Pin floi fanno schifo? Ah, beh, allora… ahahah…
"Mi piace""Mi piace"
Bau
"Mi piace""Mi piace"
Sì, ma mi tocca spezzare anche qualche lancia a favore del governo:
che caxxo vuol dire ‘non ci sono evidenze che chiudere le scuole aiuti a contenere la pandemia’?
Perché, gli assemblamenti da quando in qua sono risultati non importanti? 500 bambini in un istituto che poi tornano a casa e infettano le famiglie, come è successo spesso e volentieri nell’autunno del 2020, tanto per dire.
Discutibili o no, queste sono procedure standard in caso di epidemie massicce.
"Mi piace""Mi piace"
Era lapalissiano, prevedibile, che a commentare questo articolo immondo accorressero i soliti sfigati NOVAX complottisti e negazionisti del coronavirus.
Si scrive assembramenti e non assemblaggi, colpo di sonno?
O numeri NON MENTONO MAI.
Il lockdown contribuì ad arrestare il contagio e le sue tragiche conseguenze, permettendo un’estate di relativa calma, nonostante le reazioni sguaiate e i comportamenti provocatori della fasciocoatta e del capitone sciacallo e Baciasalami, che negavano l’arrivo di una seconda ondata perché il virus era stato dichiarato “clinicamente morto” dai medici fasciolegaioli.
E apparecchiarono la catastrofe della seconda ondata, con il contributo rilevante dei complottisti di varia estrazione ritrovatisi, dal 2021, a mettersi di traverso contro la campagna di vaccinazione.
Spesso rimettendoci le penne.
Proviamo a spiegarlo con i disegni, vista la repulsione verso numeri e ragionamenti degli ottusi in questione.
"Mi piace""Mi piace"
180000 morti e questi ancora a sparare troiate.
"Mi piace""Mi piace"
A me piacerebbe piuttosto che si indagasse riguardo cosa si stia facendo per potenziare la Sanità pubblica, soprattutto Pronto Soccorso e RSA.
Rissumendo “eroi” corsi in pensione ai primi avvisagli di pandemia e ora pagati a peso d’ oro? Chiamando, come nel Terzo Mondo, medici cubani (poi si dirà che sono putiniani arrivati per carpirci segreti militari…)?
Io non vedo nulla di nuovo in giro, anzi: privatizzazioni come prima e più di prima.
Ma attizza di più il passato: si possono regolare tanti conti sulla pelle dei morti ormai sepolti. L’ importante è non preoccuparsi dei morti presenti e futuri: ci sarà sempre un Magistrato “eroe” ad indagare col senno di poi. Intanto si lucra. E loro, al San Raffaele, se la caveranno sempre: avete contezza di un VIP per quanto anziano – anzi, vecchio – e malmesso che sia morto di Covid? Eppure, per i loro “colleghi” nelle RSA è stata una strage…
"Mi piace""Mi piace"
La scienza è ferrea la politica è altro, poi con ruoli inappropriati e bassi gradi di istruzione è il massimo dei minimi. Eppure hanno un enorme potere che sembra privo di cognizione reale, un po’ di fisici e matematici mixati a diplomi di terza media un sarebbe malaccio.
"Mi piace""Mi piace"
Purtroppo la realtà italiana è questa, prendere, lasciare o tentare di cambiare, (a parte il fatto che i medici cubani dicono che siano ottimi medici) si ha comunque un livello di scarto troppo grande tra i laureati e gli analfabeti che la politica media a modo suo e a volte in modo anche arbitrale sostituendosi parzialmente , a volte totalmente, a figure più professionali che renderebbero critici alcuni iter che guarda il caso devono proseguire lisci come l’olio; sembra di ieri la vignetta sull’elezione di Speranza con D’Alema che gli dice se aveva ripassato le malattie esantematiche!
"Mi piace""Mi piace"