Per Cutro non si è fatta una ceppa

Con una risposta in perfetto burocratese, Piantedosi ha liquidato in Parlamento la strage di Cutro scaricando la responsabilità su Frontex.

(Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Con una risposta in perfetto burocratese, il ministro dell’Interno, Piantedosi, ha liquidato in Parlamento la strage dei migranti al largo di Cutro, scaricando la responsabilità sull’agenzia Frontex. Nessuno chiese soccorso – ha detto in sostanza il responsabile del Viminale – e quindi nessuno si mosse, in linea con le procedure. Come dire: l’intervento è riuscito ma il paziente è morto.

La Procura di Crotone, che sta indagando sul naufragio, ha in mano però diversi elementi che non tornano. Dalle foto del natante si capiva chiaramente la presenza di persone a bordo, come segnalato proprio da Frontex. Sul mezzo non si vedevano salvagente o altre dotazioni di sicurezza, mentre le condizioni del mare rendevano impossibile la navigazione alle ben più equipaggiate motovedette della Guardia di Finanza.

Pertanto la gestione burocratica dell’imbarcazione in balia del maltempo – trattata come di eventuale interesse per la polizia – fa a pugni con la logica di chi conosce minimamente i pericoli della navigazione, e di fatto ha abbandonato i passeggeri di quello scafo al destino peggiore.

Non basta, dunque, sostenere di aver svolto meccanicamente i compitini stabiliti dai protocolli per dimostrare di aver fatto il minimo sindacale nell’impedire un naufragio più che prevedibile. Anche se c’è chi è riuscito a far di peggio: Salvini scappando dal confronto parlamentare e la Meloni coprendo i suoi ministri e un sistema che pare fatto apposta per lavare la coscienza a chi non fa una ceppa per salvare le vite in mare.

8 replies

  1. E cosa volevate che dicessero? Altro che dire semplici st***zate, io mi aspettavo che ai microfoni spianati si cominciasse addirittura a grugnire e a ragliare.

    Nella Nera Fattoria,
    ìa ìa oooh
    🐖🐎🐖🐎🐖🐎🐖

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  2. Quello che non comprendo, come ha giustamente fatto notare Di Battista da Floris ieri, è il motivo per cui il barcone, anche se non in pericolo e magari in assenza di naufragio, veniva lasciato libero di sbarcare senza nessun controllo permettendo ai migranti a bordo di scappare e nascondersi dai dovuti controlli. Oppure tutto questo, per la destra dei blocchi navali e armi spianate contro gli immigrati illegali, è normale?
    Altro che incompetenza, qui c’è un problema serio di sanità mentale! E anche di quegli italiani che accettano senza batter ciglio simili giravolte. Sembra infatti crescere il consenso per il melone e fratelli d’itaglia!

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    • Questione di statistiche, Luca…
      I loro “numeri” sono troppo alti, rispetto ad altri governi, da loro criticati senza pietà: non conveniva né salvare i migranti con la Guardia Costiera, né bloccarli con la Guardia di Finanza…meglio disperderli, in QUALCHE modo…

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  3. Nella catena di comando ci sono ben altre e ben più gravi responsabilità di quelle del povero Piantedosi, un ex prefetto con la testa di questurino (l’unico che han trovato per l’incarico di ministro dell’interno). Un perfetto capro, anzi caprone, espiatore su cui addossare tutte le colpe della immane tragedia. Naturalmente dopo gli scafisti/migranti che non hanno pagato il biglietto di viaggio, del tutto simili ai kapò ebrei nei lager nazisti. Mentre il vero deus ex machina dell’eccidio è stato l’ineffabile ministro competente che, svegliato nel cuore della notte per ricevere direttive sulla sorte dei migranti, ha risposto infastidito in perfetta lingua padana: “Ma ch’el vadan via al ciapp, quei terùn!!!”.
    E’ tutto quello che c’è da sapere!

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    • Volevo già chiederti, caro Gae, dove hai appreso la notizia del ritiro della guardia costiera da parte di MS e ora questa…
      Non è venuta fuori da nessuna parte… ma ti stimo e non so immaginare che tu l’abbia solo supposto…

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      • Ho solo applicato il metodo deduttivo. I ns polli li conosciamo bene e sappiamo che sarebbero capaci di tutto e di più. Vuoi che la guardia costiera non abbia informato il caporione leghista da cui dipende?? Sarebbe stato fuori norma non informarlo, prima di prendere decisioni sensibili. Non a caso, dopo avere fatto brevi dichiarazioni/supecaxxole con la sua ben nota faccia da schiaffi, l’eroe del Papeete si è dileguato come una volpe. Solo stamane è stato convocato come uno scolaretto dalla premier sua complice ideologica a cui ha dovuto rendere conto del fattaccio, in un collaudato gioco delle parti ad uso pubblico per salvaguardare i rispettivi elettorati: becero dell’uno e in doppiopetto dell’altra.
        Ho ascoltato inoltre le impacciate dichiarazioni del comandante della stessa guardia costiera avvertita sul mare grosso, come da regolamento, dalla guardia di finanza, e si vedeva lontano un miglio che aveva uno sguardo imbarazzato.
        Insomma, per sapere che uno è implicato in fatti di mafia è un’operazione piuttosto impegnativa. Ma per scoprire le malefatte di Salvini & Co., è solo un gioco da ragazzi.

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