Vespa, Merlino & C. padroni della tv. De Masi: “Protetti dall’informazione. Così destre e sinistre resistono”.

(Greta Lorusso – lanotiziagiornale.it) – Professore Domenico De Masi, sociologo del Lavoro, si può battere uno schieramento politico che ha dalla sua buona parte dell’informazione?
“Io sono un sociologo per cui noi sociologi conferiamo all’informazione e alla comunicazione in genere un ruolo e un valore particolari. In secondo luogo sono stato preside della facoltà di Scienze della comunicazione e sono particolarmente di parte. Credo che l’informazione e la comunicazione siano un fattore decisivo della dinamica sociale contemporanea ma, proprio perché è decisivo, è un fattore che si può appropriare sia di tutti gli aspetti positivi sia di tutti gli aspetti negativi di questa società. In questo momento io credo che la comunicazione, soprattutto per quanto riguarda la politica oggi è più responsabile degli aspetti negativi che non di quelli positivi. Oggi abbiamo una comunicazione monopolizzata da pochissime persone, saranno non più di una ventina quelli che fanno da mediazione tra ciò che avviene nella realtà e ciò che viene percepito da 60 milioni di italiani. E chi sono questa ventina? Quelli che tengono le chiavi della comunicazione o perché dirigono giornali di grande tiratura o perché gestiscono talk show di grande audience per cui praticamente noi non sappiamo quello che avviene realmente in Italia e nel mondo ma sappiamo quello che queste 20-30 persone vogliono farci sapere. E questa è una condizione terribile. E tutto questo è gestito dalla corporazione dei giornalisti, come un tempo gli aristocratici gestivano come risorsa la terra mentre gli industriali le fabbriche. Oggi i detentori del potere sono i gestori della comunicazione, ovvero i giornalisti”.
Come in queste elezioni hanno influito le tv con i canali Mediaset e quelli Rai?
“C’è una bella differenza tra Mediaset e la Rai perché Mediaset è gestita da una sola persona, un solo padrone e la Rai è gestita dai partiti che perlomeno sono tanti e formati da persone elette dal popolo. E per quanto possano essere riprovevoli le decisioni dei partiti sono collettive. Tanto che tutti i padroni vorrebbero la Rai privata per potersene appropriare”.
E durante queste ultime elezioni crede ci sia stato uno sbilanciamento di forze tra destra e sinistra sui media?
“Non c’è stato un monopolio totale di una parte sociale. Questo bisogna dirlo, anche se è ovvio che il governo riesce ad avere una fetta maggiore dell’esposizione delle proprie idee, considerando che Mediaset è smaccatamente di destra, la7 di Cairo non si può certo dire di sinistra, e mezza Rai se non di più dà spazio ai partiti che stanno al governo”.
Insomma i media hanno giocato un ruolo determinante nell’orientare gli elettori?
“Certamente. Il ruolo principale nella formazione dei comportamenti elettorali è giocato dai media, dalle televisioni. Ma parte di responsabilità vanno rintracciate anche nei partiti. Prendiamo il caso del Lazio in cui la sinistra ha perso perché si è presentata in modo confuso e diviso. Pd e 5Stelle per due anni hanno dato prova di buon governo e al posto di ripresentarsi collegati hanno preso strade diverse. I 5stelle hanno presentato il loro candidato con un enorme ritardo rispetto al Pd perdendo buona parte della campagna elettorale. Inoltre nel Pd c’era il problema delle loro elezioni interne e il partito si è presentato frammentato, anzi in lotta reciproca tra i 4 candidati alla segreteria. Importanti i media e anche i comportamenti dei partiti. In politica il risultato è la somma di tutte queste cose. E mi faccia dire ancora una cosa sui 5Stelle”.
Prego.
“I 5Stelle a livello territoriale non hanno ancora un’organizzazione definita. Il Pd ha tenuto perché ne ha un po’. Giuseppe Conte sta facendo uno sforzo per dargli una struttura organizzativa. Il Movimento non ha deciso ancora se stare a sinistra del Pd o in competizione col Pd. E queste sono cose che si pagano. Come il Pd ha pagato il suo presentarsi dilaniato. Tra gli astenuti credo molti avrebbero votato Pd o Cinque Stelle se si fossero presentati in maniera chiara. Enrico Letta la prima cosa che ha detto è stata: i 5Stelle credevano di sconfiggerci e non ci sono riusciti. Ma il punto è che sono stati sconfitti entrambi dalla destra”.
Dopo le polemiche su Sanremo i partiti che sostengono il governo sembrano decisi a dare l’assalto alla Rai.
“E certo, perché la Rai fa gola. Tra noi e la realtà, ripeto, ci sono di mezzo i media che ci vendono la realtà che preferiscono. Dunque avere uno strumento potente come la Rai pagato con i soldi dei cittadini fa comodo. Se ci riuscissero farebbero il pienone, avendo da una parte già tutta la forza della tv privata. Le forze in campo sono già ora quasi tutte a favore della destra, con la conquista della Rai lo sarebbero completamente. La sinistra non ha l’equivalente di Mediaset, oggi può contare solo un po’ sulla Rai. La sinistra nel corso degli anni non ha provveduto a crearsi una sua tv e avrebbe potuto farlo. Non l’hanno fatto neanche i sindacati. Come se non dessero importanza ai media”.
La narrazione tossica sul Reddito di cittadinanza ha fatto da lavaggio del cervello persino ai poveri che hanno votato contro sé stessi?
“Certamente. I nemici del Reddito si sono battuti come pazzi per tre anni, l’hanno bombardato su tv e giornali. Io domani (oggi, ndr) sarò in tv a difenderlo, Quanto spazio crede che avrò? Già un miracolo se riuscirò a parlare per due-tre minuti. Chi lo difende ha due tre minuti alla settimana. Bruno Vespa ha gli italiani per due ore ogni sera, Myrta Merlino per due ore e mezza ogni giorno. Questi hanno un potere straordinario. Se la comunicazione è potere, avere due ore al giorno gli italiani davanti alle tv, ovvero milioni di spettatori ogni settimana, ha un potere immenso”.
Ritorniamo al punto dolente: se le destre conquistassero tutta la Rai potrebbero garantire in Italia il pensiero unico?
“Siamo già molto vicini a questo. Hanno la stragrande maggioranza delle Regioni, i Comuni, la Camera e il Senato, il governo, e un’opposizione che fa schifo”.
Batterle sarà impossibile?
“Ma no, abbiamo sconfitto il fascismo, il nazismo…Ma di certo non sarà rapido e non sarà facile. Di certo questi leader capaci di far perdere la sinistra non saranno mai capaci di farla vincere. E ora abbiamo bisogno, per un momento drammatico come questo, di leader di grande forza morale e carisma”.
Stefano Bonaccini e Elly Schlein che si contendono la guida del Pd lo sono?
“Assolutamente no”.
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Ma basta fare parlare questo trombone stonato. È lo stesso che profetizzava un’alleanza PD-5 Stelle nel Lazio dando la colpa a Conte perché l’inceneritore non era poi così male. Con questi consigliori il Movimento 5 Stelle tornerà presto sotto il 10%, Conte si liberi di chi vuole inglobarlo in un’area politica altrimenti torni a fare l’avvocato e lasci la leadership a chi non ha reverenza verso il PD
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Il PD ha un po’ della RAI? Ma scherziamo? Il pd ha occupato ogni interstizio ogni buco manu militari con le sue battaglie bislacche e ipocrite contrarie al popolo di chi lavora. Quelli del PD dovrebbero camminare lungo muri e a testa coperta, per la vergogna di essersi dimostrati interessati solo ai privilegi propri e dei propri clientes. Vergognatevi!!!!
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Mi chiedo perchè, se lo strumento è così potente, il M5S non ha dedicato parte delle risorse per creare una sua TV nazionale. Un TV palesemente di parte, come una qualsiasi rete Mediaset. Avrebbe dato lavoro a tante persone e ne avrebbe ricavato un ritorno, perlomeno in divulgazione. Invece ha sprecato le restituzioni per l’ingrato elettore che cambia voto ad ogni occasioni di convenienza.
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Concordo, il momento era a loro propizio, era il modo per entrare nel tessuto sociale a titolo definitivo.
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X Marco Bo:
questo è quello che disse, pari pari, Giulietto Chiesa, in visita (assieme a Massimo Mazzucco) a Italia5stelle Roma ottobre 2014 (circo Massimo).
Fatevi una TV tutta vostra e contrastate la narrazione degli altri.
Perdinci, ci sono riusciti BYOBLU e PANZIRONI, tra gli altri.
Come caxxo è possibile che i 5S non abbiano capito niente, o si fidevano dell’ortottero che urlava LA TIVU’ E’ MORTA, NOI SIAMO IL FUTURO!
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Possibile che ci siano allocchi che si fanno incantare da Vespa e Merlino ?
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Senza libera informazione non si può avere democrazia, perchè un telecittadino manipolato non vota nel proprio interesse ma in quello del manipolatore.
La TV è al capolinea e lo sa, e raschia il fondo del barile con programmi per ultrasettantenni scarsamente istruiti, che sono la maggioranza dei telespettatori ormai.
Ed essere usata come propaganda a tappeto non le allunga certo la vita.
Intanto la rete continua a crescere e la propaganda tenta di appropriarsi anche di quella, ma almeno per ora è molto più difficile ridurla tutta ad un’unica regia, come succede invece per tv e giornali.
Potrebbe fare da volano ad una rivoluzione dell’informazione libera, o rimanere anch’essa schiacciata dal potere. Sono curioso …
“Loro non molleranno mai, noi ….” beh noi abbiamo già mollato.
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