Da Ilaria Cucchi a Spinelli e Barbero. Il clima che si respira oggi in Italia è di ignobile conformismo ed è per questo che ho pensato che fosse doveroso chiedere a Barbara Spinelli, a Moni Ovadia, ad Alessandro Barbero, a Ilaria Cucchi, a Marina Vannini, a Toni Capuozzo […]

(DI ALESSANDRO DI BATTISTA – Il Fatto Quotidiano) – Il clima che si respira oggi in Italia è di ignobile conformismo ed è per questo che ho pensato che fosse doveroso chiedere a Barbara Spinelli, a Moni Ovadia, ad Alessandro Barbero, a Ilaria Cucchi, a Marina Vannini, a Toni Capuozzo di raccontare le loro storie, di rispondere ad alcune domande, di condividere le difficoltà che hanno dovuto affrontare nell’andare controcorrente. C’è chi a lottare è stato costretto da tragedie familiari e indicibili ingiustizie. Ilaria Cucchi e Marina Conte, la mamma di Marco Vannini, hanno combattuto per ottenere giustizia e verità. Non hanno mai mollato, neppure quando in tanti l’avrebbero fatto. Si sono scontrate con la malagiustizia, con l’omertà, con l’arroganza del potere. Ilaria ha dovuto lottare anche contro buona parte della politica. Una politica vile, meschina, cinica al punto da negare che Stefano fosse stato ammazzato di botte solo per strizzare l’occhio a una parte di elettorato. Dopo anni di battaglie, Ilaria e Marina sono riuscite a ottenere giustizia e credo che oggi l’Italia sia un Paese più civile anche grazie al loro impegno.
Moni Ovadia è uno dei pochi intellettuali italiani che ha il coraggio di prendere posizione sulla questione palestinese. Quello palestinese è il popolo più dimenticato del pianeta. Sotto occupazione militare, sotto apartheid, ignorato dal mainstream, ignorato da coloro che a parole stanno dalla parte degli ultimi, dei “dannati della terra” per dirla alla Fanon, ma nei fatti evitano accuratamente di parlare dei palestinesi. Lo scorso ottobre ho visitato i campi profughi palestinesi in Libano. Ebbene, non ho mai visto una tale carenza di diritti umani concentrata in così pochi chilometri quadrati. Nei campi profughi di Beirut c’è povertà, desolazione, spesso manca l’acqua e i fili elettrici scoperti uccidono una dozzina di persone ogni anno. In più le centinaia di migliaia di uomini, donne, anziani e bambini che vivono all’interno dei campi non possono più tornare in Palestina, non possono più tornare a casa loro. Non hanno adeguati diritti economici, non hanno adeguati diritti sociali, non hanno diritti civili e non hanno diritti politici. E il mondo resta in silenzio.
Per non parlare di Gaza, l’unico luogo del pianeta dal quale è impossibile fuggire persino quando arrivano i missili israeliani. Gaza è una prigione a cielo aperto dove vivono oltre due milioni di persone di cui 800 mila bambini, che non hanno vissuto neppure un giorno senza blocco. Bambini e bambine che la sola condizione che conoscono è la prigionia. Non a caso, dopo 15 anni di blocco, quattro bambini su cinque soffrono di depressione. E il mondo, salve rare e preziose eccezioni, resta in silenzio. Moni Ovadia, grazie a Dio, no.
Toni Capuozzo e Alessandro Barbero, per ragioni diverse, sono finiti nel tritacarne mediatico. Il primo, eccellente giornalista, scrittore, inviato “contro la guerra” ha criticato l’invio di armi a Kiev, ha ricordato che la guerra in Ucraina è scoppiata nel 2014 e ha chiesto un’indagine indipendente sulla strage di Bucha. Per questo Toni Capuozzo è stato insultato, deriso, trattato da giustificazionista, da filo-russo. Persino il dubbio va messo al bando.
Alessandro Barbero, storico, professore universitario, scrittore di successo, uomo dalla cultura sterminata è finito nell’ennesima ridicola lista di presunti putiniani, una lista presentata addirittura in Parlamento dal deputato del Partito democratico, Andrea Romano. Chissà, forse a certi sepolcri imbiancati non è piaciuto il fatto che il professor Barbero, sulla Tv di Stato abbia ricordato che “essere cittadino ucraino non vuole dire essere ucraino” e che “ci son cittadini ucraini che si sentono russi”. O forse non piacciono coloro che sanno ragionare e che insegnano a farlo, è il caso di Alessandro Barbero, a centinaia di migliaia di giovani.
Se c’è una caratteristica che accomuna tutti questi personaggi è l’essersi distaccati dal giudizio altrui. Viviamo tempi bui, tempi in cui la coerenza viene associata alla stupidità, tempi in cui la parola data non ha più alcun valore, tempi in cui le persone integre vengono chiamate integralisti da coloro che non sanno cosa sia l’integrità morale. Oggi è ancor più necessario navigare in direzione ostinata e contraria. Perché la dittatura del politicamente corretto è subdola, infida, sa camuffarsi. Ma c’è un modo per svelare quanto il Re sia nudo: volare alto. Volare “sulle accuse della gente” come canta Battisti. Volare al di sopra dei condizionamenti, liberarsi dalle limitazioni, prendere la direzione giusta. Tutto questo ha un costo ma è infinitamente minore di quel che si paga ad abbassare la testa. Buona lettura.
Grande!!!
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Ops.
Mi ero perso qualcosa di importante.
Non sapevo che Barbero fosse nella lista di putiniani presentata da quel pidiota parlante di nome romano ( la minuscola non è una dimenticanza).
Bene.
Ho sempre provato un’attrazione profonda per Barbero ( giuro che se l’avessi scoperto 30 anni fa mi sarei sicuramente iscritto alla facoltà di storia) , e il fatto che sia finito in una lista putiniana di questo maccheronico maccartismo all’italiana mi riempie di gioia e ( se possibile) aumenta ulteriormente la mia stima per quest’uomo.
Barbero Forever!
Fuck you europe!
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👍
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Gaza è una prigione a cielo aperto dove vivono oltre due milioni di persone di cui 800 mila bambini, che non hanno vissuto neppure un giorno senza blocco. Bambini e bambine che la sola condizione che conoscono è la prigionia. Non a caso, dopo 15 anni di blocco, quattro bambini su cinque soffrono di depressione.
GIUSTO PER CURIOSITA’: ma i loro genitori quanti figli fanno all’anno? Erano meno di 1,5 milioni circa 15 anni fa. Ce ne vuole per mettere al mondo tutti quei bambini in un contesto del genere. Altro che ‘non arriviamo alla fine del mese’.
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per fortuna altrimenti li avrebbero già sterminati.
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non ricordo di aver mai letto un commento più stupido di questo
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Ma è solo Bubu. Che t’aspettavi?
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Sparviero e dai però………in estrema povertà cosa di può fare se non tanti ma tanti figli? L’esempio secolare ddll’Africa non ti ha insegnato proprio nulla?Il njmero di filgi da sempre è inversamente proporzionale al contesto socioeconomico e culturale
Una sorta di principio di conservazione della specie.
Ahimè
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Solo che Ilaria Cucchi indirettamente porterà voti al PD.
Non so se è un bel modo di andare controcorrente e a favore della gente.
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Anche Aboubakar.
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Nessuno di questi personaggi è entrato in politica. Eppure la lotta di ognuno di loro è ‘politica’, nel senso che è una lotta per la civiltà. Vogliamo chiamarli inutili solo perché non sono parlamentari?
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Scusate ma una nota stonata … Ilaria Cucchi …candidata del PD!
Forse lo scritto,anzi senz’altro ,è antecedente alla candidatura..
Di questo Diba probabile era allo scuro!
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Candidata Verdi-SI in alleanza col PD
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Ancora non ci dici se voterai e se si per chi.
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Nessuno e tutti.Ilaria cucchi e il sindacalista africano hanno portato avanti e stanno portando avanti battaglie importanti.Sei capace di considerare questo ,di considerarli persone?Senza appiccicare etichette dettate da una forma di settarismo sciocco?Io voterò m5s e non si può fare di ogni erba un fascio.Io detesto il PD ma da parte di questi ossessionati dal PD non sento mai invettive contro il baciamucche o madonne,l’evasore di Arcore e quella che va in Spagna a urlare a un convegno di fascisti
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Eccezionale Dibba! Bell’articolo! Così mi garbi!
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Nessuno entrato in politica? La Cucchi è la seconda volta che ci prova ( 2013 con Ingroia). Se fosse per lei “in politica” ci sarebbe da un pezzo. Dato che ora scrive su Domani può darsi che questa volta ci riesca.
Scusate ma io non amo molto coloro che “approfittano” immediatamente della morte di un congiunto per fare carriera. E questo vale per tutti: anche le mogli/figlie/figli… di morti ammazzati che se non ci fosse stata la tragedia difficilmente sarebbero Direttori di giornali ( Calabresi), Parlamentari ( Calipari e altre: gruppo particolarmente folto…) ecc…
(Un ricordo particolare alla Signora Aldrovanti, mamma di Federico, che ha sempre mantenuto un contegno irreprensibile pur sopportando eroicamente ogni genere di angheria e di insulto.)
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