La fame va difesa, ad ogni costo…

epa09101094 Macedonian army soldiers attend the ceremony marking one year since its NATO membership in Skopje, Republic of North Macedonia, 27 March 2021. North Macedonia’s President Stevo Pendarovski, Prime Minister Zoran Zaev and Admiral Robert P. Burke, Commander of US Naval Forces Europe-Africa and Commander of Allied Joint Force Command Naples attend the ceremony and military exercise marking one year since its NATO membership. EPA/GEORGI LICOVSKI

(Bartolomeo Prinzivalli) – Gli impegni vanno rispettati ed onorati, su questo non ci piove. Sarebbe assurdo per l’Italia disattendere un patto siglato appena nel 2014, quindi fresco fresco, sull’aumento delle spese militari di cui nulla o quasi si è detto in questi otto anni. Adesso sembra questione di vita o di morte, non più prorogabile, tanto da spingere l’opinione pubblica persino coi sondaggi da doppia negazione che parlano di disaccordo sul disaccordo, perché è fondamentale che il cittadino si convinca e responsabilizzi sull’impellenza dell’atto in sé. Ce lo chiede la Nato, la politica tutta (tranne chi finge di smarcarsi preoccupato dalle percentuali ma cederà inventandosi mezza scusa, come ormai abitudine), ma soprattutto ce lo chiede l’Europa.

Certo, l’Europa ci ha chiesto continuamente anche di migliorare le condizioni nelle carceri, a cui abbiamo educatamente risposto “staminchia”, ha fatto enormi pressioni su una lotta serrata al fenomeno della corruzione, così noi gli abbiamo piazzato la Cartabia con l’improcedibilità legalizzata, inoltre ha evidenziato tante piccole e grandi lacune nel campo della tutela ambientale, nella gestione degli appalti e sullo snellimento burocratico, ma queste sono caratteristiche quasi iconiche del bel paese, marchi di fabbrica a cui rimedieremo, sì, ma col tempo. C’è tempo.

Oggi, con gli aumenti esorbitanti dei costi di carburanti, materie prime e generi alimentari che mettono e metteranno sempre più in difficoltà gran parte della popolazione è imprescindibile una corsa agli armamenti.

Perché la fame va difesa, ad ogni costo…

3 replies

  1. Il Papa gli ha dato dei pazzi, e ci ha preso in pieno.
    Ma non puoi andare da un pazzo a dirgli che è pazzo, perchè lui risponderà che il pazzo sei tu…

    Conte adesso ha fatto la voce grossa sull’aumento delle spese militari, ma secondo me ha voluto fare il grillino giusto perchè doveva essere rieletto leader. Ora che lo hanno rieletto può tornare a cuccia e ingoiare tutto, come fa da più di un anno.
    Gli altri ingoiano a maggior ragione, quindi non ci sono speranze, visto che il popolo tenuto in coma farmacologico dai media, dorme con gli incubi.

    Cosa c’è di meglio che spendere 104 milioni al giorno in armi?
    In fondo le armi servono per la pace, e cosa c’è di più bello della pace?

    Quando dei pazzi gestiscono il mondo (e non mi riferisco a Putin), il mondo crolla, è normale.

    "Mi piace"

  2. Ma gli impegni quali?
    Dire che abbiamo preso l’impegno con la NATO di portare al 2% del PIL la spesa militare vuol dire poco. Intanto questo impegno lo abbiamo firmato anni fa e 8 anni sono passati senza che nessun governo facesse niente. Fu Renzi nel 2014, al vertice Nato in Galles, a firmare il documento che stabiliva questo impegno assieme alla militarizzazione di Georgia e Moldova (a ridosso del confine con la Russia), aiuti militari all’Ucraina e ad intensificare la presenza militare italiana in Iraq e in Afghanistan. La NATO decise anche di aumentare l’uso di mercenari nelle sue guerre di conquista, sia per mantenere il numero deciso di soldati e anche per alleggerire la responsabilità di crimini di guerra compiuti da militari scaricandoli sui mercenari.
    Chiariamo che l’impegno lo abbiamo firmato ma non lo abbiamo ratificato. Firmare un trattato internazionale vuol dire prenderne atto. Con la ratifica lo facciamo diventare legge di Stato.
    30 Paesi hanno firmato come noi questo trattato internazionale e solo 2 oggi lo hanno ratificato: la Germania e l’Inghilterra.
    Infine di impegni internazionali ne abbiamo firmati tanti e non li abbiamo rispettati, vedi l’impegno a ridurre l’anidride carbonica o a aumentare le rinnovabili o a eliminare il carbone o le trivelle, per cui abbiamo fatto addirittura il contrario.
    Se qualcuno non capisce la differenza tra firmare un trattatoe ratificarlo, può guardare su internet e può scoprire che non è la stessa cosa.

    "Mi piace"

    • E stranamente, quando si parlava di NATO che non va ad Est, quella non era una rassicurazione valida, conta solo l’aumentare della spesa.

      "Mi piace"