
Come previsto dal provvedimento del Presidente della Provincia Di Maria, che ha ottemperato le
disposizioni emanate dal Governo, la rete museale della Provincia di Benevento, attualmente è
rimasta chiusa, e tale rimarrà sino al 3 dicembre.
A seguito della chiusura al pubblico dei numerosi siti museali, tra i quali:
il Museo del Sannio, la Biblioteca Provinciale, la sezione storica della Rocca dei Rettori, e anche il
Complesso del Sant’Ilario, ecc.
La società Sannio Europa (società interamente partecipata dalla Provincia), che gestisce la rete
museale per conto dell’ente Provincia, ha deciso di attivare la cassa integrazione ai dipendenti dei
musei della Provincia.
Secondo me, ci sono alcuni punti che tutt’oggi la società Sannio Europa dovrebbe chiarire, dal
momento che la rete museale è chiusa, ma la cassa integrazione è stata attivata anche per i due
giornalisti assunti all’inizio della scorsa estate?
Se cosi non fosse, significherebbe che all’interno della società partecipata dalla Provincia, ci sono
dipendenti privilegiati, tra l’altro questa incoerenza è già stata segnalata da parte di alcune sigle
sindacali, dall’altra parte l’assunzione di due collaboratori esterni venne motivata (da parte della
società Sannio Europa), necessaria per la diffusione dell’offerta culturale della rete museale della
Provincia.
Attualmente questi due giornalisti costano alla società Sannio Europa, complessivamente circa €
20.000,00, annui, e non si comprende quale sia la loro mansione in questo momento, visto che
sono rimasti in servizio mentre la rete museale è chiusa, nel mentre rimango stupito che queste
disparità di trattamento non siano state rilevate dai componenti del Consiglio Provinciale, che su
queste due nomine di addetti stampa e sulla loro utilità all’ente Provincia sono rimasti
incomprensibilmente silenti.
Giovanni Picone