
(Andrea Zhok) – Alla Commissione Europea ci hanno spiegato che dobbiamo armarci fino ai denti perché incombe la minaccia di un’invasione da parte della prima o seconda potenza nucleare del pianeta.
Poi ci hanno raccomandato di tenere scorte necessarie per 72 ore (perché 72 e non 48 o 96? Boh.)
Fino a questo punto c’erano tutti gli elementi per credere che stessero prendendo maledettamente sul serio una minaccia che il buon senso comune reputa del tutto remota.
Ma poi, ecco che arriva un video.
Protagonista, da attrice consumata, la Commissaria Europea Hadja Lahbib (Commissaria specificamente per la parità, la preparazione e la gestione delle crisi, dunque non una che passava di là).
Il video è assolutamente sconcertante.
Il tono è lieve, salottiero, con un sottofondo da piano bar con aperitivo; si succedono umorismo e garbatezza; e si squaderna un incredibile pressapochismo in tutto ciò che viene detto (se qualcuno avesse la tentazione di prenderlo sul serio).
Infatti – esattamente come nel caso di minaccia bellica – se qualcuno volesse davvero “prepararsi a una crisi” deve prepararsi a una crisi specifica.
Viene meno il riscaldamento? L’elettricità? Il tetto sulla testa? C’è un’alluvione? Un terremoto? Un bombardamento? Una perdita di gas? Una contaminazione radioattiva? Sei vicino al mare o in montagna o in pianura? Devi poterti muovere a lungo o stare in un luogo? In un centro urbano o in una periferia agricola? Perché non una coperta termica? Perché non un binocolo? Perché non una corda? Perché non un asciugamano come nella Guida Galattica per Autotoppisti? Ecc. ecc.
Semplicemente NON ESISTE il “prepararsi ad una crisi” quale che sia. Devi sapere quale tipo di imprevisto, quale crisi.
E invece no, con quell’aria serena di chi casca sempre in piedi e può ironizzare su tutto, con il tono di simpatia paternalistica di chi si abbassa a spiegare alla mesta plebe alcune chicche da “survivalist” la nostra commissaria procede nella sua narrazione.
Ecco i documenti di identità, ecco l’accendino, ecco le carte da gioco per distrarsi. Quando ha estratto con aria maliziosa il suo “special friend” ci si aspettava, coerentemente con il contesto, che comparisse un dildo.
Il dicorso sulla borsetta della resilienza si conclude con un momento di serietà, in cui ogni speranza che si trattasse di cabaret, svanisce:
“The EU is preparing its strategy to be sure that every citizen is safe in case of crisis. Be prepared, be safe.”
[L’UE sta preparando la sua strategia per garantire che ogni cittadino sia al sicuro in caso di crisi. Siate preparati, siate al sicuro.]
Ora, di fronte ad un video del genere fluttua l’eterna drammatica questione:
“Ci sono o ci fanno?”
Qualcuno potrebbe azzardare un’interpretazione machiavellica, pensando che un video del genere sia una semplice operazione di distrazione pubblica: ci fanno discutere di video demenziali mentre cose più importanti e drammatiche covano nelle segrete stanze. Forse, ma improbabile. I palazzi di Bruxelles, nonostante la trasparenza degli edifici, sono il luogo più opaco del mondo, e non c’è bisogno di ulteriori distrazioni che facciano da copertura.
No, credo che l’intepretazione possibile sia una sola, tragica: questa gente è davvero così completamente sprovveduta, vacua, impreparata come sembra; è così scollegata dalla realtà, da non percepire l’assurdità dei propri gesti. La sicurezza da ricchi che promana da ogni gesto è quella della Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare che invita i ragionieri alla polentata.
E il problema, naturalmente, non sono i video involontariamente umoristici, ma lo sguardo che ci consentono di gettare su istituzioni da cui dipende il funzionamento delle nostre scuole o del servizio sanitario, da cui dipendono i rapporti internazionali, da cui dipendono occupazione o disoccupazione, da cui dipende la produzione industriale, da cui dipendono guerra e pace.
In questo momento, come un lampo che squarcia le tenebre notturne, per un istante si riesce a vedere cosa si agita dietro le quinte e si mettono in fila con coerenza i tappi di plastica che non si staccano, le politiche green di autoevirazione industriale, i contratti miliardari per la fornitura di 10 vaccini a testa fatti via sms (e distrattamente cancellati), e la sfida in leasing alla Russia (si finalizza nel 2030, intanto paghiamo le rate), ecc. ecc.
A morte il tedioso principio di realtà: finalmente la fantasia al potere.
Tanto il conto è a carico vostro.
La mia impressione è che il tema sia: prepariamo la popolazione alla guerra che verrà (non so … forse i padroni del pianeta hanno deciso che con robot e AI un sacco di lavoratori sono diventati obsoleti, e cosa c’è di meglio di una bella guerra per sfoltire drasticamente la popolazione? Vai a sapere cosa frulla in testa a uno squilibrato).
Un po’ come faceva la propaganda già prima della prima guerra mondiale (la propaganda era sempre esistita, ma finalmente diventava scienza), e anche della seconda: scaldi bene il pubblico e quando è pronto vai con lo show.
Ma adesso siamo ancora agli inizi della campagna di terrore, conviene non spaventare troppo perchè il consumatore è fragile, poi si rischia che smetta di comprare e di lavorare … quindi incominciamo a spaventarlo e a introdurre il concetto di 72 ore di vita, ma con brio, sdrammatizzando.
Un grosso gregge è come una grossa nave, non inverte la rotta appena giri il timone, ci vuole un bell’anticipo, sennò finisci alla Schettino. Ci vogliono anni per preparare il terreno e le persone, come in Ucraina.
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“e cosa c’è di meglio di una bella guerra per sfoltire drasticamente la popolazione?”
Forse una guerra ma anche una pandemia. non saprei ma sono anni che vado avanti a dire che il problema sostanziale e primario su questa terra è la sovrappopolazione e che se riesco a pensarlo io senza soluzione, non oso immaginare come l’abbia pensato (con soluzione) qualcuno con in mano le leve del potere.
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Lo Zaino di Overton
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Non poteva essere detto meglio … anche se spero non sia vero
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Bene, ma non benissimo.
Tutto giusto, ma in borsa non metti anche un kit per il trucco da campo di battaglia?
Vorrai mica farti trovare in disordine quando arriveranno quei cattivoni dei russi?
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grazie Zhok, ognitanto bisogna pur sorridere per non piangere su questo gruppo di idioti strapagati che “guidano “l Europa
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Ecco i documenti di identità, ecco l’accendino, ecco le carte da gioco per distrarsi. Quando ha estratto con aria maliziosa il suo “special friend” ci si aspettava, coerentemente con il contesto, che comparisse un dildo.
Anche Zhok adula lo Jolanda power 😀
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