Colpito negli affetti più cari, i soldi, Renzi si sta facendo le sette chiese mediatiche per denunciare le sue condizioni all’opinione pubblica, dopo che è passata la norma che vieta ai parlamentari […]

(Di Daniela Ranieri – ilfattoquotidiano.it) – Colpito negli affetti più cari, i soldi, Renzi si sta facendo le sette chiese mediatiche per denunciare le sue condizioni all’opinione pubblica, dopo che è passata la norma che vieta ai parlamentari di percepire compensi oltre i 100 mila euro l’anno “da parte di soggetti pubblici o privati” che non abbiano sede legale e operativa nell’Unione europea o nei Paesi aderenti allo Spazio economico europeo.
I giornali padronali ne raccolgono le amare lacrime: “È una misura sovietica”, delira, “siamo all’esproprio proletario”. Il piccolo fiammiferaio, che passerà il Natale col naso attaccato alla vetrina appannata di una pasticceria, rischia davvero di non vedere più che spiccioli dall’Arabia Saudita, dal cui ministero delle Finanze e dai cui vari fondi e commissioni sono partiti in questi anni bonifici che l’hanno aiutato a sostentarsi (c’era pure qualche soldino da un quotidiano coreano e da una banca Usa, bontà loro).
Per dire, nel 2022 ha dichiarato redditi per 2,5 milioni di euro; nel 2023 per 3,2 milioni; nel 2024 per 2,3 milioni, e adesso questo piccolo gruzzoletto rischia di erodersi giorno dopo giorno, senza contare che, non facendo il Regno Unito parte della Ue né dello Spazio economico europeo, è a rischio pure lo stipendio come consigliere strategico del Tony Blair Institute, per il quale insegna al mondo come si fanno le riforme mettendo al primo posto i sogni e non i limiti imposti dal ferrovecchio della nostra Costituzione.
L’altro giorno l’abbiamo incrociato in tv su La7, e siamo stati in dubbio se mandare il consueto bonifico natalizio a Save the Children o a lui, sapendolo lì al freddo nella casupola di Rignano sull’Arno.
“Non mi arrabbio, non urlo, non inveisco”, scrive nella sua newsletter, al lume di una fioca candela, perché il mondo sappia del renzicidio perpetrato insieme da FdI e M5S. “Penso che in questi anni siano stati moltissimi quelli che hanno provato a buttarmi fuori dalla politica. Alcuni pm, in primis. I grillini. I diffusori di fake news. Chi mi ha diffamato sui giornali e sulla rete… Eppure io sono ancora qua, col sorriso”. Roba da matti: si pretende che uno faccia politica col solo stipendio da senatore. Possiamo solo immaginare il travaglio eventuale di doversi cercare triangolazioni tra l’Arabia Saudita ed enti europei per farsi mandare qualche aiuto umanitario, e uno si domanda perché Matteo sia contro il Reddito di cittadinanza, che tanto comodo potrebbe fargli adesso.
Vabbè dai poverino,
vorrà dire che quest’ anno a Natale lo invito a casa mia per la cena della vigilia, non posso offrirgli un granché ma se si accontenta…….
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La vergogna fatta persona.
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Glielo dico io come fare, semplicemente privi della sua presenza la camera cui appartiene dimettendosi.
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Per quello dobbuami ringraziare quell’ ingenuo (eufemismo) di Carletto calenda. Se no ce lo saremmo levato dalle bolas
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Dobbiamo
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Mettiamo che un imprenditore voglia sdebitarsi con il politico di turno…. Come potrebbe fare? semplice: potrebbe assumerlo per fare un documentario pagandolo centinaia di migliaia di euro sapendo già che il prodotto sarà una ciofeca che poi rivenderà a 20mila euro non riuscendoci a pagare neanche il cameramen. Tutto regolare, semplice rischio imprenditoriale andato male.
Con questo voglio dire che il modo per prendere soldi si trova sempre.
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Max
film già visto.
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E poi dicono che non hanno privilegi…. non si può indagare su di loro,senza l’autorizzazione delle Camere,non si può prendere la loro corrispondenza anche se ci sono le prove delle loro malefatte,se hanno contatti con la mafia,non sono mafiosi(appoggio esterno).vanno in pensione con una sola legislatura,mentre un cittadino deve contribuire versando almeno 45 anni,sanità complementare,soggiorni e viaggi rimborsati anche senza ricevute e riscontri amministrativi,in caso di morte la loro pensione,in mancanza del coniuge, va ai nipoti,ma debbono lavorare con “disciplina e onore” e sono assenti giustificati prendono tutto e se ciò non bastasse possono farsi pagare anche dall’estero…..
Vogliamo vedere pure i pranzi un bouvette?Gli affitti e l’acquisto di appartamenti?Le Agevolazioni assicurative e quelle Bancarie?
Le missioni all’estero i viaggi con scorte,le auto di rappresentanza.
Questi sono gli esempi che danno… invece di avere obblighi più stringenti rispetto ad un cittadino perchè rappresentanti delle istituzioni.,possono vantare di fatto solo privilegi sia in casa nostra che in UE.
PS: sono pure quelli che prendono più di tutti…ma sss… cane non morde cane!
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pareto anca lu , e adesso come farà a mantenere la lussuosa villa a Piazzale Michelelangelo , costa un botto tenerla in vita , fate una donazione natalizia a sto poveraccio che continua a tenere conferenze in lingua ” shish ” un antico linguaggio fiorentino prima del volgare di Dante.
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