
(ANSA) – Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.
KIEV, UCRAINA ESCE TEMPORANEAMENTE DA CONVENZIONE EUROPEA DIRITTI
(ANSA) – L’Ucraina ha deciso di svincolarsi temporaneamente dagli obblighi previsti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (Cedu), per poter pienamente applicare sul suo territorio nazionale la legge marziale, peraltro in vigore dal giorno dell’attacco russo, il 24 febbraio 2022.
Lo scrive Rbc-Ucraina, che pubblica anche il documento inviato e pubblicato sul sito del Consiglio d’Europa. In esso, scrive Rbc-Ucraina, si afferma che la leadership militare dell’Ucraina ha il diritto di limitare la libertà di movimento dei cittadini, di ispezionare le cose e anche di espropriare con la forza le proprietà per le esigenze dello Stato.
“Ai sensi dell’articolo 3 del decreto presidenziale in relazione all’introduzione della legge marziale in Ucraina, i diritti e le libertà costituzionali della persona e del cittadino, previsti dagli articoli 30-34, 38, 39, 41-44, 53 della Costituzione dell’Ucraina, può essere temporaneamente limitata per il periodo della legge marziale”, si legge nel documento.
In particolare, scrive Rbc-Ucraina, possono essere attuate le seguenti misure giuridiche: espropriare con la forza proprietà per i bisogni dello Stato, introdurre il coprifuoco, impostare una modalità speciale di entrata e uscita, introdurre il divieto di riunioni e manifestazioni pacifiche.
Inoltre è consentito ispezionare cose, veicoli, bagagli e merci, uffici e abitazioni dei cittadini, fatte salve le restrizioni stabilite dalla Costituzione dell’Ucraina. L’Ucraina può anche vietare o limitare la scelta del luogo di soggiorno o di residenza delle persone nel territorio in cui è stata imposta la legge marziale.
La legge marziale, in vigore dal giorno dell’invasione, è stata estesa in più fasi, l’ultima delle quali – scrive Rbc-Ucraina, risale allo scorso 14 febbraio, quando la Verkhovna Rada ha votato per prolungarla di 90 giorni, fino al prossimo 13 maggio. “Lo scopo della legge marziale – si legge su Rbc, è di garantire la sicurezza dei cittadini e dello Stato, proteggere la sovranità e l’integrità territoriale del Paese e respingere l’aggressione.
MOSCA, CONQUISTATO UN ALTRO VILLAGGIO NELL’EST DELL’UCRAINA
(ANSA) – Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che truppe russe hanno conquistato un altro villaggio nella regione orientale ucraina di Donetsk, quello di Semyonovka. Il ministero aggiunge che le forze russe hanno inflitto perdite a tre brigate ucraine e a combattenti stranieri inquadrati nelle forze di Kiev nelle aree degli insediamenti di Novoaleksandrovka, Arkhangelskoye, Tarasovka e Zavetnoye, sempre nella regione di Donetsk.
però che bel vivere !
tse tse non vuol essere da meno del suo coreligionario levantino. Bas tar di.
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l’Ucraina conclude il passaggio a dittatura totalitaria e la notizia non é in prima pagina?
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