Bakhmuti

(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – I nuovi Leonardo. “Da Vinci e il soldato fumatore Bakhmut. Come nell’Atene di Pericle, nella Roma di Plutarco e nella Rivoluzione francese dopo Valmy, l’Ucraina celebra i suoi eroi” (Bernard-Henri Lévy, Instagram, 10.9.2022) Suicidio. “Il suicidio di massa imposto dalla Wagner per frenare gli ucraini. I russi non sfondano a Bakhmut” (Repubblica, 30.12). Non se […]

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149 replies

  1. Bakhmuti

    (Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – I nuovi Leonardo. “Da Vinci e il soldato fumatore Bakhmut. Come nell’Atene di Pericle, nella Roma di Plutarco e nella Rivoluzione francese dopo Valmy, l’Ucraina celebra i suoi eroi” (Bernard-Henri Lévy, Instagram, 10.9.2022)

    Suicidio. “Il suicidio di massa imposto dalla Wagner per frenare gli ucraini. I russi non sfondano a Bakhmut” (Repubblica, 30.12).

    Non se ne vanno. “Bakhmut non la abbandoneremo, è la nostra fortezza” (Volodymyr Zelensky, 4.2.2023).

    Se ne vanno. “Ucraini pronti a lasciare Bakhmut. Ritirata strategica nelle campagne” (Lorenzo Cremonesi, Corriere, 13.2).

    Sacco e Vanzetti. “L’assalto russo a Bakhmut si arena nel villaggio di Sacco e Vanzetti… Il numero di militari è insufficiente a scardinare le linee di difesa ucraine” (Gianluca Di Feo, Rep, 14.2).

    Muro vivente. “Bakhmut resiste all’assalto dei russi, Zelensky: ‘È il nostro muro vivente’” (Messaggero, 16.2).

    Muoiono solo russi. “A Bakhmut si lotta strada per strada: ‘I russi hanno perso 200 mila uomini’” (Stampa, 5.3).

    Un trionfo. “Podolyak (consigliere di Zelensky, ndr) anticipa le prossime mosse per sconfiggere il nemico: ‘Bakhmut è un successo strategico. Fra due mesi la controffensiva’” (Stampa, 10.3).

    Non può cadere. “Bakhmut, adrenalina e fango. ‘Si spara, poi via veloci prima che arrivino i russi. La porta del Donbass non può cadere’” (Cremonesi, Corriere, 11.3).

    Lo sbarco di Ferrara. “Salvare Bakhmut… inviare dal cielo gli angeli sterminatori. Bisogna che un’apocalisse sacrosanta di fuoco costringa le ributtanti milizie dello stupro e dell’eccidio a fare retromarcia” (Giuliano Ferrara, Foglio, 15.3).

    Frenata. “‘Bakhmut, frenata russa’. Zelensky arriva al fronte” (Messaggero, 23.3). “I russi perdono slancio” (Libero, 23.3).

    Controffensiva/1. “La controffensiva ucraina può arrivare a Belgorod (Russia, ndr). Kiev ammassa 80 militari vicino a Bakhmut” (Giornale, 24.3).

    Senza appeal. “Bakhmut perde appeal” (manifesto, 31.3).

    Strategica. “Bakhmut, il centro strategico del Donetsk” (Corriere, 4.4).

    Non è tempo. “Bakhmut: lotta all’ultimo uomo. Non è ancora tempo per una ritirata strategica” (Cremonesi, che aveva annunciato la ritirata strategica il 13.2, Corriere, 9.4).

    Controffensiva/2. “Arrivati i Patriot in Ucraina. Controffensiva dal 9 maggio” (Giornale, 20.4).

    Controffensiva/3. “Prove di controffensiva” (Stampa, 24.4).

    Controffensiva/4. “Controffensiva pronta” (Foglio, 29.4).

    Controffensiva/5. “La controffensiva fa paura e i soldati russi scappano” (Messaggero, 1.5).

    Ecatombe. “Ecatombe russa: 20mila morti in 5 mesi a Bakhmut e a Est” (Stampa, 3.5).

    La resa. “La resa di Prigozhin” (Stampa, 6.5).

    Città decisiva. “Gianluca Di Feo: il conflitto di Bakhmut sarà decisivo per la controffensiva ucraina, ma non solo… ‘La battaglia riguarda anche i giochi di potere tra Prigozhin, leader della Wagner, e Kadyrov, leader dei ceceni. Il futuro del Cremlino passa da queste città e da questi leader” (Rep, 8.5).

    Lo sbarco di Mieli. “La crepa russa a Bakhmut, parzialmente in mano ucraina, danneggia in modo irrimediabile la parata di Putin” (Paolo Mieli, Corriere, 8.5).

    Controffensiva/6. “Kiev ha iniziato la fase uno della controffensiva” (Di Feo, Rep, 11.5).

    Contrattacco. “Bakhmut, il contrattacco. L’esercito di Kiev avanza: liberati 2 km. Zelensky: ‘Riprenderemo tutto’” (Stampa, 11.5). “Kiev, contrattacco a Bakhmut. E Prigozhin ammette: rischiamo” (Corriere, 11.5). “Bakhmut, avanzata di Azov” (Messaggero, 11.5).

    Avanzata. “Kiev avanza nel fumo di Bakhmut. I soldati ucraini parlano di ‘controffensiva difensiva’” (Corriere, 14.5).

    La riprendiamo. “Il comandante Aibolit guida l’assalto ucraino alla città: ‘L’ordine di contrattaccare è arrivato il 6 maggio. Ora riprendiamo Bakhmut’” (Rep, 15.5).

    Ripresi. “A Bakhmut ripresi 20 kmq” (Giornale, 17.5). “I russi perdono terreno a Bakhmut” (Domani, 17.5).

    Progressi. “Bakhmut, altri progressi gialloblu” (Giornale, 18.5).

    Riavanzata. “Gli ucraini avanzano a Bakhmut” (Corriere, 19.5). “Gli ucraini avanzano a Bakhmut” (manifesto, 19.5).

    Perde. “Bakhmut, l’Armata rossa perde altre posizioni. L’arma segreta è del 1986. Guadagnati 2 km grazie a un obice datato” (Giornale, 19.5).

    La fine. “Bakhmut è soltanto nei nostri cuori” (Zelensky si arrende all’evidenza: Bakhmut conquistata dai russi, 21.5).

    Ma è inutile. “Bakhmut, la città ormai è caduta, ma rischia di rivelarsi un inutile trofeo di Putin” (Daniele Raineri, Repubblica, 21.5). “Bakhmut ai russi, ma non possono spostarsi (e Zelensky dice che sono soltanto macerie)” (Corriere, 21.5).

    Anzi dannosa. “La conquista delle macerie”, “Bakhmut è una trappola? Perché per i russi la conquista della città può essere uno svantaggio” (Corriere, 22.5). “Bakhmut, gli ucraini circondano i russi per la controffensiva” (Raineri, Rep, 22.5). Ah ecco: li hanno lasciati vincere per metterli in trappola. E poi l’uva era acerba.

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      • Si nota tanto che mi trattengo?
        È uno sforzo immane ma credo si possa colpire il bersaglio anche con altri metodi.
        Se dovessi dare libero sfogo sarei già bannato da tutta la galassia.

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      • Un scemenza di qua,una boiata di là,una critica su e una giù. E anche oggi il bidello va a letto soddisfatto. Ha fatto il suo dovere e si sente rispettato e stimato.

        Fantozzi aveva più dignità

        Ahahahahahahah

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      • Caspita, jj cicale, cicale, cicale c’ha messo la pezza: siccome il @Verme ha scritto che persino Fantozzi avrebbe più dignità di me, cicale, cicale, cicale, siccome era un concetto poco chiaro, si è sentito in dovere di spiegare a noi buzzurri, che Fantozzi avrebbe più dignità di me.

        (ci adeguiamo sempre alle modalità degli imberbi sbrufolosi) 👏👏👏👏👏🤣🤣🤣🤣 👏👏👏👏👏👏 🤣🤣🤣🤣

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  2. Ok, Travaglio riteneva una bufala l’invasione russa.
    Lo scrivo io per alleviare le fatiche altrui. Eventualmente posso scrivere anche ‘Travaglio fido coniglio’ – Bruna, se leggi sappi che i nostri quori sono pieni di neqquizia.

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  3. Comunque la si veda, un dramma umano e un inutile massacro di vite da entrambe le parti. Inutile girarci intorno e farsi illusioni, per ora ne Putin ne Zelensky vogliono la pace.

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  4. Ma cosa volevate che se ne facessero gli ucraini di quei pochi ruderi rimasti a malapena in piedi a Bakhmut?? I veri furbi sono stati loro! Mentre quei boccaloni dei russi fanno festa per aver conquistato una città fantasma. Ma sono proprio scemi, sono… !

    Come faranno ora gli ucraini a liberare il Donbass?? Faranno il giro largo di 600 km per raggiungerlo, e passando per le forche caudine, trappole e imboscate varie preparate dai russi! Che quasi quasi… gli lasciano anche il Donbass… a mangiare frutta acerba o avariata (de gustibus!). Ma che stupidi ‘sti russi!!!

    E lasciare il 20% dell’Ucraina a Putin, dove per giunta si parla – orrore, orrore – l’odiata lingua russa, per salvare la vita e le città di tutto il resto dell’Ucraina?? Saranno astuti fino a questo punto i fan del guitto Zelensky??!! Chissà, chissà! Mentre il 95% dei giornalisti italioti… sicuramente no! Questi sono i più eroici di tutti… ma col kulo degli altri, però!

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  5. Al di là delle beghe tra “giornalisti italiani”, in Alto Adige (Südtirol) il 100% della popolazione parla tedesco e il 98 % si sente austriaca. Se facessero un referendum per lasciare l’Italia, cosa dovremmo fare, lasciarli andare? E se l’Austria invadesse l’Alto Adige (Südtirol) per riprenderselo, cosa dovremmo fare, restare con le mani in mano? Chiedo per un amico.

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    • E perché no? Preferirei di gran lunga che tornassero italiane, come lo sono sempre state, l’Istria, la Dalmazia e la Corsica, ci mandiamo un po’ di omini senza insegne come ha fatto Vlad in Crimea? Nel cesso, il diritto internazionale.
      Da queste parti sarebbero senz’altro d’accordo.

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    • Le percentuali non sono quelle, ma Si subito! come fu un errore non lasciare che Sicilia e Calabria, diventassero autonome con i moti di “piazza” mafiosi!

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    • Egregio Antonnovelas 1:28, per quel che mi consta, la stragrande maggioranza della popolazione altoatesina di lingua tedesca non si considera austriaca bensì sudtirolese. Mi risulta che vorrebbero crearsi un piccolo Stato per i fatti loro. Per me, potrebbero andarsene anche oggi, senza, però, quella cofana di miliardi che l’Italia ha loro garantito e senza ricatti sul libero passaggio al Brennero di persone e merci. Inoltre, credo di poter nutrire molti dubbi sulla tolleranza di certa gente verso la popolazione altoatesina di lingua italiana. Ciò potrebbe giustificare un intervento armato italiano per proteggerla. Sono argomenti da prendersi con le pinze.

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      • Tanti e tanti anni fa, dovetti rinunciare a fare domanda di concorso con base in Alto Adige (ferrovie italiane!), perché oltre all’italiano avrei dovuto conoscere o il tedesco o il ladino

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      • Brava. Le risposte concise sono le migliori per le menti semplici. Se non capisse, potresti citare il prof. Barbieri e una sua recente lezione: “Immaginate due paesi A e B confinanti tra loro, che per loro natura non si amano e hanno un lungo passato di contrasti. Nel paese A, vicinissimo al confine, ci sono alcune provincie i cui abitanti parlano la lingua del paese B, hanno la stessa cultura del paese B, vogliono appartenere al paese B. Però vivono nel paese A, e per questo sono violentemente oppressi, discriminati e non hanno nemmeno scuole nella loro lingua, che è vietata per legge. Tensione dopo tensione il paese B decide di invadere il paese A dove i compatrioti vivono vessati. Stiamo parlando del 24 maggio 2015, quando l’Italia invase un paese confinante per liberare i connazionali che vivevano oppressi a Trento e Trieste. Questa è una pagina da sempre raccontata come gloriosa per la Storia italiana”. L’autodeterminazione deve valere sempre, non a giorni alterni. Se ancora non capisce, arrenditi Anail.

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    • Anton, secondo te lascerebbero l’Italia dove possono avere contributi statali e libertà di scelta per il loro territorio per andare con l’Austria per diventare la loro terronia? (Non me ne vogliano i meridionali 🫢)… Non lo faranno mai, fanno parte dell’Italia da così tanto tempo che se non hanno pensato sinora di lasciare l’Italia, non credo lo facciano mai più! Posso sbagliare ma non so quanto!

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      • Se lo avessero voluto veramente avrebbero fatto di tutto… Evidentemente gli è andata bene così! Personalmente non li considero italiani, non lo sono veramente.. sono un popolo a sé ma il Trentino Ato Adige è una bellissima regione, organizzata e tenuta abbastanza bene, poi vabbè c’è l’andrangheta anche lì, nessuno ne è immune purtroppo..

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      • Sarai giovane e non ricordi le bombe. Probabilmente non gli fu permesso perché, indipendentemente dalla lingua parlata dalla maggioranza degli abitanti, era al di qua del confine naturale costituito dalla linea dello spartiacque. Comunque ci costa cao

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      • Può essere che il Südtirol (Terronia dell’Austria 😄) ci costi caro, ma non è che il Regno delle Due Sicilie (che fino a Garibaldi non fu mai italiano) ci viene via gratis… 😁

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    • L’Alto Adige ha uno statuto speciale proprio per questo, per evitare tensioni pericolose. Cosa che non è stata fatta per il Donbass…oramai la guerra giusta a molti è entrata nel cervello…
      Io comunque starei a guardare voi patrioti che andate a difendere il sacro confine.

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      • Quando mai le guerre sono giuste!?! Chi pensa così e fortemente malato!!! Personalmente combatterei unicamente, se qualcuno invadesse l’Italia, tanto per senza motivazioni vere solo in quel caso.. ma se gli alto atesini volessero staccarsi che si staccassero pure!! Cos’è, facciamo una guerra per loro!! Tanto di guadagnato, risparmieremmo un sacco di soldi!!

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    • “Se facessero un referendum per lasciare l’Italia, cosa dovremmo fare, lasciarli andare?”

      Dici che è meglio mandare milizie naziste a massacrarli?


      (donna delle pulizie, incinta, strozzata coi cavi del telefono, che lavorava nella casa dei sindacati)

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      • Non era necessario postate sta foto però! Terribile! Non per chi guarda comunque ma per il rispetto a questa povera donna!!

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      • Anail c’è una cosa che si chiama pietas.. credo sia più giusto eventualmente mostrare foto che non immortalino corpi violati! La verità si può dimostrare in altro modo… Mio pensiero…

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      • Guarda il video, Mokj.
        Non ha scene forti, solo “svelamenti” delle verità nascoste.
        E comunque, per certi negazionisti, vedere che cosa questi elementi hanno combinato A FREDDO (c’erano agenti provocatori, individuati proprio nel video), è il minimo per rendersi conto di chi stanno sostenendo e di come vengono ingannati continuamente!
        Si chiama: forte impatto con la realtà… anche se la loro capacità di giudizio è andata, da quel dì.

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      • Il problema non e’ quella foto che noi tutti qui conosciamo , e che a qualcuno puo’ infonde orrore , ma e’ quello che nei media mainstream si guardano bene da farla vedere , insieme ai racconti dei corrispondenti come Bianchi o Angileri , perche’ potrebbe accendere i cervelli atrofizzati dalle loro bugie .
        E questo e’ un pericolo mortale per i buoni

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      • Chiedendo scusa a Guido per l’invasione di bacheca…
        Califfo, con “Angileri” forse intendi riferirti a Vittorio Rangeloni, con Bianchi uno dei pochi a testimoniare da anni le verità nascoste?

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    • Con la piccola differenza che in Alto Adige gli diamo una grande autonomia, gli preserviamo la lingua, e soprattutto non li bombardiamo seminando morte e distruzione da 8 anni. Differenza piccola, piccola, piccola …

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    • Antonnovelas per me tu l’hai messa giù male:
      Nel caso: il sud tirol vive pacifico e l’Austria non ha nessun interesse ad attaccare l’altoadige. Qui è successo il contrario.
      Una mattina da Roma ( kiev nel caso specifico) si sono alzati e hanno eliminato tutta l’opposizione, poi si sono dati ad uccidere i tirolesi ( abitanti del Donbass).
      Cosa hanno fatto gli ucraini di sangue e lingua russa del Donbass(tirolesi) ? Hanno chiesto aiuto. A chi chiedi aiuto? A qualcuno che ti capisca e che possa far tacere roma( kiev)
      Tutto naturale, perché vienna ( mosca) è vicina e simile. Vienna interviene con le buone (trattati minsk 1 e minsk 2) ma roma (kiev) non ci sente. Perché roma non vuol sentire? Perché sono a cena e dopocena con l’america… E a parlare sono le maniere forti e a pagare sono i deboli ( civili morti…).
      E ti raccontano che gli oppressi sono a Roma (kiev) e gli oppressori a Vienna ( mosca)…

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      • @Jonny
        Pensavo fossi in malafede, invece sei proprio limitato.
        La Crimea non c’entra nulla nel paragone Donbass – Alto Adige, che era l’oggetto del discorso, perché ha un’altra storia.
        La mia, oltretutto, era una risposta sarcastica alla questione posta dal (presunto) amico di antonovelas; per un trattato completo sulla questione russo-ucraina non bastano certo 5 righe e 5 minuti (e in ogni caso qualche idiota salterebbe comunque fuori a dire che il ragionamento non regge perché non ho parlato della fame nel mondo).
        Cosa diavolo c’è di difficile da capire in questo?
        Comunque per me si chiude qui; le diatribe a due sui forum sono stucchevoli e soprattutto non amo spendere il mio tempo a discutere con chi non arriva a comprendere concetti semplici semplici.
        Io non convincerò te, tu non convincerai me, e i lettori del forum si sarano fatta autonomamente un’idea su quello che abbiamo scritto.
        PS il parallelo Alto Adige-Donbass l’ha fatto peraltro pure il (tuo probabile amico) Matteo Renzi, in almeno un paio di occasioni (una rintracciabile sul FQ), riferendo di aver proposto a Zelensky un modello AA italiano per la questione, e ricevendo in risposta un secco NO.

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    • Hai sbagliato – di poco – le percentuali (in Alto Adige il 26% della popolazione è di madrelingua italiana, un altro 4% sono ladini; al massimo a sentirsi austriaco potrebbe essere un 70% scarso – sito provincia autonoma Bolzano).
      Ma per il resto hai ragione!
      Se l’Alto Adige decidesse di indire un referendum (magari dopo l’emanazione di una legge di un primo ministro Criminale Poroscemo per eliminare autonomie e lingua tedesca, previa la messa fuori legge del Südtiroler Volkspartei, e sorvolando sul rovesciamento del governo legittimo precedente), faremmo benissimo a usare i carri armati, un po’ di tortura e detenzioni illegali (piccoli crimini di guerra, ma – attenzione – “interni”), e pazienza se incidentalmente dovessimo provocare qualche migliaio di vittime civili, bambini compresi (sempre vittime “interne”, per carità!).
      Se a quel punto l’Austria invadesse l’autoproclamato SudTirolo, potremmo sempre chiedere l’aiuto della NATO; ci basterebbe convincere gli americani che gli austriaci sono comunisti.

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      • Questo tipo di paragoni denuncia una certa disonestà intellettuale, perché omette completamente il ruolo della Crimea, e se ne capisce benissimo il perché: l’Austria del tuo fantasioso parallelo, invece che dal SudTirolo, ha cominciato con l’annessione della Sicilia (dato che quello sbocco sul mare gli era di molto utile).
        Alla luce di questo, il resto del paragone non sta in piedi.

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      • “solo allora, dopo la Rivoluzione di ottobre, iniziarono a formarsi tutti i tipi di entità quasi-statali e il potere sovietico creò l’Ucraina sovietica. Questo è ben noto. Prima di questo, non c’era Ucraina nella storia dell’umanità “, ha sottolineato il capo dello stato.
        All’inizio dello scorso anno, il presidente russo ha affermato che l’Ucraina di oggi può essere giustamente chiamata “Ucraina che prende il nome da Vladimir Ilyich Lenin”, poiché era il suo autore e architetto, il che è confermato da documenti d’archivio.”
        Tanto per dire

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      • @Jonny
        La vera disonestà intellettuale, al limite direi della porcata, è paragonare la Sicilia (cosa diavolo c’entrerebbe con l’Austria?) alla Crimea, storicamente russa fino al 1954 (quando fu “donata” all’Ucraina, allora comunque parte dell’Unione Sovietica; un po’ come “donare” il frusinate alla Campania); e abitata, nel 2001 (quindi ben dopo l’indipendenza) per quasi l’80% da madrelingua russi (https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_russa_in_Ucraina#:~:text=Il%20russo%20è%20la%20prima,unica%20lingua%20ufficiale%20del%20paese.), nonché addirittura con la più alta percentuale (91%) di sostegno alla lingua russa come seconda lingua ufficiale dello Stato ucraino.
        Se non l’ho citata, è ovviamente perché costituisce un caso a parte, essendosi risparmiata, grazie al referendum di annessione alla Russia, i massacri dei famigerati battaglioni ucraini che hanno martoriato il Donbass.
        Ovviamente il referendum non è stato riconosciuto dal mondo occidentale, nonostante la presenza di osservatori neutrali di ben 21 paesi, e nonostante una percentuale superiore al 95% per l’annessione (che qualche dubbio sulla volontà degli abitanti di rimanere con gli ucraini lo dovrebbe pur sollevare).
        Ma tutto questo è un’altra storia, che nulla c’entra col Donbass, ed è ben chiaro che tirar fuori la Crimea (paragonandola alla Sicilia!) è il classico “buttarla in caciara” per sviare il discorso (e in parte ci sei riuscito, bravo).

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      • Ah, ecco, mi pareva: la Crimea non c’entra nulla, è stata tutta una casualità.
        E poi, la Crimea è sempre stata Russia, quindi sempre lo sarà, nei secoli dei secoli, amen (e tanti saluti al diritto all’integrità territoriale).
        Semmai tutto questo non dovesse bastare, poi c’è stato pure il “referendum” (coi fucili, ma sono quisquilie).

        Ciò che mi induce a troncare questa conversazione, giudicandola del tutto inutile, è il fatto che tu consideri la presenza di osservatori neutrali come prova della validità del referendum relativo all’annessione della Crimea, ignorando completamente che nonostante tale presenza (o meglio, proprio grazie ad essa) il referendum non è mai stato riconosciuto a livello internazionale dalla maggior parte dei Paesi (principalmente proprio a causa della presenza delle forze russe sul territorio).

        Certo che il 95% solleva ben più di qualche dubbio sulla volontà, e non solo su quella degli abitanti , ma anche e soprattutto sulla tua di attribuirgliela (sai perché le percentuali “bulgare” si chiamano così?), pertanto ti devo proprio salutare.

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    • Ogni volta che paragonate il Sud Tirolo con il Donbass mi fate scompisciare dalle risate , non ne sapete nulla , anzi in questo caso l’unica che la dice abbastanza giusta è Moky .

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    • Il tuo amico dovrebbe piuttosto domandarsi come mai del secessionismo sud tirolese non c’è traccia… forse – a conti fatti – conviene rimanere in Italia?

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  6. Intanto sono entrati in azione i filo ucraini , o partigiani russi , o meglio ancora estrema destra contro Putin , e quindi il bastardo si vendicherà o intensificherà gli attacchi….senza fine questa guerra.

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    • Gentile sig.ra PaolaBL, le suggerisco una brevissima ripetizione di storia della 2nda Guerra mondiale:
      Nel dic.1944, poco prima del fallimento dell’offensiva tedesca nelle Ardenne, la propaganda del ministro Goebbels ” lanciò” la notizia della presenza dei ” lupi mannari” nazisti. Costoro, dietro le linee Alleate, avrebbero dovuto sabotare e tormentare gli Angloamericani avanzanti. Se è così con i “partigiani russi”, siamo davvero agli sgoccioli di questa porca guerra fomentata da amici dei neonazisti ucraini, degli svuotamagazzini di armi e dei “ricostruttori”.
      Saluti

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    • Ma sarà un caso che, in questa narrazione atlantista capovolta, i partigiani russi coincidono con l’estrema destra?
      E si vanno ad affiancare a quegli altri partigiani ucraini, che sfoggiano svastiche e wolfsangel, e – mentre leggono Kant – ascoltano inni delle SS?
      Ma non vi viene proprio mai il dubbio di stare dalla parte sbagliata (ovviamente salvo essere, come probabilmente molti di voi effettivamente saranno, dei simpatici neofascisti?).

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      • E a te non viene proprio mai il dubbio che l’unica parte che ha senso prendere è quella della povera gente?

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      • La ragazza della foto di sopra è la povera gente: io sto con lei, voi con i nazi che l’hanno dilaniata.
        I civili bombardati nel Donbass sono la povera gente: io sto con loro, voi con i nazi che li hanno bombardati.
        I bambini del viale degli Angeli sono la povera gente: io sto con loro, voi con i nazi che li hanno uccisi.
        Le nonne, i bambini, gli innocenti ucraini che muoiono sotto le bombe russe (ma anche ucraine) sono la povera gente: io sto con loro, e per questo auspico la fine della guerra oggi stesso, voi volete continuare la guerra ad oltranza in un’escalation senza orizzonti.
        Se viene ammazzato un nazi dell’Azov non mi rattristo troppo.
        Se viene ammazzato un nazi della Wagner non mi rattristo troppo.
        Se Russia e Ucraina al tempo della dichiarazione di indipendenza si fossero accordate per lasciare il Donbass (a prevalenza russofono) alla Russia, o per farne una nazione autonoma, non sarebbe fregato a nessuno; adesso invece per voi è fondamentale che resti all’Ucraina, a costo di morti e distruzione in un crescendo senza fine.
        A me, di chi sarà il Donbass alla fine della guerra, ucraino, russo o indipendente, non me ne frega niente, purché la povera gente che ci abiterà possa farlo in pace e senza discriminazioni.
        Se Poroshenko prima, e Zelensky poi, avessero riconosciuto ai russofoni autonomie e libertà linguistica simili a quelle dell’Alto Adige, probabilmente – o almeno forse – di morti (tra la povera gente) non ce ne sarebbe stato nemmeno uno.
        Ben sapendo peraltro che il Donbass non è l’unico (né il principale) motivo di questa guerra.

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      • Guarda che stai male forte.
        Mi stai attribuendo tutta una serie di cose che esistono solo nella tua fantasia, in un’immaginaria contrapposizione voi/noi che la dice lunga sul tuo modo di concepire il confronto solo come scontro.
        Fatti vedere da uno bravo.

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      • “Fatti vedere da uno bravo.”, poi da’ il nome all’iDI0ta ché il suo dà, a quanto pare (cit.), dei risultati pessimi.

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      • Ho solo evidenziato le lacune logiche del tuo presuntuoso (e del tutto fuori luogo) “invito” a stare dalla parte della povera gente; serve davvero spiegare che mai mi rivolgerei a te col “voi”? E che il “voi – che state dalla parte dei partigiani di estrema destra” riprende banalmente quello del mio primo commento? Da che parte stai tu personalmente mi interessa meno di zero.
        Non lo hai evidentemente capito (la carenza di logica sembrerebbe essere la cifra dei tuoi commenti), e hai quindi sclerato con commenti che una volta si sarebbero definiti bimbomi...
        D’ora in poi ti ignorerò, sia in ossequio a Oscar Wilde e ai motti suoi o a lui attribuiti, sia perché trovo snervante dover spiegare testi scritti a chi non li comprende (salvo naturalmente sporgere dovuta querela qualora dovessi ravvisare in qualche tuo futuro delirio gli estremi dell’ingiuria o della diffamazione).

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      • Ti prego di ripensarci: se non ci fossi tu a dirmi che cosa penso (e chi sono i miei probabili amici), non so proprio come farei.

        Non ho capito chi è che sta dalla parte dei partigiani di estrema destra (ovviamente oltre a me, che ne ignoravo l’esistenza), ma probabilmente sono io che non ci arrivo, però non so se sia giusto sentirsi in colpa per non essere intelligenti quanto lo sei tu.

        Infine chiedo umilmente venia per aver tentato di pormi sul tuo livello, probabilmente non accadrà più (salvo naturalmente sporgere dovuta querela qualora dovessi ravvisare in qualche tuo futuro delirio gli estremi dell’ingiuria o della diffamazione).

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    • Paolo , sono andata a leggere di questa cosa di cui non sapevo nulla , ma io non ci vedo un possibile paragone, oltreché siamo in epoche talmente diverse che il ripetersi risulta impossibile.

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  7. Niente da fare. Da quando Travaglio ha preso la cantonata sull’invasione Russa del 24 febbraio, deve dimostrare ai suoi lettori e ascoltatori che lui è una sorta di Tiresia, o di mago Otelma se volete. Da quel momento in poi è tutto un “come avevamo detto un anno fa”, “come ripetiamo da mesi”, “avevamo previsto tutto”… Ah ah ah!
    Piuttosto: niente da dire sul sondaggio di La7 riguardo l’invio di armi in Ucraina? La “stragrande maggioranza degli italiani”, cioè il 31%, è per lo stop all’invio. Mentre la “minoranza”, il 51%, è a favore. Il resto non sa.
    È un mondo alla rovescia.

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    • Sempre più inguardabile e senza vergogna il Mentana;ora è tutto felice nello stravolgere i (pilotati) sondaggi. Veramente non c’è più nella nel panorama televisivo degno di essere visto, forse, al momento Discovery chanel sul 9 con Crozza, che purtroppo chiude per ferie fino a settembre .
      PS: Bruna…Gatto…ma davvero davvero siete tornati sotto mentite spoglie? Vedo i vostri fans in festa; meglio così, più siamo meglio stiamo, magari evitando di offenderci…

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  8. Caso mai “alla rovescia” sono i presunti sondaggi ma “l’hanno detto in televisione” e allora è certamente così…

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  9. io prego perche tutto questo si fermi non è possibile che una ecatombe sia trasformata in una partita di rugby , o peggio ancora una tragedia immane in commedia all’italiana

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    • @luigi
      Lo è già diventata, almeno dal punto di vista del pollaio dell’informazione (in cui ci metto dentro anche Travaglio & co.)

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      • La goccia scava la pietra, non con la forza ma col cadere spesso, così l’uomo impara non con la forza ma leggendo .. purtroppo come disse il sociologo De Masi al Salone del Libro di Torino” questa è una bolgia di personaggi in cerca di autori e autori in cerca di personaggi: 2.000 presentazioni di libri in cinque giorni, 400 al giorno, 36 ogni ora, una ogni 1,6 minuti. Tutti a lamentarsi perché si legge poco e si vendono pochi libri”. Chi Legge sono soprattutto quelli del “mondo di sopra” fatto di post-borghesi e post-materialisti che hanno a cuore ecologia e transizione digitale, diritti e accoglienza, eutanasia e liberalizzazione delle droghe, ristoranti e vacanza, gioco e intrattenimento, sessualità e social media che tra un aperitivo e una colazione ironizzano sul guere epidemie e i fame .ma c’ è il “mondo di sotto” quello fatto di post-proletari e post-sottoproletari che vorrebbero avere un lavoro, e sbarcare il lunario che devono leggere le bollette o come non fare la fila per non affrontare una spesa medica imprevista, devono studiare come arrivare alla fine del mese, come vivere e proteggersi in quartieri degradati. I nostri quotidiani non si rivolgono certo a loro quando parlano di guerre .loro hanno un target di lettori che fa confusione sugli orari (e sui nomi) dei pasti da brunch, ape, happy hour, apericena, etc. nelle ore più disparate.E cosi tra un aperitivo e un posto a tavola guardano i giornali confondendo spesso bellum con bello
        “Bellum quod res bella non sit” – La guerra si chiama “bellum” perché non è una cosa bella (Isidoro di Siviglia, Etimologie, 18,1,9).

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    • No comment
      “Confrontare il G-7 con le piccole persone (nani e nani) che hanno interpretato i Munchkin nell’iconico Mago di Oz è un insulto a quelle persone piccole di statura fisica ma gigantesche in termini di carattere e integrità. I leader del G-7 sono una vergogna per l’umanità.

      Le stridenti osservazioni della von der leyen
      Per noi è importante offrire alternative reali, ad esempio, all’iniziativa cinese One Belt, One Road. Ed ecco la nostra iniziativa congiunta sugli investimenti infrastrutturali fuori dall’Europa, fuori dal G7. Stiamo parlando di un pacchetto da 600 miliardi di euro che l’UE sta lanciando insieme agli Stati Uniti e ad altri paesi per investimenti infrastrutturali mirati nel Sud del mondo. Dovremo fare passi da gigante”.

      Piuttosto che cercare di versare petrolio su acque agitate, la banda di miscredenti del G-7 è intenta a cercare di dare fuoco a quel petrolio. Il loro incontro a Hiroshima, il luogo del primo utilizzo di una bomba atomica, è stato ricco di ironia. Nonostante la loro vuota retorica antagonista sulla sconfitta della Russia, si sono rifiutati di accettare il fatto che l’esercito ucraino che hanno addestrato, finanziato ed equipaggiato sia stato frustato in modo decisivo a Bakhmut da una forza molto più piccola di presunte bande di coscritti criminali: la sporca dozzina per 3000. In In realtà, il gruppo Wagner non era l’unico responsabile della sconfitta della forza sostenuta dalla NATO. Wagner ricevette ampio sostegno dai regolari russi, che lanciarono inesorabili artiglieria e sbarramenti aerei.

      Lo squilibrio dei leader del G-7 è stato catturato in un discorso pronunciato da Eliot Cohen, un fanatico neo-con, alla conferenza dell’Arca strategica dell’Istituto polacco per gli affari internazionali il 17 maggio 2023. Cohen ha detto :

      I russi devono, inoltre, concludere che l’Ucraina – in precedenza, a loro avviso, uno pseudo-stato contenente “cugini” o “fratellini” – è scomparsa per sempre. Ciò significa una rapida adesione all’UE e alla NATO, ma anche un profondo impegno occidentale per ricostruire l’Ucraina economicamente e, cosa più importante, armarla fino ai denti per gli anni a venire.

      Il balbettio dell’amministrazione sul dare i nostri sovrabbondanti F-16 all’Ucraina è sciocco e miope. Questi jet potrebbero non fare la differenza sul campo di battaglia tra due mesi, ma la consapevolezza che diverse centinaia di loro sono in cantiere per i prossimi cinque anni avrebbe una profonda importanza simbolica. Dovremmo parlare di come ricostruire le forze armate ucraine, l’esercito più grande, più collaudato e per certi versi più determinato dell’Occidente.

      L’Occidente ha bisogno di una campagna di informazione aggressiva per portare a casa la realtà della sconfitta russa. Ai russi va ricordato che la loro economia vacillante è solo un decimo di quella dell’UE; che non possono costruire e schierare un carro armato moderno; che il loro ultimo jet ad alte prestazioni, il Su-57, sarà superato in numero dagli F-35 dei quattro piccoli stati nordici; che i loro generali sono anziani e incompetenti; che il loro alto comando è indifferente alla vita dei loro uomini; che il loro equipaggiamento è inferiore a quello dell’Ucraina; e che la loro logistica è corrotta dall’inganno e dalla corruzione.

      Questa è pura follia. Cohen, e il resto dei leader del G-7, devono ancora capire che i russi “antiquati e incompetenti” si sono appena presi a calci in culo a Bakhmut e che la cosiddetta tecnologia “superiore” della NATO è stata decimata dall’economia industriale militare di una Russia “vacillante”. Sarebbe tragico se Cohen stesse vomitando queste sciocchezze mentre era legato con una giacca di forza in un istituto psichiatrico. Potremmo sperare che una combinazione di farmaci e cure mediche possa liberarlo dalla sua psicosi. Ma non è confinato in un reparto psichiatrico. Invece, viene accettato come un saggio esperto che sta delineando una visione fattibile per la politica occidentale nei confronti della Russia.

      Ciò significa che l’Occidente continuerà a usare l’Ucraina come un flaccido ariete che tenta inutilmente di annientare la Russia e garantire il massacro di decine di migliaia di militari ucraini nel processo. La Russia, da parte sua, sembra riconoscere che i leader dell’Occidente sono presi da una follia che può essere affrontata solo distruggendo gli eserciti e le attrezzature che l’Occidente schiera contro di essa.

      Mentre Cohen e il G-7 continuano a soccombere all’errore fatale di fingere che la Russia sia una scricchiolante autocrazia sull’orlo del collasso, Vladimir Putin e il suo team di sicurezza nazionale continuano a stringere nuovi legami con le più grandi nazioni del mondo in termini di popolazione e sono impegnati a erigere nuovi sistemi economici che aggireranno il sistema egemonico occidentale basato sulla supremazia del dollaro USA. La fissazione dell’Occidente a schiacciare la Russia elimina qualsiasi percorso praticabile per un accordo negoziato e il ripristino delle normali norme diplomatiche. Questa è una lotta all’ultimo sangue, per la quale l’Occidente non è preparato. La Russia e la Cina ora sembrano rendersi conto che non ci si può più fidare dell’Occidente e hanno intrapreso un percorso per difendersi e farne subire le conseguenze all’Occidente.”

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      • Cohen? Per caso è Ebreo ? Come può tollerare la presenza dei neonazisti tra le Forze Armate Ucraine che vorrebbe vieppiù equipaggiare ?
        Ha già dimenticato i 6 milioni di Ebrei ammazzati dai nazisti 80 anni fa ? Che dicono a Gerusalemme degli amici Americani?

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  10. Il vero dramma e’ che l’INFORMAZIONE (in gran parte) e’ stata smantellata e la becera PROPAGANDA h24 l’ha sostituita, oramai i PADRONI DEL VAPORE si sono comprati tutto e la gente non piu abituata al pensiero critico e’ distratta da ogni sorta di minchiata ARCOBALENATA.

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  11. Il bello, o il brutto, è che basta una persona o pochissime persone che cambiano idea sulla guerra e invio di armi, e che si trovano oltreoceano, che tutti questi “giornalisti” immediatamente scrivono l’opposto (tengono famiglia anche loro e in base alla linea editoriale scrivono quello che devono scrivere). Ma con loro, anche i politici cambierebbero idea. Anche molti milioni di persone che leggono e seguono i mass media, e i social media. Così “educano” il popolo. Questo è il G7 e l’occidente libero, figuriamoci gli altri paesi!

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  12. “In ogni azione enorme e di interesse mondiale, la propaganda ha il compito fondamentale di promulgare l’ ideale di questa azione. Dovrà, quindi, inculcare l’ ideale nel maggior numero di persone, poi si sposterà attaccando le persone che hanno idee diverse e renderli insicuri ed incerti sulle loro idee” Non vi cito l’ autore, molto odiato, ma evidentemente emulato da tutti nel trasformare, attraverso la propaganda, un’ azione enorme, come una guerra, in qualcosa di ideale, come la lotta fra bene e male, dove ovviamente viene deciso, da chi utilizza la propaganda, chi sia il cattivo ed il buono. Senza la propaganda, anche il più stupido degli uomini, si rifiuterebbe di combattere e morire in una guerra non sua, ma delle élite capitaliste per spartirsi il profitto della torta ucraina, una ricchezza che non andrà ai popoli, rimarranno poveri indipendentemente dal padrone, ma in minor numero, perché morti!

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  13. Dopo decine e decine di sondaggi che attestavano TUTTI, senza ombra di dubbio, l’avversione degli italiani a sobbarcarsi ulteriori spese militari per armi da inviare a Zelensky, peraltro allontanando vieppiù la possibilità di negoziati… ecco arrivare l’ultimo sondaggio commissionato dal tg La7 che stravolge quella consolidata opinione. Quantomeno viene il sospetto (per me è una certezza!) che questi ultimi numeri siano farlocchi. D’altronde era stato lo stesso Mentana a invitare gli italiani a rivedere la loro posizione perché, a suo dire, si metteva in forse la sicurezza degli ucraini difesi dall’impero americano il cui unico scopo era ed è invece l’installazione di missili puntati su Mosca sul confine ucraino, allo scopo di limitare il declino geostrategico yankee. Altro che la difesa della vita degli ucraini… che invece, con l’escalation militare, vengono condannati a morte. Non a caso gli unici tentativi di trattative (turco e cinese) sono stati RIFIUTATI sia da Biden che da Zelensky. Tutte considerazioni, queste, che mandavano in bestia Cairo, Mentana e il suo compare atlantista Diego Fabbri sedicente esperto di geopolitica al servizio di Biden.

    Urge trovare un tg vedibile all’ora di cena. NON ESISTE, purtroppo! Spero che alla 9 ci stiano pensando. Se ci riusciranno, giuro che, all’ora di pranzo e cena, metterò il telecomando dentro lo sgabuzzino di casa, onde rendere fastidioso il cambio di canale! In alternativa… saranno certo più istruttivi persino i cartoni animati. Augh, ho detto!

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    • Nel tuo post @Gae, c’è tutto il bagnami del perfetto “pacifista” italiano. Uno spettacolo.
      I sondaggi buoni sono solo quelli che danno ragione a noi. Gli altri sono tutti farlocchi.
      Mentana invita gli italiani a “rivedere la loro posizione”. Gli italiani obbediscono.
      L’unico scopo degli americani è puntare i missili su Mosca dal confine Ucraino. Io mi chiedo, PERCHÉ?
      Con l’escalation militare gli ucraini vengono condannati a morte. Sempre dagli americani, naturalmente.
      Gli unici tentativi di trattative (uahahahahahahahah!!!) sono stati rifiutati da Biden (si, domani) e da Zelensky.
      Il Papa, dopo essere stato preso a schiaffi da Zelensky, “ci riprova” (titolo esilarante del FQ).
      (Continua)

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      • Signor Santo lei offende la sua intelligenza se pensa davvero che dopo decine di sondaggi che vedono la maggioranza degli italiani contrari alla guerra, come dice Gae, crede all’ultima entusiasta uscita dell ineffabile Mentana (quello che disse a suo tempo, che se sapeva in anticipo le argomentazioni di Conte, non le trasmetteva…Bell’esempio di giornalismo terzo), lei saprà bene che facendo domande in un certo modo si può orientare le risposte, ma poi a prescindere da questo, non so dove vive lei, perché io, dovunque sono stato, ho trovato pochissime persone favorevoli al nostro intervento.

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      • Ma intelligenza di chi? Soprattutto: ma di che sondaggi parla??
        Qualsiasi pseudo sondaggio venuto fuori dava un’Italia al massimo divisa in due.
        Mai letto di “stragrande maggioranza” contro l’invio di armi in Ucraina. Lo scriveva e diceva solo la propaganda putiniana (si, PUTINIANA) che non ha nulla a che fare col vero pacifismo di un Papa Francesco o del compianto Gino Strada.

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  14. Ma è un refuso o hanno davvero scritto che Kiev “ammassa” 80 militari vicino a Bakhmut? Cioè se ottanta sono un “ammasso” di militari l’Ucraina ha, ormai, più armi che militari in grado di usarle.

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    • E in base alle informazioni trovate su telegram. 39 dichiarati morti 5 arresi altri circondati in una chiesa dove avrebbero,per ora, trovato riparo, e altri ancora in fuga attraverso la campagna.

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  15. @Gae

    L’unico evento che può terremotare l’asse suprematista atlantista è il voto contrario del pd in sede EU riguardante la destinazione di fondi per le munizioni all’Ucraina. Credo sia previsto per fine mese.
    Prima o poi il famoso bivio deve arrivare per la Schlein.
    Perciò va “aiutata” a non sbagliare.

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    • Ma come, ne dici sempre peste e corna, e adesso invochi l’aiuto del Pd? Come se non fosse già ovvio che voteranno tutti a favore, a parte Smeriglio.
      Ma anche se fosse, capirai che terremoto: disponendo il Pd di BEN 19 euroseggi su 705, direi che siamo vicini al 7° grado della scala Courics (come certificato dallo European Fecal Standards and Measurements: https://en.wikipedia.org/wiki/More_Crap ).

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      • Ritengo tu stia grandemente sottostimando le conseguenze di un (improbabile) voto contrario del pd in sede europea rispetto alle risorse da destinare alle munizioni, cioè alla guerra. Ritengo anche che la stragrande maggioranza delle persone che si interessano di politica e, magari, guardano con favore ad partito come il pd, perché si sentono di sx, ben difficilmente abbiano compreso di cosa si tratti e il ruolo che è stato assegnato a tale formazione “progressista”.
        In ogni caso, come cauto elettore del M5*, attendo con interesse gli sviluppi di questo voto europeo, soprattutto per le dinamiche che potranno sorgere nei rapporti tra Conte e la Schlein.

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      • Sei perfino più sballato di me che mi drogo, se davvero pensi che possa esistere anche una sola possibilità in tutto l’universo che il Pd si rimangi l’intera linea così, all’improvviso, in cambio di nulla (a parte di una strizzata d’occhio ai “pacifisti”, che se sono tutti come te non cambierebbero comunque il loro giudizio per questo), proprio una delle poche volte che abbiamo anche da guadagnarci (si dà il caso che l’Italia sia tra i primi produttori mondiali di munizioni: da quand’è che non vogliamo più far lavorare le nostre aziende?).

        Ad ogni modo, le conseguenze sull’approvazione della norma sarebbero nulle, ma questa non è certo una mia opinione: trattasi di pura e semplice questione numerica.

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  16. “E se l’Austria invadesse l’Alto Adige (Südtirol) per riprenderselo, cosa dovremmo fare, restare con le mani in mano? Chiedo per un amico.”

    Ma perché qualcuno vuole impedire agli ucraini di riprendersi il Donbass, e poi anche di marciare su Mosca?

    Quello che non si capisce è perché noi dobbiamo marciare con gli ucraini e non con i russi o con nessuno dei due, e soprattutto perché dobbiamo tagliare i rapporti economici con la Russia. Chiedo per mio zio.

    “Immaginate due paesi A e B confinanti tra loro, che per loro natura non si amano e hanno un lungo passato di contrasti.”

    Questi prof che non conoscono nemmeno Manzoni nella nuova versione mattarelliana per le scuole (e anche per il Lollo) dove non esistono più i contrasti e non esistono più nemmeno le etnie (in effetti che differenze reali ci possono essere tra uno svedese e un afgano?), ci vogliamo tutti bene, ci teniamo per mano e facciamo il girotondo in riva al mare.

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    • Quello che non si capisce è perché noi dobbiamo marciare con gli ucraini e non con i russi o con nessuno dei due, e soprattutto perché dobbiamo tagliare i rapporti economici con la Russia. Chiedo per mio zio.

      Semplice, perché il nostro comune Zio di cognome fa Sam, che ci piaccia o meno.

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      • Sarai il tuo di zio in comune, mio no di certo, anche come cugini sarà il tuo cugino in comune. Viva la pappa con il pomodoro e i papaveri alti alti, trottolino , oltre non vai.

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      • A quando l’inizio delle danze? A quando la caccia agli animali comunisti? Mai pensato in vita mia di poter dire o pensare una cosa orribile come questa. Eppure ci siamo quasi. E pensare , che se sai leggere e scrivere e hai una casa o forse due o più lo devi alla costituzione. Ma credo che per te questo pensiero sia eccessivo, non saresti l’unico né il primo né l’ultimo che darebbe un fucile ad un bimbo di sei anni. Il gemito della morte da i suoi baki abbastanza in fretta.

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      • Scemi o furbi, sempre servi siamo (ci sono delle ragioni per cui lo siamo, si chiamano Storia).
        La differenza tra me e te non è nella servitù, ma nella consapevolezza.

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      • Per consapevolezza sono consapevole che gli ammeri-cani sono i padroni e che noi siamo servi, tu lo accetti e ti sottometti io no, c’è chi nasce gazzella e c’è chi nasce leone.

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      • Hai dimenticato di aggiungere “da tastiera”.

        A me sembra che sottomessi lo siamo entrambi, a prescindere dalla nostra volontà, a meno che tu non viva al di fuori del consesso della società civile occidentale.
        Ma fintantoché ci stai col naso ben ficcato dentro, come tutti gli altri, parlare di sottomissione è quantomeno fuori luogo: ti ricordo che chi trovasse insopportabile tale “sottomissione”è comunque libero di alzare le tende in qualunque momento (tanto per menzionare un’altra cosa ampiamente fuori portata, per la maggior parte degli abitanti del pianeta).

        Caro il mio Simba, ho una domanda per te: il tuo non accettarlo, all’atto pratico, che cosa comporta?
        Te lo dico io: esattamente nulla di nulla. Ruggire alla luna, come fai tu, è al massimo un modo comodo per sfogare le proprie personali frustrazioni contro un capro espiatorio (i terribbili ammerrikani kattivoni del mondo, secondo il più stereotipato dei pregiudizi).
        C’è chi non ha questo bisogno, fattene una ragione.

        P.S.: magari saresti un filo più credibile se non mi stessi scrivendo da un blog registrato su un dominio americano, che utilizza una piattaforma americana, ospitata da server americani su di un medium inventato dagli americani.

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      • “P.S.: magari saresti un filo più credibile se non mi stessi scrivendo da un blog registrato su un dominio americano, che utilizza una piattaforma americana, ospitata da server americani su di un medium inventato dagli americani.”

        Aaaaah, fantastico!

        Lo schiavo un filo più credibile, dunque, sarebbe quello che muore stoicamente di fame perché non può che mangiare il cibo dell’aguzzino; mentre quello del tutto coerente e da emulare è colui che ringrazia per la sbobba buttata sotto il tavolo dalla mano che, prima di essere ritirata, ha necessità anche di una leccatina per i privilegi che elargisce, sul pianeta Terra, a circa un essere umano su 7.

        Ma come siamo fortunati noi “settimini” ad essere rappresentati dagli schiavi come l’iDIOta: come si potrebbe riversare tutto l’odio sul padrone, quando ci sono servi imb3cilli come il cr3tino a cui sto rispondendo? Ecco un mirabile esempio di “spettacolo della miseria umana” (cit.)!

        Ah, quanto aveva ragione il DVCE quando affermava: “Come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?” e BUFF0NI. aggiungo…

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      • Se la sbobba è così immangiabile, perché tu e il tuo compagno di ipocrisie non la rispedite al mittente e cambiate mensa, invece di leccarvi baffi e dita?
        Ti informo che ne avete piena facoltà (ma dopo non potreste più praticare il vostro hobby preferito: il piagnisteo).

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  17. Sarai il tuo di zio in comune, mio no di certo, anche come cugini sarà il tuo cugino in comune. Viva la pappa con il pomodoro e i papaveri alti alti, trottolino , oltre non vai.

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    • Se fai parte della stessa società civile italiana a cui apparteniamo tutti si dà il caso che sia anche tuo zio, checché tu ne dica e strepiti.
      Disconoscerlo mentre si continua a sguazzare nei privilegi d’Occidente, garantiti anche dalla protezione dell’ingombrante zietto, è quantomeno da ipocriti.

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      • Ci protegge da chi? Non mi sembra che ci siano basi nemiche nel Mediterraneo ad eccezione di quelle angloammeri-kane,
        Se mai il contrario.

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      • No, sbagli, io non faccio parte della società civile ingrassata dallo zio Sam, sono una cavernicola e di solito passo il mio tempo contanti gli scarafaggi sul materasso (Per chi ha orecchio per intendere). Non so cosa tu possa intendere per società civile : farsi i capelli una volta a settimana? Vestirsi sempre appuntino? Passeggiare per le vie del centro agghindati a festa e bere un te al bar più rinomato ? Non capisco, l’ultima età della società civile da noi sta chiudendo i teatri e quei pochi rimasti lì rende vani. La gente passa le domeniche al super mercato, neanche più al cinema . Gente sconosciuta si permette di dare del tu e parlarti come se fossi la donna delle pulizie, è questo ciò che @jonny Dio intende per società civile? Comprare un visone da 5 Mila euro?

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      • Forse non te ne sei mai reso conto, ma quello che tu schifi come noiosa normalità sono in realtà tutta una serie di privilegi che, sul pianeta Terra, sono appannaggio di circa un essere umano su 7.

        La felicità ognuno la misura secondo il suo metro, ma ci sono dei parametri oggettivi da tenere in considerazione: i fatti dicono che dove la gente ha migliore accesso a cose come sanità, istruzione, welfare, etc. è anche dove si campa meglio, e soprattutto più a lungo.
        Come bonus, esisterebbe anche quella cosuccia chiamata libertà d’espressione, ormai talmente scontata da far dimenticare il sangue con cui è stata pagata, del cui valore gli stolti si accorgono solo dopo averla perduta.

        Qual è il comune denominatore di tutte queste cose? Sorpresona: il mai troppo vituperato Occidente, che prospera sotto l’ala protettrice dell’aquila americana, grazie anche alle sue porcherie predatorie sparse in ogni dove.
        Vogliamo dire che ormai non prospera più ma al massimo vivacchia? Benissimo, ma resta comunque l’alternativa migliore, e i flussi migratori lo dimostrano.

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      • Le culture a noi estranee sono molte, ogni cultura ha le sue tradizioni, i cugini francesi , tedeschi e gli altri hanno le loro regole , il loro cibo i loro monumenti e la loro organizzazione frutto di secoli ; oggi dirsi di sinistra significa aderire ad una trans cultura che si appoggia su libertà oggettive considerate “sacre” per la loro stessa natura , al di là dei canoni e dell’etica imposta dai nostri moralismi e tabù, un progressismo arcobalenato espropriante gli antichi costumi e che andrebbe correttamente analizzato e contestualizzato nella sua, invero, decontestualizzazione, oltre il senso di appartenenza ad una ristretta comunità. I privilegi e le loro ammissioni hanno fatto parte del vecchio mondo, ed era un dirsi a sinistra in virtù di un progressismo smarcante la vetustà divisione classista delle società più antiche. Quindi che dirti, ognuno è figlio del suo tempo e delle sue scelte, se una pelliccia di visone può essere un oggetto comparatore di un sentire sociale può esserlo anche una volontà a rifiutare le logiche che si rendono appannaggio di un nuovo paradigma che la stessa ala progressista acquisisce a mano a mano che il capitale offre nuove soluzioni ai problemi dell’umanità.

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      • Aggiungo che sulla lama progressista o sul suo filo di lana , sia la destra che la sinistra hanno aggiunto i loro tasselli moderni: le armi , per esempio e la libertà di agire sulle proprietà demaniali, in una logica di sviluppo distruttrice, guidata da mani cafone e senza scrupoli e gli esempi sono sotto agli occhi di tutti come l’immensa colata di cemento fra le montagne. Il cui uso e scopo è nascosto ai comuni mortali. Quindi anche la destra acquisisce nuovi elementi lungo un progredire che ha come denominatore comune il capitalismo e il profitto, in barba alle stesse regole di cui si fa portatrice e conservatrice. Forse ha ragione @califfo ad aver riportato all’attenzione del blog , la mutazione antropologica che Pasolini intravide . Destra e sinistra si contendono le immense risorse statali , entrambe su una linea progressista che ha , nel capitale e nel profitto, il suo fondamento, oltre lo scempio ambientale , per la destra, oltre lo scempio etico, per la sinistra , entrambe colpevoli di avere uno stomaco tronfio e continuamente richiedente di essere riempito.

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      • Oppure doversi sorbire i gay pride e accettare senza battere ciglio che il genere padre madre non esista piu

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      • @ signor Jonny Dio, cambiare il destino del mondo non è nel potere di un uomo, gli uomini ai governi possono cambiare i destini dei loro popoli? Quello che accade nei fronti di guerra è e sarà sempre orrore , mai civiltà. Creare una frattura in seno alla popolazione così cogente da Far intravedere una nuova guerra civile è nelle mani del governo. Io non nutro odio ma non porgo l’altra guancia, non calpesto i piedi e non offendo se non quando sono esasperata e incompresa o presa in giro. La cattiveria è una caratteristica umana e perseverare nella sua esasperazione è da delinquenti , altro che civili ! L’opposto signor Jonny Dio. L’opposto.

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      • sotto l’ala protettrice ammeri-kana, ossia colonialismo, massacri, genocidi, furti, rapine, stupri a tutto tondo,
        Dobbiamo tutto agli ammeri-cani e niente al nostro rinascimento ed alla nostra cultura,
        Dobbiamo tutto a quei civilissimi e democraticissimi ammeri-cani capaci di licenziare un professore reo di aver esposto il Davide ai suoi alunni ma capace di obbligarci ad aderire alle sue malate idee sulla sessualità infantile e sugli uteri in affitto.

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      • Dobbiamo tutto agli ammeri-cani e niente al nostro rinascimento ed alla nostra cultura, Dobbiamo tutto a quei civilissimi e democraticissimi ammeri-cani

        Questo non è affatto ciò che ho detto ( https://it.wikipedia.org/wiki/Argomento_fantoccio ), più semplicemente mi sono limitato a constatare come certi privilegi siano appannaggio del solo mondo cosiddetto occidentale, in tutto l’orbe terracqueo.
        E’ così, deal with it.
        Se la cosa ti disturba veramente però, sei sempre libero di non farne parte (la maggior parte dei terrestri non ha nemmeno questa possibilità), altrimenti è da ipocriti lamentarsi del modo in cui i nostri privilegi ci vengono forniti, mentre se ne gode a piene mani.

        Ancora una cosa: è perfettamente normale che tu consideri come “malate” certe idee, che evidentemente sei incapace di comprendere.
        Il tuo becero sessismo e la tua squallida cultura retrograda (se i gay si sposano e hanno dei figli, mi spieghi che cosa tolgono ai sostenitori della famiglia tradizionale? L’esclusiva?), figlie naturali del conservatorismo più becero, sono perfettamente rappresentate dalla compagine attualmente a capo del Governo: mi auguro per te che almeno li abbia votati.

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      • E certo, perché per difendere i diritti delle minoranze bisogna per forza farne parte, vero? Patetico.

        Del resto, capisco come non sia lecito aspettarsi nulla di più, da un povero bigotto che dimostra di avere una visione così drammaticamente limitata del mondo.

        Poveretto, ormai non ti è rimasto che l’insulto: l’ultimo rifugio delle canaglie.
        Sfogati pure, tanto ho le spalle larghe e la cosa mi scivola.

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      • “E certo, perché per difendere i diritti delle minoranze bisogna per forza farne parte, vero? Patetico.”

        Che ne dici allora di farci l’apologia di Al Capone, anche lui facente parte di certe “minoranze”? O hai paura di essere scambiato per un mafiosetto da strapazzo?

        Vigliacco.

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  18. Analisi difesa

    “Ho avuto la netta assicurazione da Zelensky che non useranno gli F-16 su territorio geografico della Russia” ha detto Joe Biden nella conferenza stampa finale del G7, spiegando che l’eventuale fornitura di questi caccia è intesa in una prospettiva lunga e non avrebbe nessun ruolo in questa fase in cui ci si attende la controffensiva di Kiev. Per Biden è “molto improbabile” che gli F-16 abbiano un ruolo in questo contesto ma lo avranno in un contesto in cui gli ucraini abbiano successo nel prossimo futuro, e dovranno continuare a combattere con i russi che si saranno spostati in aree che non sono più raggiungibili con le attuali capacità”.

    La decisione statunitense di sostenere gli alleati europei disposti a cedere i propri vecchi F-16 A/B (aggiornati ma risalenti agli anni ’80) all’Ucraina conferma quanto emerso già nei mesi scorsi e che più volte abbiamo evidenziato su Analisi Difesa: la conversione delle forze aeree di Kiev da velivoli e dotazioni di tipo russo/sovietico potrà avvenire solo a guerra finita o in seguito a un prolungato cessate il fuoco e non certo in tempi brevi.

    I tempi necessari ad addestrare il personale tecnico e i piloti richiedono almeno 18/24 mesi (in tempo di pace) e l’intero pacchetto che comprende velivoli, ricambi e sostegno logistico per motori, armi e dotazioni elettroniche non può venire realizzato nelle basi aeree ucraine minacciate dai bombardamenti russi e già in gran parte compromesse da 15 mesi di guerra. Al tempo stesso sembra da escludere che F-16 con le insegne ucraine possano colpire le forze russe operando da basi aeree situate in nazioni aderenti alla NATO, come ipotizzato oggi dall’ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov.

    Vediamo in breve quanti F-16 sono o saranno presto disponibili per venire ceduti all’Ucraina.

    Il ministro degli Esteri portoghese, João Gomes Cravinho ha detto al Diario de Noticias che Lisbona non invierà F-16 all’Ucraina perché “non ha un numero illimitato di aerei” (25 in servizio mentre altri 17 li ha ceduti alla Romania) ma sull’eventuale addestramento di piloti “il Portogallo è aperto a questa possibilità, abbiamo piloti e istruttori molto bravi e sono disponibili a lavorare con i colleghi di altri Paesi che possiedono F-16 per addestrare i piloti ucraini”.

    La Romania potrebbe forse fornire addestramento ma difficilmente potrà cedere i suoi 14 F-16 in servizio mentre ne attende altri 32 dalla Norvegia, a meno che alle forze aeree di Bucarest non vengano offerti (dal surplus statunitense?) F-16 di versioni più recenti in cambio della cessione dei vecchi F-16 a Kiev, operazione che in ogni caso richiederebbe tempo.

    La Slovacchia ha ordinato a Lockheed Martin 14 nuovi F-16V Viper non ancora consegnati e non cedibili, la Bulgaria non comincerà a ricevere prima del 2025 gli 8 F-16 Block 70 ordinati nel 2019 e neppure la Polonia è disponibile a cedere parte dei suoi 48 F-16 C/D ma potrà contribuire attivamente all’addestramento dei piloti e tecnici ucraini (che potrebbe essere già cominciato).

    Sulla carta sono diverse decine gli F-16 in radiazione dalle aeronautiche danese, norvegese, olandese e belga (dove vengono progressivamente rimpiazzati dagli F-35) cedibili all’Ucraina insieme a pezzi di ricambio mentre a causa dell’elevato numero di ore volate alcuni esemplari saranno difficilmente impiegabili in compiti operativi ma potranno venire cannibalizzati.

    Tra le nazioni che possono offrire all’Ucraina aerei, addestramento e supporto tecnico vi sono certamente il Belgio che ne schiera 44 in fase di rimpiazzo con 34 F-35; la Norvegia che ha radiato gli ultimi 57 F-16 AM/BM nel 2022, dopo 42 anni di servizio, vendendone 44 all’estero; la Danimarca sta rimpiazzando 33 F-16A/B con 27 F-35 mentre all’Olanda sono rimasti 42 F-16AM/BM (24 operativi) in attesa che vengano completate le forniture di 37 F-35.

    Yuriy Sak, consigliere del ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, ha affermato che “l’Olanda è nella posizione di essere il primo Paese a donare F-16 all’Ucraina” come riporta il giornale statunitense Politico. La Reale Aeronautica olandese ha attualmente in uso 24 F-16 (nelle foto sopra e sotto) che sono “dispiegabili operativamente e rimarranno in uso fino alla metà del 2024”, ha detto un portavoce del ministero della Difesa olandese citato dal giornale.

    “Successivamente, saranno disponibili per altre destinazioni, inclusa la vendita”. I Paesi Bassi hanno anche altri 18 F-16 “che non sono più utilizzati operativamente e possono anche avere una destinazione diversa. Per 12 di questi 18 era originariamente previsto il trasferimento a una società privata (Draken International che offre alle aeronautiche militari servizi di addestramento al combattimento – NdR), ma il trasferimento è stato posticipato”, ha osservato il portavoce. “Stiamo lavorando sulla tempistica concreta per l’inizio dei corsi di formazione” ha dichiarato oggi il ministro olandese della Difesa, Kajsa Ollongren.

    La Grecia dispone di 150 F-16 dei quali 84 Block 50/52 verranno aggiornati allo standard Viper mentre 70 più vecchi Block 30/32 non verranno ammodernati anche se Atene non sembra disposta a cederli.

    In base alle disponibilità rese note potrebbero essere quindi 100/110 gli F-16 cedibili entro un paio d’anni da almeno quattro nazioni della NATO all’Ucraina anche se probabilmente non tutti in condizioni di volare, più forse qualche altra decina tra qualche anno.

    Altre nazioni europee che impiegano o riceveranno F-16 (portoghesi, rumeni, slovacchi, bulgari) potrebbero offrire formazione e supporto tecnico a Kiev. L’intera operazione richiederà alcuni miliardi di euro di investimenti, considerando anche la necessità di riconfigurare l’intera struttura dell’Aeronautica Ucraina e delle sue basi su mezzi ed equipaggiamento standard NATO.

    Il portavoce dell’Aeronautica Ucraina, colonnello Yuri Ihnat (nella foto sotto), ha stimato in circa 150 il numero di aerei da combattimento occidentali necessari per sostituire e l’attuale flotta composta da Mig 29, Su-27, Su-25 e Su-24. Inhat aveva ipotizzato in precedenza una necessità di 200 F-16 dichiarando nei giorni scorsi di aspettarsi inizialmente diverse decine di caccia di fabbricazione occidentale, dopo che Washington ha dato la luce verde.

    Il 21 maggio il primo ministro canadese Justin Trudeau ha manifestato la volontà di contribuire all’addestramento dei piloti ucraini: il Canada non ha mai avuto in dotazione gli F-16 ma potrebbe formare i giovani piloti ucraini offrendo loro l’addestramento avanzato prima del passaggio all’F-16. Anche Londra ha aderito all’intesa per fornire F-16 all’Ucraina pur non avendo mai schierato aerei di questo tipo.

    Il ruolo britannico potrebbe riguardare quindi l’addestramento degli allievi piloti ucraini e l’integrazione di armi britanniche (come i missili Brimstone o da crociera Storm Shadow) sugli F-16 ucraini ma non si può escludere neppure che i britannici intendano reperire velivoli da combattimento di questo modello sul mercato internazionale da girare poi all’Ucraina, come è stato fatto con diversi mezzi terrestri.

    Per Mosca il possibile invio di caccia F-16 all’Ucraina da parte dei Paesi occidentali dimostra che “i paesi dell’Occidente sono sempre più coinvolti” nel conflitto, anche se “questo non può cambiare radicalmente la situazione al fronte” ha detto il portavoce del Cremlino Dimitri Perskov

    Quale ruolo per l’Italia?

    Il 22 maggio il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che “noi non abbiamo F-16 quindi non possiamo inviare in Ucraina aerei che non abbiamo” aggiungendo che tutte le questioni che riguardano decisioni è di tipo militare o di azione per la difesa Ucraina debbano essere prese insieme dalla Nato e dall’Unione Europea. Saranno importanti le discussioni che ci saranno al consiglio informale della Nato il 31 di questo mese e il primo di giugno e poi al vertice di Vilnius. Lì si affronteranno molti aspetti”.

    L’Italia non dispone di F-16 (che la nostra Aeronautica impiegò in 34 esemplari dal 2003 al 2012 prendendoli in leasing negli Stati Uniti per colmare il gap nella difesa aerea in attesa dei Typhoon) ma potrebbe ricoprire un ruolo rilevante nella formazione dei giovani piloti ucraini destinati a volare sugli F-16 offrendo l’addestramento avanzato sui velivoli Leonardo M-346 Master e allargando ai piloti di Kiev la frequentazione dell’International Flight Training School (IFTS) istituita a Lecce Galatina e in fase di trasferimento nell’aeroporto sardo di Decimomannu già utilizzata da piloti da combattimento di molte nazioni alleate incluse Gran Bretagna, Kuwait e Giappone.

    Un’occasione rilevante per l’Italia per offrire servizi di addestramento avanzati e promuovere l’M-346 come futuro addestratore dell’Aeronautica Ucraina con l’obiettivo di acquisire una parte delle commesse per la conversione, riequipaggiamento e riorganizzazione dello strumento militare ucraino che verranno finanziate da NATO, Ue e paesi donatori.

    Se il business della conversione dei piloti ucraini da Mig e Sukhoi agli F-16 sarà gestita dalle forze aeree che schierano questo tipo di velivoli, l’Italia può puntare sulla formazione della nuova generazione di piloti dell’Aeronautica Ucraina. Un settore in cui Roma dovrà affrontare con ogni probabilità la concorrenza britannica e canadese.

    Per questo sarebbe utile avviare subito un’iniziativa politica all’interno di NATO e Ue e nelle relazioni militari bilaterali con l’Ucraina per assicurare all’IFTS (gestita congiuntamente da Aeronautica Militare e Leonardo) e all’industria nazionale il maggior ritorno possibile in cambio del sostegno che l’Italia offre a Kiev in termini militari, finanziari e umanitari.

    Attendere che iniziative in tal senso vengano annunciate ufficialmente da UE e NATO significa rischiare di arrivare tardi, quando interessi e quote nazionali sono già stati attribuiti e regolati all’interno di accordi diretti. Meglio guardare allora a come la tedesca Rheinmetall si è aggiudicata il riequipaggiamento dell’Esercito Ucraino con prodotti tedeschi che verranno realizzati, a guerra finita, in buona parte in nuovi stabilimenti che verranno aperti in Ucraina.

    Valutazioni di questo tenore riguardano anche il ruolo che l’Italia potrebbe ricoprire nella ricostituzione della Marina Ucraina attuando già ora programmi di addestramento del personale ucraino e puntando a far finanziare da NATO e UE il refitting di alcune unità già radiate dalla Marina Militare o di prossima uscita dai ranghi quiali fregate classe Maestrale, pattugliatori classe Costellazioni, cacciamine….).

    Un’iniziativa basata sulla ottimistica valutazione che l’Ucraina continuerà a conservare il controllo della città e del porto di Odessa e che potrà svilupparsi solo quando le armi taceranno ma che porterebbero a Marina e industria (Fincantieri, Leonardo, Elettronica….) commesse per addestramento del personale, aggiornamento delle unità e rinnovo delle dotazioni e degli armamenti. Anche in questo caso meglio muoversi in fretta tenendo conto che i britannici sono già in pole position avendo fornito alla Marina Ucraina elicotteri Sea King, droni subacquei e di superficie per le operazioni contro la flotta russa e l’impegno a trasferire di un paio di cacciamine.

    L’ennesimo autogol dell’Europa perché la Russia ha in progetto la totale smilitarizzazione dell’ucraina e ridimenamento della nato.
    Senza contare che l’Ucraina è un paese fallito e senza risorse.

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  19. La distinzione dovrebbe essere quella che come in tutte le categorie di persone , esistono persone intelligenti e cretine .
    Anche sui gay e’ la stessa cosa esistono quelli intelligenti e quelli manipolati dalla politica , che sognano e confondono desideri con diritti .
    Mai si sarebbero sognati gay come ( O. Wilde e per stare all’ Italia Pasolini , Dario Bellezza , che trovo grande , o anche lo stesso Aldo Busi , anche se i due si scontrarono in qualche occasione ) di reclamare diritti fasulli come matrimoni , utero in affitto e altre diavolerie .
    Ricordo A. Busi nelle sue ultime uscite in Tv , che si scagliava contro queste rivendicazioni senza senso . E’ questa la sostanza , persone intelligenti e gruppi eterodiretti che piu’ che con la loro testa , agiscono a comando di chi li vorrebbe pecore e catalizzatori di voti .

    Un ricordo di . Dario Bellezza poeta , da tutti dimenticato .

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  20. @JD
    “Scemi o furbi, sempre servi siamo (ci sono delle ragioni per cui lo siamo, si chiamano Storia).”

    Ma USA e UE hanno circa lo stesso Pil. Quindi non si capisce perché una dev’essere serva dell’altra. Per la storia? Ma la storia si evolve, sennò che storia è? Articolo 13 della Nato:

    “Trascorsi vent’anni dall’entrata in vigore del Trattato, una parte può cessare di esserne membro un anno dopo che la sua notifica di denuncia sia stata depositata presso il governo degli Stati Uniti d’America, che informerà i governi delle altre parti del deposito di ogni notifica di denuncia.”

    Quindi volendo, essendo trascorsi vent’anni e passa… A meno che la Nato non è come la Mafia che una volta che sei punciuto da don Vito Corleone…

    Però pure a don Vito Corleone alla fine gli hanno sparato.

    E’ la Storia che si evolve!

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    • La presa americana sull’Europa deriva dal fatto che gli Usa hanno combattuto una guerra, vincendola, e hanno realizzato dei massicci investimenti per la ricostruzione nel dopoguerra (senza il piano Marshall non avremmo avuto nessun miracolo economico).

      Considerato quanto gli è costato, pensi davvero che si accontenterebbero di un “grazie e arrivederci”, perché tanto “la storia si evolve”?
      Guarda che certe cose non hanno la data di scadenza, un trattato non è mica uno yogurt.
      Non basta dire “scurdammoce ‘o passato”.

      Però, se davvero consideri la massiccia influenza dell’ingombrante alleato americano una tale iattura per il nostro Paese (per me è la nostra fortuna), un modo per far evolvere la Storia esiste: si può sempre combattere un’altra guerra per riappropriarci della nostra sovranità, possibilmente questa volta vincendola.
      Se nessuno ci ha mai pensato seriamente, non è perché sono tutti deficienti e tu sei tra i pochi svegli che l’hanno capito, ma perché, a conti fatti, i problemi sarebbero immensamente superiori ai benefici, anche se indubbiamente la cosa appagherebbe (temporaneamente) l’ego ipertrofico dei tanti leoni da tastiera che oggi sbraitano contri i putribondi Usa, mentre ipocritamente se ne stanno col naso ben ficcato dentro i privilegi d’occidente.

      Un altro punto dove il tuo ragionamento fa acqua è che l’Unione Europea non è affatto un unico soggetto, ma un insieme di Paesi che in comune hanno la moneta e poco altro (almeno per ora).
      Si potrebbe cominciare anche da lì, lavorando per compattare gli Stati membri aumentando le cose in comune, ma questo significherebbe delegare altre porzioni di sovranità nazionale e soprattutto essere disposti ad accettarne il risultato: un processo di maturazione che richiede almeno dei decenni, quando non dei secoli (come se non sapessimo che, al primo “ce lo chiede l’Europa” che non ci dovesse stare bene, partirebbero i malpancismi acuti, a cominciare da quelli degli stessi leoni di cui sopra).

      Ti voglio dare un’ultima notizia: non solo la Nato, ma tutti i grandi gruppi di potere agiscono come delle mafie (e comunque Don Vito Corleone alla fine muore di vecchiaia tra i pomodori).

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  21. Sì ma in pratica hai confermato quello che ho detto io.

    La Nato agisce come una mafia? Evviva! Solo che non è esattamente così che ce la raccontano nei tg che dovrebbero informare il popolo sovrano per prepararlo al voto nel migliore dei modi.

    La UE vale economicamente gli USA ma è divisa? E si unisse! Oppure si sciogliesse del tutto. Se poi i suoi politici non hanno pelo sullo stomaco e stanno aspettando che don Corleone o schiatta o che qualcun altro (magari con gli occhi a mandorla) lo accoppa, questo è un altro discorso.

    Invece non sono d’accordo sulla mitizzazione (anche quella made USA) del piano Marshall. Valeva quanto l’attuale Pnrr, cioè molto poco. Il miracolo economico ha tutte altre origini. Furono molto più utili gli aiuti alimentari (grano, zucchero, carne ecc) ma anche quelli dati sotto simpatico ricatto: o votate chi diciamo noi o ve li scordate.

    Don Vito muore di vecchiaia? Sì ma dopo la famiglia si trasferisce in Nevada. La storia si evolve.

    L’unica storia che non si evolve resta la Nato.

    E non serve nessuna guerra per farla evolvere, basterebbero dei politici.

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    • Hai scoperto che l’informazione va a braccetto col potere? Poffarbacco, chi l’avrebbe mai detto.
      Ma per favore non dirlo a nessuno, è meglio se rimane un segreto.

      Senti, siccome è sempre tutto facile per chi non deve farlo, potresti fare un ulteriore piccolo sforzo e indicare in che modo l’UE dovrebbe rinsaldarsi, o sei solo uno dei tanti che hanno sempre la soluzione in tasca, ma non c’è mai una volta che siano capaci di tirarla fuori?

      Dopodiché, potresti continuare indicando in che modo ci dovremmo sbarazzare delle nove basi Nato presenti sul suolo nazionale.
      Dici che basta chiedergli gentilmente di sloggiare?

      Se ti rimane un attimo, potresti concludere spiegando quale ostacolo rappresenta la Nato per lo sviluppo del nostro Paese e che cosa potremmo fare di diverso una volta liberi dal suo giogo, in modo da poter valutare costi e benefici di ciò a cui tanto aneli.

      Desidero ritrattare la mia precedente affermazione: effettivamente sono tutti dei poveri deficienti che non ci arrivano.
      Meno male che ci sei qua tu, ad aprire gli occhi del mondo.

      Cordialmente.

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    • ale, Jonny Dio è così: “se il suo migliore amico gli 🎺 la moglie, non commette reato, e continua ad essere il suo migliore amico.” (cit. Frankie)

      Con uno a cui piace essere cornuto, ringraziando pure, non ne vieni fuori.

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