SINDACATI IN PIAZZA – Distanza sul possibile sciopero e l’intensità delle critiche al governo. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, usa la classica formula: “Gli scioperi generali non si minacciano, si fanno quando […]

(DI ROBERTO ROTUNNO – ilfattoquotidiano.it) – Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, usa la classica formula: “Gli scioperi generali non si minacciano, si fanno quando è il momento”. Quello della Uil, Pierpaolo Bombardieri, invece esclude almeno per ora una mobilitazione di tutte le categorie di lavoratori: “In questo momento non serve, farebbe lavare la coscienza a tutti”. La Cisl, che di solito è la meno incline delle tre alle proteste forti, non si esprime. La prima delle tre manifestazioni organizzate dai sindacati contro il governo – tenutasi ieri mattina a Bologna – si sintetizza così: con una netta divisione su come proseguire le azioni. Solo la Cgil ipotizza, seppur con formule sfumate, l’indizione dello sciopero generale.
Il percorso unitario era stato deciso diverse settimane fa, ben prima che il governo approvasse, il primo maggio, il decreto Lavoro con cui ha abolito il Reddito di cittadinanza, sostituito con una misura non universale e molto meno generosa, semplificato la creazione di precariato e l’utilizzo dei voucher in alcuni settori. Nel capoluogo emiliano erano in 30mila, lo conferma anche la questura. Si è affacciata anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, ricevendo anche contestazioni da parte della platea che chiedeva alla politica di stare fuori dalla manifestazione del sindacato. Queste scelte, ha detto, rendono “più ricattabili i lavoratori e le lavoratrici”.
Sembrava rivolgersi a lei Pierpaolo Bombardieri, quando ha chiesto “alle forze politiche nelle piazze di impegnarsi sostenendo le nostre priorità in Parlamento, ma noi ci teniamo molto alla nostra autonomia. Quanti condividono le nostre ragioni siano coerenti e conseguenti nell’impegno parlamentare”. Maurizio Landini ha detto che “è il momento di risposte precise, ci siamo stancati sia delle propaganda sia di chi pensa di trasformare Palazzo Chigi in Beautiful: serve rispetto per i sindacati. Oggi dimostriamo che la maggioranza dei lavoratori e pensionati, anzi di chi paga le tasse e che tiene in piedi il Paese ha diritto di essere coinvolto in scelte per il Paese”. Il riferimento è anche al metodo adottato dal governo Meloni, per la verità non dissimile da quello che era anche di Mario Draghi, consistente nel convocare i sindacati a decisioni già prese senza dare la possibilità di incidere.
Più morbida la posizione della Cisl: “Bisogna contrastare l’inflazione – ha spiegato il segretario Luigi Sbarra – che continua a erodere e a mangiare pezzi di retribuzione e pensioni con una nuova politica dei redditi che metta sotto controllo prezzi e tariffe, che argini la speculazione, che ci aiuti a rinnovare i contratti pubblici e privati, che riduca le tasse a dipendenti, pensionati e alle famiglie”. Quanto alla riduzione del cuneo fiscale, dice, “l’abbiamo chiesta noi, è una nostra rivendicazione: va bene, dunque, ma è solo momentanea e noi vogliamo che sia resa strutturale”.
I prossimi appuntamenti sono programmati il 13 maggio a Milano e il 20 a Napoli. I tre sindacati confederali, con proporzioni variabili, sono critici verso le mosse del governo Meloni. Viste però le posizioni espresse ieri, sembra impossibile al momento che questo porti a una fermata unitaria di tutti i settori e a una manifestazione unica nazionale che, tra l’altro, costringerebbe a una stringente prova dei numeri.
Perché chiamano riduzione del cuneo fiscale la riduzione contributiva?
In realtà i dipendenti pagano più irfef che va a favore di tutti e, meno contributi previdenziali che dal 1996 col contributivo sono individuali.
È per cosa?
Per un modesto aumento del netto già totalmente eroso all’inflazione.
Quindi più o meno… mangiano come prima, mantengono le imprese, continuano a sostituirsi agli evasori, perdono in pensioni ed assistenza sanitaria.
Tecnicamente è una perdita secca.
"Mi piace"Piace a 2 people
Per la serie: “E anche oggi ci incaxxiamo domani”.
"Mi piace"Piace a 2 people
avevo letto distrattamente il titolo : avevo letto £Mobilitazione umanitaria”
"Mi piace"Piace a 1 persona
Consiglio a Landini uno stage in Francia per imparare a fare gli scioperi ovviamente pagato dalle tessere dei pochi lavoratori che ancora gli danno credito 🤔
"Mi piace"Piace a 1 persona