È la classica commedia all’italiana

Eravamo pronti a giocare un po’ con la sinistra suscettibile che si adombra per la mancata conferenza stampa di Giorgia Meloni sul decreto Lavoro. Ma poi avendo letto che sarebbe stato il leader Cgil Maurizio Landini […]

(di Antonio Padellaro – ilfattoquotidiano.it) – Eravamo pronti a giocare un po’ con la sinistra suscettibile che si adombra per la mancata conferenza stampa di Giorgia Meloni sul decreto Lavoro. Ma poi avendo letto che sarebbe stato il leader Cgil Maurizio Landini a chiedere alla premier di soprassedere all’incontro con i giornalisti per non oscurare la manifestazione sindacale del Primo Maggio abbiamo preferito non infierire. Ci stavamo allora fissando sul supershow Suoni e Luci a Palazzo Chigi, con visita guidata a cura della underdog di FdI provvista di squillante campanellino e di ministri cartonati quando siamo stati avvertiti che il contenuto di tutto il bailamme semplicemente non c’è.

Parliamo degli articoli in cui, come è noto, ogni legge che si rispetti si dovrebbe articolare che, però, nel momento in cui scriviamo non si conoscono ancora e chissà quando. Dal che si ricava un classico della commedia politica all’italiana, il Così è se vi pare che prendiamo in prestito senza mancare di rispetto al genio agrigentino. Per ora abbiamo dunque una copertina vuota con su il timbro della Presidenza del Consiglio accompagnata da molti si dice.

Se prendiamo, per esempio, il taglio del cuneo fiscale si vocifera che nella busta paga dei fortunati potrebbero entrare cento euro (versione governo), no sessanta (versione Cgil), facciamo ottanta e non se ne parli più. Tutto per aria nella dimensione del possibile, un po’ come i punti che toglieranno alla Juventus. Nelle paludi della cosiddetta riforma del Reddito di Cittadinanza è consigliabile non avventurarsi mentre sul resto il governo si affida giudiziosamente al socratico so di non sapere. Sicché, ancora una volta si è celebrata la Festa delle parole in panna montata mentre ai lavoratori restano i versi di Tananai al Concertone: “Ma sappi che tra un anno e un giorno non avrò capito ancora di cosa hai bisogno”.

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3 replies

  1. Poteva anche Semplicemente rimandata al giorno 2.
    Landini da quando è segretario CGIL non lo riconosco più .

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  2. Da tempo il Concertone è solo una “prova di forza” (sempre più… sgangherata) della “sinistra” ( sempre più tra virgolette: sai quanto gliene frega ai disoccupati del Concertone…). A prova di forza si risponde con prova di forza. Mi pare ovvio.

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