Cosa faceva il drone americano precipitato sul mar Nero? Questa è la vera domanda

(di Giorgia Audiello – lindipendente.online) – Dopo l’incidente avvenuto ieri sul mar Nero in cui un drone americano MQ 9 Reaper è precipitato entrando in collisione con la superficie dell’acqua, l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, è stato convocato alla Casa Bianca e ha accusato Washington di utilizzare i dati raccolti attraverso le ricognizioni aeree per aiutare Kiev sul campo di battaglia. Il drone «sorvolava il Mar Nero vicino alla penisola di Crimea in direzione del confine di stato della Federazione Russa», ed era stato avvistato dai mezzi di controllo dello spazio aereo russo, ha detto il ministero della Difesa spiegando altresì che «il drone ha volato con i suoi transponder spenti, violando i confini del regime di spazio aereo temporaneo stabilito per l’operazione militare speciale, comunicato a tutti gli utenti dello spazio aereo internazionale e pubblicato secondo gli standard internazionali». Sono ancora da chiarire le dinamiche dell’incidente di cui Russia e Stati Uniti forniscono due versioni diverse: tuttavia, al netto delle speculazioni sulle cause dell’accaduto, resta da chiarire perché un drone americano si trovasse a ridosso dei confini della Federazione russa e quali conseguenze avrà l’episodio nelle relazioni già tese tra Washington e Mosca. Questa, infatti, è la domanda importante da porsi, riflettendo anche su cosa sarebbe successo a parti invertite, ossia se un drone russo fosse stato avvistato ai confini del territorio statunitense.

Il comando europeo degli Stati Uniti ha affermato che uno dei due aerei da guerra Su-27 russi ha colpito l’elica del drone facendolo schiantare nel Mar Nero; mentre il ministero della Difesa russo ha spiegato che «L’aereo russo non ha utilizzato armi a bordo, non è entrato in contatto con il velivolo senza pilota ed è tornato sano e salvo alla base». Dunque, a seguito di «brusche manovre», il drone avrebbe perso il controllo scendendo di quota ed entrando in collisione con la superficie dell’acqua. La stampa occidentale ha diffuso univocamente come ufficiale la versione riferita da Washington e dal comando europeo degli Stati Uniti secondo il quale «intorno alle 7:03 (CET), uno degli aerei russi Su-27 ha colpito l’elica dell’MQ-9, costringendo le forze statunitensi ad abbattere l’MQ-9 in acque internazionali». Il comando americano ha comunicato inoltre che «diverse volte prima della collisione, i Su-27 hanno scaricato carburante e sono volati davanti all’MQ-9 in modo sconsiderato, poco sano dal punto di vista ambientale e poco professionale».

La Difesa statunitense ha accusato i piloti russi di azioni poco professionali, sostenendo che «questo atto pericoloso e poco professionale da parte dei russi ha quasi causato la caduta di entrambi gli aerei». Tuttavia, l’ambasciatore russo in America, convocato dal Dipartimento di Stato americano, ha risposto che la missione di ricognizione del veicolo aereo senza pilota (UAV) MQ-9 degli Stati Uniti sopra il Mar Nero è stata una provocazione: «Ci hanno provocato a intraprendere una certa azione, che consentirebbe loro di accusare la Russia e l’esercito russo di non essere professionali», ha detto, aggiungendo anche che «non c’è stato alcun contatto, nessun uso di armi da parte dei nostri aerei da combattimento».

È stato lo stesso ambasciatore russo, del resto, a fornire una risposta verosimile alla domanda più importante che non è stata minimamente presa in considerazione dalla stampa occidentale, ossia perché un drone americano si trovasse a sorvolare il Mar Nero: mentre la parte americana sostiene che si trattasse di normali «operazioni di routine nello spazio aereo internazionale», Antonov ha accusato le forze statunitensi di raccogliere dati di ricognizione che potranno essere impiegati dall’esercito di Kiev per futuri attacchi sul territorio e sulle truppe russe: «Cosa fanno a migliaia di chilometri di distanza dagli Stati Uniti? La risposta è ovvia: raccolgono informazioni che vengono successivamente utilizzate dal regime di Kiev per attaccare le nostre forze armate e il nostro territorio». «Facciamo una domanda retorica – ha proseguito l’ambasciatore – se, ad esempio, un drone d’attacco russo apparisse vicino a New York o San Francisco, come reagirebbero l’aeronautica e la marina americana? Sono abbastanza fiducioso che l’esercito americano agirebbe in modo intransigente e non permetterebbe che il suo spazio aereo o le sue acque territoriali venissero violate». Lo stesso ha quindi invitato Washington a fermare i voli ostili vicino al confine con la Russia: «Consideriamo qualsiasi azione con l’uso di armi statunitensi apertamente ostile», ha dichiarato.

Un invito, tuttavia, non colto dalla controparte americana: «se il messaggio è che vogliono spaventarci o dissuaderci dal volare e operare nello spazio aereo internazionale, sopra il Mar Nero, allora quel messaggio fallirà, perché ciò non accadrà», ha dichiarato il portavoce del Consiglio per la sicurezza USA, John Kirby, che ha proseguito asserendo che «continueremo a volare e ad operare nello spazio aereo internazionale su acque internazionali». Si tratta, dunque, dell’ennesimo confronto tra Russia e Stati Uniti che se fino ad ora è avvenuto “per procura”, ora sta pericolosamente virando verso una collisione diretta, a riprova del fatto che quello ucraino è un teatro bellico che vede gli USA coinvolti in prima linea nell’intento di perseguire il contenimento della Russia e mantenere il primato di prima potenza internazionale. Al momento né Washington né Mosca propendono per uno scontro diretto, ma il susseguirsi di eventi simili potrebbe comportare conseguenze imprevedibili, ma evitabili se entrambe le parti operassero più vicino ai propri confini.

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36 replies

  1. Non risulta, allo stato attuale che mosca utilizzi uav lungo il confine Messico/Texas per favorire i cartelli della droga con informazioni riguardanti il posizionamento della polizia americana lungo il confine.

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  2. Per il probabile candidato repubblicano alla Casa Bianca Ron DeSantis, «l’Ucraina non è una priorità»
    Piero Orteca 15 Marzo 2023 STATI UNITI-UCRAINA

    “Bomba politica su Washington mentre sul fronte militare si rischia lo scontro diretto con l’aviazione russa che contrasta un drone Reaper Usa partito probabilmente da Sigonella, in Sicilia, e operativo sul Mar Nero. Drone ‘da ricognizione’ e danneggiato da due caccia russi, con i suoi piloti da casa che poi lo hanno fatto precipitare, la versione Usa. Ricostruzione russa: ‘Il velivolo volava vicino alla penisola di Crimea verso la Russia con i trasponder spenti. Non sono state usate armi, e il drone, ‘dopo una brusca manovra, è finito in acqua’. Una bella preda per li spionaggio militare russo.”
    …………Presidenziali Usa 2024, si comincia da Kiev………
    ………..Guerra al buio e ‘colpo a sorpresa’………….
    …………Trump rincorre e rincara la dose……………
    ………….I retroscena interni Usa…………

    ..,, ,,,,Ron De Sanctis ‘tradotto’ dal Washington Post………..
    Ma cosa ha detto, sostanzialmente, il Governatore della Florida, DeSantis, in quello che potrebbe essere il segnale di una futura svolta nella politica estera americana? Ecco ciò che riporta il Washington Post: «Mentre gli Stati Uniti hanno molti interessi nazionali vitali – proteggere i nostri confini, affrontare le crisi di emergenza con le nostre forze armate, raggiungere la sicurezza energetica e l’indipendenza, controllare il potere economico, militare e culturale del Partito comunista cinese – diventando ulteriormente invischiati in un territorio, la disputa tra Ucraina e Russia non è una di queste priorità».
    …….. Teoria critica della razza’ e Ucraina ‘vaso di coccio’……….
    ……….Imbarbarimento politico…………

    https://www.remocontro.it/2023/03/15/per-il-probabile-candidato-repubblicano-alla-casa-bianca-ron-desantis-lucraina-non-e-una-priorita/

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  3. “Da Predator a preda
    Date: 15 Marzo 2023Author: ilsimplicissimus

    Non c’è alcun dubbio che gli Usa considerino tutta la superficie del pianeta come cosa loro, e di avere il diritto di spiare e bombardare dovunque: così si sentono offesi e indignati e si sentono legittimati a protestare se qualche aereo, drone o battello si avvicina al loro territorio o a qualcuna delle oltre 800 basi militari che hanno in tutto il mondo e dunque si adontano ancora di più se qualche loro ordigno spia o drone d’assalto che vola in territorio altrui cade o viene abbattuto. Così adesso il Pentagono ha la sfacciataggine di lamentarsi che il drone d’assalto Q9 Predator in volo sul Mar Nero che notoriamente bagna l’Idaho è caduto dopo essere stato avvicinato da due Su-27 russi che secondo le due ipotesi fatte una dopo l’altra dal Pentagono avrebbero gettato del carburante sul velivolo a stelle e strisce causandone la caduta o avrebbero manovrato in maniera “non professionale” causando una piccola collisione in volo che avrebbe distrutto il velivolo comandato a distanza. Secondo il ministero della difesa russo i caccia di Mosca si sono limitati a seguire il Q9 in prossimità dello spazio aereo che i russi rivendicano per la loro operazione militare quando a un certo punto il drone ha cominciato a rivelarsi instabile ed è caduto.

    Ora le due versioni americane dell’incidente sembrano uscite dalla fantasia di un mediocre sceneggiatore: la prima, quella del carburante gettato sopra il drone suscita una sola domanda: ma al Pentagono, nonostante la colossale collusione con l’industria militare, devono farsi con roba tagliata così male? La seconda è del tutto inconsistente e gioca sull’ignoranza generale: il Predator infatti non è per nulla un piccolo drone, ha una lunghezza di 11 metri, un’apertura alare di 20 e un peso che a pieno carico arriva a sfiorare le 5 tonnellate, dunque una collisione in volo anche minima avrebbe facilmente potuto provocare una caduta del caccia oltre che del drone. Certamente i due Su 27 possono aver creato turbolenze tali da mettere in difficoltà il velivolo americano poi caduto caduto, ovvero potrebbero aver fatto ciò che il Pentagono definisce manovre non professionali, come si si fosse trattato di un piper arrivato lì per caso e non di un grande drone armato che si avvicina allo spazio aereo russo in una situazione di guerra. Altro che poco professionali, i piloti dei Su 27 si sarebbero comportati in maniera perfetta tirando giù lo spione armato senza nemmeno mettere mano al grilletto. Gli americani però sono in imbarazzo perché un’altra arma che hanno venduto a mezzo mondo a carissimo prezzo, (circa 90 milioni di dollari ciascuno, più gli aggiornamenti) compresi ovviamente gli italiani si è rivelata piuttosto scarsina quanto meno in rapporto al prezzo esorbitante. Ma già si sapeva: nel 2011 esperti di armamenti pubblicarono un rapporto secondo il quale questi droni – che ebbero il loro momento di gloria partecipando all’attacco in cui morì il generale iraniano Qasem Soleimani – soffrivano di un virus che aveva infettato i loro sistemi informatici. Sempre nello stesso anno ne cadde uno alle Seychelles per motivi sconosciuti, mentre un altro, appartenente all’Italia, è stato abbattuto da un batteria contraerea libica, leggi da una semplice mitragliatrice . Altri due, uno francese e uno britannico sono andati persi per cause sconosciute. Insomma diciamo che il volo del Predator non è sicuro come quello di un’aquila: è un mezzo dalla grande autonomia, ma efficace solo in situazioni nelle quali non c’è contrasto o sorveglianza, quando insomma possono maramaldeggiare o colpire a tradimento .

    L’azione russa ha messo in mostra la fragilità del Predator che tra l’altro potrebbe anche essere caduto per conto proprio come è accaduto in alcune occasioni e perciò il Pentagono si è premurato di fornire una versione dei fatti che almeno tampona qualche domanda in merito all’opportunità di comprare questi sistemi d’arma così vulnerabili quando si comincia a fare sul serio. In alternativa si potrebbe anche pensare a una provocazione americana oppure all’potesi che la Russia abbia voluto dare un segnale preciso visto che non è certo la prima volta che i Predator girano da quelle parti. Di certo da adesso in poi più che predator diventeranno prede.”.

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  4. Che i criminali guerrafondai d’oltreoceano provochino è ormai normalità.

    Quel che non è normale è il silenzio omertoso della politica italiana e quello compiacente dei politici europei di fronte a provocazioni che rischiano di innescare una guerra atomica.

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  5. La vera domanda quindi sarebbe: “cosa faceva il drone americano sul mar Nero?”.
    Strano, mi sembrava di essere l’unico ad essersela posta; o quantomeno non ho proprio sentito Mentana porsela (scherzo, Enrico, non posso saperlo: ho cancellato il tuo tg dalle mie frequentazioni il 24 febbraio 2022).

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    • Io da ben prima.

      Ma in ogni caso, il Reaper è un drone d’attacco, dunque non è nemmeno l’ancora più grande Global Hawk da ricognizione. Che ci faceva, a TRASPONDER SPENTO? l’aviazione russa doveva farlo entrare nello spazio aereo, sapendo che poteva potenzialmente attaccare i russi a terra?

      Al posto di Mosca, direi agli USA: la prossima volta accertatevi che il trasponder sia ACCESO, e se con i vostri drone date notizie all’artiglieria ucraina ve li buttiamo giù come fareste voi con un drone iraniano o anche con un pallone cinese. Ps Fuck USA

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  6. Per arrivare in cima a una scala, si sale un gradino alla volta.
    Ora è stato abbattuto il primo velivolo USA (sembra lo abbiano disturbato elettronicamente), e a me pare un altro gradino superato.
    Ciascun gradino non è sufficiente ad arrivare in cima, ma uno dopo l’altro …

    Poi i gradini si possono anche scendere, ma per ora mi sembra che si continui a salire senza pensarci troppo.

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  7. “Lo scaldabagno”
    Date: oggi. Author: boh
    Copiaeingolla adminghiam

    “Questo manuale è parte integrante del prodotto. Conservarlo con cura insieme all’apparecchio e consegnarlo al successivo utente / proprietario in caso di cambio di proprietà.
    Leggere attentamente le istruzioni e le avvertenze in questo manuale, contengono informazioni importanti per l’installazione, l’uso e la manutenzione in sicurezza.
    L’apparecchio deve essere installato e messo in funzione da un tecnico qualificato in conformità con la legislazione locale e le normative in materia di salute e sicurezza. Tutti i circuiti di alimentazione devono essere spenti prima di aprire la morsettiera.
    NON utilizzare l’apparecchio per scopi diversi da quelli specificati. Il produttore non è responsabile per danni derivanti da un uso improprio o errato o dalla mancata osservanza delle istruzioni fornite in questo manuale.
    Un’installazione errata può provocare danni a cose e persone e animali; il produttore non è responsabile per le conseguenze.
    NON lasciare i materiali di imballaggio (punti metallici, sacchetti di plastica, polistirolo espanso, ecc.) Alla portata dei bambini: possono causare gravi lesioni.
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    Eventuali riparazioni, manutenzioni, collegamenti idraulici e elettrici devono essere effettuati da tecnici qualificati utilizzando esclusivamente ricambi originali. La mancata osservanza delle suddette istruzioni può compromettere la sicurezza dell’apparecchio e solleva il costruttore da ogni responsabilità per le conseguenze.
    La temperatura dell’acqua calda è regolata da un termostato che funge anche da dispositivo di sicurezza per evitare pericolosi surriscaldamenti.
    Il collegamento elettrico deve essere eseguito come indicato in questo manuale.
    Se l’apparecchio è dotato di cavo di alimentazione, quest’ultimo può essere sostituito solo da un centro di assistenza autorizzato o da un tecnico professionista.
    Assicurarsi di svuotare l’elettrodomestico quando è fuori servizio o in un’area soggetta a temperature sotto lo zero.
    Non lasciare materiali infiammabili a contatto de chè?
    Per le specifiche tecniche, fare riferimento alla targhetta (la targhetta si trova sul lato destro dello scaldacqua.
    I dati di consumo energetico nella tabella e le altre informazioni fornite nella Scheda Dati Prodotto (Allegato A al presente manuale) sono definiti in relazione alle Direttive UE 812/2013 e 814/2013.
    I prodotti privi dell’etichetta e della scheda tecnica per scaldacqua e dispositivi solari, stipulati nel regolamento 812/2013, non sono destinati ad essere utilizzati in tali gruppi.
    I prodotti dotati di manopola di regolazione hanno il termostato posizionato nella situazione politica attuale. Il prodotto deve essere collegato solo a un’alimentazione con la relativa impedenza di sistema non superiore a 0.237 ohm.
    Limitazioni alla connessione possono essere imposte dall’autorità di fornitura sull’uso di apparecchiature nell’effettiva impedenza del sistema pertinente nel punto di interfaccia nella sede dell’utente superiore a 0.237 ohm.
    Questo apparecchio è conforme agli standard internazionali di sicurezza elettrica IEC 60335-1 e IEC 60335-2-35. Quando presente, la marcatura CE degli apparecchi attesta la conformità alle seguenti Direttive CE, di cui soddisfa i requisiti essenziali:
    – LVD basso volumetage Direttiva: EN 60335-1, EN 60335-2-35, EN 60529, EN 62233, EN 50106.
    – Compatibilità elettromagnetica EMC: EN 55014-1, EN 55014-2, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3, EN 61000-3-11 e EN 61000-3-12.
    – Prodotti ERP relativi all’energia: Eu812, Eu814, EN50193-1-2013
    L’apparecchio deve essere installato e messo in servizio da un tecnico qualificato in conformità alle normative vigenti e alle normative locali in materia di salute e sicurezza.
    Aprire le quattro viti situate nella parte superiore e inferiore del dispositivo e rimuovere il coperchio dalla base.
    Fissare la base orizzontalmente contro una parete o un lato dell’armadio, il filo di terra deve essere collegato all’unità, i tubi dell’acqua in ingresso e in uscita si trovano sul lato inferiore / inferiore dell’unità. Utilizzare le 4 viti di montaggio fornite.Scaldacqua elettrico istantaneo Pomposi Bastardi – ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE
    Utilizzare il filtro dell’acqua in dotazione e il PRD sulla linea del tubo dell’acqua in ingresso (vedere lo schema separato allegato)”.

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    • Numero 1 Pier!!
      Che arte perculatoria meravigliosa!😂😂😂😂😂😂😂😂😂
      Che classe!
      Non ti fermare
      Mitico

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      • ….eh?! 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

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      • What? 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

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      • Eh? 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

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      • Primo, da me che vuoi? Secondo, venendo da uno che posta video idioti a cartoni animati da anni il solo parlare di asilo e ricreazione fa ridere. Ci vuole proorio una bella faccetta da coglioncello. Aggratis.

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      • Secondo:

        Cosa voglio, ‘Giampierluici’? Magari discutere con uno meno idiot@ di un puffo ubriaco, per esempio.

        A proposito di cartoni animati.

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      • Non può fregarmene di meno di cosa vuoi, Sparzero. Da parte mia, vorrei dover avere a che fare con uno anche solo un pò meno ymbecylle di un poppante seriale certificato.

        A proposito di asili e ricreazioni.

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  8. Aah bene , adesso è uscito il video , due attacchi precisi contro il drone americano da parte dei russi (le immagini parlano chiaro) che come al solito hanno raccontato balle .

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