Anche gli astenuti fanno politica. In un altro modo

E allora, caro amico, perché ti vedo così contento e allegro? Perché non sono andato al seggio e quindi faccio parte del più grande partito italiano, quello astensionista che cresce di tornata in tornata. Siamo arrivati a più del 60 per cento […]

(DI MASSIMO FINI – Il Fatto Quotidiano) – Caro amico ti scrivo dalla lontana provincia di Anagor e sono colpevolmente a digiuno delle recenti elezioni regionali italiane. Che ne pensi? Sto godendo come un grillo, anzi una comitiva di grilli (che fra poco saremo obbligati a mangiare anche in forma di cono gelato insieme alle bistecche sintetiche) per il risultato. Hai votato dunque Fratelli d’Italia? No. Hai votato allora Lega? No. Hai votato FI? No, non voto per un partito che ha come leader un “delinquente”, come lo qualificano varie sentenze della magistratura, fra cui una condanna definitiva in Cassazione per frode fiscale, ci dovrebbe essere un limite all’indecenza, anche se poi non c’è visto che il Tipo è sempre lì e condiziona la nostra politica. Hai votato per Pd e 5Stelle? Non amo il suicidio, oltretutto nemmeno assistito.

E allora, caro amico, perché ti vedo così contento e allegro? Perché non sono andato al seggio e quindi faccio parte del più grande partito italiano, quello astensionista che cresce di tornata in tornata. Siamo arrivati a più del 60 per cento di cittadini che si rifiutano di partecipare a questa farsa. A me pareva questo il titolo di testa di prima pagina, al posto dei canti di vittoria o delle lagne degli sconfitti. Invece i media l’hanno nascosta nelle pagine interne con le più fantasiose spiegazioni: candidati poco conosciuti, vincitori e vinti già annunciati, il disastro di Roma, che c’era ieri come c’è oggi a meno di non rivalutare la svillaneggiatissima Virginia Raggi, e altre sciocchezze del genere. Giorgia Meloni ha detto, peraltro con un faccino poco convinto, cosa rara per lei, che “il governo esce rafforzato”. È vero il contrario. Fratelli d’Italia ha preso in media il 30 per cento dei voti, ma non ha il 30 per cento del consenso del Paese, ne ha meno del 15. E questo vale anche per tutti gli altri partiti.

Quali le ragioni di questo collasso? C’è certamente indifferenza verso la politica soprattutto fra i giovani, ma c’è anche, all’opposto, un forte interesse verso la politica che si manifesta nell’astio, oserei dire anche l’odio se non fosse proibito, nei confronti della nostra classe dirigente. Quindi il non voto è un voto. Chi non se la sente di intrupparsi tra gli anarchici e far propria la violenza manifesta la sua volontà con l’astensione.

Anche in Germania c’è una scarsa propensione all’urna, pur se lontanissima dalla nostra. Ma la ragione è opposta: i tedeschi si fidano della propria classe dirigente, sanno che, in linea di massima non è corrotta, non è clientelare, non intreccia ambigui rapporti con le mafie e quindi che vincano la Spd o i Popolari è quasi indifferente. Noi siamo invece riusciti a esportare la nostra endemica corruzione anche in Europa. A parte la greca Eva Kaili, tutti i protagonisti dello scandalo Ue-Qatar, sono italiani o italo-belgi. Ma la corruzione è come un virus, è contagiosa e, parafrasando un vecchio titolo dell’Espresso, non è detto che alla lunga a un’Italia infetta non finisca per corrispondere un’Europa infetta.

11 replies

  1. Ci vorrebbe soltanto una legge:

    I seggi in Parlamento vengono così assegnati:

    1-quelli in % ai votanti vengono poi dati ai politici.

    2-quelli in % collegati agli astenuti, vengono lasciati o vacanti oppure, a seconda di come funzionerebbe bene, dati ad italiani estratti casualmente, almeno 18 o 25 anni, diplomati o laureati, incensurati.

    Piace a 1 persona

  2. Diversamente votanti.
    Abbiamo vinto.

    Quando la frana si è portata le bare a valle, voi non avete visto, ma uno, tirava salvagente ai morti.

    "Mi piace"

  3. Ottimo articolo. Anche se non parlerei di odio verso la politica, più di indifferenza mista a rassegnazione, che è peggio.
    E andrà sempre peggio, di sicuro.

    "Mi piace"

  4. Interessante l’ipotesi di non assegnare una parte delle poltrone…
    Un’alternativa?
    “Legare” lo stipendio degli eletti alle percentuali dei votanti…

    "Mi piace"

    • Possono essere proposte valide sia quella di Sparviero sia la tua. Nel tuo caso con una precisazione, lo stipendio e le altre prebende stabilite per legge da un organismo terzo non da loro stessi come ora.

      "Mi piace"

  5. LA PRIGIONIA DEL SISTEMA E LA LIBERTA’-Viviana Vivarelli.

    Ci siamo ossessivamente impegnati nel sistema critico e argomentativo quale strumento assoluto di cambiamento. Tutti criticano tutto. Ma questa posizione sarà inutile al cambiamento se non conterrà creatività. La critica resta sterile se non diventa creazione di soluzione nuove.
    Abbiamo posto tutto nei paradigmi, cioè nei principi del pensiero, senza comprendere proprio la creatività del cambiamento dei paradigmi, lo scardinamento del pensiero abituale o ordinario.
    Ci hanno fatto diventare macchie, prevedibili, ripetitive, condizionate. La macchina ha uno schema e lo applica, la macchina lavora sempre e solo sul passato.
    Applicare schemi non contiene la creazione del nuovo.
    Il pensiero semplificante ideologizza, cioè crede che la realtà sia solo ciò che è intelligibile, poi razionalizza, cioè impedisce alla realtà di esistere fuori del sistema razionale, normalizza, cioè rifiuta la stranezza e il mistero, la creazione del nuovo. Percepisce lo stesso contenuto innovativo come pericoloso alla conservazione del vecchio. A questo ci hanno portato.
    (Così si hanno imprigionati in un sistema religioso, in un sistema sociale, in un sistema politico, in un sistema scientifico. Ci hanno portati a credere che non potesse esistere nulla al di fuori di quelli. E in ciò sta l’errore primario. Come il protagonista di ‘The Truman show’, che credeva che il mondo in cui viveva fosse l’unico esistente e possibile. In questa manipolazione e imposizione sistematica e pervasiva hanno castrato la capacità dell’uomo di creare cose nuove. Ci hanno intrappolati in un alveare, ognuno col suo compito prestabilito, con le sue idee indotte e ripetitive, facendoci credere che non ci fosse altro mondo che l’alveare, perché è più facile governare un alveare che un mondo di uomini liberi. Ci hanno negato la possibilità di sperimentare e ci hanno imposto dei dogmi che fossero dei limiti perché non li dovevamo oltrepassare.
    Ma noi abbiamo bisogno di un principio di conoscenza che non solo rispetti ma riveli il mistero delle cose, che cammini, che avanzi oltre i limiti. Abbiamo bisogno di un viaggio di esperienza che sia anche di conoscenza.
    Il sistema attuale ci impone una gabbia assoluta in cui l’evoluzione è impossibile. La materalizzazione totale del mercato e del potere hanno deificato i dogmi del potere a cui il potere non ubbidisce perché si è posto al di sopra di esso ma che servono a tener buona la marmaglia, imponendo persino censure sulle parole da usare, cioè sugli strumenti con cui pensare.
    Il mercato è l’unico dio. Il potere il suo unico sacerdote. Potere sistema e mercato sono il nuovo sacro. Attaccarli è eresia.
    Noi non possiamo pensare a un mondo nuovo che sia privo di qualcosa che ci trascenda ma contenga una speranza di evoluzione. L’evoluzione non potrà mai cnsistere nell’adorazione del vitello d’oro.
    Potere, sisterma e mercato sono strumenti involutivi che, se non frenati, porteranno alla morte non solo dell’umanità ma dell’intero pianeta
    Abbiamo bisogno di un’utopia, ma le condizioni di possibile utopia del mondo sono:
    -l’agorà globale (non possiamo pensare di restare in eterno un io o un insieme di tribù o saremo votati al fallimento),
    -il superamento di un’economia di pura sopravvivenza (se alcuni miliardi di persone penseranno solo a non morire di fame, non resterà loro tempo per evolvere),
    -l’uscita da un sistema di accumulazione per l’accumulazione (e dunque il rifiuto dell’attuale ideologia neoliberista e un cambiamento di stile di vita da parte di chi sta meglio),
    -la partecipazione delle capacità di ognuno all’autorealizzazione di tutti (ma ciò richiede un profondo rivolgimento etico del concetto di politica e di cittadinanza)
    -e infine la scoperta del senso del sacro sia in modi immanenti al mondo che in modi trascendenti il mondo (se non si rende alla vita e all’essere la sua sacralità non usciremo da una concezione di puro materialismo che sfocia nel potere o nello sfruttamento incondizionato)
    ….
    There is a solitude of space
    A solitude of sea
    A solitude of death, but these
    Society shall be
    Compared with that profounder site
    That polar privacy
    A soul admitted to itself —
    Finite infinity.

    Emily Dickinson

    "Mi piace"

  6. “non è detto che alla lunga a un’Italia infetta non finisca per corrispondere un’Europa infetta.”
    A dire il vero l’infezione è già in corso, se non nella politica almeno nell’economia e nella vita civile. Solo che al momento se in Italia c’è un 95% di popolazione infetta, in Europa siamo forse al 5% per cui non si nota o si nota poco.

    "Mi piace"

  7. Per immaginare un mondo nuovo non importa essere degli economisti o dei filosofi.
    Gianroberto Casaleggio era un informatico, Gandhi un avvocato, Lula un lustrascarpe.
    Per immaginare un mondo nuovo è necessario essere liberi dentro.
    E nutrire sé stessi e gli altri alla speranza.
    Solo la speranza di cambiare in meglio di qualcuno può far evolvere tutti.
    E la storia non è stata fatta solo dai potenti, ma da uomini che hanno avuto alte aspirazioni e hanno trovato un piccolo gruppo di compagni che li hanno seguiti in quelle.
    Ricordatevi di uno che aveva solo 12 amici e guardate dove è arrivato.

    "Mi piace"

  8. La riforma del parlamento alla Sparviero sarebbe ottima, con una postilla : gli estratti non possono passare ad alcun partito o gruppo parlamentare, altrimenti decadono e vengono sostituiti con altri estratti! Fatti due conti gli astenuti/estratti sarebbero maggioranza in parlamento ed in quasi tutti i consigli regionali. ……Ci sarebbe da mandare polizia ed esercito al momento dell’ estrazione……

    "Mi piace"