Ci sono zero possibilità che Matteo Messina Denaro collabori con la giustizia

(adnkronos.com) – “La mia opinione è che ci siano zero possibilità che Matteo Messina Denaro stia collaborando o inizi a collaborare con la giustizia, perché non ha convenienza, lui deve difendere il suo patrimonio e pensare alla sua salute, il suo problema principale. Che interesse ha, dunque, ad avviare una collaborazione, che significa anche disvelare tutti i beni posseduti?

Perché la prima cosa che viene chiesta è questa”. Così all’AdnKronos l’avvocato Luigi Li Gotti, storico difensore dei pentiti di Cosa nostra, da Tommaso Buscetta a Gaspare Mutolo fino a Giovanni Brusca, dopo la trasferta nel carcere dell’Aquila del procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia, e del suo aggiunto Paolo Guida, per interrogare il boss mafioso Matteo Messina Denaro. Per lo storico legale dei pentiti, inoltre, la grave malattia di cui il boss soffre è un incentivo a non collaborare.

Categorie:Cronaca, Interno, Mafia

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2 replies

  1. Se facessimo parlare tutti i follabozionisti ne scopriremmo delle belle ! Ops ! Sono tutti morti e si sono portati i segreti ( soldi) nelle tombe affinche i loro eredi si tengano tutto quello che hanno rubato , non è complicato ! Questo mmd poi si fa curare gratis , servito e riverito che altro vuoi dal tuo fine vita ? ….

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  2. Mussina Denaro ha toccato con mano la Sanità pubblica. E ha deciso di costituirsi. Ora viene curato senza liste d’ attesa ed in modo molto più oculato: tutti gli occhi sono puntati lì.
    E vedi mai che Cospito faccia annullare il 41 bis con l’ aiuto della “Sinistra”… In fondo l’ hanno mandato “avanti” giusto nei giorni dell’ insediamento del Governo.
    Quello che non sono riuscite a fare le stragi… Bastava trovare il solito Anarchico che vuol fare l’ Eroe.
    Averci pensato prima…

    E mentre solo a Roma ci sono un paio di accoltellati al giorno (ad andar bene, ma non se ne parla, come durante il Fascismo) tutti in trepidazione per il ricattatore Cospito. E mentre si fanno barricate per difendere la Magistratura dagli “attacchi” di Nordio, dimostriamo di strafregarcene delle sue sentenze: la Rete ha deciso che Cospito deve essere salvato. Viva la Rete.

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