Gubitosa: “Un’ammucchiata divisa su tutto. Basta coi teatrini della destra”

Parla il vicepresidente del M5S, Michele Gubitosa: “I 5 Stelle saranno l’unico baluardo in difesa dei diritti”.

CONFERENZA STAMPA PESENTAZIONE IL SALONE DEEL LAVORO

(Carmine Gazzanni – lanotiziagiornale.it) – Il Movimento cinque stelle sarà “un baluardo per la difesa dei diritti, per tenere alto i valori come quello della legalità”. Lo assicura direttamente il vicepresidente dei pentastellati Michele Gubitosa.

Ed è una garanzia non da poco considerando quanto abbiamo vissuto negli ultimi giorni: da una pate l’elezione di due presidenti alla Camera e al Senato espressione di un certo modo di pensare e di intendere la politica (a Palazzo Madama abbiamo un personaggio di grande esperienza ma che ha in passato mostrato il suo essere nostalgico; a Montecitorio, invece, un uomo che non ha mai fatto mistero del suo essere contro l’aborto, contro l’omosessualità e di essere, dunque, ultra-cattolico); e dall’altra una minoranza già spaccata nel nome, forse, di qualche accordicchio sottobanco. Solo il tempo ovviamente ce lo dirà. Per il resto, come spiega ancora Gubitosa, i partiti di centrodestra hanno dimostrato di essere “un’ammucchiata divisa su tutto, ma sinceramente non ci aspettavamo si spaccassero il primo giorno”.

Eppure è esattamente quello che è successo. Peraltro su due elezioni fondamentali come quelle dei presidenti di Camera e Senato. E alla fine ci ritroviamo, come detto, da una parte un presidente nostalgico, dall’altra un antiabortista che non vorrebbe le famiglie gay. Cominciamo col piede sbagliato?
È chiaro che la storia di La Russa e Fontana è nota, così come le loro opinioni, sono distanti dai nostri valori. Sono però loro i vincitori delle elezioni, sta a noi ora giudicarli sui fatti concreti, questo ci chiedono i cittadini che ci hanno votato.

E dunque?
La nostra non sarà un’opposizione pregiudiziale, ma bensì puntuale e sui contenuti.

Che ruolo giocherà allora il Movimento?
Saremo un baluardo per la difesa dei diritti, per tenere alto i valori come quello della legalità, che abbiamo testimoniato con forza con la candidatura del nostro Federico Cafiero de Raho.

L’onorevole Giorgio Mulè ha detto chiaramente che all’interno del centrodestra c’è un problema politico e il “pizzino” di Berlusconi sulla Meloni è molto eloquente. Crede che questa maggioranza avrà vita breve?
Lo abbiamo detto in campagna elettorale: sono un’ammucchiata divisa su tutto, ma sinceramente non ci aspettavamo si spaccassero il primo giorno.

Addirittura?
Le dico solo questo: facciano in fretta e governino, se ne sono capaci. Il Paese non può attendere i loro giochini.

Però c’è da dire che anche l’opposizione non può sorridere. Per la seconda volta “aiuti” all’elezione dei presidenti di Camera e Senato sono arrivati dai banchi della minoranza. Qualcuno sta giocando sporco?
Il Movimento 5 Stelle ha votato compatto scheda bianca al Senato e tenuto tutti i voti per De Raho alla Camera. Questi sono i fatti, siamo granitici e faremo un’opposizione seria, puntale e determinata.

Chi crede possa essere?
Non mi interessa guardare in casa d’altri e i giochini di palazzo di qualche finta opposizione. Invito a guardare le loro dichiarazioni e farsi un’opinione.

Qualcuno ha fatto anche il nome del Movimento cinque stelle…
Ridicolo.

È plausibile che ci sia già qualche accordo sottobanco tra centrodestra e parte di una minoranza magari sulle riforme costituzionali?
Non lo escludo. Piuttosto che pensare a come cambiare la costituzione, credo che il centrodestra di governo si debba concentrare sulle emergenze del Paese, a partire dall’enorme crisi economico sociale generata dalla guerra.

Da dove dovrebbe partire il governo non appena verrà formato e otterrà la fiducia da parte delle Camere?
Serve intervenire sul caro bollette, non pensare al Presidenzialismo.

Eppure sembra questo uno dei pallini dei politici vicini alla Meloni…
Gli italiani amano la Costituzione e hanno sempre rigettato modifiche profonde, lo ha ricordato con un grande discorso anche Liliana Segre in Senato.

L’Italia rischia di prendere una deriva “oscurantista” per certi versi?
È chiaro che le premesse non sono delle migliori, ma adesso dobbiamo giudicarli per quello che faranno. Le parole se le porta via il vento. Diritti come l’aborto ad esempio, vanno difesi in ogni sede.

Cosa crede dobbiamo aspettarci?
Al momento è difficile fare previsioni. Mi sono ritrovato di fronte tre esponenti del centrodestra da Bruno Vespa a “Porta a Porta” ed erano già spaccati.

Ed è tutto dire…
È chiaro che se Giorgia Meloni sceglierà di guardare a Victor Orban o ai conservatori polacchi sicuramente avrà in noi una ferma opposizione.

7 replies

  1. Hanno preso la stessa malattia del PD? tra le tante cose da dire che tira fuori ? Orban e i conservatori polacchi, cioè i diritti civili. Il caro bollette come hanno intenzione di fronteggiarlo con scostamenti di bilancio continui? Se la società implode insieme al sistema economico, sai quanto vale il progressismo. Sembra Formigli e l’ossessione di Orban … e l’aborto e l’omosessualità e ultra-cattolico e basta, per carità

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  2. LA MELONI VORREBBE CAMBIARE LA COSTITUZIONE- Viviana Vivarelli.

    L’unica cosa positiva della situazione è che la media dei governi italiani è di 7 mesi, per cui al massimo entro maggio questo governo dovrebbe cadere, ma in 7 mesi di distruzione ne può fare parecchia a cominciare dalle riforme costituzionali.
    La Meloni ha già depositato la richiesta di 19 modifiche costituzionali.
    Alcune di queste modifiche sono poco sostanziali come il riconoscimento in Costituzione dell’inno nazionale e l’italiano come lingua ufficiale. Altre sono idialliache e oscure come «il diritto alla felicità» come «limite al potere dello Stato di guidare i nostri destini».
    Ma ci sono modifiche importanti come l’elezione diretta del Capo dello Stato che cambierebbe il nostro sistema da parlamentare a presidenziale con un accentramento pericoloso dei poteri nelle mani di una persona sola, che sarebbe superiore per esempio alla Magistratura. Altre sono decisamente a favore dei più ricchi come un limite costituzionale alla pressione fiscale, altre infine sarebbero respinte dall’Unione europea perché dichiarano che la sovranità italiana è superiore alle direttive europee. Dunque, avremmo delle revisioni che spaccano tutta la Costituzione e cambiano l’equilibrio dei poteri.
    Lo sapevano quelli che hanno votato la Meloni?

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  3. Per nostra fortuna il centrodestra ha vinto ma non ha ottenuto i 2 terzi del Parlamento per cui, in base alla Costituzione, non può fare modifiche costituzionali da solo. Ma chi si fida della presunta opposizione? Con i piddini ormai capaci solo di giravolte e gente come Renzi e Calenda pronti a vendersi per due lire?
    La nuova Camera dei Deputati è contraddistinta dalla maggioranza del Centrodestra, con 235 seggi su 400. Alla fine la coalizione di Meloni, Salvini e Berlusconi non è riuscita a raggiungere i due terzi dei seggi necessari alle modifiche costituzionali. Il centrosinistra ha invece 79 seggi, mentre Movimento 5 Stelle e Azione/Italia Viva rispettivamente 51 e 21.
    Al Senato invece il centrodestra può contare su 115 seggi su 200. Il centrosinistra si ferma a 41 (con +Europa esclusa), mentre il Movimento 5 Stelle avrà 28 seggi. Azione e Italia viva invece hanno 9 seggi.

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  4. Se il centrodestra è diviso, il centrosinistra non esiste nemmeno. E i numeri in Parlamento non lasciano speranza, sono micidiali.
    Ma io ce l’ho anche con chi non ha votato e con la sua assenza ha contribuito a questa situazione di merda, non solo gli indifferenti ma anche i puri e duri. Gli astenuti non hanno disertato solo il Pd ma sono stati troppi nel M5S.
    Quello che contesto aspramente è la forma di egoismo ed egocentrismo per cui tanti che speravano in un Movimento diverso si sono sentiti delusi (certo giustamente) per le modifiche volute da Grillo e Conte che hanno atterrato la democrazia diretta e ristabilito la piramide verticistica del potere contro la sovranità esercitata direttamente dal popolo. Io capisco tutte le loro ragioni ma, seguendo il proprio orgoglio offeso e rifiutandosi di votare, si sono comportati come chi dicesse: “Visto che questo pane non ha più il sapore di casa mia, allora muoio di fame”. Non votare è stato un atto di suicidio politico di cui c’è poco da vantarsi anche perché ha danneggiato tutti gli altri. E’ stato detto in tutti i modi che l’astensione avrebbe favorito il nemico ma troppi si sono voluti astenere lo stesso, beandosi della proprio superbia. Io ho fatto ogni sorta di critiche al Movimento e porto nel mio diario il ritratto di Gianroberto che si rigirerà nella tomba, ma, quando si è trattato di votare, ho votato. Nella vita non si può sempre dire: “Voglio il meglio e se non c’è, mi ritiro da tutto”. La vita è fatta di continue scelte in cui, non potendo pretendere il meglio, cerchiamo almeno di impedire un male più grande. E mi sembra molto infantile insistere sulla pretesa di un Paradiso che spesso e volentieri esiste solo nella nostra immaginazione. Sento che molti si seccano di queste considerazioni, dicendo che ormai sono inutili e non serve prendersela con gli astenuti. Invece serve, perché, se non lo capiscono, ripeteranno la loro astensione ancora e ancora, sempre, inutili alla società e a sé stessi.

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  5. C’è poi un altro fattore da tenere in considerazione.
    A dire atlantista sono buoni tutti! Ma troppe dichiarazioni della Meloni stridono con le direttive e lo spirito dell’Unione europea che non vedrebbe di buon occhio l’eliminazione del reddito minimo ma digrignerebbe i denti davanti ad una modifica costituzionale che mettesse il diritto italiano come gerarchicamente superiore rispetto al diritto europeo, come si preoccuperebbe alquanto a vedere l’Italia che riprende i rapporti con la Russia o stringe alleanze con Orban, Alba dorata, battaglioni Azov, Le Pen e altre destracce europee.
    La politica non la fanno solo gli elettori e questo Governo è inviso persino a Biden, perché un conto è fare politiche fasciste e un altro dichiararsi fascista.
    I rapporti internazionali hanno un forte valore che non si deve affatto trascurare e, se Conte, grazie ai suoi modi diplomatici, era riuscito a far salire l’immagine dell’Italia nel consorzio occidentale, la stessa sorte non capiterà a una Meloni, non solo grezza e sprovveduta, ma anche mal vista dai capi europei e dai poteri americani.

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  6. Gubitosa si svegli ed impari a capire che hanno preso i voti anche di chi non ritiene che “certi” loro valori siano valori e tantomeno diritti.
    I politici che credono di acquisire un seguito totalizzante mi stanno sulle scatole. Vedano di non trasformarsi piddini, perché questo non è il loro partito.
    Le loro opinioni personali su certi argomenti sensibili le tengano riservate.

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  7. Non vorrei che l’opposizione targata M5S si concentrasse troppo sul caro bollette dimenticando che ci sono argomenti molto più interessanti.
    Vorrei un M5S più smarcato sulla guerra, un M5S consapevole delle conseguenze di una escalation o anche solo del protrarsi di un conflitto che non possiamo permetterci di sostenere, nemmeno a parole. Vorrei un Italia neutrale anche se non possiamo permettercelo. Vorrei che almeno il M5S lo dicesse chiaro, all’Italia e all’Europa.

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