Il carissimo nemico

(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – L’on. avv. Niccolò Ghedini era un bello stronzo. L’ho sempre pensato quand’era vivo e il fatto che ora sia morto – e così presto, a 62 anni- non mi pare un buon motivo per dire il contrario. Anche perché ho l’impressione che a quella nomea tenesse parecchio, con la fatica che aveva fatto per guadagnarsela: […]

Categorie:Cronaca, Interno, Politica

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  1. Il carissimo nemico

    (di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – L’on. avv. Niccolò Ghedini era un bello stronzo. L’ho sempre pensato quand’era vivo e il fatto che ora sia morto – e così presto, a 62 anni- non mi pare un buon motivo per dire il contrario. Anche perché ho l’impressione che a quella nomea tenesse parecchio, con la fatica che aveva fatto per guadagnarsela: nelle aule di tribunale, in quelle parlamentari e negli studi televisivi, dove abbiamo incrociato le lame non so quante volte sui processi al suo cliente più illustre, che lui chiamava “il Presidente” con l’aria deferente di chi gli dà del lei. Anzi, del Lei. Solo chi vuol passare alla storia come uno stronzo può coniare l’immortale definizione di “utilizzatore finale” per scrollare di dosso al “Presidente” se non la fama, almeno l’accusa penale di puttaniere di minorenni. O difendere il lodo Alfano alla Consulta perché “la legge è uguale per tutti, ma non necessariamente la sua applicazione”. O sventolare il Codice in tv per sostenere, con la cantilena nasale e l’espressione inespressiva dietro le lenti a fondo di bottiglia, l’opposto di ciò che dice il testo: tipo che prescrizione e assoluzione pari sono, o che non c’è differenza fra l’essere assolti per non aver commesso il fatto e per averlo commesso e poi depenalizzato. O scioperare contro la politica giudiziaria del governo per far saltare le udienze del capo del governo, la cui politica giudiziaria la decideva lui.

    Poi un giorno di 10 anni fa presi l’aereo Venezia-Roma e me lo ritrovai accanto. Parlammo in libertà, come due carissimi nemici che non s’illudono di convincersi. Mi raccontò della sua famiglia- bene che vantava un paio di dogi. Gli spiegai che non ero comunista, come lui e il Presidente pensavano. “Avvocato, lei è ricco sfondato, è un principe del foro, ha tutte le soddisfazioni dalla vita. Perché continua a sputtanarsi dietro le balle del suo capo, a fabbricare leggi ad personam, a mettere la faccia su tesi, norme e conflitti d’interessi, incluso il suo, indifendibili? Non c’è più gusto a vincere i processi nelle aule di tribunale che in quelle del Parlamento?”. Lui mi sorprese: “Lo faccio perché sono affezionato al Presidente, a cui devo molto. Ma sono così bravo che l’avrei fatto assolvere anche senza quelle leggi, che ho sempre sconsigliato, perché adoro lo scontro in aula, ma di giustizia”. Mi spiegò che le leggi ad personam le avevano volute Previti e altri cattivi consiglieri. “Dubito che avrebbe vinto anche i processi per falso in bilancio senza depenalizzare il reato”. Lui fu onesto: “Beh, quelli, in effetti…”. Alla fine, ai saluti, non mi chiese di tenere riservata la chiacchierata, ma non ce ne fu bisogno. Non so perché non ne scrissi nulla. Forse perché, dopo averlo conosciuto un po’ meglio, temevo che fosse talmente stronzo da iniziare a diventarmi simpatico.

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    • Opinabile. Per me invece manca qualche “figlio di troia”, specialmente in considerazione del fatto che gli effetti sul già lasco sistema giudiziario prodotti dal suddetto stronzo e dalle sue leggi ad personam (una sessantina, mica due o tre) sono andati ben oltre lo scopo iniziale di salvataggio del suo assistito, e perdurano tuttora.

      Sono soggetti amorali come questo che dobbiamo ringraziare ogni volta che le cronache riferiscono di qualche delinquente inspiegabilmente lasciato libero di circolare (e di delinquere nuovamente, come puntualmente succede), o di qualche potente salvatosi in corner dalle proprie schiaccianti responsabilità solo grazie alla sempiterna prescrizione (a puro titolo di esempi: rogo Thyssenkrupp, strage di Viareggio, prossimamente ponte Morandi), che l’on. avv. non ha certo inventato, ma reso fattivamente disponibile ad una platea molto più ampia.

      Dispiace per l’uomo, ma Travaglio è stato fin troppo signore.

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  2. D’altronde anche Montanelli confessò di temere il fascino demoniaco del Cavaliere che, dopo averti fregato o in preparazione della fregatura, ti invitava a pranzo e cercava di irretirti solo per il gusto di riuscirci con quel modo di fare teatrale e melenso col cuore in mano mentre nell’altra teneva il pugnale per infilzarti (metaforicamente) non appena avessi dimostrato un segno di ostilità. “Nulla di personale sia chiaro, sono solo affari!”. Frase, questa, che abbiamo sentito un’infinità di volte nei film di gangster. Niente di letale sia chiaro. Solo che a volte il gioco si faceva talmente duro che riusciva persino ad ispirare stragi di innocenti. E chi vuol capire capisca.
    Mi sarebbe piaciuto seguire il processo di Firenze con l’avv. Ghedini pronunciare l’appassionata arringa finale per salvare ancora le pelose terga del suo eterno assistito. E magari inventare un’altra di quelle frasi capolavoro che lo faranno passare alla storia, non solo giudiziaria, di questo gran paese di MERDA!

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  3. D’altronde anche Montanelli confessò di temere il fascino demoniaco del Cavaliere che, dopo averti fregato o in preparazione della fregatura, ti invitava a pranzo e cercava di irretirti solo per il gusto di riuscirci con quel modo di fare teatrale e melenso col cuore in mano mentre nell’altra teneva il pugnale per infilzarti (metaforicamente) non appena avessi dimostrato un segno di ostilità. “Nulla di personale sia chiaro, sono solo affari!”. Frase, questa, che abbiamo sentito un’infinità di volte nei film di gangster. Niente di letale sia chiaro. Solo che a volte il gioco si faceva talmente duro che riusciva persino ad ispirare stragi di innocenti. E chi vuol capire capisca.
    Mi sarebbe piaciuto seguire il processo di Firenze con l’avv. Ghedini pronunciare l’appassionata arringa finale per salvare ancora le pelose terga del suo eterno assistito. E magari inventare un’altra di quelle frasi capolavoro che lo faranno passare alla storia, non solo giudiziaria, di questo gran paese di MELDA!
    Qual è in avvocatura l’equivalente del giuramento di Ippocrate che vincola un medico alla cura di qualsiasi paziente?? Sarà forse l’impegno di un principesco BONIFICO?

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  4. Proprio ieri pensavo che se uno è uno “stronzo” quando è in vita – e durante questa, fa di tutto per esserlo (o nulla per evitarlo) – penso che sia giusto definirlo “stronzo” anche appena scomparso. E pensavo al buonismo tipico italiota di chiara matrice clericale. Ben felice di vedere che anche Travaglio la pensi così, come me.
    Ieri su FB ho visto gente srivere che in fondo, poi, non era tutta ‘sta cattiveria, che pace all’anima sua, che riposi in pace, eccetera. Era uno stronzo pazzesco, punto. Come quell’altro idiota che fu appeso a testa in giù. Non è che siccome muori, diventi una bella persona. Stronzo sei, stronzo resterai. Amen.

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    • Concordo totalmente! Uno stronzo milionario che come tale non dispregiava affatto di farsi mantenere in parlamento ( che mai ha frequentato !) al paro della assistente dentale, tutti ladri con i soldi degli altri. E cosi che si portano avanti ! primo è proprio il miliardario immobiliare! Meno male che è morto senno ci sarebbe toccato mantenerlo per anni ! La vergogna non ha pietà!

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      • Manna,
        Ci Toccherà mantenere i suoi eredi, perché la pensione da parlamentare è reversibile .
        E già da decenni , prima delle unioni civili , è reversibile anche per i compagni/e di fatto , non sposati .
        Artisti , non c’è che dire!!

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    • Io non entro nel merito delle definizioni sulla persona, pur avendo peraltro le mie opinioni, ma mi limito ai fatti: questa è una persona che ha dedicato buona parte della sua vita a fare gli interessi di poche persone per puro interesse personale incurante dei gravissimi danni che faceva alla società e ai cittadini. Senza lui il mondo è migliore.

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  5. La classe di MT (parolaccia a parte, ma a dire il vero meritata dal soggetto) si vede anche nei coccodrilli, come si chiamano i necrologi in gergo giornalistico. Invece di pensose stupidaggini o penose retoriche sul cursus dis-honorum del soggetto, racconta un episodio di vita vissuta con lo st….Con un poco di buona volontà, lo fa diventare meno antipatico anche a noi. R.I.P.

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  6. In mezzo alla marea di ipocrite cazzate dette sulla persona a reti ed edicole unificate, Travaglio definisce anche con troppa signorilità uno dei complici che hanno portato allo sfascio la giustizia italiana con leggi a personam e trucchetti vari, pur di salvare il suo padrone, ossia il solito noto delinquente pluriseriale. Non lo rimpiangerò, sperando per lui nella giustizia divina. Vediamo se anche davanti a Lui sarà così bravo.

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    • @clarmit
      Aggiungi anche le mie palle!! I guasti fatti alla nostra vita quotidiana sono gravissimi. E solo quei servi di giornalisti (non tutti) abituati a scrivere con la lingua non lo ammettono. Non oso immaginare, quando sarà il turno del puttaniere…….

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  7. chi legge nell’articolo di Travaglio solo la parola “stronzo” è pure lui uno stronzo.
    persino MT, che non è certo morbido con gli avversari, rende a Ghedini una sorta di onore delle armi per averlo conosciuto di persona, riuscendo a separare il giudizio politico (pessimo) da quello umano (teme persino che avrebbe potuto riuscirgli simpatico).
    invece i commentatori non fanno altro che vomitare odio, dire che il mondo è migliore senza di lui e sperare sia finito all’inferno, il riccone schifoso.
    questo distingue in fondo MT, che, per fazioso che sia, in fin dei conti è una persona rispettabile e rispettosa, dalla becera marmaglia di incazzati che ancora ingrossano le file del Movimento: odiatori seriali, frustrati con il forcone in mano, capaci solo di invidia e livore.

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    • E il fatto che Travaglio lo abbia incontrato sull’aereo e ci abbia fatto due chiacchiere trovandolo perfino piacevole a noi cosa dovrebbe cambiare, per non dire fregare? A te cosa te ne frega?

      Mazzuolare l’avvocato pugliese (mai pagato dai contribuenti) un giorno sì e l’altro pure va bene perché è vivo, l’avvocatone milanese a spese nostre da 30 anni invece lo dovremmo santificare perché è trapassato.
      Paura eh!

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      • per una volta sono d’accordo con paolapci. Credo seriamente di essere vecchio.

        Il “SOGGETO” è uno del sistema. Mi piacerebbe sapere se lo pagano i benetton oppure cosa loro. Tra i due poco cambia.

        W la mafia.

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    • La morte non si augura a nessuno,
      ma a volte è utile!
      STRONZO.
      una di tutte “marmaglia”
      (racchiude il concetto), 6 sempre tu!

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  8. Credo sia la prima volta che un editoriale definisce esattamente il personaggio che, si presume, abbia raggiunto gl’inferi, qualcuno diceva che la vita è una legge di compensazione, speriamo che il Suo prodotto non si tramandi come dai Dogi (stronzi) .

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  9. È chiaro che un giudizio umano e/o politico non può né deve cambiare con la dipartita del protagonista di tale giudizio. Però per una questione di stile non mi piace il tono da invettiva spietata verso uno che muore, a 62 anni poi. D’altronde Ghedini era un avvocato. E per me il film “l’Avvocato del Diavolo” è sintomatico di un ruolo professionale. Così la serie Le regole del delitto perfetto fa capire quali sono gli strumenti e come vengono usati dall’Avvocatura. Quindi apprezzo molto l’editoriale di Travaglio. Poteva parlare d’altro. E invece, col suo stile, a suo modo, ha voluto ( come dice Mazzuolatore) rendere l’onore delle armi a Ghedini. Distinguendo tra ruolo professionale e politico e Persona. Ben fatto.

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    • Si’, ma come e perche’ dovremmo distinguere la persona dalle azioni generate dalla propria attivita’ professionale? Mi sembra che si torni alla vecchia giustificazione per cui ci tocca fare di tutto per campare… Magari questo era vero 1000 anni fa o se uno fosse nato in aree devastate da guerra o criminalita’. Non penso proprio questo sia il caso dell’avvocato Ghedini. Il fatto che facesse quello che facesse perche’ “affezionato al Presidente, a cui devo molto” – un Presidente plurindagato con le mani in pasta nel peggio del peggio dell’Italia – dovrebbe giustificare la sua condotta?

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  10. D’altronde anche Montanelli confessò di temere il fascino demoniaco del Cavaliere che, dopo averti fregato o in preparazione della fregatura, ti invitava a pranzo e cercava di irretirti solo per il gusto di riuscirci con quel modo di fare teatrale e melenso col cuore in mano mentre nell’altra teneva il pugnale per infilzarti (metaforicamente) non appena avessi dimostrato un segno di ostilità. “Nulla di personale sia chiaro, sono solo affari!”. Frase, questa, che abbiamo sentito un’infinità di volte nei film di gangster. Niente di letale sia chiaro. Solo che a volte il gioco si faceva talmente duro che riusciva persino ad ispirare stragi di innocenti. E chi vuol capire capisca.
    Mi sarebbe piaciuto seguire il processo di Firenze con l’avv. Ghedini pronunciare l’appassionata arringa finale per salvare ancora le pelose terga del suo eterno assistito. E magari inventare un’altra di quelle frasi capolavoro che lo faranno passare alla storia, non solo giudiziaria, di questo gran paese di ME…!
    Qual è in avvocatura l’equivalente del giuramento di Ippocrate che vincola un medico alla cura di qualsiasi paziente?? Sarà forse l’impegno di un principesco BONIFICO?

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  11. Io non avrei avuto nulla da ridire se l’ avvocato Ghedini ,con tutta la sua bravura professionale, avesse solo difeso e magari fatto assolvere il Cavaliere, anche banalmente per essere ben pagato, senza alcuna motivazione affettiva, ma quello che mi fa veramente girare i cojion è il ruolo da parlamentare dell’ avvocato! !! Perché nel momento in cui si diventa parlamentare non si è più solo l’ avvocato del ricco cliente affezionato, ma rappresentante della Nazione con obbligo etico e costituzionale……quindi Ghedini non è stato stronzo perché da avvocato ha difeso Berlusconi, ma perché lo ha fatto da rappresentante della Nazione, ruolo istituzionale in cui il rispetto della Costituzione, della legge e del paese dovrebbero venire prima della parcella, dell’ affetto e della riconoscenza verso il delinquente che ha comunque diritto alla difesa! La doppia attività dell’ avvocato ha quindi una sola lettura, con certi doveri etici, civici e costituzionali , ci si è pulito il cubo, a nostre spese da gran p. di m…..quindi si può rendere l’ onore delle armi al bravo professionista legale , ma del parlamentare non sentiremo affatto la mancanza!

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    • @Alessandra
      Apprezzo spesso i tuoi commenti,
      ma in questo caso non si riesce proprio a mettere da parte le vicende terrene nel rispetto dell’epilogo della vita ?!
      Se volessimo considerare tutto quello che viene fatto da qualsiasi rappresentante del popolo, anche da quelli che ci sembrano i migliori, pensi che non si avrebbe nulla nulla da ridire ?
      Comprendo lo stato d’animo di molti che lo criticano per quello che ha fatto, anch’io. Ma anche quando non c’è più ? Questo ci rende migliori ? O rischiamo di diventare peggiori anche noi ?

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  12. Il “carissimo” a spese a nostre (coloro che pagano TUTTE le tasse)
    IO l’ho purtroppo conosciuto, attraverso una sua sorella per una questione di eredità di una conoscente.
    Un fascista odiatore dell’umanità, rispettava solo il denaro, la propria famiglia (viziatissimo dalle sorelle), e gli adulatori, bravo nel suo lavoro, capace di qualsiasi cosa pur di vincere una causa, anche corrompere dei testimoni.
    Personalmente è morto troppo tardi
    La moglie Monica Merotto è ancora molto giovane, è proprietaria e gestisce una tenuta a Montalcino, per cui anche da morto, “lo stronzo” peserà sulle nostre tasche.

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  13. Beh……so che quanto sto per scrivere è abbastanza paradossale ma……
    Indipendente dalla stronzaggine ( caratteristica presente in ogni buon avvocato) e dalle sue idee politiche , direi che quest’uomo professionalmente è riuscito a fare miracoli.
    Tutti quanti conosciamo le malefatte ( anche gravi e gravissime) del berlusca e il buon Ghedini ( non so come) è SEMPRE riuscito a fargliela passare liscia fino al punto che ancora nel 2022 il suo assistito si è candidato senza che nessuno abbia potuto dire o fare nulla per impedirlo.
    Insomma…..un ottimo avvocato, se non addirittura il migliore in Italia.

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    • Quello che scrivi non è affatto paradossale, è solo una grande cazzata.
      Un ottimo avvocato è quello capace di utilizzare ogni cavillo esistente a favore del suo cliente, ma se lo stesso può anche modificare a piacimento il codice penale è solo un grande baro, dato che tutto ciò non ha nulla a che fare con l’avvocatura: in questo caso, senza il Ghedini legislatore, il Ghedini avvocato avrebbe fallito miserabilmente, come peraltro lui stesso ha ammesso, pertanto come avvocato era nella norma. Diciamo che a lui e al suo ignobile capo piaceva vincere facile.

      Se gli si concede la possibilità di cambiare le regole del gioco, chiunque può diventare il migliore non solo dell’avvocatura, ma praticamente di qualunque cosa.
      Io, per esempio, potrei tranquillamente battere da solo il Real Madrid, anche domani. Non ci credi? Eppure, basta modificare la regola sul numero minimo di giocatori (così non devo neanche procurarmi dieci comparse), e poi, al novantesimo, introdurre la regola che tutti i gol segnati prima dell’89simo minuto vanno sottratti e non aggiunti al punteggio: sarebbe un trionfo per zero a -100.
      Però così sono capaci tutti, i grandi avvocati sono altri (Spazzali, Taormina, Bongiorno).

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  14. Immagino che la sintesi di Travaglio gli rimarrà addosso in eterno, e non si chiamerà più Ghedini nella memoria del paese.

    Ha venduto l’anima al diavolo in cambio di soldi e fama, e il diavolo sa il fatto suo e non ci rimette mai. Lasciando perdere l’aldilà che dubito fortemente esista, mi riferisco a questo mondo, dove il diavolo non è nemmeno berlusconi, perchè anche lui a sua volta è solo uno che si è venduto l’anima, ma a quelli sopra e nascosti, che a loro volta l’anima l’hanno venduta, o magari mai avuta.

    Allora se non esiste l’aldilà se la scampano?
    No, per loro l’inferno è o è stata la vita.
    Uno stronzo vive male di default, e può comprarsi tutte le ville del mondo che non cambia niente.

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  15. Franco Ferrari
    Non so perché non riesco ad avere l’umana pietas, per la morte di Niccolò Ghedini. Se un Dio esiste, mi perdonerà, ma , il disgusto che mi procurava, non passa con la sua morte. È stato un parassita arrogante, spocchioso, profittatore, di una stagione che , sembra, gli italiani vorrebbero rivivere. Quella del Bunga-Bunga.
    Mi crea disgusto sapere che, per venti anni, abbiamo regalato 15000 euro al mese, ad una persona, non assenteista, ma , proprio infiltrata nella contabilità statale. Come vuoi chiamare una persona che è stata presente per ben 138 volte, su 19000 votazioni? Presso quale azienda un impiegato potrebbe continuare ad essere occupato, e pagato?
    E passiamo a cercare di chiarire il programma della destra, prossima vincitrice delle elezioni.
    Ponte di Messina. Ci è già costato un miliardo, ovviamente non ne è ricaduta nemmeno una briciola per i poveri comuni cittadini
    Opera inutile. Opera impossibile da costruire. Opera che nasce morta, ben prima di essere avviata. È solo spartizione di ruberie. Anche se vi diranno che esistono tecnologie per poterlo costruire, non gli credete. Con 200 scosse giornaliere, con i cementi fasulli che usa la mafia, quanto tempo resterebbe in piedi?
    Flat tax. Sarebbe la tassa piatta, uguale per tutti. Cari operai, partite iva, piccoli commercianti, impiegati, salariati precari, percettori di reddito di cittadinanza. La Flat-tax è pensata proprio contro di voi. Sono soldi che vi scippano dalle tasche, per donare ancora più benessere ai ricchi, che si vedrebbero tagliate le loro tasse di migliaia di euro. Voi poveri? Una beata minghia. Al massimo, al secondo anno, vi toglieranno il rdc, ridurranno le pensioni, aumenteranno le tasse, per coprire i buchi di bilancio.
    La melona, la scrivo in minuscolo, che altrimenti dovrei portare uno sgabello. La melona, dicevo, ha presentato già mesi fa il programma di f d italia. Esempio. Per i giovani verrà utilizzata una connessione digitale, alla quale potranno accedere tutte le imprese( non è dato sapere quale tipo), le quali potranno scegliere il profilo desiderato. Se non è la fattoria degli animali di Orwell, ci manca un capello. Ma, la cosa aberrante del progetto è che, il prescelto non potrà rifiutarsi, pena la cancellazione dall’elenco, ed anche, sembra , sanzioni che non si comprendono benissimo. Ooo, non sto scherzando, è scritto nero su bianco.
    Andiamo alle Accise di salviniana memoria, che verranno cazzate( non ho sbagliato, tanto cazzate restano, trattandosi di salvini), come primo provvedimento.
    Verrà instaurato il blocco navale( eccetto per i passaggi che servono alle mafie, per il trasporto delle droghe). Una domanda mi viene : Ma , cosa farete alle barche che arrivano con dieci, venti persone, gli sparate? Le riaccompagnate da dove sono partite? E poi. Siccome il blocco navale è un atto di guerra, a chi si muove guerra? L’ignoranza dei razzisti è proverbiale, in questo caso, si supera con record.
    Infine. Vi figurate la Meloni primo ministro? Lei che, al massimo conosce mille parole, come verrebbe intortata da personaggi pluri laureati che parlano quattro lingue, ed hanno due lauree? Se prendevamo in giro Giggino a cartelletta, con la meloni sarà sempre carnevale.
    Vi figurate Tutankhamen berlusconi, presidente della repubblica? Daje, che se vogliamo perdere pure la faccia, oltre che denari a miliardi, una volta messo su quello scranno, chi vorrà incontrarlo dei presidenti delle altre nazioni?
    Ministro degli interni, già lo abbiamo visto all’opera. Cioè. Non lo abbiamo visto fare null’altro che comizi. Dice. C’è il problema dei negri. Perché gli immigrati biondi e con gli occhi azzurri ucraini, vanno benissimo. Ma lui, pur non essendo razzista, vuole ricacciarli indietro. Aizza il popolo al razzismo. Urla che bisogna trovare soluzioni. Ma, non è il suo compito, trovare soluzioni per la sicurezza interna? Tanti, troppi, brutus come lui, ne esaltano le fatuità. Carta letta.
    A proposito di Letta. Non si è mai visto un politico tanto imbelle quanto lui. Con lui si vince facile. Certo, vedere persone che votano per quel partito, dopo essere stati comunisti! Insomma. Prima fa accordi di programma con Calenda! Poi, viene bullizzato anche da Carletto! Ed, allora, da inceneritore, sceglie di presentare un programma green economy, copiato, paro paro, dal m5s. Tanto per dire, la idea politica. La loro, è quella della poltrona, e basta.
    Voi votate chi volete, ma, se siete poveri, o senza diritti. Votate Conte. Se la stampa fosse onesta, e non lo è, non ci sarebbe partita.

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  16. “Non so perché non riesco ad avere l’umana pietas, per la morte di Niccolò Ghedini.”

    Perchè sei una persona perbene e NON PERMALE.

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  17. Cioè fatemi capire : ha difeso il delinquente sino all’ultimo perchè lo stesso delinquente gli ha fatto leggi che hanno permesso a questo avvocato di diifenderlo.
    Ora dico si può essere difensori di un tizio pagato con i nostri soldi ed assente in parlammento.
    E’ il massimo della delinquenza.
    Dio li ha fatti e poi appaiati.
    Don Verze prima di morire aveva pèronosticato a G 145 anni di vita ,ma forse il buon duio a scapito dei suoi collaboratori che moriranno prima>?
    A livella del grande Totò!

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  18. Non c’è possibilità di remissione dei peccati se non ci si pente.. e quando si commettono simili peccati, solitamente non ci si pente per il semplice fatto che, dall’alto della propria posizione ci si crede in diritto di fare ciò che si ritiene più giusto per sé stessi, fregandosene ampiamente del prossimo e se povero ed indigente ancora di più.. dall’alto della sua posizione privilegiata, avere dei comportamenti disdicevoli (rubare uno stipendio agli italiani per esempio), è stato oltremodo oltraggioso e perseverare altro che diabolico!! Nessuna pietà, non riesco a provarla!! Eppure dovrei per carità cristiana ma coloro che per tutta la vita sfruttano, rubano e molto altro, offendendo la dignità altrui non meritano di avere pietà, quella potrà eventualmente averla Dio!

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  19. Travaglio ha raccontato un episodio, quell’incontro sull’aereo, per “umanizzare” un politico, un professionista, che per il suo ruolo gli faceva schifo. Lo ha ribadito, ma ha sottolineato che al di là della “maschera” che si indossa in Parlamento ( la quasi totalità dei parlamentari recita una parte e cura il suo interesse, è orribile ma è così) c’è anche dell’altro, umanamente parlando. E fuori da contesti di battaglia politica puoi trovare qualche sintonia. Qui la maggior parte dei frequentatori di Infosannio non accetta questa chiave di lettura. Se sei stato uno stronzo politicamente meglio che tu sia morto. La pietà, non necessariamente cristiana, può andare a farsi benedire. Detto ciò ricordo che c’è un elenco lunghissimo di politici o giornalisti che a me fa orrore, e credo anche a molti di voi. Orrore politico o culturale. Ma sono persone. Caso mai sono ottimi padri o madri, amici o colleghi, piacevoli conoscitori di arte, cultura, coi quali scambieremmo opinioni arricchendoci. Io sono portato a distinguere. Se dovessi festeggiare o anche solo accanirmi nel ricordare il peggio di chi se ne va per sempre mi sentirei spietato. Se ne andrà Berlusconi, se ne andrà Renzi, se ne andranno Salvini, Meloni, Gasparri, La Russa, Calenda, Di Maio, la Casellati, Letta, tutto il PD, tutta Forza Italia, tutto il centrodestra, tutti i giornalisti di regime e gli opinionisti squallidi a gettone. E ce ne andremo pure noi, io per primo. E chiedo. Pietà l’è morta?

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    • No, non è morta. Solo non è obbligatoria.
      E magari di fronte alla morte di certa feccia che rappresenta il marcio umano e fa in vita il male del prossimo danneggiando generazioni solo per favorire un delinquente che lo paga, beh, mi fa più pena chi la prova.
      Ed il fatto che sul lungo periodo moriremo tutti, non cambia nulla. Per alcuni si prova, per altri no. Diciamo che si dovrebbe meritare e non tutti la meritano. Preciso che non si tratta di giudizio sulla persona, ma sul suo operato e l’augurargli di patire le pene dell’inferno nell’aldilà è, in pratica, sia la reazione al male fatto all’ umanità che la speranza (illusione) dell’esistenza di un (non) luogo dove quella persona possa capire e redimersi.

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