(Pietrangelo Buttafuoco) – È uscita la cinquina del Premio Campiello, tutti titoli di uommini scicche e femmine pittate, libri – insomma – che onorano le patrie lettere al pari dell’ancora più nota gara dello Strega che è praticamente l’approdo dell’Italia irraggiungibile. E allora sì che si capisce a cosa servano i premi letterari. E dunque: a rinnovare il vigneto dall’uva troppo agra al palato delle spelacchiate volpi cattiviste (giammai accolte nel pollaio del regime dove spaventerebbero tutte le galline buoniste) e far vincere il Pd anche lì. Ma per interposta Ztl.
Cronaca, Editoriali, Interno, Pietrangelo Buttafuoco, Politica
Vero,ma ho sempre rifiutato di comprare o leggere un libro premiato in Italia…aldilà delle considerazioni politiche
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Si premiano tra loro, come e Venezia e a Canne.
E se sei Dem e metti insieme un drammone di poveri immigrati ( qualunque nazionalità va bene, basta non siano caucasici) perseguitati, ti becchi pure l’ Oscar.
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“Cannes” ovviamente. ” Canne” era un’ altro luogo, antico e più vicino… e si possono anche fumare…
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Brutta bestia l’invidia……l’ossessione PD……maddai Buttafuoco e dormi la notte.E se non ti riesce prendi una pasticca
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