(Pietrangelo Buttafuoco) – È uscita la cinquina del Premio Campiello, tutti titoli di uommini scicche e femmine pittate, libri – insomma – che onorano le patrie lettere al pari dell’ancora più nota gara dello Strega che è praticamente l’approdo dell’Italia irraggiungibile. E allora sì che si capisce a cosa servano i premi letterari. E dunque: a rinnovare il vigneto dall’uva troppo agra al palato delle spelacchiate volpi cattiviste (giammai accolte nel pollaio del regime dove spaventerebbero tutte le galline buoniste) e far vincere il Pd anche lì. Ma per interposta Ztl.