Ucraina e Ue restano in mezzo. La macchina è avviata. La battaglia è pronta a continuare fino all’ultimo ucraino e Biden liquiderà i leader alleati fino all’ultimo Draghi. Il discorso di Putin del 9 maggio aveva gelato i guerrafondai nostrani e riacceso le speranze dei pacifisti in una sospensione del conflitto. […]

(DI FABIO MINI – Il Fatto Quotidiano) – Il discorso di Putin del 9 maggio aveva gelato i guerrafondai nostrani e riacceso le speranze dei pacifisti in una sospensione del conflitto. La missione del nostro presidente del Consiglio a Washington ha riacceso le speranze dei primi e gelato i secondi. Il colloquio tra Biden e Draghi ha escluso qualsiasi ripensamento sulla condotta della guerra per procura che gli Stati Uniti stanno conducendo contro la Russia. Non c’erano dubbi, ma ha ulteriormente chiarito che questo genere di missioni “diplomatiche” non può avere lo scopo di una sommessa perorazione della pace mentre la guerra è in atto e si garantiscono ulteriori sanzioni, nuovi invii di armi all’Ucraina e soldati ai confini. Il Parlamento americano ha espresso ancor più chiaramente la volontà americana di proseguire la guerra fino all’ultimo ucraino e Biden si è occupato di procedere alla liquidazione garbata o rude dei leader alleati fino all’ultimo Draghi.
La Camera statunitense ha disposto aiuti in armi e assistenza per 40 miliardi di dollari. Sette in più di quanti ne aveva chiesti Biden. Aggiunti ai 14 già assegnati, la cifra di 54 miliardi in un anno è la più alta finora raggiunta per aiuti finanziari e militari a un solo Paese. Inoltre, l’aumento non richiesto significa che entrambi i partiti vogliono la guerra anche se rimane il dubbio su cosa veramente ne pensino gli americani. Tuttavia, fintanto che la popolazione viene rassicurata che la guerra in Ucraina non comporta l’escalation nucleare o il coinvolgimento diretto degli Usa, il consenso popolare non può mancare. Che poi questo consenso bipartisan sia capitalizzabile anche nelle elezioni di novembre è un problema che riguarderà Biden.
Nel frattempo il Nyt, dopo la bacchettata sulle fughe dell’intelligence da parte della casa Bianca, cerca di mantenere un’apparenza di equilibrio scrivendo che “A più di due mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, la Russia sta ottenendo alcuni significativi guadagni territoriali, anche se la sua invasione è stata inficiata da una cattiva pianificazione, da un’intelligence imperfetta, da un morale basso e da una violenza brutale e indiscriminata contro i civili”. Figurarsi se le operazioni fossero state ben pianificate e condotte. “Le forze russe sono avanzate fino al confine tra Donetsk e Lugansk, province in cui i separatisti sostenuti da Mosca combattono l’esercito e i nazisti ucraini da otto anni. Se confermata, la notizia rende più probabile che la Russia possa controllare interamente la regione, nota come Donbass, rispetto ad appena un terzo di essa prima dell’invasione”. Inoltre, “se la Russia riuscisse a mantenere o espandere il territorio che occupa a sud e a est e a mantenere il suo dominio sul Mar Nero, potrebbe minare ulteriormente la già martoriata economia ucraina, migliorare l’influenza di Mosca in qualsiasi futura soluzione negoziale e potenzialmente espandere la sua capacità di organizzare attacchi più ampi”.
Sintesi perfetta che giustifica la fretta di Nancy Pelosi la quale, perorando l’approvazione del pacchetto di aiuti all’Ucraina ha dichiarato: “Il tempo è essenziale e non possiamo permetterci di aspettare”. C’è da chiedersi cosa temano gli Usa per spingere così forte sull’acceleratore. Evidentemente, nonostante le assicurazioni di non escalation del conflitto (o forse proprio per queste) nessuno ci crede. Ma mentre per noi poveri europei credere o non credere è una questione di pura fede, per russi e americani e i loro poderosi apparati d’intelligence, deve esserci qualcosa di più concreto che induca al “timore”. Si sa che i russi temono l’invasione e l’attacco, vero o non vero, questo è ciò che credono e ne hanno le “prove” nello schieramento di armi Nato e Usa ai propri confini. Gli americani, la Nato e l’Ucraina dicono di temere che la Russia sconfini in uno dei Paesi alleati e intanto si stanno attrezzando per il conflitto. Sembrano due posizioni speculari i cui sviluppi porterebbero benefici a uno e danni all’altro. Ma non è così: entrambe portano all’escalation ai danni dell’Europa, dell’Ucraina e della Russia. Chi ha fretta di menar le mani non vuole evitare un conflitto più ampio, ma lo vuole provocare. E se la miccia non viene accesa dalla Russia, c’è già chi si è offerto di farlo a Odessa, in Transnistria, a Londra, Bruxelles, in Estonia, Lituania, Polonia, Mar Baltico e Mar Nero. Diversi sono i luoghi dell’incidente come pretesto per l’escalation, ma chi ha la miccia in mano è seduto sul barile di esplosivo.
Fino a ieri mi chiedevo a che gioco sta giocando il generale Mini e che da che parte sta. Ora è sempre più chiaro che sta dalla parte di Putin e si presta a fare da cassa di risonanza della sua strategia e della sua narrazione che ribalta completamente fatti e responsabilità della guerra addossandole all’aggredito e a chi lo aiuta, Nato e Usa mirando pure a dividere USA ed , Europa spaventando quest’ultima con la minaccia nucleare . Gioco un tantino sporco per un generale italiano; per compiacere un delirante Travaglio che lo fa scrivere tutti i giorni per combattere la sua assurda guerra personale che pare una vendetta??
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Vedi Magda, sono nato nel 41, dentro la seconda guerra , mi ritrovo nella terza e non trovo sporco ciò che dice Mini, anzi .Poco mi importa di morire dentro una fiammata nucleare o in un ospedale per vecchiaia, ma ho un nipotino che ha diritto di vivere in un mondo in cui Bden, Putin e sciocchi come te non capiscono davvero ciò che è bene per l’umanità.Resta pensionata che fai un favore grande.
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Vede Luigi io sono nata nel 1940, ho qualche ricordo di cosa è una guerra e di nipoti ne ho 7 e sicuramente non vorrei si trovassero a vivere la terza guerra mondiale, atomica o “convenzionale” che fosse . Non ho la presunzione e l’arroganza di chi si permette di insultare e pretendere di tacitare chi la pensa diversamente da me . Ma tra le poche certezze che mi sono rimaste, tra tanti dubbi e delusioni, c’è la profonda convinzione che anchela più zoppicante delle democrazie è preferibile ad una dittatura, le dittature hanno provocato i più gravi disastri nella storia. Putin è un dittatore, ha voluto e provocato una guerra, quindi va fermato, non giustificato o favorito, come si è fatto finora da tanti. I nostri nipoti non hanno niente da imparare o da guadagnare da tipi come Putin e da una sua vittoria. Biden e un dilettante al confronto e forse non abbastanza accorto
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Arieccoti già al primo commento, ad accusare di putinismo Mini e di delirio Travaglio.
” Putin è un dittatore, ha voluto e provocato una guerra, quindi va fermato, non giustificato o favorito, come si è fatto finora da tanti. I nostri nipoti non hanno niente da imparare o da guadagnare da tipi come Putin e da una sua vittoria. Biden e un dilettante al confronto e forse non abbastanza accorto”
Sei vecchia, ma quel che è peggio sei pure un concentrato di cassate in acido.
Se Putin è un dittatore, in Ucraina dove sta la democrazia? Bombardare il Donbass per 8 anni è democratico? Ammazzare giornalisti e blogger è democratico? Bombardare le sedi dei giornali, promettere fame e povertà ai non ‘ucraini’ è democratico?
A me starebbe pure bene che le rimbambite come te si esprimano con tutta la loro ignoranza, ma il problema è che te pensi anche di dare lezioni e voti agli altri, essendo una irriduciibile fanatica ‘democratica’.
Te e quelli come te siete una minoranza, dannosa, guerrafondaia e delirante.
Stacce, sbraitare non ti darà ragione visti i delirii i cui sei autrice giorno dopo giorno.
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E basta con queste cazzate su. Chiaramente non sei all’altezza. A te interessano solo le polemicucce da rimbambita con Travaglio e con il Fatto. Stop. l’Ucraina probabilmente manco sai, di preciso, dove stia
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Senti, la signora Magda ha una visione leggermente senile della situazione, alla Portobello, con Tortora. MA tu hai letto il commento di Stefano Mencarelli da Senigallia?
Hai capito chi e’? Quello che si e’ suicidato in diretta. Se scrivi questo di lei, la Magda, cosa dovresti scrivere di lui?
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Magda , ma non si vergogna della sua disonesta’ intellettuale ? Ma in che mondo vive ?
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Studiare senza riflettere è inutile. Riflettere senza studiare è pericoloso.
(Confucio)
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magdabarbieri “la nonna con l’elmetto”
secondo quello che scrivi è responsabilità di un generale in pensione che descrive la “sua” visione della guerra e dei contendenti in corso a far accadere gli eventi?
puoi condividere o meno
mi piacerebbe sapere di quali connessioni sei in possesso per scrivere cose del genere.
Cara magda non tutti, come te, hanno la foto di Biden sul comodino
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mi permetto di consigliarti un libro
è stato aggiornato con gli ultimi eventi dell’ucrania
https://www.bompiani.it/catalogo/guerra-9788830109612
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Ha diritto di vivere NON in un mondo
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chi ha lucidità di pensiero e non si fa ingannare dalla propaganda, aveva già detto a febbraio che la guerra finirà quando lo decideranno gli Usa.
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Il “mi piace” che compare qui non è di mia mano
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certo magda ti credo
è come la mano di chi guida il pupazzo di kiev, non è quella di Biden
pur di non ammettere che ti sei sbagliata…
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Lucida!e persino attenta ai like ! Fa la gnoranta .. dai mo’ che ti abbiamo sgamata!!!
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HAHAHAHA , e ho detto tutto.
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Senti, la signora Magda ha una visione leggermente senile della situazione, alla Portobello, con Tortora. MA tu hai letto il commento di Stefano Mencarelli da Senigallia?
Hai capito chi e’? Quello che si e’ suicidato in diretta. Se scrivi questo di lei, la Magda, cosa dovresti scrivere di lui?
E poi, Adriano, non capisco questo disprezzo per Il Comico. Pupazzo lui, e tu? Vorrei vedere te… Prima di rispondere, quando ne hai il tempo, leggi un poco che cosa si e’ trovato in mano dal giorno dopo l’elezione a oggi. E se ti riesce, ripesca i riferimenti da me lasciati in giro qui sulle critiche mosse a Zelenskyy in casa sua.
Io, che sono comunista, avrei immediatamente paragonato il conflitto con qualunque altro benedetto, implicitamente o meno, dallo Zio Sam, a partire dallo Yemen. Ma come me ce n’e’ pochi.
Il punto e’ un altro: di tutti i pupazzi che conosci, chi ha rischiato tanto?
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