
(PAOLO FUSI – glistatigenerali.com) – Mentre aspettiamo con terrore che i primi colpi di cannone raggiungano l’Ucraina, e la valanga russa tenti di dimostrare che la democrazia e la libertà sono valori negativi ed inefficienti, perché deboli e pacifisti, cerchiamo di mantenere una visione d’insieme di ciò che non solo Vladimir Putin, ma tutte e tre le grandi potenze militari stanno cercando di fare: riaffermare con le armi una supremazia che non sono più in grado di sostenere con la forza sociale, economica e culturale. Come nel 1939, l’Imperialismo ha diverse facce, ma tutte truci, e continuano a dare spallate contro la pace. Ma il centro di questa guerra non è in Ucraina, ma nel Mare Artico.
Non oso immaginare il volto del marinaio greco Pilea, nel 325 avanti Cristo, quando, avendo superato le colonne d’Ercole e sfidato gli Dei per trovare terre fertili e ricche di minerali, finisce contro queste immense montagne di ghiaccio eterno, e capisce che più avanti non si sarebbe potuto andare. Il suo è un mondo diverso, immutabile, sconosciuto. Alessandro Magno sta per lasciare la vita nel pieno della sua folle campagna militare orientale. A Roma è finita la monarchia ed è nata la repubblica. In Cina, Gongsung Long insegna il razionalismo e cerca una correlazione metafisica tra nome ed omen. Tutto è ancora possibile, e Zeus siede ancora sul trono delle nostre paure, da dove scaglia i fulmini che fanno tremare la terra.
Ho invece davanti agli occhi le immagini documentarie della prima missione di soccorso al polo Nord. Siamo nel 1928: due anni dopo il primo viaggio insieme a Roald Amundsen, l’esploratore Umberto Nobile ha compiuto un secondo viaggio fino alla fine del mondo, ed il suo dirigibile si è schiantato al suolo. Lo trovano dopo sette settimane, per sua fortuna, perché ha colorato la tenda in cui lui ed alcuni membri del suo staff, scampati alla caduta del dirigibile, hanno dipinto di rosso la tenda in cui passano le giornate pregando e digrignando i denti. Un puntino rosso in un’immensità bianca disumana ed immutabile.
E ragiono su come sarà il polo tra meno di cento anni, quando i ghiacciai non ci saranno più, ed i narvali non avranno più bisogno del corno per spezzare il ghiaccio e tornare in superficie. Quando ci saranno ovunque umani con macchinari mostruosi che scavano miniere, sommergibili atomici che si guardano in cagnesco, pescherecci simili ad astronavi che sterminano il poco pesce rimasto sul pianeta. L’ultimo angolo del pianeta ancora vivibile, mentre il resto arde nei deserti, viene spazzato via dagli uragani o affoga nelle mareggiate che cancellano isole intere.
Mi rendo conto del fatto che la battaglia sull’Artide, che viene combattuta soprattutto dalle tre grandi potenze militari, è il simbolo del suicidio di massa dell’umanità – l’estrema follia di governi che credono ancora che il progresso ed il consumo siano una linea che punta verso l’alto e non vada più fermata – e che sognano di portare gli scampati di quella che loro credono cia una razza superiore, su Marte, o chissà dove altro, a ricostruire su un pianeta impossibile la vita meravigliosa che ci era stata donata sul pianeta blu. La nostra madre terra, tradita e ferita a morte.
Penso che, mentre ci prendono in giro con la “tassonomia” e, dopo averci spiegato come i cambiamenti climatici stermineranno la vita, stiano investendo sul gas e sulle centrali nucleari, e preparino guerre locali simi a quelle medievali, sia necessario avere uno sguardo estremamente attento a ciò che accade lassù, dove non guarda mai nessuno, e dove stanno accadendo cose tremende, e non solo perché si sciolgono i ghiacciai, ma anche perché i russi ci gettano i bidoni dei rifiuti radioattivi e il metano nascosto sotto il gelo eterno, una volta liberato, si trasformi in idrato di metano e, in questa forma, costruisca in pochi anni una pellicola che cingerà il pianeta, riscaldandolo a temperature che nemmeno la scienza di oggi è in grado di calcolare.
Francesco Guccini cantava: noi non ci saremo. Vero. Ma ci saranno i nostri figli ed i nostri nipoti, e sarebbe bello se volessimo bene a loro, e ci preoccupassimo per il loro futuro, anche se l’ingannevole apparenza di normalità ci coccola nella nostra pigrizia ed il nostro egoismo quotidiano.
E questo perché, da sempre, ci sono i migliori a governare gli stati. Figurati se al loro posto ci fossero dei mediocri.
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Le guerre, sono fatte da uomini che non si conoscono, mandati a morire da uomini che si conoscono ma che non muoiono.. cit…
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Qualora, lo spero vivamente, tutto si sgonfiasse, non dubito che la propaganda occidentale darebbe la colpa alla “centrale russa delle fake news” che avrebbe ingigantito la minaccia.
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credo sia già stato suggerito che, le informazioni fornite dall’intelligence americana,
derivano da disinformazione gentilmente fornita da quella russa
ma in quel mondo li è complicato sapere dove si ferma Ken Follet e dove inizia la realtà
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al momento sono le bombe ucraine a superare il confine russo (secondo le fake russe)
ieri una che è caduta in un campo
oggi una che ha distrutto un fabbricato (piccolo, sarà stato un ricovero picconi e vanghe)
del sistema controllo frontiere russo
quelle cadute nei territori dei separatisti russofoni non valgono.
me lo immagino il Fusi con il saio ed i ciabattoni che pedala in qualche landa
maledicendo il gas, il petrolio e l’energia in qualsiasi sua forma, dopo che in Svizzera e Germania
non lo supportano più è venuto qui a razzolare pecunia (che stranamente non olezza come le energie)
e che ricarica il cellulare con la cyclette e cuoce il cibo con il sole ed un coccio di vetro
opportunamente selezionato e sagomato
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Te ne devi uscire sempre con qualche polemica inutile, vero marchetto boh?
Eppure l’articolo non è male, a parte le bombe ucraine.
E il fatto che Alessandro non morì nel pieno della sua campagna asiatica, ma a Babilonia.
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👍
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Tu devi far parte della schiera di quelli: ci salverà la tecnologia, senza vedere che sovente la tecnologia ingigantisce il problema. Non si vuole ammettere che la Terra rischia di “morire” (tra virgolette perchè il pianeta non morirà di certo) a causa della sovrapopolazione e della crescita infinita. Tu però continua a non capire e a fare del sarcasmo gratuito.
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Abbiamo un fine commentatore di geopolitica. Secondo questo arguto analista la propaganda americana sarebbe suggerita dai russi. Lo zio Sam è così tonto che ha creduto che Saddam avesse armi di distruzione di massa (come gli avevano detto i russi), si è fatto infinocchiare quando ha fatto la guerra in Libia. Ora i russi stanno spargendo fake sulla guerra nel Donbass, speriamo che gli americani non ci credano ancora.
Per non parlare poi di questi scienziati che affermano che vi sia da parte dell’uomo la distruzione della terra, probabilmente saranno scienziati complottisti, forse anche novax
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👏👏👏
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Una valanga di idiozie.
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Sei sicura?
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Non è da te definire l’articolo “valanga di idiozie” senza spiegarlo.
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Troppo lungo…
La “valanga russa”(?), Il greco Pilea, il narvalo che spezza col corno, Gongsung Long razionalista (???), Nobile “eroe”, “pellicola che cingerà il Pianeta” (Domopak?)… Per finire con Guccini… Che frittatone!
Io di Guccini avrei piuttosto citato “Odiysseus”. Ma capisco che sarebbe troppo “avanti”, troppo colto, per l’ insalata…
https://video.repubblica.it/edizione/palermo/caso-pfizer-a-catania-in-130-a-rischio-licenziamento-siamo-tutti-terrorizzati/407711/408421
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Mi scuso, il video ovviamente è questo:
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Più che un articolo un delirio
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Di Battista e la guerra in Ucraina
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