
(di Michele Serra – repubblica.it) – Spero che la rassegna culturale romana “Più libri più liberi”, che ha aperto felicemente i battenti, abbia più copertura mediatica, a conti fatti, di quanta ne hanno avuta le roventi polemiche della vigilia, che avevano per bersaglio la direttrice della rassegna, Chiara Valerio, e la sua molto discutibile gestione di un ospite maschio sotto processo per prevaricazione sessuale.
Lo spero perché sarebbe importante che il lavoro, le idee, la fatica intellettuale e gli interessi culturali di decine di migliaia di persone non fossero messi in ombra dallo scontro (molto romano, se posso permettermi, e dunque non del tutto decifrabile da fuori Roma) tra intellettuali e militanti di sinistra che si conoscono, si frequentano e infine si accapigliano, forse perché la promiscuità comporta anche nervosismo.
Non che non fosse importante e grave il motivo del contendere. Ma mettetevi nei panni di scrittori, editori, artisti, lettori che niente potevano prevedere del casus belli; che sanno, eccome, dei problemi del mondo, mica vivono spensierati; che si trovano di fronte alle forche caudine di comitati etici autoconvocati che gli dicono: qui dentro non devi entrare, perché qui dentro c’è la macchia del peccato; e il peccato lo vedono pure, ma vedono anche il mondo nel suo complesso, che non è senza peccato, e accettano di frequentarlo pur sapendolo macchiato.
Ci sono due vizi capitali. Il primo è fregarsene. Il secondo è l’indignazione permanente, completa di giudizio permanente. Una via di mezzo rischia la mediocrità, ma forse rischia anche l’umanità dentro una disumana tendenza a emettere fatwa, oppure a fare finta che vada tutto bene.
Rassegna culturale ? Spesso sono “mercatini” di nuove iniziative editoriali che devono VENDERE, VENDERE, VENDERE libri. Dei turbamenti o capriole etiche se ne… e le diatribe, litigi, scontri delle ” giurie” sono semplicemente occasioni di pubblicità e risonanza mediatica. Ma va là ( come diceva lo scomparso avv. Ghedini)
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Tu leggi Serra, poi guardi la foto di Chiara (si fa per dire) Valerio , poi pensi : ma che ca..hanno da dire questi due di interessante per noi comuni mortali ? Niente, assolutamente niente .
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