Svelato il bunker di Putin nel palazzo sul Mar Nero: due tunnel 50 metri sotto terra

Le immagini erano state pubblicate sul sito dell’azienda che li costruì: sono due tunnel, uno lungo 60 metri, l’altro 40, forse pensati per proteggersi da attacchi nucleari

(corriere.it) – Ai già 17mila e più metri quadri di saloni, corridoi e stanze tra cui una cantina per vini, un casinò e una chiesa privata — oltre a un campo da hockey per condividere una delle sua passioni con gli accoliti — del suo palazzo in stile imperiale sul Mar Nero, Vladimir Putin ha fatto aggiungere anche due tunnel che hanno tutta l’aria di due bunker.

A rivelarne l’esistenza è stata, ha scoperto Business Insider, la negligenza degli stessi costruttori. L’azienda che si occupò dei lavori, la Metro Style, pubblicò infatti i disegni dei progetti dei due tunnel sul proprio sito. La Metro Style fu fondata negli anni Novanta da tre soci e ha anche realizzato i lavori per la costruzione dei tunnel della metropolitana di Mosca. È passato più di un decennio da quando le immagini furono condivise in una pagina che le definiva «strutture sotterranee per una casa di riposo a Gelendzhik» (Gelendzhik è la città più vicina alla dimora), ma almeno fino al 2016 restarono a disposizione di chiunque.

Insider ora è in grado di fornire tutti i dettagli sui due tunnel. Due costruzioni separate, raggiungibili tramite un ascensore che scende fino a 50 metri di profondità, rifornite con acqua, viveri alimentari, condotti per l’aerazione e un sistema di cablature tali da garantire a più persone un soggiorno con tutti i comfort per giorni, se non settimane.

Una dimostrazione, secondo alcuni esperti, dell’ossessione di Putin per la propria sopravvivenza in caso di situazioni di grave pericolo.

Uno è lungo 60 metri, l’altro 40, sono larghi 6 e garantiscono dunque circa 600 metri quadri di spazi in cui muoversi al riparo da attacchi, probabilmente anche con armi nucleari. Perché se è vero che non è possibile stabilire con certezza la capacità dei due bunker di resistere a un’esplosione atomica, è anche vero che certi dettagli forniscono le prove per affermare che si tratti di qualcosa di ben più attrezzato di semplici stanze in cui sopravvivere.

Ci sono metri e metri di cavi per garantire sia l’accesso alla rete elettrica sia comunicazioni via fibra ottica. Ci sono sei diversi condotti per l’aerazione, per proteggere chi sta all’interno da attacchi chimici. Tutto è disposto, dunque, come in un vero e proprio «posto di comando» operativo. Ciascuno dei tunnel ha poi un’uscita che dà sul mare vicino al palazzo, i portelloni che spuntano tra rocce e sabbia della riva sono ben visibili nelle fotografie.

Un ingegnere esperto di strutture difensive cui Insider ha sottoposto i progetti sostiene che non si può dire con certezza se le strutture sotterranee siano in grado di resistere a un attacco atomico: dipenderebbe da come sono rinforzati i muri di cemento spessi una quarantina di centimetri e da quale materiale è stato utilizzato negli spazi che li circondano.

Michael C. Kimmage, un ex funzionario del Dipartimento di Stato americano, ha provato a ipotizzare quali ragioni abbiano spinto lo Zar a far realizzare queste strutture: «Putin sente di essere al centro di un confronto con l’Occidente. E questo confronto ha anche una dimensione nucleare. Questi bunker sono semplicemente parte di questa dinamica».

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7 replies

  1. Praticamente il ©esso più profondo del mondo. Oddìo, c’è anche quello alla ©azza Bianca.
    Chissà chi è che vince, fra i due 😄

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  2. “rifornite con acqua, viveri alimentari, condotti per l’aerazione e un sistema di cablature tali da garantire a più persone un soggiorno con tutti i comfort per giorni, se non settimane.”
    Giorni o settimane per una guerra atomica?? Per duecento anni almeno! Corriere della serva, produttori di 💩 e 🧻!!

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  3. Invece il presidente USA ha un villetta d ilegno nel Kansas per proteggersi da una guerra nucleare… Ma andate a ciapàà i ratt come dicono a Milano…

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  4. Ma quale scoperta del menga , si sapeva già e i disegni già pubblicati almeno una decina di anni fa. Va a ciapa’ i ratt 2 !

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  5. Se ci teneva tanto alla sua vita si sarebbe comportato come il suo predecessore Eltsin servendo gli Usa mettendosi a 90 gradi. Il Bunker ? Non so se sia più un’ovvietà o una cretinata da dare in pasto agli sprovveduti. Il capo di una nazione deve prevedere tutte le possibilità e quindi anche le più nefaste e provvedere a svolgere anche in quel caso le proprie mansioni con responsabilità . Ma c’è da chiedersi : quanti luoghi esistono nel paese più esteso del mondo (53 volte l’Italia) più sicuri della riva del mar nero ?

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