Siamo in un regime mediatico

(di Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – I pochi spazi lasciati liberi in Rai fanno appena la foglia di fico sulla vergogna di un regime mediatico mai stato tanto opprimente come ora.

Mentre Cinque Stelle e Pd analizzano l’ennesima sconfitta elettorale, nonostante la nullità del governo delle destre, vediamo di cosa si parla in televisione e sui giornali. Gli studenti che protestano contro il caro-affitti sono viziati, perché non vogliono sacrificarsi per viaggiare.

I disoccupati col Reddito di cittadinanza sono fannulloni, perché chi ha voglia di lavorare può fare il cameriere, che l’Italia è piena di Briatori e Vissani pronti ad assumerli e pagarli a peso d’oro. Proprio ieri, mentre l’Emilia Romagna era in ginocchio per l’ennesimo disastro ambientale, un quotidiano delle destre scriveva che la siccità è un’invenzione, perché laghi e fiumi stanno bene.

E ancora: i ragazzi che bloccano il traffico per sensibilizzarci sui cambiamenti climatici sono terroristi, gli immigrati arrivano dall’Africa belli pasciuti e col telefonino, la sostituzione etnica è vicina, e non parliamo del grande complotto sui vaccini.

Ora prendete tutte queste sciocchezze, e molte altre, e mettetevi nei panni di chi va a votare. Tra paure montate ad arte e un capovolgimento sistematico della realtà, persino i santi farebbero un plebiscito per i diavoli.

Quindi, ben venga ogni riflessione sulle battaglie delle opposizioni, sulle alleanze e sui leader, ma senza riequilibrare la narrazione del Paese, l’alternanza democratica sarà sempre più una chimera. E con un blocco di tv e giornali privati schierati a destra, i pochi spazi lasciati liberi in Rai fanno appena la foglia di fico sulla vergogna di un regime mediatico mai stato tanto opprimente come ora.

3 replies

  1. Quindi? Guarderemo la tv con occhi di tigre, per consolarci?
    Oppure aspettiamo con fiducia il 2050 quanto tutto cambierà?

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