Gli effetti dell’inflazione quest’estate saranno nostri compagni di spiaggia: con prezzi e tariffe aumentati oltre il 20 per cento, l’estate 2023 non farà rilassare i portafogli, ma gli italiani sanno come risparmiare

(Nicolò Zambelli – today.it) – Poco più di quaranta giorni ci separano dall’estate 2023, il periodo dell’anno più atteso e sinonimo di riposo, relax e – quest’anno – anche di rincari. Perché l’inflazione non va in vacanza e i suoi effetti li vedremo anche sotto l’ombrellone (se potremo permettercelo). Con un balzo in avanti dei prezzi di oltre il 40 per cento, una giornata al mare in una delle tante spiagge italiane potrà venirci a costare fino a quaranta euro per un servizio che si compone di un ombrellone e due lettini. Abbiamo provato a prenotare un posto in spiaggia, ecco com’è andata.
Meglio la spiaggia libera
Prima tappa: Jesolo. Accedendo a uno dei siti che permettono di prenotare un posto in spiaggia, abbiamo scelto un giorno nel pieno della stagione estiva, il 15 luglio 2023. Il sito permette di scegliere la posizione dell’ombrellone in base alla vicinanza al mare e i posti più cari sono quelli più vicini alla riva. La tariffa giornaliera dell’ombrellone più lontano dalla struttura dal lunedì al venerdì è di 25 euro, mentre per il sabato, la domenica e i festivi (il 2 giugno e il 15 di agosto) è aumentata a 29 euro. Questo per il servizio “classic”, che si compone di due lettini a ombrellone. Per il servizio “prestige” – che include servizi in più e lettini più comodi – il prezzo per un ombrellone arriva a 35 euro durante la settimana e 38 euro nel week end.
Sulla stessa linea anche la Riviera Romagnola. Accedendo sempre a uno dei siti dedicati alle prenotazioni online, è possibile riservare un posto in uno stabilimento balneare in base alla vicinanza al mare. Come per Jesolo, anche a Riccione il costo di un posto in spiaggia si attesta intorno ai 35 euro e si compone di un ombrellone e due lettini singoli. L’unica differenza è che in Romagna non tutte le strutture offrono servizi di maggiore comfort per prezzi più alti. Infine, al lido di Ostia a Roma – in uno degli stabilimenti su cui è possibile prenotare online – abbiamo trovato il costo più alto: 39,40 euro per un ombrellone e due lettini. In realtà il prezzo sarebbe di due euro in meno, ma quella struttura particolare (una delle più famose) impone dei “costi di commissione” per la prenotazione. Solo a Ostia, però, è prevista la possibilità di togliere un lettino, cosa che potrebbe far risparmiare circa 14 euro. Rispetto ai livelli di prezzi del 2022, il servizio in spiaggia è aumentato del 20 per cento: tradotto, si trattano di 4 o 5 euro in più al giorno per ombrellone.
A cosa dobbiamo questi prezzi?
Il motivo per cui quest’anno tutti pagheremo di più è da ricercarsi nella stesso fenomeno che ha fatto lievitare acqua, luce, gas, benzina, pasta, caffè e ogni altro bene di consumo: l’inflazione e la crisi energetica di quest’autunno. Oltre a questo, anche il maxi aumento del 25 per cento dei canoni balneari del 2023 previsto nella legge di Bilancio ha dato il via libera all’aumento dei prezzi da parte dei gestori delle strutture marittime per poter rientrare sui costi. Le maggiori stime parlano di un aumento delle spese complessivo pari al 40 per cento. In totale, è previsto che ogni famiglia quest’anno pagherà 500 euro in più per lo stesso tipo di vacanza fatto lo scorso anno, come raccontato da Cristina d’Amicis a Today.
Come risparmiare? Approfittare delle offerte che si trovano, prenotare in anticipo, utilizzare i propri mezzi a disposizione per le prenotazioni evitando agenzie di viaggi, visitare luoghi meno turistici e utilizzare spiagge libere per la balneazione.
Nonostante i rincari, la voglia di partire rimane. Secondo un report dell’European travel commission quasi il 60 per cento degli italiani partirà tra maggio e settembre. Il periodo preferito però, di nuovo, non sarà più agosto, ma tra giugno e luglio: proprio per combattere i costi dei rincari, la maggio parte delle persone intervistate dall’Etc ha dichiarato che partirà nei primi due mesi estivi, mentre solo il 23 per cento andrà in vacanza nel periodo più “classico”, cioè tra agosto e settembre. Infine, a riconferma del fatto che gli italiani sono un popolo di risparmiatori, quest’anno la percentuale di persone che ha prenotato la vacanza con largo anticipo è aumentata dell’otto per cento. Quando si dice “partire prevenuti”.
E il governo prende pure le difese dei balneari mortaccu vostra e che possa piove tutta l’estate.
"Mi piace""Mi piace"
Resta sempre pan e pomdor!
"Mi piace""Mi piace"
Stanno li da 60 anni ;senza scontrino ! Sono come i tassisti e non pagano tasse adeguate ai loro guadagni ,inoltre non danno accesso al mare che è di tutti .
"Mi piace""Mi piace"
Tutti i governi hanno sempre preso le difese dei balneari. Chiedersene la ragione: l’ Italia è ormai un Paese che campa solo di… vacanze.
"Mi piace""Mi piace"
Se invece della corsa all’accaparramento di ombrelloni e lettini ci fosse la corsa a non prenotare, le cose andrebbero diversamente. Però cosa vogliamo farci? Gli italiani si sa sono poveri, per il fisco e l’inps e per chi crede alle favole.
"Mi piace""Mi piace"
Tranquillo, ogni anno è così: in primavera millantano il tutto esaurito per invogliare ( si sa, l’ effetto gregge) ; in autunno piangono miseria perchè la stagione è andata male: è piovuto, non si sono trovati i dipendenti, i metereologi hanno gufato, la pandemia., pienone solo nei weekend…ecc… ecc… Urgono aiuti pubblici.
Scommettiamo?
"Mi piace""Mi piace"
"Mi piace""Mi piace"
Lei, invece, gentile @carriolina, sempre ad esprimersi lucidamente e razionalmente, restando sul pezzo. Insomma, un piacere dialogare con una persona tanto arguta. Peccato per il Nick.
Ormai ho capito che la sua … assiduità non si placherà. E’ uno stolker o mi vuol far smettere di scrivere cose… “sgradite”?
Certo che gli insulti, che qui abbondano, evidentemente interessano di più. Non vedono mai suoi… interventi…
"Mi piace""Mi piace"
"Mi piace""Mi piace"