
(agenzianova.com) – Nella manifestazione in occasione del primo maggio a Parigi ci sono stati scontri tra le persone scese in piazza e gli agenti di polizia.
Al momento gli arresti sono almeno 40. Un poliziotto è rimasto ferito da una molotov e a causa delle ustioni è stato ricoverato in ospedale. Il tradizionale corteo del primo maggio nella capitale francese è partito poco prima delle 14:30 da Place de la République e i manifestanti in testa hanno nel frattempo già raggiunto Place de la Nation. Già prima dell’inizio della manifestazione la polizia francese aveva compiuto oltre 2.700 controlli.
All’altezza di boulevard Voltaire, le forze dell’ordine hanno separato la processione in due, con una parte composta da manifestanti facinorosi che si sono resi responsabili del danneggiamento dell’arredo urbano e di attività commerciali. Secondo la confederazione sindacale Cgt, le persone scese in piazza a manifestare nella capitale sono 550 mila.
A Lione è stato dato fuoco ad alcuni veicoli e diverse attività commerciali, banche e assicurazioni sono state vandalizzate. In quest’ultima città i sindacati hanno indicato una partecipazione di 45 mila persone alle manifestazioni, mentre la prefettura parla di 17 mila. A Nantes, un incendio è stato appiccato davanti alla sede dell’amministrazione locale.
A Strasburgo, a margine delle dimostrazioni, alcuni presenti hanno dato fuoco a un’effigie del presidente Emmanuel Macron con in testa una corona. A Marsiglia circa 200 persone hanno occupato brevemente l’hotel Intercontinental. Le persone coinvolte hanno recato danni all’albergo di lusso, rompendo vasi di fiori e sfregiando poltrone nella lobby. Gli autori del gesto sono stati nel frattempo allontanati dalla struttura, anche attraverso l’utilizzo di gas lacrimogeni. La polizia ha informato dell’arresto di quattro persone.
Organizzati da mafia e camorra.
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Bravi andate avanti così, voi che sapete farlo
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Siamo in giro oggi
Suoniamo musica dura
Perché sono tempi duri tesoro
Abbiamo bisogno di una nuova soluzione
Vogliamo che sia veloce
Siamo frustrati
Ci sta facendo ammalare
Non abbiamo un futuro luminoso
L’abbiamo comprato sul mai-mai
Non voglio essere prigionieri di città
Non vivremo per sempre
Siamo le truppe di domani
Siamo in giro oggi
Suoniamo musica dura
Perché sono tempi duri tesoro
Dobbiamo smetterla con quel sogno
English Lyrics
We’re hangin’ round today
We’re playin’ tough music
‘Cos it’s hard times honey
We need a new solution
We want it quick
We’re gettin’ frustrated
It’s makin’ us sick
We ain’t got a bright future
We bought it on the never-never
Don’t wanna be city prisoners
We ain’t gonna live forever
We’re troops of tomorrow
We’re hangin’ round today
We’re playin’ tough music
‘Cos it’s hard times honey
We gotta stop that dreamin’
We gotta pick up that gun
I said we’re troops of tomorrow
We got a new vision
We’re troops of tomorrow (4x)
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Suoniamo, suoniamo, cantiamo, cantiamo… Però la musica è “dura” : che paura!
Basta accontentarsi…
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Con la PAURA (che anestetizza) gioca SALVINI(immigrato cattivo)…votatemi!
o BIDEN (Putin arriva a Lisbona) armi,armi,armi.
Questi signori che suonano musica dura(😅) sono un “pugno nella pancia”…
Che sveglia la mente…la paura non c’entra.
Basta capirlo…ma è ancora notte fonda,sogni d’oro.
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La domanda è sempre la medesima: dopo avere “capito”, che si fa? Si continua a suonare?
In Francia stanno da tempo suonando “musica dura”: cosa hanno ottenuto?
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Gentile Carolina,
La sua domanda “cosa hanno ottenuto?” …( altri utenti hanno già elencato perfettamente in altri post,cosa hanno “ottenuto” le proteste dei francesi in precedenza;io mi limito a ricordarle che la riforma delle pensioni,a seguito delle proteste, è passata “ di forza” scavalcando il parlamento…e già questo è un risultato in quanto la forzatura di Macron contiene un profondo significato politico)
Detto ciò,
(La sua domanda…riprendo)
…Sottointende una mentalità piuttosto utilitarista,poco lungimirante, e un pochino miope(mi perdoni in anticipo,se considera i termini troppo sguaiati e poco gentili );la stessa,mentalità,di cui lei si è lamentata più volte (e giustamente ),elencando i mali della società odierna nei suoi commenti quotidiani:i quali (mali) sono effetto proprio di tale mentalità.
Si protesta(e si continua a farlo),in piazza e anche suonando”duro”,perché è giusto farlo e perché non si deve rimanere in silenzio.Ecco cosa si fa,a mio avviso.I risultati nel breve termine passano in secondo piano.
Cosa hanno ottenuto il pisano Galileo Galilei(che ha passato una parte della sua vita in carcere) e il napoletano Giordano Bruno che ha sacrificato la vita ….nel breve?
Nulla,ma grazie (anche) a loro,oggi non viviamo più sotto la Santa Inquisizione.
Allo stesso modo,usando metodi più modesti,ma alla lunga congrui,
con una spallata di qui e una suonata(non ipocrita) di là,come l’acqua consuma la roccia,
cadranno determinate politiche sociali dei governi europei e mondiali,
e anche organizzazioni come la NATO.
Ci vuole tempo,non succede da un giorno all’altro,ma il progressosenza”ismo”(quello buono),insito nell’uomo ha fatto miracoli nel corso della storia.Bisogna solo guardare un po’ più in là del proprio naso,in quanto il nostro essere uomini(e donne ovviamente) ce lo impone: non siamo piante ne orsi.
Tutto è impermanente,niente è sostanziale e soddisfacente di per se’ e “ad infinitum”.
Anche la NATO e le politiche antisociali degli ultimi periodi.
“Panta rei” direbbe Eraclito.Aiutare e agevolare lo “scorrere” è una prerogativa umana.
Cordiali Saluti.
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Gentile Carlgen, mi scusi ma i suoi paragoni mi sembrano impropri. I Francesi protestano hic et nunc per problemi concreti e vogliono risposte concrete. Purtroppo il Governo ha agito ” di forza”, come dice lei: diciamoci la verità: i dimostranti non hanno ottenuto granché.
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Non ci siamo capiti purtroppo,Carolina.
Sarò più tranchant.
Lei,con le sue parole,manifesta la tipica mentalità americana “del tutto e subito.”
Pianta un seme adesso e pretende una quercia domani.
In politica,anche extraparlamentare con annessi e connessi(scontri e proteste), si lotta duro anche se la sconfitta è scontata,per maturare una posizione di vantaggio,e vincere, su altre questioni.
Buona giornata
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Siamo in “regimi” di democrazia avanzata, il dissenso si manifesta senza armi perchè i governanti dovrebbero prenderne atto, una rivoluzione in piena regola implicherebbe un’altra fase della storia, ma il fatto che non si fermano dovrebbe far riflettere, fino a che punto si possono spingere sia il governo che il “popolo”? è un tiro alla fune e ancora non è finita. Mica sono come noi che passeggiamo il sabato pomeriggio con le bandiere colorate e poi a casetta, questo ancora ce lo fanno fare purchè non arrechi troppo disturbo. Quello che c’è in gioco in Francia è ancora tutto da vedere
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Una parte di cittadini, popolo, che dissente e protesta spinge alla reazione chi preferirebbe la ” democrazia” del silenzio assenso. ….sarà la reazione/risposta maldestra ed irragionevole dei governanti a generare onde, sempre più larghe, come un sasso tirato nell’ acqua, in grado di risvegliare dormienti ed indifferenti……quando la questione passerà dalle pensioni all’ uso autoritario di scelte economiche/sociali, spacciate per democrazia, la protesta potrebbe allargarsi da temi concreti a principi e significati……scendere in piazza è come lanciare un sasso in uno stagno, l’ obiettivo non è vincere, ottenere qualcosa subito, ma impedire la stagnazione delle coscienze, fine ultimo di chi fa la politica del puttaniere. …..ci prova, e se nessuno protesta, va avanti nel suo interesse. …….accettare la mano sul cubo del puttaniere, significa essere disposti ad altro, fortunatamente qualcuno è ancora in grado di allontanare la mano e tirare uno schiaffone!
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Gentile @Carlgen, il più delle volte le proteste protratte nel tempo perdono di incisività.
Le persone si stufano, l’attenzione mediatica scema, i soldi dei protestatari mancano, gli altri cittadini cominciano a non sopportare più i disagi che magari in un primo momento avevano messo in conto.
Il potere infatti traccheggia ed attende, poi agisce con la forza, come ha fatto Macron.
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Il potere(qualunque) si basa sempre sul consenso,e il conflitto sociale è molto temuto da ogni detentore di potere in quanto porta i prodromi dell’ “inizio della fine” di ogni impero(reale o figurato),la storia insegna.
Per questo la tecnica del “dividi et impera” è sempre attuale, e ogni arma di distrazione di massa è utile per creare e contrapporre fazioni nella cittadinanza al fine di attenuare e disperdere tensioni sociali,come sta succedendo in queste settimane.
Per questo non ci si dovrebbe dividere(destra/sinistra o altre dicotomie) ma marciare sulla stessa strada quando ci sono di mezzo questioni dirimenti e trasversali.
In Israele non si sono stancati,e Bibi ha dovuto mettere in stand by la riforma della giustizia,che proponeva di togliere indipendenza alla magistratura mettendola sotto il giogo del potere politico(questa si!!,a tutti gli effetti misura “fascista”)
Buona serata
If the kids are united,Then we’ll never be divided
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Israele è uno stato talmente … incasinato …
Non ha una Costituzione, è la Corte Suprema che di volta in volta decide – ovviamente politicizzata: chi va al potere cerca come prima cosa di metterci le mani come sta facendo ora Netanyahu – si dividono in tribu che spesso non parlano neppure il medesimo idioma; la percentuale di Arabi / Israeliani presenti – anche integrati – cambia da distretto a distretto come cambiano le varie etnie (diciamo così) post diaspora (askenaziti, per lo più l’ élite, ecc..) ; i coloni,; i territori occupati,; Gerusalemme divisa; gli integralisti potentissimi che scansano il servizio militare; i riservisti; il potere dell’ Esercito; la partnership con gli US; la pedagogia nazionale sempre divisa tra la laicità ed il Libro…. ecc… ecc…
Un unicum che è impossibile confrontare con ogni altro Paese Occidentale. Sempre che occidentale lo si consideri.
Secondo me sarebbe ora di smettere di parlare di “fascismo” ( riguardo gli Ebrei poi…) , che è stato una ideologia ben definita e circoscritta nel tempo. Sembra che prima di Mussolini/Hitler fossero tutti… democratici.
Capisco che da 80 anni c’è un continuo lavaggio del cervello che ha reso questo concetto “comodo” e partricolarmente ideologicamente pregnante, e che tutta una congrega di … poco colti – diciamo così, si tatua persino certi simboli addosso, ma non è stato altro, il fascismo, che l’ ennesima forma di totalitarismo che ci è piovuta addosso. Il Papa Re era “fascista”, come era “fascista” Napoleone , i Borboni, e tutti gli Imperatori romani, se la mettiamo così.
Come propaganda politica funziona esattamento come “pedofilo” (recentemente ci si avvicina “novax” e “putiniano”) e serve a zittire immediatamente l’ avversario, che vorrebbe discutere ma non trova più spazio. E’ la clava che fa tecere il dissenso. Una clava “fascista”, quindi..
Un tempo, in Occidente, si usava “comunista” ( ricordiamo cosa succedeva negli anni ’50 negli US) e lo si rispolvera ancora, quando è il caso, per la Cina “cattiva” che ormai di “comunista” ha ben poco e di “totalitarista” molto di più.
Sarebbe ora di aggiornare il linguaggio, ma capisco che per la propaganda nei confronti dei “linkpensanti” funziona…
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La ringrazio per il breve ripasso sullo stato di Israele, a cui non ribatto per quieto vivere,facendo mente locale alle conoscenze maturate durante un mese di soggiorno,ormai 20anni fa,allo studentato dell’Universita Ben Gurion di Beer Sheva;mi limito a dire che in Israele ci sono cittadini,simili a quelli di ogni altro paese,come simili sono le proteste e simili i motivi di esse.I bisogni,le aspirazioni,i desideri e le rivendicazioni umane sono da sempre,e in ogni luogo terraqueo(le farà piacere questo termine),le stesse.La mente umana (comune a tutti)donataci dal buon (e democratico)Dio è il minimo comun denominatore di ogni paragone.
Per quanto riguardo i “fasci”, ho più volte espresso la mia opinione che coincide perfettamente con quella di Marco Travaglio: non vedo ritorno del fascismo ( fenomeno storico morto e sepolto)all’orizzonte,ne fasci dappertutto.Però non gliene faccio una colpa se non ha letto i miei commenti dei giorni scorsi.
Non sono solito “quando suona il gong,menare pugni per aria per colpire fantomatici fasci come un pugile suonato” semi cit. Andrea Zhok .
Vi è però una sottile differenza,grande come il Partenone, tra fascismo e “misure
fasciste”; la “misura fascista”,politicamente parlando,può esistere oggi giorno in ogni angolo del mondo,ed essere riconosciuta…
come si può riconoscere,oggi giorno,un capitello in stile corinzio di una colonna,fatto ieri 2 maggio 2023,da un giovane scultore/architetto nato nel 1980…sebbene la civiltà greca classica sia morta ormai più di 2000anni fa.
Gentile Carolina,lei è molto concentrata su quello che scrive lei,molto meno,mi permetta,su quello che scrive abitualmente il suo interlocutore di turno.Poi se le sottigliezze vengono colte,tanto meglio,altrimenti non fa niente.Di importanza vitale,invece,è la comprensione prima dell’espressione,se si vuole dialogare.
Associare la propaganda a me,anarchico sui generis,mi fa sorridere.Ma comunque ci farò attenzione,meglio non abbassare la guardia.Faccia lo stesso lei,con la contropropaganda.
Saluti
PS: vorrebbe aggiornare il linguaggio,magari più in maniera più politically correct verso le parole che non le piacciono?
Vittima inconsapevole della propaganda odierna anche lei?
Io rimango alle tradizioni linguistiche classiche.Non sono politically correct.
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Sei stato a Masada?
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Se si,In quale Hotel hai soggiornato?
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Si,certo,meravigliosa.
A Masada vi è solo un ostello gestito da religiosi, ai piedi della funicolare,dove ho dormito una notte.Per il resto è deserto,del Negev.
Gli hotel per ricchi sfondati, sono a Ein Gedi e a Ein Borek,sulle rive del Mar Morto.
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Ahahahah tutto ok Carlgen.
Solo domanda trabocchetto.Semplice factcheching.Volevo metterti alla prova per vedere se eri un cazzaro qualunque,come ce ne sono tanti qui.
Non avevo dubbi comunque.Prova superata.Anche io ci sono stato,e ovviamente anche io ho soggiornato in ostello.
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Se mi ha letto non ho affatto parlato dei cittadini, che ovviamente sono come tutti e hanno le aspirazioni di tutti.
Mi sono semplicemente limitata ad indicare ( ovviamente in fretta, limitatamente a poche righe) l’assoluta atipicità delle caratteristiche dello Stato di Israele che lei conoscerà benissimo ma forse altri non ci hanno pensato.
Non mi pare quindi, date tali diversità, che si possa fare un confronto diretto con la nostra Magistratura ( la Corte Suprema è un’altra cosa, una sorta di…Corte Costituzionale senza Costituzione ( mi si perdoni…).
Per quanto riguarda il termine ” fascismo” ne parlavo in generale e ribadisco quello che ho detto. Non mi riferivo in particolare a lei, è un termine molto abusato, mi pare.
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1)“Se mi ha letto non ho affatto parlato dei cittadini, che ovviamente sono come tutti e hanno le aspirazioni di tutti.”
Di nuovo.
Lei no ,io si.(proteste che hanno bloccato l’iter della riforma)
Se lei risponde mele a me che parlavo di pere,può essere una discussione o un dialogo proficuo? Allora tanto vale parole in libertà,argomento libero.
2)”Non mi pare quindi, date tali diversità, che si possa fare un confronto diretto con la nostra Magistratura ( la Corte Suprema è un’altra cosa, una sorta di…Corte Costituzionale senza Costituzione ( mi si perdoni…).”
Di nuovo.
Io ho parlato di confronti tra Italia e Israele in materia di strutture dello stato?
No.io ho parlato di similitudini nelle proteste, e dei risultati raggiunti.
3)“ovviamente politicizzata: chi va al potere cerca come prima cosa di metterci le mani come sta facendo ora Netanyahu”
La riforma della giustizia voluta da Bibi,prevede ,tra le altre cose,che il parlamento possa ribaltare qualunque decisione della Corte con la maggioranza semplice in parlamento.
Le se sembra che i governi precedenti abbiano tentato di fare una cosa del genere nella breve vita dello stato di Israele?
Non è forse una misura fascista? Non si sta parlando di mettere giudici politicizzati, ma di ben altro!
4)“Per quanto riguarda il termine ” fascismo” ne parlavo in generale e ribadisco quello che ho detto. Non mi riferivo in particolare a lei, è un termine molto abusato, mi pare.”
Ma sono io che ho parlato di misura fascista in Israele, non la gente in generale.
Voglio sperare che la sua,sia una tecnica dialettica per sviare dalla discussione quando lo ritiene opportuno,una sorta di svicolamento,altrimenti sarebbe preoccupante.
Sono sempre molto disponibile e contento a discutere con una persona educata come lei,ma se interviene in un mio commento e poi prende la tangente verso altri argomenti…
Insomma non vorrei iniziarla parlando di proteste in piazza per finirla a parlare di Botticelli. Divagare un pochino,va bene,ma almeno Tenere un attimino il filo del discorso.
Altrimenti è tempo perso per lei e per me.
Saluti
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