Nell’ultima foto del profilo WhatsApp del comico due uomini con caschi da pompieri e maschere posano davanti a uno scatolone simile a un’urna elettorale e a un cartello coi prezzi: “Legge tramvia in centro 2 mila euro”, “Legge pulizia strade 1000 euro”

(di Matteo Pucciarelli – repubblica.it) – Si tratta dell’ultima foto profilo di Beppe Grillo sul proprio profilo Whatsapp e ha tutta l’aria di essere uno sberleffo diretto ai magistrati di Milano che hanno chiuso le indagini nei suoi confronti. Comunque: ecco due uomini – uno potrebbe essere lo stesso fondatore del M5S – in piedi con il casco da pompiere e una maschera con davanti uno scatolone tipo urna elettorale e un cartello coi prezzi. Titolo: “Traffico di influenze”. Tariffario: “Legge tramvia in centro 2 mila euro”; “Legge pulizia strade 1000 euro”; “solo tombini 500 euro”.

Il riferimento ironico del comico è alla vicenda che lo ha visto e lo vede tuttora coinvolto: era il 2019, il M5S si trovava al governo e Grillo aveva una consulenza in piedi con la società Moby di Vincenzo Onorato. Nella sua veste di fondatore e garante del partito cercò – è l’accusa – di condizionare dei membri del governo, facendosi tramite per alcune richieste dell’imprenditore. Così la scorsa settimana l’ex procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e il pm Cristiana Roveda hanno notificato la chiusura indagine, sulla base delle indagini del Nucleo di polizia economica della Guardia di finanza di Milano, per la presunta “mediazione illecita” da parte del fondatore del Movimento. 

Ecco spiegata quindi l’immagine sul proprio profilo della app di messaggistica istantanea. Grillo da metà febbraio è impegnato in tour per il suo nuovo spettacolo Io sono il peggiore, dove non sono mancate tra una gag e l’altra le critiche all’operato della magistratura, anche se per un altro caso che però riguarda il figlio Ciro. Per un partito storicamente giustizialista come il M5S è comunque un bel cortocircuito.