La verità necessaria

(Tommaso Cerno – lidentita.it) – C’è un buco di sette ore che può svelare i dettagli della tragedia di Crotone. Poi c’è un buco di 12 anni in cui l’Unione Europea ha fatto solo finta di occuparsi di migranti. L’Italia oggi ha il compito di chiarire esattamente cosa sia avvenuto nel mare e perché quelle persone, quei bambini siano morti. E poi ha il compito di alzare per l’ultima volta la voce e pretendere che i signori di Bruxelles, che di queste morti sono colpevoli, smettano di mentire perché se risolvessimo tutto con un processo al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi avremmo fatto la solita figura dei poveri. Per ora le informazioni sono frammentarie, lui è tirato in ballo, ma non può essere anche stavolta il capro espiatorio di un sistema che ha chiuso gli occhi sul più grande cimitero del pianeta dopo l’ecatombe della Seconda Guerra Mondiale. Quel Mediterraneo che tutti invocano e di cui nessuno si occupa, quel Mare Nostrum lasciato a noi da una Unione Europea che a distanza di 12 anni dall’allarme immigrazione che ha invaso come mai prima nella storia il nostro continente ci mostra come il futuro del mondo che passa per l’Africa e per l’India, dove ieri Giorgia Meloni è atterrata, non possa realizzarsi prima che la vecchia Europa dimostri di saper fermare l’ecatombe che da troppi anni insanguina quel confine culturale e spirituale..

Chi ha sbagliato al largo di Crotone deve pagare. Ma se non vogliamo prenderci per i fondelli, l’unico modo che abbiamo perché quella eventuale colpa non diventi l’ennesimo processo sommario a cui la politica ci ha abituati di fronte alle tragedie, ultima quella di Rigopiano, e la sentenza scandalosa che l’ha accompagnata, dobbiamo pretendere che il Continente a cui apparteniamo, anzi che abbiamo fondato, la smetta di dire bugie, di delegare a noi, solo a noi, un problema planetario. Altrimenti per quanto i nostri uomini della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, dell’Esercito, dei nuclei speciali siano i migliori del mondo, moriranno altre donne, moriranno altri bambini e moriremo via via un po’ di più anche noi. Perché ci fanno servire una guerra che non ha alcun senso, e vediamo gente morire dalla mattina alla sera nel nome della democrazia. E poi ritorna la guerra di chi scappa da lontano, da luoghi altrettanto infausti che però i nostri occhi non vedono e le telecamere non riprendono. E sulle nostre coste prende forma un’altra tragedia umana. E’ troppo per un Paese che non ha fatto nulla di male e che non ha mai respinto una richiesta di aiuto. Ma che oggi ha il diritto alla verità. Una verità che per essere tale non può limitarsi alle dimissioni, invocate anche ieri dal Pd, di un esponente del governo. Semmai risultasse omissivo nei suoi comportamenti. Perché rispetto a quei morti e alle ragioni di quella tragedia finirebbe per essere la solita furbata della politica, che ancora una volta non risolverebbe il problema di fondo, l’assenza ormai decennale di Un’Europa che guarda davvero al futuro.

3 replies

  1. Ma anche si dimettesse che risolvi?
    Ne metterebbero un’altro uguale o peggio dell’attuale.
    La soluzione è che dovrebbero andare tutti a casa i membri di questo sgoverno!
    Predicavano legge, ordine, giustizia e depenalizzano i reati. Candidano un presidente di regione ex spacciatore e quello che detiene il maggior numero di morti nella propria regione, la pdc tarocca il curriculum con un fantomatico diploma liceo linguistico ed era un alberghiero, scrive che la madre nel 77, in sua attesa, voleva abortire ed era ad aspettare nei centri preposti ,ma nel 1977 era reato.
    Potrei continuare ma abbiamo la gentaglia che meritiamo, purtroppo.

    Piace a 2 people

  2. L’Europa è unita e coesa solo per obbedire senza fiatare al signor Biden e alle sue pretese di rimpinzare di armi e soldi quei tangheri di Kiev che per ordine degli USA hanno eretto una nuova cortina di ferro nel cuore dell’Europa. Ma cooperare in un complesso e storico rivolgimento con pesanti perdite umane., evitabili, nemmeno parlarne

    Piace a 1 persona

  3. Orso Grigio
    PAROLE COME RUTTI
    “La disperazione non giustifica i viaggi… è colpa di genitori irresponsabili…”
    “Disperazione”, “irresponsabili”, parole a caso, che parlano di cose che il nostro eroe non conosce e che gli auguro di non conoscere mai. Però pretende lo stesso di dargli una misura, un valore, di decidere cosa si può fare per disperazione e cosa no, di fissare il punto dove finisce il bravo genitore e comincia la fetida carogna.
    Non sa, non conosce, non immagina nemmeno cosa passi nella testa e nell’anima di quelle povere creature, però ciancia, blatera, sentenzia.
    Gli uomini di potere non sanno niente della vita di chi non ce la fa, non vivono gli stessi problemi e non hanno certo la sensibilità per capirli e provare a risolverli.
    Infatti distinguono perfino quelli che scappano dalla guerra, ma solo da certe guerre, da quelli che fuggono dalla fame, che vengono definiti con un termine meno drammatico: migranti economici. Certo, definirli “disperati in cerca anche loro di una cazzo di vita” suonerebbe sconveniente in bocca al bravo giornalista che tutto il mondo ci invidia.
    Quindi mi dica, signor ministro: definisca ordunque “disperazione”. Cos’è? Quanto vale? Uno, mille, un trilione di miliardi?
    E di cosa, come si misura, con quale unità?
    E cosa è permesso fare? E cosa no?
    Per esempio, si può, in preda alla disperazione più nera, quella che lei nemmeno immagina di striscio, rischiare la vita, tua e dei tuoi figli, in un cazzo di barcone di merda che tanto la morte è ormai diventato il male minore, e sarebbe perfino auspicabile?
    Perché se lei non capisce che per giocarsi l’ultima speranza rimasta si possa almeno scegliere un’altra morte, allora taccia.
    Vede, signor fenomeno, io non so come abbiate fatto a occupare il paese, e quello che so e che ho capito mi terrorizza, ma da adesso sarò più vigile, starò più attento, perché voglio almeno godermi come farete ad andarvene, a togliervi tutti dalle palle.
    Uno per uno, a cominciare da lei.
    Perciò sia bravo, ripieghi bene camicie e calzini, faccia le sue valigie, prenda un qualsiasi 31 e ciao.
    Lo apprezzeremmo molto.

    Piace a 1 persona