Fratelli d’Italia vuole censurare Sanremo

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Lucio Malan vuole le dimissioni dei dirigenti per il caso Fedez, Coletta dice no: «L’omesso controllo non va strumentalizzato, non è civile». Amadeus: «Chi non apprezza l’arte di Sanremo non lo commento». Chiara Ferragni non ha partecipato alla conferenza stampa

(VANESSA RICCIARDI – editorialedomani.it) – Gli attacchi di Fratelli d’Italia a Sanremo, lo show più seguito della tv di stato, sono stati un crescendo, e alla fine il capogruppo di Fratelli d’Italia Lucio Malan è diventato diretto: con un comunicato ha chiesto le dimissioni di chi era a conoscenza della performance del rapper Fedez contro il viceministro Galeazzo Bignami, di cui l’influencer mercoledì ha portato in scena la foto travestito da nazista per poi stracciarla. La colpa della Rai è che «non lo ha fermato».

In questo clima, Chiara Ferragni, l’influencer moglie di Fedez, non ha pertecipato alla conferenza stampa in vista della finalissima all’Ariston, che pure co-condurrà insieme ad Amadeus. Il direttore Intrattenimento Coletta ha detto che era già intervenuta ampiamente per la prima serata, e su Fedez ha ribadito: «Non ho mai saputo che avrebbe stracciato la foto di un viceministro».

Nel pomeriggio il cantante, ha riferito, si era rifiutato di consegnare il testo della nuova performance: «I testi per essere controllati vanno letti». Tutti gli altri performer hanno regolarmente consegnato tutto, perché invece la Rai voleva evitare implicazioni politiche «in vista delle Regionali». Il responsabile ha chiarito che è impossibile dimettersi per ogni uscita in diretta: «L’omesso controllo se è strumentalizzato, reputo che sia non civile».

LA NOTA

L’esibizione di Fedez non si è svolta all’Ariston, ma in collegamento dalla Costa Smeralda, tra i principali sponsor del festival. La Verità ha ricostruito tramite testimonianze che Fedez alle 18 (prima della diretta tv serale) aveva provato la sua esibizione sulla nave, portandosi dietro l’immagine di Bignami. Da qui il passaggio che la Rai doveva certamente esserne informata, circostanza che né Fedez né Rai hanno confermato.

Malan ha chiesto le teste dei dirigenti. Se quanto scritto da La Verità fosse confermato «ci sarebbero gli estremi perché i vertici dell’azienda radiotelevisiva italiana lasciassero subito i loro incarichi. È dunque necessario che gli stessi vertici diano conto delle dinamiche dei fatti e che, in caso di responsabilità, traggano le conseguenze con le loro dimissioni». A chi dirige un ente pubblico così importante «non può sfuggire la rilevanza di attacchi personali a esponenti politici, per di più, a due giorni da un voto che coinvolge un quarto degli elettori italiani».

NESSUNA CENSURA

LaPresse
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Fedez dal canto suo anche giovedì è tornato all’attacco, ha urlato «Giorgia legalizzala» insieme agli Articolo 31 per la cannabis durante la serata dei duetti mentre eseguivano la cover di “Ohi Maria”. Il vice capogruppo alla Camera, Alfedo Antoniozzi, ha detto che il suo partito non ne ha alcuna intenzione. La stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso programmatico di ottobre ha già chiarito che il suo governo non concederà alcuna apertura.

Dalle accuse del responsabile cultura Federico Mollicone a Peppa Pig e l’episodio con due mamme di qualche mese fa, all’intervento alla Camera dell’onorevole Maddalena Morgante contro Rosa Chemical e il «gender» al festival, se la diatriba sul bilancio e l’a.d. Carlo Fuortes si è svolta sottotraccia, sulle scalette Fratelli d’Italia interviene a viso aperto, e qualcosa sta cominciando a muoversi. «Vi posso garantire che in quattro anni mai ho avuto pressioni politiche», ha detto Amadeus. Giovedì il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano aveva chiesto che fosse commemorato il Giorno del Ricordo per le vittime delle foibe, venerdì sera Amadeus ha eseguito leggendo un brano de “La bambina con la valigia” (nonostante la stessa autrice nel pomeriggio avesse detto che temeva il gesto sarebbe stato divisivo).

L’INNO

La finale di Sanremo si aprirà con l’inno suonato dalla banda dell’Aeronautica nonostante lunedì lo avesse già cantato Gianni Morandi in occasione della visita di Sergio Mattarella, la prima partecipazione di un presidente nella storia della Repubblica. Quello che manca è la censura, ma per Malan la Rai si deve attrezzare. Amadeus tuttavia ha risposto a Domani: «Chiunque non apprezza l’arte di Sanremo, non lo commento». Coletta ribadisce lo share: 66,5 per cento.

Morandi ha raccontato che nel 1966 avevano provato a censurargli C’era un Ragazzo: «Ma io ho detto in diretta “è morto nel Vietnam” nel 1966», e Amadeus ha chiarito che non lo avrebbe mai fermato. Per buona misura, Morandi ha fatto anche delle battute a favore della legalizzazione.

L’ambasciatore Ucraino, Yaroslav Melnyk, arrivato a Sanremo, in attesa che sia letta la lettera di del presidente Volodymyr Zelensky, ha commentato che in tempi di guerra la cultura non sta fuori dalla politica. Per il presentatore è giusto che ci siano i temi sociali.

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12 replies

  1. Una cosa è che ci siano i temi sociali, altra cosa è che tutta la RAI si trasformi in house organ del PD. Che succede? Una sola rete pubblica e qualche altra privata non sono più sufficienti per divulgare le falsificare gli eventi?

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  2. Ma cosa vogliono questi post-fascisti al governo? Negare anzi, nascondere la verità perché se ne vergognano? Si assumano la responsabilità, piuttosto, di avere un viceministro, Galeazzo (nomen omen) Bignami dichiaratamente fascista, anzi nazista!
    La verità fa male? Non vogliamo essere un popolo bue. Vogliamo la verità dai governi che siano di destra, estrema destra o di sinistra o di estrema sinistra o di centro, insomma di qualsiasi colore. Non vogliamo nessuna forma di censura! Sarà l’individuo, sotto la propria coscienza, cultura (o sottocultura) e responsabilità a selezionare quello che ritiene inopportuno, osceno o giusto!

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    • A me Bignami sembra un povero fisso. Che si sia vestito a carnevale da nazista non lo rende nazista, che dica spesso idiozie invece lo rende comunque un idiota. Darei la giusta misura alle cose.

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  3. Nel caso di Sanremo direi che la censura sarebbe sacrosanta. Il problema è che viene censurato ben altro, purtroppo: il cattivo gusto ormai non urta più nessuno. Nemmeno Mattarella a quanto pare: cosa si sopporta per la pagnotta…

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  4. Piuttosto mi occuperei di tutti quelli che sono piantati nelle prime file ( amici , coniugi e figli etc..) la mancanza di trasparenza dei costi di tutta la rai ospitata a Sanscemo è diventata talmente oscena che ispira solo vendetta a chi paga il canone nella bolletta della luce ( grazie al demoniaco Renzi che è come ” cimabue : che una ne pensa ..) ecco che anche ci si chiede chi sovrintende al controcontrollo Rai ? Perché ancora dopo mesi manca ancora il controllo dell opposizione ?

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  5. Perché Gioggia deve legalizzare mariagiovanna? È molto più importante accettare le nevrosi di zezè da cocaine

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  6. Premesso che una gara di cantanti dovrebbero essere importanti i cantanti che cantano e non i presentatori che presentano o gli ospiti famosi per essere famosi. Premesso che non capisco perché in una gara di cantanti, vogliono sempre e per forza dar voce al primo che passa costringendosi a stare attenti alla stucchevole par condicio e al vomitevole Politically Correct, con inno incorporato prima-durante-dopo. Premesso che finalmente stocaxxo di festivaldistocaxxo è finito, che mi ha bombardato le 00 a reti ed edicole unificate pur non avendone visto un solo secondo. Premesso che so chi è Fedez solo perché me l’ha detto mio cugino. Mi chiedo: perché a un pianista a Brescia è stata cancellata l’esibizione perché è un russo che ama il suo Paese ed è d’accordo con le scelte di chi lo governa? Perché dovrei scandalizzarmi perché uno strappa la foto di un altro in divisa nazista? Caso mai mi scandalizzerò che quello della foto fa il vice ministro.

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  7. Fedez, come tanti altri sui generis, è uno con poche idee, tutte confuse e piuttosto datate. Più che lui sono i suoi follower il problema che si abbeverano al pozzo d’ignoranza che è.

    D’altra parte, se c’è uno che essendo di destra in un partito che annovera anche qualche nostalgico, pensa di essere simpatico ed utile vestendosi da nazista (20 anni fa, però, va detto) il quadro non è confortante.

    E tuttavia, per rimettere nella giusta prospettiva le cose, basta immaginare cosa sarebbe accaduto se al posto di Fedez si fosse esibito il Bignami dileggiante il Fedez perché l’unica originalità che ha saputo proporre è coprirsi di tatuaggi in Italia, il Paese che conta più tatuati al mondo dopo il popolo dei Maori (l’anticonformismo di massa è conformismo, concetto ostico per il rapper in ritardo sui tempi).

    Lo sappiamo cosa sarebbe successo. Prima di tutto, l’intera scuola in piazza, già dimentica dell’ altro fugace amore, cioè l’alternanza scuola lavoro. Poi i sindacati, i politici avversi, l’ Europa, Papa Francesco, il salumaio, ecc.

    Se Gesù Cristo avesse prima conosciuto gli italiani. avrebbe fatto in monumento ai farisei anziché cacciarli dal Tempio.

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  8. Tranquillo, Gesù Cristo aveva altro a cui pensare…Anche il…”Minore” che sta vendendo milionate di…..autobiografie ( si fa per dire), si era travestito una volta da Nazista: gli inglesi, col leggendario humor, non lo avevano preso sul serio: qualche foto sul Sun ma nessuno aveva chiesto le… dimissioni della Regina.
    Qui va così, fa scandalo un miliardario sedicente ” sinistro” che fa la sua performance da una nave da Crociera giusto in tempo prima che la stessa si riempia di percettori di Reddito (Ah, no? Ma guarda un po’, io che pensavo… ).

    Ieri pomeriggio ho dato un’occhiata a TvTalk sperando che almeno lì… Invece niente: leccamenti a lingua arida,: Amadeus deve essere più potente di Biden( di Mattarella sicuro…).
    L’unico che ha fatto un attimo sorridere è stato un certo Bocca, che ad uno dei soliti coatti con l’anello al naso ( che barba, che noia, che noia, che barba…!) magnificati al solito oltre ogni ritegno e che faceva il martire dicendo che per regalarci ” amore” attraverso la musica aveva ” rinunciato a tutto” ha chiesto;
    ” Dimmi, a cosa hai rinunciato?”
    E il coatto: ” Alla scuola…”
    L’avevamo capito.😂

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