Non sapremo mai se è successo per davvero. Se – come leggenda vuole – Anna Oxa e Madame abbiano davvero litigato dietro le quinte dell’Ariston al punto da lanciarsi bicchieri d’acqua e parlarsi come due capi-gang nei bassifondi di […]

(DI SELVAGGIA LUCARELLI – Il Fatto Quotidiano) – Non sapremo mai se è successo per davvero. Se – come leggenda vuole – Anna Oxa e Madame abbiano davvero litigato dietro le quinte dell’Ariston al punto da lanciarsi bicchieri d’acqua e parlarsi come due capi-gang nei bassifondi di New York. L’ufficio stampa di Anna Oxa, i cui comunicati sono più criptici dei testi della cabala ebraica, ha dichiarato, smentendo, che mentre si diffamava la cantante con queste chiacchiere “la signora Oxa stava piacevolmente a colloquiare con le forze dell’ordine, carabinieri e polizia. Questa è delinquenza (?) è violenza su una donna (?) 90 giorni”. Nessuno ha capito cosa voglia dire, ma quel “90 giorni” suona come i “SETTE GIORNI” di The ring, quindi probabilmente tutti i concorrenti in gara moriranno entro Pasqua.
Altri fatti di rilievo a Sanremo, in effetti, non se ne segnalano. Paola Egonu non ha lasciato traccia di sé, si spera solo che dopo averla vista in piedi, accanto a due uomini di statura normale che di fianco a lei sembravano due formiche argentine, a qualunque italiano passi la voglia di farle un commento razzista. Voglio dire, là dove non arriva l’emancipazione culturale può sempre arrivare una schicchera, a volte funziona. Alessandro Siani, dopo la brutta e volgare performance di Angelo Duro, ha riportato sul palco comicità ed educazione. O meglio, ha riportato solo educazione, alla comicità ha pensato Gianluca Grignani con la scritta “No war” sulla schiena. Quello che distruggeva camere d’albergo se non trovava il cavatappi nel frigobar ora è diventato l’erede naturale di Gino Strada. Passando dalla comicità alla tragedia, un tema ingiustamente trascurato è l’audio zoppicante che crea continui problemi ai cantanti. È successo a Elodie, Grignani, Damiano dei Maneskin e poi al povero Blanco che probabilmente, da un certo momento in poi, ha sentito in cuffia il discorso antisemita di Mussolini a Trieste o l’ultimo singolo di Federico Fashion Style, e ha preso a calci fasci di rose indignando gli italiani.
Tra parentesi, volevo tranquillizzare il Paese: erano tutte recise, già morte, non ha sradicato un ulivo secolare dalla tenuta di Al Bano. Resta invece il fatto che nell’evento tv e manifestazione canora più importanti dell’anno non funziona l’audio, che è come dire: all’Oktoberfest non funzionano gli spillatori di birre. Perché? Possibile che Chiara Ferragni abbia pensato ai suoi vestiti a giugno e la Rai si faccia trovare impreparata sul suono a febbraio? C’è in compenso un gran fermento intorno all’utilizzo compulsivo della parola “puttana”. Sarà un caso, ma da quando Diaco ha smattato per un “che palle”, a Sanremo c’è la gara a chi alza di più l’asticella. Madame pronuncia il termine nella canzone, Rosa Chemical dice ai giornalisti “sono una puttana”, Elodie pure, Ferragni cita la parola sul palco, Angelo Duro idem, insomma, grande timore per la lettera di Zelensky e su come potrebbe etichettare Giorgia Meloni qualora ritirasse il sesto pacchetto di armi pattuito. Finito Sanremo, comunque, Amadeus ha dichiarato che devolverà il suo intero cachet in beneficenza: servirà a pagare due anni di sedute di psicoterapia a Pierluigi Diaco.
A proposito di Amadeus, per riequilibrare l’assenza di Zelensky compensata con la presenza di Mattarella sbilanciata con la presenza di Fedez riequilibrata con il ricordo delle foibe, si pensa a una soluzione continuativa anche a Festival concluso: rimarrà sul palco, davanti a una sala vuota, per sempre, tipo pendolo di Foucault, ricordando crimini bipartisan, gaffe, malefatte e idiozie di ogni schieramento. In un moto circolare e perpetuo. Amen.
Bravo Amadeus, bel gesto. Modestissimo suggerimento : i cani e gatti abbandonati causa COVID-19 que pullulano nei centri gestiti da meravigliosi volontari. Loro non hanno reddito di cittadinanza a lenirne le sofferenze e la fame. Grazie!
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Guai a chi mi tocca Anna Oxa
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Concordo totalmente! Quanta gente ha preso cani per poter fare fuori casa i fatti loro e finito il covid li hanno riportati ai canili dove li avevano adottati ( quelli medio educati ) e molti invece li hanno abbandonati ovunque! Per queste persone io auspico : un bel terremoto o una valanga o un annegamento per scoprire l amore e l abnegazione di un cane ! Donate soldi solo ai canili che conoscete di persona !
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Allora è vero… la Lucarelli è rientrata al Fatto Quotidiano, se n’era andata verso altri lidi e altre avventure dopo averci lavorato dal 2015 al 2021, è durata poco la collaborazione col quotidiano Domani di Stefano Feltri, avrà valutato che solo Travaglio riesce a sopportarla a dovere
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Spiritosona!!!
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Essendo un Festival “di sinistra” le donne si sono lasciate dire di tutto: hanno pure dovuto guardare la pancia di un coatto (dopo avere abbondantemente mostrate le loro, assieme al festival del… ritocco – chiamiamolo così: lo fanno per “se stesse” in fondo).
Ed hanno pure riso…
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