Covid in Svizzera: zero misure, epidemia ferma. Stop anche all’isolamento dei positivi

Restrizioni. Dopo aver archiviato il certificato di vaccinazione o guarigione per accedere a luoghi pubblici, il governo ha cancellato anche l’obbligo di mascherine sui mezzi pubblici e nelle strutture sanitarie […]

(DI PETER D’ANGELO – Il Fatto Quotidiano) – Restrizioni. Dopo aver archiviato il certificato di vaccinazione o guarigione per accedere a luoghi pubblici, il governo ha cancellato anche l’obbligo di mascherine sui mezzi pubblici e nelle strutture sanitarie. I contagi intanto sono crollati, così come i decessi.

In Svizzera i casi di Covid sono crollati e i morti sono quasi a zero: nell’ultima settimana si sono registrati in media 3 decessi al giorno. Il 30 marzo il governo ha decretato la fine dell’emergenza e dal 1° aprile non è più obbligatorio l’isolamento per le persone risultate positive. Anche l’obbligo di indossare la mascherina sui mezzi di trasporto pubblici e nelle strutture sanitarie è revocato (tranne rari casi in funzione dei singoli cantoni). Erano gli ultimi provvedimenti ancora in vigore dopo i massicci allentamenti del 17 febbraio, quando è stato anche stralciato l’obbligo di un certificato di avvenuta vaccinazione o guarigione per accedere all’interno di luoghi pubblici o ad attività. I risultati raggiunti dal Paese elvetico sono molto interessanti, soprattutto se comparati alla confinante Italia. “A gennaio e marzo in Svizzera vi sono stati due picchi, il secondo dei quali proprio in coincidenza dell’apertura generalizzata. Ma molti sono vaccinati con 3 dosi e molti sono stati già infettati, talvolta a loro insaputa in quanto non hanno sviluppato sintomi o non si sono testati”. Così fotografa la situazione Davide Robbiani, direttore dell’IRB svizzero (Istituto di Ricerca in Biomedicina) e responsabile del laboratorio di Immunologia e Malattie Infettive. “La variante Omicron circola comunque ancora. Quello che mi preoccupa è che anche le persone vaccinate e con decorsi leggeri possono sviluppare il long Covid”. Le prospettive sono ancora in divenire. “I dati sulla quarta dose sono scarsi – spiega Robbiani –. Tre dosi, pur con lo stesso antigene, sono efficaci a ridurre il rischio di ospedalizzazione anche contro Omicron. Non è certo che ci saranno vaccini specifici per Omicron, l’obiettivo dovrebbe essere lo sviluppo di vaccini o altre contromisure efficaci contro i coronavirus, anche quelli futuri. Molto si muove nella ricerca accademica su questo fronte, anche nei nostri laboratori di Bellinzona”.

20 replies

  1. Invece in Italia, dove regna Speranziello il becchino, arrivano cordiali letterine al domicilio dei renitenti all’obbligo vaginale.
    Con ogni probabilità i comandanti in capo che spediscono armi e letterine, armi e letterine, armi e letterine, hanno deciso di trarre ispirazione dalla legge islamica medievale:
    o ti converti (e ti buchi uno e trino), o paghi (100€ e poi si vedrà), o muori (ma nessuna correlazione).
    La fine delle restrizioni è una favoletta per poppanti.
    E Puzzer è stato pure licenziato senza giusta causa.

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    • Ecco qui la più acculturata! Vuoi che ti mandi mio marito a raccontarti che mesi ha passato sul lavoro per COLPA dei NO VAX/BRAIN?? “oggi non posso venire /sono senza tampone rapido gne gne gne” VERGOGNATI TU

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      • Signora, deve sperare di saper tenere sempre la testa abbassata davanti ai potenti….il giorno che la alzerà, potrebbe trovare qualcuno pronto a tagliargliela.

        Il lavoro è un diritto.
        La possibilità di mantenere la propria famiglia dovrebbe essere sacra.
        Il Governo ha deciso, arbitrariamente e senza alcun fondamento, di impedire al lavoratore di svolgere le sue mansioni e di mantenersi.
        “Gne gne” la definisce perfettamente

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      • A quanto ti sostituiranno con un COMMENTATORE intelligente e umano, naziPaola dai tentacoli pieni di veleno ed odio? Povero tuo marito ad avere a che fare con una NO BRAIN ogni giorno.

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  2. «Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare»

    Martin Niemöller (1892-1984)

    (Ripetere giova)

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  3. Non è che lassù i malati di Covid li curano (anche gli anziani) e non li lasciano, come da noi, alla “volontà di Dio” perchè i soldi dell’ intra/extra moenia non arrivano più e “non c’è posto” per i propri clienti che più visite/esami a pagamento – prima e dopo eventuali ricoveri, se vogliono essere curati in tempi storici – se le fanno?
    Con tutte le spese militari che lievitano non possiamo mica curarci dei nostri malati: Ucraini first, loro sì che ci commuovono… Gli Italkiani sono solo fancazzisti choosy: gli altri tutti “eroi”.
    E noi “plaudiamo” pure…

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    • Davvero, a parte il motto di rabbia, siamo tutti molto stanchi, basterebbe riconoscere che il peggio è passato, i numeri servono solo a farci stare male.

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