L’Apocalisse prossima ventura? In questi tragici giorni della guerra nazi-putiniana, sul versante profetico ed escatologico del mondo cattolico è tornata d’attualità la visione della terza parte del segreto di Fatima, noto nella vulgata pubblica come terzo segreto di Fatima […]

(Fabrizio D’Esposito – Il Fatto Quotidiano) – L’Apocalisse prossima ventura? In questi tragici giorni della guerra nazi-putiniana, sul versante profetico ed escatologico del mondo cattolico è tornata d’attualità la visione della terza parte del segreto di Fatima, noto nella vulgata pubblica come terzo segreto di Fatima.

Breve riassunto: dal 13 maggio al 13 ottobre del 1917 in Portogallo, a Fatima, la Madonna apparve a tre pastorelli: i fratelli Francesco e Giacinta Marto (morti rispettivamente nel 1919 e nel 1920 e oggi entrambi santi) e la loro cuginetta Lucia dos Santos, morta nel 2005. Nell’apparizione del 13 luglio, la Vergine rivelò una visione custodita da Lucia, diventata poi suora (nella foto), per tre decenni. Di qui le tre parti del segreto, due rese note negli anni Quaranta, la terza da divulgare nel 1960. In realtà il terzo segreto fu rivelato solo nel 2000, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. I primi due segreti erano la visione dell’Inferno, legata alla carneficina della Grande Guerra (siamo nel 1917), e l’annuncio del secondo conflitto mondiale. Non solo.

Nella seconda parte del segreto la Madonna chiedeva la consacrazione della Russia comunista “al mio Cuore Immacolato”. Problema controverso, questo, e rinviato da tutti i pontefici fino a papa Wojtyla, che consacrò la Russia al cuore immacolato di Maria il 25 marzo 1984. Interpellata in merito varie volte suor Lucia ha dato risposte diverse. Dapprima annunciò che la consacrazione del 1984 era “conforme” alla richiesta della Vergine, salvo in seguito aggiungere che “ormai era tardi”. Verso la fine dei suoi giorni, la religiosa tornò pure sull’ipotesi apocalittica di una terza guerra mondiale nucleare. Ora al centro del mondo c’è di nuova la Russia, non più comunista, su cui per i “fatimiti” pende irrisolto il rebus della consacrazione a Maria.

Veniamo alla fatidica terza parte del segreto, con l’angelo che indica la Terra e dice: “Penitenza, penitenza, penitenza!”. Qui c’è un “vescovo vestito di bianco” (“E abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”) che “giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande croce, venne ucciso da un gruppo di soldati, che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce”. Il segreto venne rivelato appunto nel 2000. Nell’interpretazione accreditata dal Vaticano, il “vescovo vestito di bianco” era Giovanni Paolo II, ferito da Ali Agca il 13 maggio del 1981 (festa della Madonna di Fatima). Ma nel 2006 un clamoroso studio di Antonio Socci, cattolico di destra, Il Quarto segreto di Fatima, smontò la rivelazione del Vaticano di sei anni prima. Il testo del terzo segreto di Fatima non coincideva con quello che suor Lucia aveva ricostruito nella sua quarta memoria. In particolare, una frase mancante nel testo pubblicato dal Vaticano (basato sulla terza memoria della veggente) sarebbe l’introduzione a una parte ancora segreta: 25 righe terrificanti custodite personalmente da ogni papa. In più, secondo Socci, il pontefice protagonista del terzo segreto non sarebbe Giovanni Paolo II.

Riassumendo: consacrazione controversa della Russia, parte nascosta del terzo segreto, papa ucciso ancora da identificare. Alcuni apocalittici “fatimiti” non hanno dubbi: la terza guerra mondiale è alle porte. Resta da capire se Putin, cattolico ortodosso, sia l’Anticristo.