(Concetto Vecchio – repubblica.it) – Clemente Mastella, quanti voti le sono mancati per confermarsi sindaco al primo turno?

“Cento. Ma nei seggi sono successe cose che non mi spiego”.

E che è successo?

“Una signora, candidata in una delle mie liste, è andata a votare con le due figlie e le cognate e al momento dello spoglio è risultato un solo voto”.

Manco la figlia l’ha votata?

“Capisco le cognate, che tra parenti a volte si fanno i peggiori dispetti, ma la figlia…”.

Però.

“Un altro candidato si è recato al seggio con la moglie e non è uscita nemmeno una preferenza”.

Manco una?

“La signora avrà votato per l’amante, vai a sapere, ma il voto del marito perché non risulta?”

Com’è possibile?

“Non si trovavano presidenti di seggio, infatti quelli arrivati in fretta e furia sono andati in difficoltà. In un caso l’ultima sezione è stata scrutinata in tribunale, perché il presidente non se l’è sentita. E lì ho recuperato voti”.Come giudica il suo exploit?

“Ero solo contro tutti i partiti. Tutti proprio, eppure la gente ha apprezzato questi cinque anni di amministrazione. Ai miei cittadini avevo detto: ‘Ho cantato a Sanremo, mo’ canto qui con voi'”.

Mastella ha cantato a Sanremo?

“Sì, nel 2004, con Bossi, in un dopofestival. Lui scelse una canzone napoletana, io Roma nun fa’ la stupida stasera“.

È stupito dell’entità del successo di Manfredi a Napoli?

“Vabbé, lei non conosce la psicologia del napoletano: se capisce che un candidato è perdente in partenza si butta su quello vincente”.

Lei se lo aspettava?

“Così no. Ma Manfredi ha fatto come De Luca: tredici liste, capirai”.

Una era la sua, Noi campani. Com’è andata?

“Ho conquistato due seggi e ho la metà dei voti dei Cinquestelle. E io a Napoli nun tengo nisciuno, mentre loro esprimono il ministro degli esteri e il presidente della Camera”.

I Cinquestelle hanno un futuro?

“Letta non può arroccarsi nella sola alleanza con Conte. Servono i voti del centro per vincere le politiche”.

Perché la destra è andata male?

“Salvini e Meloni sono due ragazzini che litigano tra loro”.

Non sono maturi?

“Non per i grandi traguardi”.

Salvini farà tremare Draghi?

“Ci prova, ma non gli riesce. Draghi è imperturbabile”.

Come lo vede Salvini?

“La sua avanzata al Sud è finita, tengo più voti io di lui in tutta la Campania”.

Per chi tifa al Quirinale?

“Per il mio amico Casini”.

Il favorito non è Draghi?

“Draghi ce la farà se promette che non si andrà a votare, altrimenti altro che 101. Ne avrà trecentouno contro”.