
(Roberta Labonia) – Oggi, fossi un elettore di uno dei partiti all’opposizione dell’attuale Governo, sarei incazzata.
E si perchè dal mio partito all’opposizione io pretenderei che ci sia, nei luoghi in cui si decidono le scelte del mio Paese, specie se gli viene offerta su un piatto d’argento la possibilità di contribuirvi. Pretenderei che coloro che ho votato portino avanti le mie istanze, e le facciano valere o, quantomeno, se non riescono a farlo, le rendano pubbliche nei contesti ufficiali che contano a futura memoria, nel caso malaugurato che l’Esecutivo fallisse i suoi obiettivi. E ciò vale ancor di più quando si è chiamati a contribuire ai destini del proprio Paese uscito a pezzi da una crisi sanitaria e, di conseguenza, economica, senza precedenti dal dopoguerra.
Ma il trio Meloni, Salvini, Berlusconi, invitato, ha deciso che non parteciperà agli Stati Generali dell’Economia voluti da Giuseppe Conte. Anzi, sarebbe meglio dire che, per tutti, ha deciso Giorgia Meloni. La romana de Roma, “sommessamente”, ha messo il veto all’invito di Conte, facendo chiaramente capire ai suoi compari, che fino a poco prima si erano dichiarati possibilisti, che ove si fossero mossi in ordine sparso, l’allegra compagnia si sarebbe sciolta. Insomma, ‘sta Giorgia “daaa garbatella”, con i sondaggi dei suoi fratellini d’ Italia in rapida crescita di consensi, s’è montata la testa e ha dettato la linea.
Il motivo ufficiale del diniego è quanto di più pretestuoso e, per certi versi, puerile, il trio destrorso potesse inventarsi: la sede scelta da Conte. Per lor signori non è quella istituzionale a loro consona. Loro, sostengono, non intendono avallare “passerelle in villa”. Peccato che la “villa” è quella Pamphili, al cui interno insiste il “Casino del Bel Respiro”, una sede di alta rappresentanza, da decenni data in uso dal Comune di Roma al Consiglio dei Ministri, che la utilizza in occasione di visite di Capi di Stato e di Governo. Quindi mai sede fu più istituzionale di quella. E di passerelle non se ne vedranno. Gli incontri si terranno a porte chiuse. Conte, presumibilmente ogni giorno, declinera’, in un punto stampa, la sintesi dei lavori svolti. Meloni e Salvini resteranno fuori. Spettatori ciechi di un film girato da altri.
Un’occasione, quella degli Stati Generali della prossima settimana a partire da sabato, unica e forse irripetibile che, per la prima volta nella storia d’italia, grazie alla considerazione conquistata sul campo di Bruxelles dal nostro Presidente del Consiglio (finalmente ne abbiamo uno che non ci fa vergognare anzi, ci rende orgogliosi), vedrà la presenza in video conferenza dei rappresentanti di tutte le principali istituzioni europee, a cominciare dal Presidente del Parlamento Europeo Sassoli, passando per il nostro Commissario europeo agli Affari Economici Gentiloni, al governatore della Banca d’Italia Visco, per finire col tris d’assi Von der Lyen (Commissione europea), Lagarde (Bce) e Georgieva (FMI). Loro, ci piaccia o no, sono espressione di quegli organismi che in questi mesi ci stanno consentendo, per dirla col grande Edoardo, di “passa’ a nuttata” con una certa tranquillità, perché la BCE, dopo un primo tentennamento, si è fatta trovare pronta ad acquistare i nostri titoli di debito e metterci così al riparo da possibili speculazioni finanziarie. Un ombrello di protezione (il cosidetto programma pandemico), che per tutti gli Stati membri europei vale roba come 1.650 miliardi. E non c’è solo questo. È dalla entità degli impegni che verranno assunti sul bilancio europeo, e qui entra nel vivo il ruolo della Von Der Leyen, che, nel 2021, ci dovrebbero arrivare i soldi del Recovery plan in discussione in queste ore. 172 miliardi, di cui 80 si auspica saranno a fondo perduto, sulla base dei quali il Governo conta per calare a terra le riforme, gli investimenti, per la ripresa economica e sociale del nostro Paese. Di questo si discuterà negli Stati Generali della prossima settimana. Ecco perché è importante esserci.
Conte è ben consapevole che dipenderà dalla qualità dei progetti e delle riforme, dalla visione di Paese che riuscirà ad esprimere con il contributo di tutte le donne e gli uomini del suo Governo, delle rappresentanze di categoria, dei sindacati, delle menti più brillanti del nostro Paese, tutti presenti agli Stati Generali, come soldati chiamati ad affrontare una sfida comune di portata storica, se e quando questi soldi arriveranno. Se riusciremo ad imporci con un piano di rilancio credibile, spendibile davanti agli occhi della comunità internazionale e finanziaria, avremo vinto. Ci si attende da noi una svolta green e digitale, un potenziamento della ricerca e delle infrastrutture, in una parola: riforme strutturali. Se e quando riusciremo a garantire un futuro sereno ai nostri figli, dipenderà dalla qualità dei contributi di tutti coloro che saranno presenti agli Stati Generali voluti da Giuseppe Conte. Altro che nostalgie di ritorno alla “vecchia Italietta” degli anni ’80, come l’ha definita ieri l’altro,magnificandola, un ottuso, datato Matteo Salvini. Gente, lui e la Meloni, che pensa con la logica di ieri, al massimo dell’oggi, mentre il mondo, veloce, gli corre davanti e li mette fuori gioco.
I lavori si apriranno con la presentazione del tanto criticato (e in buona parte a ragione), piano Colao, quello che tanto piace alle opposizioni perchè parla il linguaggio delle imprese e meno, molto meno, quello del welfare e perchè introduce elementi che strizzano l’occhio alle stagioni dei condoni, musica per le orecchie delle destre liberal conservatrici, quelle che, in Italia, avrebbero la pretesa di incarnare Salvini, Meloni e l’ombra del Berlusconi che fu’. Ma al tristo trio Villa Pamphili non gli aggrada. Se il piano Colao rimarrà in gran parte inattuato, così come si vocifera, questi signori non potranno che prendersela con se stessi, che si sono sottratti al confronto.
Gente che passerà alla storia come i rappresentanti dell’unica forza di opposizione nei Parlamenti europei ai tempi del coronavirus, a non aver voluto stringere una tregua istituzionale con il governo in carica per far fronte alla più grave emergenza sanitaria ed economica che l’Europa ricordi dai tempi del dopoguerra.
Nè Salvini nè meloni e, men che meno, l’ultraottuagenario Berlusconi, saranno fra coloro che potranno vantare di aver contribuito a scrivere la storia dell’Italia dei prossimi decenni. Indifferenti, nella loro retriva concezione dell’agone politico, anche ai destini dei loro figli e di quelli che saranno i loro nipoti.
Inutili, come i post seriali con cui imbrattano le loro pagine social.
Li compiango.
Il luogo in cui si decidono le cose, carissima sig.ra Labonia, è il P͟a͟r͟l͟a͟m͟e͟n͟t͟o͟, sistematicamente scavalcato da un governo abusivo, arrogante e incapace. Gli S͟t͟a͟t͟i͟ ͟G͟e͟n͟e͟r͟a͟l͟i͟, inedetti da Luigi XVI, avevano proprio la funzione di quell’Organo che oggi il governicchio autoreverenziale intende scavalcare. Erano un raduno dei 3 ceti sociali esistenti all’epoca, i cui rappresentanti erano stati (pur con i metodi dell’epoca) e͟l͟e͟t͟t͟i͟ ͟c͟o͟n͟ ͟i͟l͟ ͟v͟o͟t͟o͟ e NON c͟o͟n͟v͟o͟c͟a͟t͟i͟ ͟t͟r͟a͟m͟i͟t͟e͟ ͟i͟n͟v͟i͟t͟o͟. Le risulta che il popolo sia stato consultato?
L’opposizione, che in Italia NON CONTA NULLA, ha inutilmente proposto in questi mesi, numerosi emendamenti, sistematicamente ignorati dalla Casta degli Elevati. Quindi, per quale ragione avrebbe dovuto sottostare a questa farsa, che ha il solo fine di nascondere con tanto fumo e pompamagna, la mole di nuove tasse, vincoli e burocrazia (nella quale il PD sguazza)?
Per poter essere additati come complici? E no, gentile sig.ra Labonia. Sebbene l’opposizione sia quel sia, forse non troppo migliore (ma migliore di sicuro) di questa manica di incapaci, fa benissimo a lasciare a Sua Maestà, il neo Luigi XVI, l’onere e l’onore di raccogliere le macerie che ha provocato, d͟i͟s͟p͟o͟t͟i͟c͟a͟m͟e͟n͟t͟e͟, con i suoi “esperti”.
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Avrei voluto replicare un paio di cose. Poi ho pensato:” costui è talmente avvelenato che non è in grado di sopportare un confronto, dunque è inutile scrivere; oppure fa il suo lavoro e chi sono io per togliergli il pane?”
Auguri.
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Meloni e Salvini non partecipano perché non hanno uno straccio di idea su cosa fare. Chi li vota sembra accontentarsi di un po’ di baccano senza costrutto.
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Master Class:Trattieni-ti.Questa non è opposizione ma delinquenza…per chiamare le cose x come stanno.Già dimenticavo….voi fate denaro anche con i cadaver freschi.Il governo?Siamo ancora lontani da meritarsi quell’appellativo ma sono meno pericolosi di voi e questo è sicuro.
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il trio di Lega-Fdi-Fi è invece quello di …”capaci”
che ha mandato l’italia in default nel 2011 aprendo la strada a Monti.
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Il duo cazzaro nero verde ha solo da rappresentare la politica deleteria del nulla; il loro unico programma è quello di dare una spallata al governo Conte per potere meglio spartirsi il bottino in arrivo dall’Europa insieme ai loro gerarchi famelici.
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Onestamente master class ci vuole un bel coraggio e una faccia come il….. In questo momento come fai a non essere d’accordo con la Labonia!!!! Dove vivi??? In mezzo ai boschi, in un eremo tutto tuo?
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Avendo fitta schiera a favor di afflato, sentendomi protetto dalla minaccia dell’uomo neeeeeero, mi permetto di infierire.
Lo distruggo a questo qua, a Master Class…
Volete vedere? Come lo insulto? Gli dico adesso una cosa cosi’ terribile che scappa sugli alberi.
Che chiama subito l’avvocato per querelarmi.
Lo insulto? Terribilmente? Efferatamente?
Vado? Sicuri?
Esacerbatamente offensivo, vado?
Io vado…
Ciao senti Master Class, potresti per favore scegliere una frase rappresentativa della situazione come la commenti qui, e darmi tre link a fonti informative che, piu’ o meno, tipo punto di partenza, possano dimostrare la verita’ del suddetto tuo punto di vista come, ripeto, ivi espresso?
…
…
Che fa? Si e’ messo a piangere?
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Ottimo articolo, chiaro ed esaustivo.
In quanto al misero Master Class, non vale la pena commentarlo. Attaccarsi a delle balle non rende le persone interessanti e costui non ha da difendere che le proprie figuracce. Del resto ci sono partiti che lo sono solo di nome, per il resto non sanno nemmeno stare sui luoghi di lavoro ma sono solo comizianti da strada.
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PER GLI IDEOLOGHI DA STRAPAZZO- Viviana Vivarelli.
Oggi iniziano gli Stati generali per convincere la Troika a darci i soldi per la ripresa.
Messi come siamo, fare sogni o incubi non serve a niente.
Siamo in un gigantesco problema e ci serve gente pratica per uscirne.
Per fortuna al governo abbiamo persone pratiche e intelligenti come Conte, in grado di presentare il meglio del nostro Paese senza perdersi in offerte fumose o in ideologie al momento senza speranza.
I soldi ce li daranno se dimostriamo di avere un piano di ripresa che ‘loro’ possono accettare. La realtà è questa, che ci piaccia o no, e non serve immaginarsi mondi diversi. Il vero combattente fa le sue strategie tenendo conto del nemico e del campo di battaglia. Se non lo facesse, sarebbe solo uno che si fa le pippe.
Se il trio piazzaiolo non sarà presente, è meglio per tutti, avrebbero solo dato delle idee sbagliate a quelli che i soldi devono darceli frenando la concessione, ci avrebbe fatto fare solo brutta figura e ci avrebbe rimesso tutto il popolo italiano. Sarebbero stati controproducenti al nostro scopo.
Che poi la Meloni si sia inventata questa balla del Palazzo non istituzionale fa solo ridere, non solo perché una tale riunione non si poteva certo farla in Parlamento e questa Villa è proprio istituzionale quando si ricevono personalità non italiane o del mondo civile, ma perché, sventolando questa balla del Palazzo non istituzionale, la dx è caduta nel completo ridicolo, facendo vedere a tutti che non era preparata proponendo qualcosa di utile e rivelando tutta la sua miseria di programma e di idee.
Comunque, dopo l’enorme smarronata di Salvini quando ha rotto la prima coalizione, questo è il 2° errore gravissimo della Lega che si tira fuori dai giochi da sola. E, a forza di fare errori, non è che si costruisce esattamente la via della vittoria.
Gli assenti hanno sempre torto, ricordatevelo, ed è inutile che poi stiano a vociare fuori dalle finestre dei luoghi che contano.
Dunque, per sua stessa rivelazione, questa dx pedaiola è e resta solo un movimento di piazza che non riesce nemmeno a presentarsi come un partito, uno sciatto gruppastro di piazzaioli senza idee o capacità buono solo a fare casino.
Seguirli ci porterà solo in un baratro e sarà bene che gli italiani lo riconoscano.
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