(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Dopo le rentrée, l’anno scorso, della soprano Anna Netrebko alla Scala e del direttore d’orchestra russo Valerij Gergiev a Ravello, si sperava che la ridicola ondata russofoba seguita all’invasione dell’Ucraina fosse finita. E che si tornasse a ragionare con la testa, anziché col deretano, sulla differenza fra un governo e un popolo. Inclusi gli artisti, ai quali va chiesto solo di esibire il loro talento, a prescindere […]