Nel voto al primo turno la differenza l’hanno fatta le candidature e le alleanze. Ai ballottaggi, in particolare laddove i distacchi sono contenuti, oltre alle candidature, decisive saranno le alleanze

(GIANFRANCO PASQUINO – editorialedomani.it) – Scrutare nelle viscere di elezioni amministrative che riguardano forse un quinto dell’elettorato, in comuni molto diversi fra loro e diversamente governati, con sindaci uscenti, sindaci alla ricerca del secondo mandato, tabula rasa con new entries, è un esercizio difficile per osservatori raffinati. Tuttavia, è cosa buona e giusta esercitarvisi poiché i voti rivelano sempre qualcosa di interessante.
La prima osservazione è che a livello nazionale non ha fatto la sua comparsa nessuna tematica nuova di tale importanza da influenzare gli esiti locali. In secondo luogo, nessuno dei contendenti ha saputo suggerire qualche novità/innovazione. Al contrario, molto si è giocato sulla continuità/continuazione e l’effetto inerzia abitualmente va a favore di chi governa senza dare grattacapi alla cittadinanza. Infine, non si sono visti errori clamorosi.
In buona sostanza, dunque, nel voto al primo turno la differenza l’hanno fatta le candidature e le alleanze. Ai ballottaggi, in particolare laddove i distacchi sono contenuti, oltre alle candidature, decisive saranno le alleanze.
IL CAMPO LARGO
Baloccarsi con la democrazia compiuta che per molti significa non soltanto la possibilità, ma la realtà dell’alternanza pensando che sia prodotta o quantomeno facilitata dalla legge elettorale è semplicistico benché non essenzialmente sbagliato.
A far vincere il centrodestra, lunedì (e forse anche in un domani) a livello nazionale è stata la capacità di costruire, mettendo a tacere i riluttanti, una coalizione. Sbeffeggiare Enrico Letta che voleva, con una modica dose di velleitarismo, un “campo largo”, è certamente un errore sgradevole.
Se coloro che ritengono inadeguato in termini di politiche e nocivo in termini di valori il governo di centrodestra, non sanno/non vogliono offrire una coalizione alternativa, ma preferiscono geometrie variabili opportunistiche, sarà il caso che mettano in conto molte sconfitte future.
SBAGLIANDO S’IMPARA
Poiché i numeri contano, nel centrosinistra talvolta possono essere (quasi) determinanti i dirigenti del sedicente Terzo Polo. Però, peso maggiore e conseguentemente responsabilità maggiore la porta Giuseppe Conte.
A livello locale, il Movimento 5 stelle, ancorché non marginale, spesso non ha abbastanza radicamento. Ai ballottaggi i suoi elettori andranno in ordine sparso, per lo più votando il candidato di “area”, spesso Pd, altrimenti rifluendo nell’astensione. A livello nazionale quel 15 per cento potrebbe essere, probabilmente sarà (scommetto sul futuro), decisivo.
Ne sapremo molto di più quando disporremo dei dati delle elezioni per il Parlamento europeo. Prima di allora, qualche elemento utile verrà dai ballottaggi poiché saranno gli elettori stessi a mostrare le loro preferenze, seguendo oppure no le eventuali indicazioni di Conte (temo che impersonerà Ponzio Pilato, come lui sbagliando). Ottimisticamente, il proverbio dice “sbagliando s’impara”.
Categorie:Cronaca, Editoriali, Interno, Politica
Largo, largo, larghissimo..
Tanto largo da farci stare dentro tutti i ” notabili” vecchi e nuovi.
” A forza di dire ‘ non è niente ‘ siamo diventati niente io e te…”
"Mi piace"Piace a 1 persona
“Largo, largo, larghissimo.” infatti ovvero il campo santo…
"Mi piace"Piace a 1 persona
IL PD DEVE FARE PULIZIA AL SUO INTERNO EPOI SI PARLERÀ DI COALIZIONE CON IL M5S, ALTRIMENTI È INUTILE
"Mi piace"Piace a 1 persona
della retorica destra, sinistra a molti elettori non frega niente, tanto è vero che l’astensionismo e il voto per protesta è maggioranza. Pensino piuttosto alle cose da fare, alle scelte. alle proposte e meno alle sedie.
Un esempio?
Sono anni che si dice che ci saranno (e si vedono e si sono visti) sempre più fenomeni estremi.
Ma non visto lavori di consolidamneto e manutenzione sugli argini oppure sfruttare alcuni invasi.
Come questa ultima (in ordine di tempo) alluvione, ho sentito solo parlare di “non si era mai visto niente di simile”, poi si scopre che una delle zone era stata interessata già nel 2019, e così via.
"Mi piace"Piace a 2 people
Si , ma far vincere il cosidetto centrosinistra per fare cosa? Cambiare l’etichetta a un prodotto neoliberista di melma?
"Mi piace"Piace a 2 people
Infatti.
"Mi piace"Piace a 2 people
Politichetta vuota e fine a se stessa: vincere sull’avversario.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mettere insieme un’accozzaglia di partiti agli antipodi tra loro per fare che? Le baruffe chiozzotte post voto? Per poi dover andare a rivotare? Ma per favore!!! La testa dovrebbero cambiare radicalmente! Ma è impossibile!!
"Mi piace""Mi piace"