Il caso Udine e il tafazzismo di Enrico Letta

Leggiamo che Pd, M5S e Terzo Polo, tutti insieme appassionatamente, hanno battuto la destra a Udine eleggendo sindaco l’ex rettore dell’Università, Alberto Felice De Toni. Qualcuno si spinge a dire […]

(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – Leggiamo che Pd, M5S e Terzo Polo, tutti insieme appassionatamente, hanno battuto la destra a Udine eleggendo sindaco l’ex rettore dell’Università, Alberto Felice De Toni. Qualcuno si spinge a dire che questa vittoria si deve a Elly Schlein il cui grande merito, va riconosciuto, è certamente quello di non chiamarsi Enrico Letta. Poiché Udine, nel suo piccolo, è la dimostrazione che in politica qualche volta la somma può fare il totale a condizione però che non si faccia il possibile, e l’impossibile, per sbagliare le alleanze, sottrarsi i voti e perdere inevitabilmente le elezioni.

Lungi da noi accusare l’ex segretario del Pd di avere ordito consapevolmente un’operazione così autolesionistica da fare impallidire quel Tafazzi che andava in giro percuotendosi furiosamente i genitali. Anche se da un’accusa così grave il Letta minore ne uscirebbe sicuramente meglio rispetto all’idea che il disastro del 25 settembre scorso sia dovuto a una gigantesca castroneria: l’alleanza del Pd con quel Carlo Calenda “che attrae voti come un magnete” (Il Foglio) e la rottura con il M5S di Giuseppe Conte considerato alla frutta dagli strateghi del Nazareno. Come sono andate le cose lo sappiamo anche se alla luce delle comiche dei ragazzi irresistibili del Sesto Polo, Letta resta l’unico nell’orbe terraqueo a esserci cascato. Ok, ma visto come il Pd ha saputo spianare e asfaltare l’autostrada che ha portato Giorgia Meloni a Palazzo Chigi sarebbe cosa buona e giusta se almeno ci venissero risparmiate lamentazioni e gramaglie sulla destra postfascista brutta, sporca, cattiva e che non festeggia la Liberazione. Questa roba, cari dem, l’avete voluta voi e ce la dobbiamo sorbire noi. Infine, visto che a pensar male ci si azzecca, nessuno ci toglie dalla testa che oltreoceano non sia stato difficile scegliere tra un governo di centrosinistra con dentro il freno dei 5Stelle sull’invio di armi a Kiev senza se e senza ma. E un governo di destra destra più filoatlantico dello stesso Biden (e senza bisogno di mettergli il braccialetto elettronico).

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6 replies

    • Vogliamo tornare a parlare del voto @Maristella? Di che verità parli? Di quella del M5S di Conte che per recuperare voti non ha fatto altro da un certo momento in poi che metterla dove sai al PD, e che alla fine davanti a elezioni anticipate INASPETTATE e andato a piagnucolare l’alleanza con Letta per poi dire, all’unisono con Travaglio “è stata colpa sua!”? Parli di questa verità?
      Sarebbe bello che tutti si prendessero le loro responsabilità per la vittoria della Meloni: Letta (un vero delirio), Conte (un vero disastro), Travaglio (in stato confusionale quando si parl di alleanza M5S/PD). Invece no. Pure Padellaro si esercita in aforismi da cabaret: “l’avete voluta voi, e ce la sorbiamo noi”. Incredibile.

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  1. Non è vero che erano insieme. Ad Udine il M5* si è presentato da solo con due liste civiche, non era in coalizione con il PD+terzopolo.

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  2. Caro PADELLARO, ci cadi ogni volta anche tu. Non ho niente contro, né pro, il nuovo sindaco diUdine. Ma tu sai chi è?. Basta che uno mai visto passa per la strada, con qualche ex fama passata, accetti la candidatura di un partito SEDICENTE di sinistra, (alla disperata ricerca di qualcuno dato che tra gli iscritti non c è nessuno all’altezza) che costui divento il salvatore della patria ed Udine un’isola felice in mezzo ad un putrido lago fedrighiano. MA PER CARITA’!! F. to A sinistra fin dagli anni ’70.

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  3. Santo Loquasto,
    Lei si agita troppo.
    Intanto la Thatcher della mutua è stata eletta col suo partito al 26% del 63% dei votanti, e la coalizione col 44% del 63% dei votanti, quindi lo scarso 29% degli aventi diritto L ha votata, e il restante 71% se la deve sorbire , quindi almeno in questo senso L osservazione di Padellaro è corretta.
    Poi Mi dica lei un partito che raccolga le
    firme, si presenti alle votazioni , sostenga la campagna elettorale e poi non voglia “recuperare voti”, anche le pulci con la tosse dello zerovirgola .Non è colpa di Conte se li ha recuperati a spese del Pd , vuol dire per deduzione che gli elettori del
    Pd non ne erano contenti.E’ corretto ?
    Riuscire a convincere gli elettori non vuol
    Dire “metterla dove sai al Pd”, perché sono sempre stati i volponi del Pd a “metterla “al M5S; Conte è stato un professionista stimato , non campava di politica sin dall’asilo, e si’ che anche io sono stata critica con lui.
    Il Pd si è sempre comportato col M5S con una spocchia insopportabile , come fosse un fratellino deficiente , dalle alleanze (il Pd metteva il candidato e il M5S doveva mettere i loro voti per farli vincere , e solo Dove temevano di perdere) alla formazione del Conte
    2 ( pari numero di ministri con la metà dei seggi del M5S) ,Pensando che i voti grillini fossero “roba loro “da riprendersi .I voti sono dei cittadini , caro lei!

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